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L'influenza di Wright e dell'architettura organica in Italia. La biblioteca civica Luigi Einaudi e l'Istituto scolastico Marchesi

Tesi di laurea sperimentale sulla diffusione del movimento organico di Frank Lloyd Wright in Italia, attraverso l'impulso e l'enorme contributo apportato da Bruno Zevi e da Luigi Pellegrin, con l'analisi di due opere chiave: l'Istituto Marchesi di Pellegrin realizzato a Pisa e la biblioteca civica Luigi Einaudi di Zevi, realizzata a Dogliani. Due architetture che hanno rinnovato il concetto di organismo pubblico.

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4. Luigi Pellegrin. Verso un nuovo habitat In un mondo che ha il terrore di definirsi, quasi che l' eleggersi un maestro implicasse una rinuncia all'originalità, Pellegrin costituisce un'eccezione: è wrightiano, fiero e lieto di esserlo; sicuro della sua scelta, non teme le accuse di manierismo, ha il coraggio di applicare con coerenza i metodi compositivi del genio americano ai problemi italiani, piccoli e grandi. 12 Luigi Pellegrin, professore alla facoltà di architettura di Roma per molti anni, appartiene al filone dei cosiddetti “architetti di Zevi”. La sua carriera professionale comincia all’inizio degli anni Cinquanta, quando entra a far parte dell’ APAO. Egli, abbracciando i medesimi ideali teorizzati da Zevi, si occupa della realizzazione di numerosi progetti, sia in Italia che all’estero, reinterpretando le tematiche wrightiane e riadattandole a tipologie tipicamente italiane come palazzine per appartamenti e uffici postali, con chiari riferimenti organici. Si colloca tra i maggiori esponenti dell’architettura organica in Italia; ​tra le opere che realizzò a Roma ricordiamo le palazzine in via Piccolomini nel 1958, a piazzale Clodio nel 1959 e in via L. Bodio nel 1961. Partecipa poi al concorso per il Palazzo degli uffici della Camera dei Deputati nel 1967 e realizza, a partire dal 1974, numerosi complessi scolastici; primo tra tutti il complesso Marchesi. Tra i suoi numerosi progetti ricordiamo anche quelli per i quartieri INA-Casa ad Ascoli Piceno nel 1957, a Galatina nel 1958, a Terracina e a Gaeta 1961 e 1962, oltre che la realizzazione degli uffici postali di Saronno e Suzara nel 1958 e la collaborazione al Piano per Novoli a Firenze nel 1988. Si dedica poi, a partire dal 1988 al 2000, alla sistemazione dei Palazzi di Giustizia di Siracusa, Vallo della Lucania e Mantova. 12 B. Zevi, " ​Luigi Pellegrin. Non ha paura di definirsi Wrightiano" ​, in Id. , ​Cronache di architettura. ​ 6, art. 273. Laterza, Roma - Bari 1978, 37

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Informazioni tesi

  Autore: Francesco Improta
  Tipo: Laurea I ciclo (triennale)
  Anno: 2019-20
  Università: Università degli Studi di Napoli
  Facoltà: Architettura
  Corso: Scienze dell'architettura e dell'ingegneria edile
  Relatore: Alessandro  Castagnaro
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 59

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Parole chiave

storia dell'architettura
architettura organica
f.lloyd wright
l.pellegrin

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