Obesità e stili di vita in età pediatrica: un confronto tra la realtà trentina e quella nazionale.

Nonostante la pratica sportiva sia abbastanza coltivata fra i giovani, questa non pare sufficiente a compensare la sedentarietà dei soggetti studiati.
Infatti, incrociando le variabili relative agli stili di vita con lo stato ponderale, l’associazione più rilevante è risultata essere quella della quantità di ore trascorse giornalmente davanti alla TV e/o videogames
La quota dei soggetti obesi che guardano la TV per più di 3 ore è pari al 23%.
Il dato emerso giunge a conferma di un fatto che appartiene all’esperienza comune e quotidiana delle famiglie, a tutti i livelli di età ed, in particolare alle età giovanili. Ma il problema degli stili di vita, la cui influenza sull’obesità è di tutta evidenza, ha raggiunto una tale rilevanza da indurre un fenomeno socioeconomico davvero singolare e molto significativo. La lotta all’obesità infatti, appare come una nuova scommessa vincente in Borsa. Troppe calorie, in definitiva, si sono rivelate come un’opportunità anche negli affari.
Vi sono almeno quindici imprese i cui titoli azionari promettono un costante e sicuro rialzo nei listini, con un incremento medio annuo dell’8,4% fino al 2012. Nel 2007, la cosidetta “malattia del benessere” ha fatto soffrire un miliardo e 800 milioni di uomini e donne in tutto il mondo e questi numeri sono in continuo aumento. L’obesità, come già più volte ribadito, oltre che un vizio estetico è soprattutto un alto fattore di rischio per tutta una serie di patologie pericolose come le disfunzioni cardiocircolatorie, il diabete, i problemi alle articolazioni… Di qui il successo a macchia d’olio delle cure preventive del sovrappeso corporeo, con la bilancia come termometro della situazione. Tutto questo significa una proficua moltiplicazione di fatturato e di utili per gli operatori del settore, i quali sono non soltanto gli specialisti di prodotti farmaceutici ed attrezzature sanitarie, ma anche i produttori di generi dietetici di largo consumo, i centri benessere per le cure dimagranti e di bellezza, le vacanze eccentriche con corsi di yoga, le palestre e le catene di supermercati con tutto il vasto assorbimento di abbigliamento e articoli sportivi.