73
Capitolo 3
3 Il key role del wedding planner
Il successo del turismo matrimoniale lo si deve anche al prezioso contributo del
wedding planner, un professionista capace di tradurre le numerose richieste delle
coppie, tenendo conto dell’elevata portata emotiva dell’evento. Le operazioni da
svolgere sono varie e complesse, e comportano ingenti responsabilità nei confronti non
solo dei clienti, ma anche della location scelta. Perciò, per poter spiegare al meglio
quanto impegno richiede l’organizzazione dei matrimoni, soprattutto quelli oltremare, ci
si è avvalsi della testimonianza diretta di tre agenzie di wedding planning che operano
principalmente nel territorio di Alghero.
Procediamo, dunque, con l’analisi delle mansioni di questo player così
importante.
3.1 Una figura, tante sfumature
Questa descrizione risulta più complessa di quanto si possa immaginare, poiché
il mestiere è relativamente nuovo sul mercato ed in continua evoluzione, per cui manca
ancora uno standard identificativo che ci permette di delinearlo in maniera omogenea.
Inoltre, è doveroso ribadire come il matrimonio sia a tutti gli effetti un evento e
che, per la sua predisposizione e gestione, sia necessario che vi siano persone
specializzate pronte a soddisfare le richieste di una clientela sempre più esigente. Infatti,
in un’agenzia di wedding planning vi possono essere diversi soggetti, ognuno con la
propria mansione, oppure uno solo che si occupa dell’occasione a trecentosessanta
gradi. Per questo motivo, è bene differenziare i ruoli tra loro molto simili e, talvolta,
intercambiabili. Distinguiamo, ora, le diverse figure.
74
Wedding consultant
Per questa definizione e per la successiva, facciamo riferimento alle preziose
informazioni che offre l’esperta Valeria Ferrari
159
.
Si rivolgono al wedding consultant coloro che ritengono di non aver bisogno
dell’aiuto di un wedding planner che gestisca tutto l’iter organizzativo, ma
semplicemente di un esperto che li indirizzi verso le scelte giuste per la pianificazione
dell’evento. Il servizio è svolto nella fase iniziale, in cui si indicano i migliori fornitori
per le diverse necessità, sempre in relazione al budget e alla lista dei desideri della
coppia. Il consulente, inoltre, non ha l’onere di presenziare il giorno delle nozze, né di
gestire tempistiche o verificare l’operato degli altri professionisti nei mesi precedenti,
dedicati ai preparativi.
Wedding coordinator
Questa figura professionale, invece, ha il compito di coordinare e supervisionare
nel giorno delle nozze tutti gli attori coinvolti (servizio ristorante, musicisti, fiorista,
fotografo, acconciatori e così via), in modo tale che venga rispettata la timeline
dell’evento. Diversi giorni prima, infatti, il coordinator contatta tutti i fornitori, scelti
direttamente dagli sposi, oppure dal wedding planner al quale si sono rivolti, e concorda
il tipo di collaborazione che si vuole instaurare. Il giorno della cerimonia egli sarà unico
referente per lo staff e gli invitati, a completa disposizione per la gestione di piccoli e
grandi imprevisti.
Wedding designer
In base alla descrizione fornita da Valeria Ferrari
160
, questo mestiere consiste
nell’ideare e unire tutti gli elementi necessari per realizzare il set per la celebrazione.
Per cui, è sua responsabilità creare gli allestimenti in base all'atmosfera che si desidera,
stabilita nel progetto iniziale. È un ruolo diverso da quello del wedding planner, che
infatti non prevede la “costruzione” fisica di alcunché, se non in caso di esigenze
specifiche.
159
https://www.valeriaferrari.it/blog/wedding-planner-consultant-coordinator-differenza.html
160
https://www.valeriaferrari.it/blog/wedding-planner-consultant-coordinator-differenza.html
75
La confusione tra le due mansioni è molto diffusa, tanto che in alcuni siti
161
,
nella presentazione dei corsi per diventare wedding planner, sono presenti moduli di
apprendimento come “scenografia del matrimonio: progettazione, stile e tema, colori e
significato dei fiori, la mise en place, centrotavola e sale”, tutti elementi, però, di
competenza specifica del wedding designer.
Inoltre, come chiarito in un altro articolo
162
, quest’ultimo non gestisce la
sequence of events (compito del wedding planner o del coordinator), ma solamente il
coordinamento tra gli allestitori nello spazio di sua competenza, poiché possiede la
visione artistica dell’insieme.
