Costruire in terra d'Africa: progetto di un centro polivalente in Uganda
Il presente lavoro progettuale nasce dalla collaborazione dei candidati con il Movimento Shalom di San Miniato, un’associazione di volontariato laica attiva in molti paesi del mondo, fra i quali l’Uganda.
Il progetto promosso da Shalom prevede la realizzazione di una “Casa della Pace” a Mityana (Uganda), ossia un centro di formazione giovanile alla pace e alla cooperazione per l’Africa centrale, dotato di un ostello, di una scuola, di uffici per il micro-credito locale ed altre attività commerciali che possano dare opportunità di lavoro per i giovani ugandesi e generare utili necessari all’autosufficienza economico-finanziaria del centro.
Il primo passo è stato la collaborazione con l’architetto ugandese, per la definizione del progetto dell’ostello, già in cantiere nel Luglio 2014. Successiva, invece, è l’esperienza diretta sul luogo di lavoro, avvenuta nell’Agosto dello stesso anno, necessaria per una migliore comprensione della cultura e delle usanze locali.
Al ritorno in Italia è stata sviluppata la fase vera e propria di progettazione, dall’organizzazione funzionale complessiva di tutta l’area progettuale fino allo studio dei singoli edifici. Il masterplan ha previsto la collaborazione di entrambi i candidati, i quali, successivamente, hanno sviluppato autonomamente il progetto di due edifici del complesso: una scuola ed un centro per uffici e attività commerciali.
Questo progetto di ricerca si inserisce in quella scia di architettura che cerca di “trarre il più dal meno”, nell’ottica di ricavare un disegno intelligente e funzionale nei contesti più difficili. Ci si è rivolti verso un’architettura in grado di mostrare ancora il lato semplice e vero del proprio essere, in un contesto diverso dai canoni tradizionali dell’agire architettonico; un’architettura che rispetta le proprietà locali, culturali e costruttive e che fa, dei vincoli iniziali, punti di forza per le conseguenti scelte progettuali.
Una scelta condivisa da entrambi i candidati è stata quella di impiegare, come materiale da costruzione principale, il mattone cotto ugandese, un prodotto artigianale, economico e simbolo, per la popolazione locale, di progresso e sviluppo.
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Informazioni tesi
Autore: | Michele Verdi |
Tipo: | Tesi di Laurea Magistrale |
Anno: | 2014-15 |
Università: | Università degli Studi di Firenze |
Facoltà: | Architettura |
Corso: | Architettura |
Relatore: | Roberto Bologna |
Coautore: | Tafi Francesca |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 80 |
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