L'impatto fiscale dell'immigrazione in Italia. Differenza tra le definizioni di immigrato e analisi dell'integrazione su IRPEF versata e redditi
I costi del sistema di accoglienza e i possibili recuperi
I costi del sistema nel 2016 sono stati pari a 1,7 miliardi di cui: 1,29 destinati alla prima accoglienza, 266 milioni nella seconda e i restanti 111,5 milioni per i minori stranieri non accompagnati (o MSNA) (CORTE DEI CONTI, 2018). Pertanto, i costi della prima accoglienza rappresentano la quota maggiore (75,88%), nonostante l’integrazione richieda processi più lunghi e dispendiosi, così come i benefici che comporta (Villa, Emmi, & Corradi, 2018). Queste condizioni, ossia la mancanza di integrazione (che comporta maggiori rischi di criminalità) unita alla grossa mole di immigrati non distribuiti nei paesi UE arrivati sulle nostre coste, non fanno altro che aumentare la sensazione di disagio popolare, che se paragonata ad altre questioni che affliggono storicamente l’Italia, vanno anche oltre la reale misura del problema.
Sempre secondo l’ISPI-CESVI la spesa media diretta giornaliera è di €27,1, mentre arriva a €35,9 se vengono considerate anche le spese indirette quali, sanità e istruzione. Questi dati sono ottenuti dalla media ponderata delle varie regioni, in quanto il costo viene deciso gara per gara. Tra le regioni con una distribuzione di accolti maggiori del 10% i costi diretti variano da € 31,67 per la Lombardia (con una quota del 12,5%) a €12,85 per la Puglia (11,9%), mentre la regione con più persone a carico risulta essere ovviamente la Sicilia con il 14% e con una spesa pro-capite di €28,65; al contrario, le regioni che spendono di più nonostante ospitino una bassa quota di richiedenti (4,8% in totale) sono la Liguria e il Friuli-Venezia Giulia con un costo di circa €36,65.
Su questi costi, ci sono diversi punti sui quali ragionare. Innanzitutto, tali spese vengono effettuate verso società operanti in Italia, le quali si avvalgono di volontari e lavoratori della zona. Pertanto, parte della spesa viene recuperata attraverso la tassazione personale dei redditi, oppure attraverso la tassazione indiretta sugli scambi, operazioni difficilmente soggette ad evasione fiscale trattandosi di rapporti con enti pubblici. Tuttavia, essendo un settore temporaneo, le possibilità che gli effetti economici facciano da volano all’economia locale sono comunque minime.
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L'impatto fiscale dell'immigrazione in Italia. Differenza tra le definizioni di immigrato e analisi dell'integrazione su IRPEF versata e redditi
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Informazioni tesi
Autore: | Nazario De Lia |
Tipo: | Tesi di Laurea Magistrale |
Anno: | 2017-18 |
Università: | Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia |
Facoltà: | Economia |
Corso: | Economia e Politiche pubbluche - Valutazione |
Relatore: | Massimo Baldini |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 104 |
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