Prodotti tipici ed esperienze imprenditoriali nel Ragusano del secondo Novecento

Tale rivoluzione industriale combacia con l’ingresso nel 1981 della terza generazione, Giovanni, figlio di Vito, e Carmelo figlio di Francesco. Successivamente entrano pure i cugini Giovanni e Danilo, figli di Mario. In quegli anni si assiste a uno confronto generazionale in azienda, uno scontro di idee e opinioni, spesso contrastanti, ma dal quale partorì l’idea di spostare l’attività produttiva dal piccolo centro cittadino allo stabilimento in C.da Roccapalumba, sulla SP 7 al km 9, di 25000mq, di cui 2500mq coperti, di cui 500mq adibiti alla stagionatura e conservazione dei caciocavalli. Per realizzare tale investimento, conclusosi nel 1981, la F.lli Scollo usufruì dei finanziamenti IRFIS (Istituto Regionale per i Finanziamenti alle Industrie Siciliane) per un ammontare complessivo di 410 milioni di lire. Si dotò inoltre di un impianto di imbottigliamento Ocim per le bottiglie in vetro con una capacità di 1200 bottiglie orarie, ed uno Comaco per l’imbottigliamento in lattina (da 1 litro) da 800 lattine orarie.

Lo stabilimento dei formaggi fu dotato di ampie vasche in cemento per la salatura e un impianto di climatizzazione che manteneva la temperatura costante sui 10-12°C. Il numero degli operai passò da sette a dieci, di cui due adibiti alla lavorazione dei formaggi; inoltre l’azienda, si dotò di quattro veicoli industriali IVECO per poter trasportare la merce nei vari centri di distribuzione sparsi in Sicilia. L’avvento della terza generazione sostenne una politica di investimento e spronò a proseguire sulla via dell’innovazione tecnologica.

In questo frangente l’azienda, con un giro di affari di oltre 10 miliardi, era la prima azienda olearia della Sicilia per fatturato, in diretta concorrenza con i F.lli Madonia altra industria olearia operante nel Palermitano. A seguito dei succitati investimenti la F.lli Scollo era in grado di far fronte ai propri impegni e scadenze, e poté iniziare inoltre le forniture con il gruppo Rinascente di Milano ad insegna Sma.

Nel 1983 Giovanni assume la direzione aziendale. Gli anni 80 sono segnati da una forte contrazione della vendita di formaggi, infatti la società passa dalle 5000 forme vendute nel 1980 alle 3000 del 1988. La causa del calo delle vendite è attribuibile all’accesa concorrenza con Latterie Riunite, che potendo controllare l’intera filiera del formaggio, riuscì a imporsi con prezzi più competitivi. Ad esclusione della già citata Ergon, i clienti del ramo dei caciocavalli erano per lo più privati e piccoli commercianti, ma comunque un mercato molto ristretto e di dimensione locali. […]