Il concetto di abitudine oltre la dicotomia tra associazionismo ed organicismo
Abitudini e capacità intelligenti
Gilbert Ryle è considerato da Barandarian e Di Paolo (2014) un pensatore associazionista.
L'azione abitudinaria manca di controllo cognitivo intenzionale e consiste nella ripetizione di azioni apprese attraverso addestramenti per associazione tra stimoli e risposte. Al verificarsi di determinate condizioni le risposte sono le medesime senza che sia necessario l'intervento dell'intelligenza.
Limitandosi a queste valutazioni non sorge alcun dubbio riguardo alla natura associazionista del pensiero del filosofo britannico. Egli rispetta a pieno i dettami meccanicisti che appartengono alla scuola opposta a quella organicista.
La nozione opposta a quella di abitudine è la capacità intelligente, che comporta indiscutibilmente attenzione poiché richiede giudizio e critica da parte dell'agente. Il concetto di capacità intelligente è molto simile a quello di abitudine in senso organicista, rispettando un'interpretazione olistica dell'attività umana, ove le parti intercorrono a formare un tutto non atomizzato liberandosi dalla visione riduzionista. Abitudini e capacità intelligenti sono entrambe forme di seconda natura ma Ryle ritiene che siano differenti tra loro.
In questo paragrafo si vuole indagare la lettura di Ryle di queste due disposizioni umane al fine di capire se sia ipotizzabile una contiguità tra loro.
Si dice banalmente che non sempre l'agente che compia un'azione stia pensando a ciò che fa. Un uomo che si trovi a salire le scale non rifletterà su come farlo poiché ha già appreso da tempo i movimenti necessari, ma uno scalatore che intenda scalare una montagna sarà attento a ciascun passo, modificando ciascun'azione sulla base della precedente e dagli stimoli provenienti dall'esterno. L'uomo che sale le scale compie un'azione abitudinaria che è il duplicato di quelle precedenti, mentre lo scalatore sfrutta le sue capacità intelligenti per riuscire nel suo obiettivo; quest'ultimo si trova in una fase di continuo apprendimento mentre l'altro esegue ciò che ha imparato a seguito di un addestramento meramente meccanico. [...]
Questo brano è tratto dalla tesi:
Il concetto di abitudine oltre la dicotomia tra associazionismo ed organicismo
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Informazioni tesi
Autore: | Tania Cara |
Tipo: | Tesi di Laurea Magistrale |
Anno: | 2015-16 |
Università: | Università degli Studi di Parma |
Facoltà: | Lettere e Filosofia |
Corso: | Filosofia |
Relatore: | Fausto Caruana |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 91 |
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