Italia e Spagna: scenari energetici a confronto

L'ultimo bilancio energetico nazionale spagnolo risale, proprio come per l'Italia, all'anno 2009; è un documento di 328 pagine, composto di 11 capitoli più un appendice statistica, redatto e pubblicato dal “Ministerio de Industria, Turismo y Comercio”.

Come tutti i B.E.N. spagnoli, anche l'edizione del 2009, è un documento molto ampio che abbraccia tutti i temi legati all'energia: si parte da un‟analisi della domanda e dell'offerta nel mercato dell'energia a livello internazionale, per poi passare allo scenario spagnolo, fino ad arrivare ad analizzare la situazione di ogni fonte energetica, il mercato del lavoro, il fronte della R&S, per poi concludere con un‟appendice statistica molto ricca di dati, riguardanti sia la Spagna che l'intero pianeta.

L'analisi del B.E.N. spagnolo risulta abbastanza facile poiché ogni dato è commentato approfonditamente, a differenza del documento italiano che, oltre ad essere composto di sole 24 pagine, non possiede nessuno scritto ma solo tabelle e grafici non commentati. Iniziando a studiare il B.E.N. si nota che anche in Spagna, proprio come in Italia e nel resto d'Europa, si è registrato un calo della domanda di energia, tanto che il consumo di energia finale per l'anno 2009 è risultato pari a 97776 ktep, il 7,4% in meno rispetto all'anno precedente.

Tale calo della domanda è dovuto naturalmente alle conseguenze della crisi economica, anche se una piccola quota della diminuzione è imputabile al clima lievemente più mite rispetto all'anno precedente e all'aumento del livello di efficienza energetica.

A testimonianza del ruolo “fondamentale” della crisi energetica nella diminuzione della domanda di energia finale, c'è il forte calo registrato nel settore industriale (-11,2%); nel settore domestico, in quello dei trasporti e in quello terziario invece la diminuzione oscilla tra il 5% e il 6% rispetto all'anno 2008 ed è in buona parte dovuta ai piani di efficienza energetica attuati dal governo spagnolo.