La guerra fra le nuvole. Il fumetto come sguardo su scenari reali e mondi possibili.

Il primo albo di argomento interamente bellico risale al maggio 1940, quando la “Dell Publishing” diffuse nelle edicole statunitensi “War Comics”. Nei primi quattro numeri comparivano, accanto ad informazioni reali come gli elenchi degli aerei da guerra e dei sottomarini in dotazione agli eserciti delle nazioni impegnate nel Secondo Conflitto Mondiale, le avventure di personaggi fantastici quali Peace Raider, Scoop Mason e Sky Hawk.

La testata prosegui’ poi, per altri quattro numeri, fino al 1943, con il titolo “War Stories”, proponendo nuove serie come “The Whistler”  e  “Night Devils”. Nel 1941 uscì per la “Quality Comics” il primo numero di  “Military Comics”, il cui personaggio di punta era  Blackhawk, creato da  Charles “Chuck” Cuidera  con la supervisione di  Will Eisner.  Blackhawk è un aviatore di origine polacca a capo di un piccolo gruppo, il “Blackhawk Squadron”, formato da guerriglieri di diverse nazionalità in divisa blu ed un cuoco-mascotte cinese, la cui base segreta si trova su una misteriosa isola.

Dopo l’attacco di Pearl Harbor e fino alla fine del conflitto, proliferarono intere testate dedicate alla guerra, principalmente a scopi propagandistici. Il messaggio ultra-patriottico veicolato dai fumetti rinforzava il senso di appartenenza ad un'America libera e democratica che si trovava a contrastare le inclinazioni bellicose ed imperialiste di Giappone ed Europa. Per questo motivo la guerra fece da sfondo a molte delle vicende dei supereroi che dovevano misurarsi con nazisti e nipponici, spesso ritratti in modo stereotipato, finanche grottesco. Per inculcare nei giovani il sentimento del sacrificio per la Patria ed indirizzarli all’arruolamento fu creato un personaggio ad hoc: Captain America, un super-soldato dotato di uniforme e scudo che combatte al fianco dei militari al fronte.

A meta’ tra il genere bellico e la saga di supereroi era “Air Fighters Comics” della  “Hillman Periodicals”  , pubblicato tra il 1941 ed il 1945, per cui  Charles Biro  creo’  Airboy. Il protagonista è David Nelson II (detto semplicemente “Davy”), figlio di un esperto pilota ed eccellente aviatore a sua volta. Il suo amico Francis Martier, monaco francescano, creatore di un nuovo tipo di aereo molto maneggevole, disgraziatamente rimane ucciso durante il volo di prova del velivolo. Davy, una volta ereditato sia l’aereoplano, chiamato “Birdie” perchè può battere le ali esattamente come un uccello, sia un’uniforme storica della famiglia Martier, decide di assumere l’identità di Airboy ed  aiutare gli alleati durante la II Guerra Mondiale.

Combatterà con strani nemici: ratti intelligenti, la misteriosa Misery e l’affascinante Valkyrie, un’aviatrice tedesca che diventerà in seguito sua alleata. Tra gli altri eroi volanti della testata “Air Fighters Comics” comparivano Iran Ace  di Fred Kida, che era anche il principale illustratore di Airboy, la sinuosa  Black Angel  di  John Cassone eThe Sky Wolf  di  Harry Stein   e Mort Leav. La “Dell Publishing” negli stessi anni propose “War Heroes”, in cui il tema bellico non è alla base di storie immaginarie, bensì al centro della narrazione di eventi e personaggi reali (ad esempio il generale MacArthur).