Edgar Allan Poe visto da Roger Corman. Il terrore tra arte e artigianato
The Pit and the Pendulum - Analisi e confronto
Nel racconto di Poe la voce narrante è anche l'unico protagonista della storia. Nulla di più lontano e diverso dalla trama del film di Corman; il prigioniero, come nella versione letteraria, alla fine riuscirà a salvarsi. Se non fosse per gli oggetti (il pozzo e il pendolo appunto) presenti nel titolo del racconto (lo stesso titolo del film peraltro), protagonisti sia nelle pagine di Poe che nelle scene finali di Corman, le due storie nulla hanno in comune se non una approssimativa ambientazione di luogo (Spagna) e tempo (XVI secolo).
Si noti bene come il meccanismo narrativo adottato da Corman sia sempre lo stesso, ovvero l'arrivo dell'ospite nella dimora in cui si determina e si risolve tutta la vicenda. L'ospite, sempre un comprimario, giunge nell'ambiente del protagonista (Price), spesso inaspettato e non gradito (così come Roderick, anche Nicholas non è entusiasta della visita ricevuta).
Si pongono quindi le basi per un primo conflitto di personalità tra padrone e ospite, e anche in questo caso si crea l'occasione per mettere a frutto la bravura espressiva di Price, inimitabile quando si tratta di rappresentare i conflitti interiori e gli squilibri dei suoi personaggi (in questo secondo film, contrariamente al primo in cui i ruoli di Price e Damon si dividono la scena alla pari, e nonostante un più nutrito gruppo d'attori, il personaggio di Nicholas è più centrale che mai).
La maestria descrittiva di Poe è efficacissima nel generare tensione e pathos nel lettore, ma servirebbe a poco in una trasposizione per immagini; Matheson, dunque, genera una sovrastruttura narrativa che nell'opera originale era inesistente, creando di fatto una storia “altra”, ma perfettamente adattata al media cinematografico.
Quindi rimane in comune solo l'idea del pozzo e del pendolo, due luoghi simbolici, secondo Poe. Il primo è il luogo dell'ignoto, mentre il secondo è il luogo della follia, entrambi portatori di indescrivibile orrore nell'originale letterario, ma che, nella trama di Matheson, vengono svuotati dei loro contenuti e ridotti a semplici strumenti di scena.
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Edgar Allan Poe visto da Roger Corman. Il terrore tra arte e artigianato
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Informazioni tesi
Autore: | Carlo Tassi |
Tipo: | Laurea I ciclo (triennale) |
Anno: | 2015-16 |
Università: | Università degli Studi di Ferrara |
Facoltà: | Scienze e Tecnologie della Comunicazione |
Corso: | Scienze della comunicazione |
Relatore: | Diletta Pavesi |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 99 |
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