La cartografia nell'assestamento forestale

Un argomento molto delicato che l’assestatore deve affrontare prima di allestire un piano di assestamento è la questione dell’accertamento dei confini di proprietà. Egli non può fare eseguire interventi in una data area se prima non si è accertato che il proprietario sia l’ente , l’azienda, il privato che gli ha chiesto di redigere il PAF; l’assestatore deve fare in modo da risultare immune da responsabilità civili e penali riguardanti questa delicata materia.
La questione dell’accertamento della proprietà a volte è semplicissima e a volte crea problemi anche seri. Molte volte sulla partita catastale non sono riportate tutte le particelle di proprietà e se il proprietario è sicuro che una porzione di territorio sia sua, sulla partita non risulta. Così bisogna effettuare una verifica presso l’Ufficio Tecnico Erariale per accertarsi a quale “ditta” appartengono dette particelle contestate.

L’assestatore deve evidenziare con apposite colorazioni queste aree, di proprietà incerta o contestata.
In un buon piano di assestamento i confini di proprietà devono essere marcati sul terreno con una doppia striscia di vernice rossa su alberi o sassi. Tutto risulta più facile se a marcare i confini sono fossi notevoli, crinali evidenti, strade, ma la questione è più difficoltosa se i confini seguono linee artificiali, frastagliate.
Sulle mappe catastali i terreni di proprietà possono essere riportati con un triangolino ma non è facile ritrovarli; se questo avviene essi vanno liberati da vegetazione ed evidenziati con vernice.
In caso di incertezza la segnatura dei confini deve essere eseguita in presenza del proprietario confinante o di un suo incaricato e sta nella diligenza dell’assestatore stendere un piccolo verbale firmato dai presenti.
Se il proprietario confinante è permanentemente assente o sconosciuto si procede ad un’azione non perfettamente legale, cioè quella di segnare i confini ma sulla base di scrupolose misure su mappa catastale.
Il delicato argomento della regolazione dei confini è materia del Codice civile; uno dei due proprietari confinanti, nel caso di incertezza dei confini, può richiedere la regolazione giudiziale dei confini, semplice se non emergono rivendicazioni e in tal caso il giudice, una volta stabilito il confine, fa si che le spese di perizia e giudizio ricadano su entrambe le parti. La regolazione giudiziale dei confini può essere anche qualificata, quando emergono contestazioni e una delle parti rivendica un tratto di territorio, le spese ricadono così sulla parte soccombente.