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Il marketing come forma di relazione tra culture diverse

Concetta Ciracì

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Durante questi anni di studio presso la facoltà di Lingue e Letterature Straniere dell’Università di Lecce, in più di un’occasione, anche in insegnamenti diversi, noi studenti siamo stati invitati dai professori a riflettere sulla traduzione, su quel processo che vede appunto la rielaborazione di un messaggio da una lingua di partenza –source language- ad una d’arrivo –target language-.
Ed è proprio in tal senso, come ad un processo di traduzione, che io ho pensato al marketing per quanto riguarda questo mio lavoro di tesi, intitolato “Il marketing come forma di relazione tra culture diverse”.
Probabilmente ai più questo paragone potrebbe sembrare troppo forzato, è quindi opportuno chiarire: si pensi all’insieme delle intenzioni di un’azienda –ad esempio promuovere un nuovo prodotto, distribuirlo, fidelizzare la clientela e quant’altro- come ad una sorta di “lingua di partenza”, mentre a tutto l’insieme delle operazioni per raggiungere questi obbiettivi, come appunto ad una sorta di “lingua d’arrivo”. Gli operatori marketing pertanto, in questo paragone, si costituiscono come degli intermediari, come dei traduttori, per così dire, ed è a loro che appunto spetta il compito di “tradurre” quanto l’azienda si auspica di attuare.
E’ bene ricordare che il marketing è senza dubbio l’attività economica che più di altre mostra uno strettissimo legame con la cultura, ed il contrario non potrebbe sussistere: un’azienda deve ovviamente ben conoscere a fondo l’ambito culturale nel quale si vuole inserire.
Ed ovviamente l’attenzione degli operatori marketing è tutto concentrata sulla figura-chiave di questo sistema: il cliente. Questi è a sua volta espressione di una cultura, di una tradizione ed è ovvio che le sue scelte d’acquisto o di servizi riflettano il suo background culturale e sociale.
Questo lavoro –che prende in considerazione l’attuale stato di gran parte della realtà cittadina italiana, a stretto contatto cioè con culture diverse- vuole porsi come obbiettivo quello di cercare di stabilire se il marketing oggi può costituire o meno un “filo comune” che possa appunto tenere unite più culture, anche distanti, e in che misura questo possa avvenire in futuro o già avviene. Inoltre un’altra finalità di questo lavoro è anche quello di capire in che modo un potente mezzo di comunicazione come Internet possa operare in tal senso.

Studi

  • Laurea in Comunicazione Linguistica Interculturale
    conseguita presso Università degli Studi di Lecce nell'anno 2005-06
    con una votazione di 103 su 110
    sostendendo i seguenti esami:
    Materia   Voto
    Sociolinguistica   25
    Letteratura Inglese   30
    Dialettologia Italiana   26
    Lingua e traduzione Inglese 1   26
    Lingua e traduzione Tedesca 1   25
    Filologia Germanica   28
    Diritto dell'Unione Europea   26
    Lingua e traduzione Inglese 2   24
    Geografia delle lingue   30
    Lingua e traduzione Tedesca 2   27
    Marketing Internazionale   28
    Letteratura Tedesca   26
    Storia delle relazioni internazionali   30
    Lingua e traduzione Inglese 3   26
    Storia dell'Ebraismo   28
    Lingua e traduzione Tedesca 3   25
    Storia contemporanea   30
    Didattica delle lingue moderne   28
    Letteratura Italiana   26
  • Diploma di maturità conseguito presso il Liceo linguistico
    con votazione 100/100°

Esperienze lavorative

Lingue straniere

  • Inglese parlato e scritto: ottimo
  • Tedesco parlato e scritto: buono

Conoscenze informatiche

  • Livello ottimo