Multidimensionalità e sostenibilità del turismo contemporaneo

Poiché il turismo rappresenta per molti paesi una fondamentale risorsa economica ( sottolineiamo infatti che nel 2000 sono stati 699 i milioni di persone che hanno passato almeno una notte fuori dal loro paese di residenza, che « i viaggi e le attività connesse al turismo costituiscono oltre il 12% del Prodotto Interno Lordo mondiale » e che « più del 6% della popolazione mondiale opera nel settore turistico ». Inoltre l’OMT « prevede una crescita media annua del turismo pari al 4,3% per le prossime due decadi 2000-2010 e 2010-2020, che porterà a 1 miliardo il flusso di turisti internazionali alla fine della prima decade e a 1,6 miliardi alla fine della seconda » ), è necessario che il fenomeno turistico sia studiato, controllato e pianificato con attenzione e profondità di analisi.
Si deve subito sottolineare che Preservare una risorsa economica come il turismo significa salvaguardare le risorse ambientali; viceversa uno sfruttamento intensivo del territorio, che non tenga conto della compatibilità ambientale delle attività intraprese, con tutte le conseguenze negative che ciò comporta ( inquinamento, antropizzazione insostenibile del territorio, sovraffollamento, perdita i identità da parte delle comunità locali….), significa il depauperamento della risorsa stessa e la sua non riproducibilità. Ciò è tanto più vero quanto più « si va….diffondendo nelle nazioni più evolute….la convinzione che il reale sviluppo socioeconomico non vada ricercato, soltanto, negli insediamenti industriali e nelle infrastrutture collegate, ma proiettato verso altre attività come il turismo ».
Il turismo, da un lato è portatore di benefici economici e culturali ( contribuisce alla reciproca conoscenza tra i popoli e allo sviluppo delle relazioni tra paesi ), dall’altro può avere conseguenze estremamente dannose legate all’impatto del turismo sulla realtà ambientale.