Illuminazione e architettura: la luce elettrica alle esposizioni industriali di Torino del 1884 e del 1898
Affrontando lo studio della città dell’Ottocento si rimane sorpresi del ruolo “illuminante”, neanche a dirlo, apportato dall’introduzione dei sistemi di illuminazione pubblica, in un primo momento a gas e in seguito elettrici: l’avvento dell’illuminazione pubblica ebbe conseguenze di carattere sociale e culturale, mutando definitivamente il rapporto dell’uomo con la città al calar del sole, per ripercuotersi infine anche sui sistemi di progettazione dello spazio pubblico urbano e dell’architettura privata.
La progettazione dei sistemi di illuminazione pubblica pose le basi per la costruzione della città contemporanea, andando a tessere una rete di servizi (acqua, luce, gas, mezzi pubblici) costituita da due maglie, una in superficie e una sotterranea. Sull’esempio di alcune città europee, Torino, a partire dagli anni Trenta dell’Ottocento, ebbe il primato per sperimentazione e singole dimostrazioni pubbliche in fatto di illuminazione pubblica, diventando anche la prima città a fondare una Società per fornire tale servizio. Curioso rimane il fatto che proprio a Torino, le sperimentazioni nel campo dell’illuminazione pubblica prendano spunto spesso e volentieri da eventi di natura celebrativa, commerciale o culturale: nessun evento però poté eguagliare l’occasione offerta dalle Esposizioni Industriali torinesi del 1884 e del 1898, in cui l’illuminazione elettrica non ebbe solo un ruolo accessorio, di mera illuminazione dei padiglioni, ma permise anche l’apertura delle manifestazioni in orario serale, cosa mai accaduta prima: offrì la possibilità di dimostrazioni di trasporto pubblico elettrificato e di funzionamento di ascensori, permise di intravedere i possibili sviluppi futuri delle comunicazioni via cavo e dedicò interi padiglioni alla nascente scienza dell’elettrotecnica, che proprio a Torino, grazie alla presenza di tecnici qualificati, chimici ed ingegneri, permise alle nuove tecnologie di diffondersi velocemente nell’uso comune
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Informazioni tesi
Autore: | Marta Amione |
Tipo: | Laurea II ciclo (magistrale o specialistica) |
Anno: | 2013-14 |
Università: | Politecnico di Torino |
Facoltà: | Architettura |
Corso: | Architettura per il restauro e valorizzazione del patrimonio |
Relatore: | Annalisa Dameri |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 162 |
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