Certamente, nel caso in cui la persona che svolge questo lavoro abbia
competenze sia in ambito gestionale che creativo, possiamo affermare che la figura del
planner e del designer coincidono. Oppure vi sono casi in cui, all’interno della stessa
agenzia, operano due professionisti diversi, che svolgono le mansioni separatamente. O,
ancora, si possono instaurare partnership tra un organizzatore e un designer di due
agenzie separate. In ogni caso, vi sarà sempre a disposizione una rete di collaboratori di
fiducia a cui essi si rivolgono per i numerosi servizi necessari alla creazione dell’evento.
Wedding planner
Come spiegato accuratamente da Andrea Marchetti
163
, il wedding planner è quel
soggetto che fa da trait d’union tra clienti e fornitori, occupandosi della pianificazione
delle logistiche e tenendo d’occhio i due elementi più importanti: tempo e budget. Il
planner è un esperto in questo settore e suo compito è proprio quello di guidare i
soggetti nelle scelte più adatte, che permetteranno di ottenere il risultato desiderato nel
rispetto delle cifre previste. Questo sarà possibile anche grazie al rapporto di fiducia con
i produttori con cui collabora da tempo, che garantiranno prezzi fissi o scontistiche,
proprio in nome della loro fidelizzazione. Pertanto, qualora gli sposi si dovessero
rivolgere ai diversi professionisti per la prima volta, difficilmente otterrebbero questi
vantaggi.
161
https://www.lavoroeformazione.it/di-cosa-si-occupa-un-wedding-planner/
162
https://laweddingintasca.it/wedding-planner-o-wedding-designer/
163
http://www.andreamarchettieventi.com/blog/quali-sono-le-differenze-tra-wedding-planner-e-
wedding-designer/
76
Inoltre, le coppie spesso non hanno ben chiaro quali siano gli elementi essenziali
e quali, invece, contribuiscano solamente a far aumentare le cifre (erroneamente)
previste. In un interessante articolo sulla gestione smart delle spese legate al grande
giorno, si rivelano i “costi nascosti”
164
, quali l’ottenimento delle autorizzazioni alle
nozze, l’invio delle partecipazioni, i gadget per gli invitati o, ancora, i supplementi per
l’affitto del locale al di fuori degli orari prestabiliti e gli ospiti inattesi.
Un'altra importantissima mansione è la gestione degli adempimenti burocratici,
necessari sia per le nozze religiose, sia per quelle civili.
165
Si tratta principalmente di
ottenere i nulla osta e trasmettere i certificati per le pubblicazioni: sono passaggi che
richiedono attenzione e pazienza, soprattutto nel caso dei destination wedding, poiché il
loro iter è ancora più lungo e complesso.
Il planner, come dice la parola stessa, saprà pianificare tutti questi tasks secondo
le giuste tempistiche, grazie alla stesura di un progetto nozze completo di tabella di
marcia che tutti gli attori dovranno rispettare, sia nella fase dei preparativi, sia il
wedding day. Qui sta la differenza tra planner e coordinator: il primo non solo è
presente il giorno della cerimonia per supervisionare l’intero andamento, ma si occupa
anche della sua organizzazione dall’inizio alla fine.
Insomma, è una persona preparata, organizzata ed empatica che sa gestire le
situazioni più difficili, senza mai dimenticare che si tratta di un evento ad alto
coinvolgimento emotivo per gli sposi e i loro familiari.
Destination wedding planner
Descriviamo, infine, questa figura specializzata nella gestione di matrimoni
oltremare, sia di coppie italiane che volano all’estero per la celebrazione, sia per gli
stranieri che scelgono l’Italia come set per le nozze. Elisa Mocci, una delle
professioniste qui intervistate, in un articolo
166
illustra quali sono le caratteristiche di
questo mestiere e si propone di sfatare alcuni falsi miti.
La prima qualità necessaria per intraprendere questo percorso è una solida
formazione nel campo del wedding planning in generale, che va unita alla passione per
164
https://www.silviaamoruso.wedding/2017/02/23/17-costi-nascosti-nel-budget-del-tuo-
matrimonio/
165
https://www.matrimonio.com/articoli/che-cosa-fa-un-wedding-planner--c6044
166
https://elisamoccievents.com/chi-e-un-destination-wedding-planner/
77
il viaggio, inteso come abbraccio verso culture diverse dalla nostra. Infatti, è
fondamentale studiare gli usi e costumi della coppia straniera con cui si lavorerà e del
Paese in cui si andrà ad operare. Pertanto, uno degli errori in cui si cade più spesso è
pensare che chi sceglie di sposarsi in Italia voglia necessariamente un matrimonio
“all’italiana” o che sia sufficiente saper contrattare coi fornitori della nazione estera per
la buona riuscita dell’evento. Un altro mito da sfatare è la convinzione che solo le
località più note, come Venezia, Roma o il Lago di Como siano meta per le nozze
overseas, mentre invece i veri esperti del settore sono capaci di promuovere qualsiasi
tipo di location che sia in linea con i desideri dei futuri coniugi.
