La condizione della donna nell'Islam
La posizione della donna nel diritto islamico
Nel mondo musulmano, l’unica fonte di diritto è Dio dal quale scaturisce la Legge da seguire (la Shari’a) ed è la volontà di Dio, espressa nel Corano, che determina i diritti e i doveri reciproci tra gli uomini. Nei regimi occidentali l’uomo segue le leggi dello stato, nei paesi Islamici l’individuo deve la sua fedeltà innanzitutto a Dio, e poi solo in seguito allo Stato.
Le fonti della shari’a cioè del diritto islamico coincidono con le fonti teologiche e sono tre: Il Corano (libro sacro rivelato a Maometto contenente il volere di Dio), gli Hadith (i consigli e gli insegnamenti del profeta Maometto) e la Sunna (contiene le interpretazioni dei teologi nei secoli successivi alla morte del profeta). I reati secondo il diritto islamico, vengono divisi in tre categorie: i reati Hudud, sono i più gravi, poiché sono reati contro Allah (l’apostasia, la bestemmia e l’adulterio) puniti con la pena di morte o la flagellazione.
I reati Qisas, sono reati di sangue (omicidio volontario, involontario, lesione corporale volontaria o involontaria) puniti con la legge del taglione o con il perdono per decisione della famiglia della vittima. I reati Tazir, sono reati minori (disobbedienza al marito, falsa testimonianza, sodomia).
All’interno del Corano nelle varie Sure ritroviamo la regolamentarizzazione di importanti argomenti giuridici. Nella sura 4,3 del Corano si parla del numero di donne che un uomo può sposare e delle istruzioni riguardo la dote:
"Se non avete paura di non trattare con equità gli orfanelli, sposate pure due, tre o anche quattro donne di cui siate innamorati: ma se temete di diventare ingiusti, sposatene una sola, o ricorrete alle vostre schiave, possesso delle vostre mani destre.
Sarà la maniera migliore per non allontanarvi dal giusto."Date spontaneamente alle mogli il loro sadugat, ma se esse rinunziano volontariamente a qualcosa dei loro beni in vostro favore, mangiatene tranquillamente, ed alla salute!" Nella sura 4,11 si parla dell’eredità da lasciare ai figli, i figli maschi dovranno ricevere il doppio di ciò che verrà dato alle femmine: "Il Dio vi dà questi precetti riguardo ai figli: lasciate al figlio maschio una porzione uguale a quella di due femmine"
Nella sura 4,15 vengono date istruzioni specifiche, riguardo le misure da prendere nei confronti di una donna colpevole di reati sessuali: "Se ci sono femmine vostre che si rendono colpevoli di scandalo, cercate quattro testimoni contro di esse. Se in realtà la loro testimonianza è vera, tappatele in casa, nei recessi segreti, fino a che morte non sopravvenga o che Dio porga loro una via d'uscita." .
Questo brano è tratto dalla tesi:
La condizione della donna nell'Islam
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Informazioni tesi
Autore: | Clara Scarciofalo |
Tipo: | Laurea I ciclo (triennale) |
Anno: | 2008-09 |
Università: | Università degli Studi di Catania |
Facoltà: | Scienze Politiche |
Corso: | Relazioni Internazionali |
Relatore: | Maria Scuderi |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 128 |
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