Logica matematica e informatica: dalla origine della scienza dei calcolatori alla tematica mente macchina
Una brevissima presentazione del sottoscritto: mi chiamo Egisto Solari abito a Monte Argentario in Toscana e sono docente abilitato di Matematica nelle scuole secondarie di secondo grado. Mi sono laureato in Matematica all'Università di Siena presso la facoltà di Matematica "R. Magari" (una delle poche sedi in Italia in cui è attivato il dottorato in Logica Matematica) discutendo la tesi in oggetto di argomento Storico-Logico Matematico. Approfitto per porgere i miei ringraziamenti al sito Tesionline che offre la possibilità di rendere consultabili pubblicamente le tesi di noi (ex) studenti universitari fornendo così una sorta di "rianimazione" per queste opere le quali, nella maggior parte dei casi, sarebbero destinate ad essere dimenticate dentro un cassetto o sopra uno scaffale. Adesso due parole sulla mia tesi. Si compone di due parti: la prima parte delinea l' affascinante storia della nascita dei calcolatori, storia che si intreccia sorprendentemente con la storia della logica matematica e con i suoi contenuti prendendo forma attraverso le opere e i risultati di illustri matematici quali Leibniz, Frege, Russel, Peano, Cantor, Hilbert, Goedel, e culminando infine con l' intuizione di A. Turing della "macchina universale" prototipo teorico degli odierni calcolatori "all purpose". La seconda parte della tesi tratta invece, come naturale proseguimento della prima parte, del problema Mente-Macchina ed in particolare delle argomentazioni portate dal fisico matematico R. Penrose in relazione al teorema di Goedel e alle sue implicazioni con la mente umana. Le argometazioni di Penrose vengono analizzate, discusse e criticate. Segue infine un appendice contenente, tradotto in italiano, il famoso articolo di A. Turing "Computing machinery and intelligence" pubblicato sulla rivista britannica di Filosofia e Psicologia Mind nel 1950. Qualunque persona può leggere questo lavoro senza nessun tipo di problema, magari escludendo le parti prettamente tecniche (ciò non pregiudica la comprensione delle lettura successiva) se come molti non studiosi di matematica ha "ripudio" per queste. Per quanto riguarda la prima parte, la tesi prende ispirazione e segue la falsariga del libro del matematico americano M. Davis tradotto anche in italiano con il titolo "Il calcolatore universale" ma tutto viene da me sviluppato in modo completamente personale.