RI-ABITARE LA MEMORIA. Strategia di riattivazione di borghi abbandonati
Quella che propongo è una suggestione, un esercizio della mente.
Vorrei che chiudessi per un momento gli occhi e cercassi di far tue, le mie immagini.
Torna indietro nel tempo e prova a ricordare.
Questo è un viaggio nella memoria, fra parole già sussurrate.
Eri solo un bambino quando spesso ti lasciavi cullare sulle gambe del nonno.
Ascoltavi attento le sue storie, ne restavi incantato.
Con la fantasia riuscivi a far prendere nuove forme e colori ai suoi racconti.
Lo riconoscevi, lì in mezzo fra i ragazzini con cui era solito giocare. Lo vedevi correre fra gli stretti vicoli del borgo.
Lo ammiravi nel suo vestito più bello della domenica, sul piazzale davanti alla vecchia chiesa.
Lo vedevi affaticato e sudato nelle campagne in cui aiutava i genitori. Ti sembrava di vederlo in quei luoghi.
L’oratorio, la piazzetta con la fontana, la casa con il mulo al pian terreno...
In quei pochi minuti, i suoi momenti erano i tuoi.
Certo era un esercizio che richiedeva molta immaginazione già allora.
Per cominciare, una frana a monte della fontanella doveva averne interrotto il flusso d'acqua fresca.
La casa in cui il nonno abitava, era passata in mano ad altri proprietari. Non ne avevi mai visto l'interno, nè tanto meno il mulo. Molti salotti e molti volti erano curiosamente diversi da come ti venivano raccontati.
Ora per favore apri gli occhi e torna qui. In questa stanza, in questo giorno.
Da allora quante cose sono cambiate?
Pare che nulla sia più al suo posto.
Il nostro è un paese ricco di eredità, di storie attorcigliate che si ancorano allo scandire delle lancette. Siamo un popolo così fragile ed incerto sul da farsi, il cui futuro sembra essere indecifrabile.
Non possiamo permettere che il nostro passato venga cancellato come foglie da uno sbuffo di vento. Non ci possiamo rassegnare ad essere l’ultima generazione che ha toccato con mano ed immaginazione quella dimensione.
5838 i borghi abbandonati in Italia.
1658 i comuni che rischiano di scomparire entro il 2050.
100000 i chilometri quadrati potenzialmente prossimi all'abbandono.
Dinnanzi a questi numeri, è importante oggi riflettere e studiare strategie di rivitalizzazione in grado di indurre un rinascita per queste aree.
CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI
La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF
Acquista
CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI
La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF
Acquista
Informazioni tesi
Autore: | Lara Brisotto |
Tipo: | Tesi di Laurea Magistrale |
Anno: | 2014-15 |
Università: | Università degli studi di Genova |
Facoltà: | Architettura |
Corso: | Architettura |
Relatore: | Stefano Francesco Musso |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 470 |
Forse potrebbe interessarti la tesi:
Abbandono, Dolore, Memoria: L’esilio nella poesia di Juan Gelman
FAQ
Come consultare una tesi
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Perché consultare una tesi?
- perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
- perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
- perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
Clausole di consultazione
- L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
- Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
- L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
Vuoi tradurre questa tesi?
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.
Per tradurre questa tesi clicca qui »
Scopri come funziona »
DUBBI? Contattaci
Contatta la redazione a
[email protected]
Tesi correlate
Non hai trovato quello che cercavi?
Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database
Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione
Ottimizza la tua ricerca:
- individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
- elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
- se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
- utilizza la ricerca avanzata
- utilizza gli operatori booleani (and, or, "")
Idee per la tesi?
Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti
Come si scrive una tesi di laurea?
A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?
Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.
La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?
La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.
Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:
È ora di pubblicare la tesi