Identità extracorporee: al di fuori del proprio corpo

In questa seconda parte del nostro lavoro arriveremo ad analizzare il modo in cui le tematiche sin qui esposte hanno trovato espressione nella produzione cinematografica moderna e contemporanea.
Prima di arrivare a ciò, però, pare necessaria una breve digressione su come il cinema stesso sia cambiato in seguito all'introduzione nelle stesse dinamiche produttive delle tecnologie più avanzate, soprattutto quelle digitali, che ne hanno liberato ulteriormente le potenzialità creative, permettendogli di adeguarsi ai cambiamenti in atto nella nostra società postmoderna e di continuare a rappresentare l'essere umano nella complessità delle sue manifestazioni, nelle sue derive identitarie, fisiche e biotecnologiche, nell'evolversi delle sue paure e della sua immaginazione.
Inglobando le tecnologie digitali in ambito produttivo, il film ne ingloba inevitabilmente anche le caratteristiche peculiari di flessibilità, modificabilità e interattività, andando di conseguenza a costituire un nuovo tipo di testo filmico non più orientato verso uno spettatore passivo ma verso un utente/fruitore, secondo logiche di mercato più che di comunicazione, introducendo nuove modalità di fruizione: da una parte il film allunga la propria vita costituendosi come prodotto di consumo e puntando all'home entertainment per mezzo dei DVD e di prodotti satellite quali videogiochi o gadgets dall'alta vendibilità; dall'altra allo spettatore viene data la possibilità di intervenire nella produzione di senso dell'opera, fruendo – nel caso del DVD – di “unità informative discrete a cui è possibile accedere senza tener conto del prima e del dopo effettivi con cui era stato costruito dal regista”, garantendogli l'opportunità di veder svelate, nei contenuti speciali del disco, quelle procedure produttive che normalmente sarebbero rimaste celate dietro i trucchi cinematografici. è il segno che anche in questo campo la tecnologia ha la tendenza a diventare user-friendly, di semplice e personalizzabile utilizzo da parte dello spettatore, mentre – all'interno dell'immagine cinematografia – diventa pervasiva e invisibile allo stesso tempo, celebrata dagli effetti speciali e dalla manipolazione digitale dell'immagine mentre al contempo punta a nascondere la propria esistenza, di modo che lo stesso trucco cinematografico sia utilizzato e ostentato proprio mentre cancella le tracce della propria produzione, confermando un rapporto di proporzionalità inversa fra la visibilità della tecnica e il suo aumento di potenza e di pervasività, evidente nei più svariati campi della società contemporanea e non solo al cinema.