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Tossicità del Radon

Il Radon in Europa

Anche in Europa negli ultimi anni l’attenzione verso il gas è andata aumentando anche se ancora non ha raggiunto i livelli di studio e di interessamento presenti negli USA.

Il centro di ricerca ERRICCA, della Comunità Europea ha tenuto fino ad ora due riunioni con argomento unico il problema radon. Il progresso di tale progetto nel primo anno è stato considerevole, con l'istituzione di una rete informativa sul radon che coinvolge diverse nazioni europee in una sorta di collaborazione e scambi scientifici.

Fino ad ora a livello delle singole nazioni si sono registrati quattordici riunioni, specie in alcuni paesi dove il problema sembra molto influente sulla popolazione come Romania e Ungheria che hanno unito i loro sforzi per tenere le riunioni congiunte.

La grande partecipazione alle recenti riunioni britanniche (NRPB. 2003) dimostra la presa coscienza del rischio che rappresenta il radon nell’ambiente. Inghilterra e Galles sembrano essere le zone della Gran Bretagna con più alta quantità di gas sprigionabile da fonti diverse, ma più in generale non esiste una nazione che sia estranea al problema con maggiore incidenza delle zone prevalentemente rocciose e fredde.

Dagli studi svolti dalla Comunità Europea è stato rilevato che un basso livello medio nazionale non esclude l’esistenza di aree limitate ad alta concentrazione di radon. In Olanda è stata rilevata la presenza costante (95%) del gas in materiale edile usato nella fabbricazione di case; nella Repubblica Tedesca sono state ritrovate quantità pari a 40 Bq/kg (de Jong et al., 2006) mentre in Irlanda alte concentrazioni sono state ritrovate in edifici scolastici in una ricerca svolta tra il 1998 ed il 2004 su ben 3826 scuole portando alla ribalta il dato allarmante della presenza di quantitativi pari a 200 Bq/m3 in 3028 stanze in 329 edifici e di ben 400 Bq/m3 in 800 di questi (Synnott et al., 2006).

Altri studi riferiscono della diffusione in ambito europeo del radon: alcuni di essi sono stati realizzati in Austria (Friedmann, 2005), in Ungheria (Somlai et al., 2006), in Romania (Baciu, 2005), Croazia (Radolic et al., 2005), Scozia (Pearce & Boyle, 2005) ed in modo particolare nella Cornovaglia (Wrixon et al., 1988) e tutti mettono in risalto come in questi luoghi la diffusione e la concentrazione del gas sia estremamente alta e di come sia necessario affrontare in modo diretto e solerte il problema radon.

Questo brano è tratto dalla tesi:

Tossicità del Radon

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Informazioni tesi

  Autore: Maria Giovanna Dima
  Tipo: Laurea I ciclo (triennale)
  Anno: 2005-06
  Università: Università degli Studi della Calabria
  Facoltà: Farmacia
  Corso: Scienze e tecnologie farmaceutiche
  Relatore: Luigi Antonio Morrone
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 67

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Parole chiave

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tossicologia
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radiazioni nn ionizzanti
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