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Avere più partner sessuali in Italia - Un'analisi qualitativa

La necessità di analizzare il comportamento degli italiani riguardo alla loro sessualità nasce dalla necessità di recuperare validi dati, sia quantitativi che qualitativi, visto l’esiguo numero di ricerche condotte su questo tema. Le ultime indagini di respiro nazionale erano ormai datate, e dunque si percepiva la necessità di una riconsiderazione generale. Proprio per questo è nata la ricerca ISI2006.
La ricerca in materia sessuale non ha una lunga storia, infatti i primi studi ‘rilevanti’ sulla sessualità sono stati condotti dall’Institute for Sex Research, guidate da A.C. Kinsey, nel 1948 e nel 1952 , e note come indagini Kinsey. Nonostante i limiti di queste ricerche, come l’applicazione di metodi di campionamento non corretti, e la non rappresentatività dei dati raccolti, i loro meriti sono tantissimi, tra cui l’aver aperto un filone di ricerca destinato a fornire la documentazione di base per gli studi sulla sessualità, e ovviamente per l’aver fornito dati estremamente ricchi di informazioni. In Italia questi lavori hanno destato un certo scandalismo, come si può notare da un’analisi della stampa italiana all’epoca della pubblicazione dei lavori di Kinsey, in cui si registrano posizioni ostili, destinate a cambiare negli anni successivi. Tuttavia, a trent’anni di distanza, nel lavoro di G. Fabris e R. Davis, “Il mito del sesso”, se osserviamo alcune valutazioni e conclusioni elaborate precedentemente dallo studioso americano, notiamo come queste rimangano inalterate seppur dopo decenni........
La sessualità dunque, appare di fondamentale importanza per la costruzione dell'identità personale e per l'evoluzione in senso sociale dell'individuo. Proprio alcuni recenti studi sulla sessualità hanno ribadito questo concetto, sottolineando come “la sessualità umana non è solo dettata dall’istinto o da una stereotipia di condotte, come accade nell’animale, ma è influenzata da un lato dall’attività mentale superiore e dall’altro dalle caratteristiche sociali, culturali, educative e normative dei luoghi in cui i soggetti sviluppano e realizzano la loro personalità. La sfera sessuale richiede quindi un’analisi fondata sulla convergenza di varie linee di sviluppo, comprendenti l’affettività, le emozioni e le relazioni” .
La ricerca ISI2006 vuole fornire un contributo importante in questo settore, analizzando i diversi componenti della vita sessuale degli italiani. In particolare le finalità della ricerca ISI2006 sono quattro: la prima è di fornire un quadro preciso e rigoroso dei valori e dei comportamenti sessuali di un campione rappresentativo della popolazione italiana; la seconda è di analizzare l’influenza di alcune variabili indipendenti di fondo (come ad esempio la coorte di nascita e il genere) sulla sfera sessuale; la terza è di studiare i cambiamenti avvenuti nei valori e nei comportamenti sessuali negli ultimi quarant’anni; infine, la quarta finalità è di comparare i comportamenti ed i valori espressi dagli italiani, con quelli dichiarati in altri stati mondiali.
Le domande poste dalla ricerca ISI2006 passano in rassegna l’intera vita dell’individuo, iniziando con interrogativi socio-anagrafici, come la famiglia di origine e il lavoro dei genitori, per poi passare alla componente sessuale. Viene chiesto in particolare quali siano stai i primi rapporti con la sessualità, se in famiglia se ne parlava, se esisteva una discussione con i genitori e con gli amici. Successivamente vengono analizzate le prime esperienze, anche non sessuali, relative al periodo adolescenziale. Infine si esamina la vita sessuale vera e propria dell’individuo, si chiede della contraccezione, delle pratiche sessuali, dei problemi, e naturalmente dei due argomenti alla base di questa tesi: il tradimento e il numero di partner sessuali.
In questo caso è difficile parlare di ipotesi iniziali, in quanto quello che vogliamo fare non è confermare una teoria, ma analizzare i dati raccolti, per eventualmente proporre noi stessi nuovi punti di vista. Esistono alcune teorie generali sulla sessualità, tuttavia per quanto riguarda il tradimento e il numero di partner sessuali non esiste un bacino limitato di ipotesi. Le due tematiche infatti si configurano estremamente complesse, e una loro analisi risulta tutt’altro che semplice.
Il fine di questa tesi è dunque quello di analizzare le due tematiche chiave, il tradimento e il numero dei partner, cercando di esporre le argomentazioni più chiaramente possibile, suddividendo la trattazione in più parti, le quali vogliono rispecchiare il carattere multiforme di questi argomenti.

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7 METODOLOGIA DELLA RICERCA INTRODUZIONE La necessità di analizzare il comportamento degli italiani riguardo alla loro sessualità nasce dalla necessità di recuperare validi dati, sia quantitativi che qualitativi, visto l’esiguo numero di ricerche condotte su questo tema. Le ultime indagini di respiro nazionale erano ormai datate, e dunque si percepiva la necessità di una riconsiderazione generale. Proprio per questo è nata la ricerca ISI2006. La ricerca in materia sessuale non ha una lunga storia, infatti i primi studi ‘rilevanti’ sulla sessualità sono stati condotti dall’Institute for Sex Research, guidate da A.C. Kinsey, nel 1948 1 e nel 1952 2 , e note come indagini Kinsey. Nonostante i limiti di queste ricerche, come l’applicazione di metodi di campionamento non corretti, e la non rappresentatività dei dati raccolti, i loro meriti sono tantissimi, tra cui l’aver aperto un filone di ricerca destinato a fornire la documentazione di base per gli studi sulla sessualità, e ovviamente per l’aver fornito dati estremamente ricchi di informazioni. In Italia questi lavori hanno destato un certo scandalismo, come si può notare da un’analisi della stampa italiana all’epoca della pubblicazione dei lavori di Kinsey, in cui si registrano posizioni ostili, destinate a cambiare negli anni successivi. Tuttavia, a trent’anni di distanza, nel lavoro di G. Fabris e R. Davis, “Il mito del sesso”, se osserviamo alcune valutazioni e conclusioni elaborate precedentemente dallo studioso americano, notiamo come queste rimangano inalterate seppur dopo decenni. Dopo le indagini Kinsey ci sono stati una serie di importanti studi sulla sessualità, tra i quali le ricerche di Masters e Johnson 3 , i quali hanno fornito molte nuove indicazioni psicologiche sul comportamento sessuale. In Svezia troviamo le ricerche di Zetterberg 4 , e in Francia quelle di Simon 5 , sempre intorno agli anni ’70. Negli anni seguenti si sono anche avuti importanti congressi a livello mondiale sulla sessualità, come a Parigi (1974), Montreal (1976), Roma (1978), Città del Messico (1979), Gerusalemme (1981), e Washington (1983), nei quali si sono ripresi, tra gli altri, i lavori 1 A.C. Kinsey, W. Pomeroy, Il comportamento sessuale dell’uomo, Bompiani, Milano, 1955. 2 A.C. Kinsey, W. Pomeroy, Il comportamento sessuale della donna, Bompiani, Milano, 1955. 3 W. Masters, V. Jonhson, L’atto sessuale nell’uomo e nella donna, Feltrinelli, Milano, 1967. 4 H. Zetterberg, The contraceptive society, Bedminster Press, Totowa, 1970. 5 P. Simon, Rapport sur le comportement sexuel des Francais, R. Julliard, P. Charron, Paris, 1972.

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