L' Italia di Mario Soldati tra cinema, televisione e letteratura
Il primo media-man
Mario Soldati ha avuto un intenso e variegato rapporto con la televisione. E con la televisione, più che con altri mezzi, lo scrittore torinese ha avuto modo di coltivare quell’ amabile capacità che Cesare Garboli ha chiamato “l’io della notorietà”. Non c’è dubbio che con il mezzo televisivo Soldati si consacra come “personaggio”.
Diventa un icona per tutti gli italiani riconoscibile con i suoi occhiali, il sigaro e il suo basco che lo contraddistinguono. La televisione italiana nasce nel 1954 e i suoi film riempiono i vuoti palinsesti televisivi. Dalla primissima giornata il 3 gennaio ore 17,30 va in onda Le miserie del signor Travet il 6 gennaio Policarpo ufficiale di scrittura ed altri cinque film, dalla televisione in cambio, riceve una prestigiosa investitura di popolarità con un ospitata al Musichiere.
Tuttavia, Soldati si afferma come brillante intrattenitore culturale con i suoi celebri “Viaggio nella valle del Po, alla ricerca dei cibi genuini” e “Chi legge? Viaggio lungo le rive del tirreno” che per il linguaggio televisivo saranno due trasmissioni rivoluzionarie, entrambe le inchieste rappresentano dei documentari di antropologia culturale straordinari, ricchi di inventiva e hanno che hanno fatto conoscere l’Italia agli italiani.
“Il Viaggio lungo il Po è stato un momento importante e di straordinario valore documentale, perché avviene innanzi tutto in un momento di transizione da una società prevalentemente contadina a una società industriale e quindi mette in evidenza le mutazioni di questa società ma anche i costumi alimentari del popolo Italiano, erano gli anni delle prime industrie alimentari: se si guarda il documento si possono senz’altro riconoscere tutti gli aspetti positivi di questo nuovo modo di produrre, che è riuscito a far uscire gli italiani dalla difficile sussistenza alimentare del dopoguerra. È un industria che però incomincia già ad evidenziare i primi difetti della produzione massiva di cui oggi tanto ci si lamenta.
Da questo punto di vista sono significative due affermazioni in due diverse puntate: un allevatore di fagiani: A questi fagiani, che sono da riproduzione, diamo da mangiare farine animali, olio di fegato merluzzo, farine di pesce e di carne. Con questa alimentazione non sono assolutamente buoni per il consumo umano. La carne non buona!.
Questo brano è tratto dalla tesi:
L' Italia di Mario Soldati tra cinema, televisione e letteratura
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Informazioni tesi
Autore: | Claudio Di Salvo |
Tipo: | Diploma di Laurea |
Anno: | 2008-09 |
Università: | Università degli Studi del Molise |
Facoltà: | Scienze Umanistiche |
Corso: | Scienze della Comunicazione |
Relatore: | stefano giovanardi |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 48 |
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