La partecipazione politica e i Meetup del Movimento 5 Stelle

L’obiettivo di quest’ultimo capito è quello di analizzare il modello di partecipazione online, utilizzato da Beppe Grillo con l’utilizzo dei Meetup.
Per partecipazione online si intende quel tipo di situazione che prevede l’utilizzo del web (forum, blog, siti, petizioni online) da parte dei cittadini al fine di informarsi e avviare un processo di partecipazione diretta ed attiva, favorendo il calo dell’utilizzo della mobilitazione offline.

Come spiega De Rosa, infatti, il fenomeno della partecipazione online si ha per tre motivi: il primo è l’integrazione fra internet e la vita quotidiana di tutti. Il secondo è la facilità dell’accesso ad internet attraverso gli smartphone e tablet aumentando così la dimensione mobile della rete; la terza motivazione riguarda il passaggio dal web 1.0 (grande archivio di informazioni) al web 2.0 dove ci si può confrontare tramite i siti di social networking (SNS), portali di organizzazione di eventi e incontri come Meetup, appunto.

Parlando di partecipazione online, però, va considerato ed analizzato il concetto di divario digitale (o digital divide), che personalmente ritengo molto importante. Questo è il divario che c’è fra chi ha accesso effettivo alle tecnologie che permettono la partecipazione (PC, smartphone, banda larga e chi, invece, ne è escluso. Si tratta dunque di un aspetto negativo poiché, per esempio, il cittadino anziano che non ha le conoscenze necessarie per “entrare nella rete”, rimane semplicemente escluso.

Questo fenomeno indica una disparità presente fra diverse persone (come nell’esempio appena fatto), oppure per gruppi sociali differenti: cittadini economicamente svantaggiati probabilmente non hanno tutti quegli strumenti che invece hanno la possibilità di avere gli appartenenti ai ceti medio/alti.

Ma perché non puntare su un altro modello partecipativo? Perché il M5S ha creduto che il web potesse essere “un’arma vincente”? Dalla documentazione empirica in mio possesso, è possibile individuare alcuni aspetti importanti da prendere in considerazione. I grillini, essendo in prevalenza giovani, fin da subito si confrontavano sul web (blog, siti, Facebook…) rendendolo così uno degli strumenti più utilizzati ai fini della partecipazione politica. Davide Bono a riguardo afferma: “…dall’idea geniale di Gianroberto Casaleggio, il quale
si era reso conto che la rete era fondamentale per realizzare la democrazia, che sia democrazia diretta o partecipata o digitale”.

Altro aspetto fondamentale, che ha portato Grillo all’utilizzo della rete, lo possiamo trovare nel suo blog: qui Grillo, tramite un semplice post riesce a rendere pubbliche le sue idee e trattare argomenti di carattere pubblico, senza nessun tipo di filtro o modifiche da parte dei media.

Il concetto di Meetup si rispecchia appieno nel modello di partecipazione appena analizzato. La piattaforma Meetup, come detto più volte, ha ricoperto un ruolo importante, se non fondamentale, per la nascita del Movimento; infatti inizia ad essere utilizzata alcuni anni prima della nascita del Movimento. A riguardo, affermo con assoluta certezza che senza l’utilizzo di questo modello di partecipazione (online), e quindi dei Meetup, il Movimento non avrebbe avuto questo successo e questa rilevanza a livello nazionale.
Nel paragrafo successivo, analizzo meglio cosa sono i Meetup e come si formano.