Ricapitolando: il wedding planner può semplicemente svolgere il ruolo di
organizzatore, con il compito di prendere i contatti con i fornitori e gestire i passaggi
logistici, predisponendo una scaletta generale grazie alla quale tutti sapranno dove,
come e quando collocarsi. Inoltre, supervisiona l’intero svolgimento della giornata ed è
il punto di riferimento per tutti per qualsiasi comunicazione, imprevisti compresi.
Nell’eventualità in cui la persona che svolge questo mestiere abbia una
particolare propensione e abilità per il design, con approfonditi studi in questo campo,
sarà in grado di curare la predisposizione di un vero e proprio set nella location scelta
dagli sposi: stiamo parlando del wedding designer. Se, al contrario, il planner in
questione “si limita” allo svolgimento delle prime attività, sarà suo compito affidare la
composizione della “scenografia” ad un designer di professione.
Qualora la coppia abbia desiderio di gestire personalmente l’intero matrimonio,
ma necessiti di una figura esperta che li guidi esclusivamente nella fase inziale del
percorso organizzativo, si rivolgerà ad un wedding consultant. Ancora, se i soggetti
preferiscono semplicemente richiedere un aiuto per la “regia” nel giorno dei
festeggiamenti, potranno avere a disposizione un coordinator.
Infine, nel caso in cui si scelga di celebrare le nozze al di fuori dei propri confini
nazionali, sarà compito del destination wedding planner occuparsi degli aspetti logistici,
burocratici e organizzativi in generale.
In conclusione, esistono specialisti che operano anche in uno solo di questi
ambiti, ma in un mercato ancora in espansione come quello italiano, sono più spesso
definizioni che indicano i diversi servizi che le agenzie di wedding planning possono
offrire al loro interno.
78
Possiamo riassumere le sfaccettature di queste professioni attraverso le parole di
Bertella (2015)
167
:
“Concerning the choreography, the wedding planners and the
celebrants can be compared to the directors of the wedding experience
(Fortezza and Del Chiappa 2012
168
). The use of such experts for the
arrangement of a wedding abroad is quite common, in part as a form of
today’s commercialization of the intimate life and in part for practical
reasons related to the couples’ generally limited knowledge about the
chosen destination, in particular the local wedding procedures (Blackely
2008
169
; Daniels and Loveless 2013
170
).”
3.1.1 La questione del riconoscimento ufficiale
Come abbiamo visto, il mestiere del wedding planner, in tutte le sue sfumature,
richiede dedizione e una solida preparazione. In quest’ultimo punto risiede il principale
problema: la mancanza di un riconoscimento a livello legislativo della professione,
porta con sé l’assenza di uno standard formativo nazionale. Nell’intervista della
wedding marketing specialist Ines Pesce per Manager Italia
171
, abbiamo visto come,
secondo uno studio della Camera di commercio di Milano, Monza, Brianza e Lodi,
realizzato per Il Sole 24 Ore tra il 2016 e il 2017, il numero delle aziende operanti nel
comparto nuziale sia aumentato del 3,4%, pari a quasi 57.000 unità totali. Tuttavia, i
dati non coincidono tra loro, poiché mentre dalle fonti ufficiali si registra un totale di
1.631 imprese di organizzazione di eventi e matrimoni, sul sito Matrimonio.com se ne
contano 3.615. Ancora, su Facebook sono presenti quasi 11.000 utenti con il titolo
professionale di “wedding planner”, a dimostrazione del fatto che, con la mancanza di
una rigida regolamentazione in materia, ciascuno potrebbe esibire un titolo che non
possiede.
167
Bertella, G. (2015), “Celebrating the family abroad: the wedding tourism experience.”, in
Annals of Leisure Research (https://doi.org/10.1080/11745398.2015.1064774).
168
Fortezza, F., Del Chiappa, G. (2012), “Il wedding-based tourism come leva di valorizzazione
territoriale”, in XXIV Convegno annuale di Sinergie “Il territorio come giacimento di vitalità per
l’impresa”, Università del Salento, Lecce.
169
Blackely, K. (2008), “Busy Brides and the Business of Family Life: The Wedding-Planning
Industry and the Commodity Frontier”, in Journal of Family Issues.
170
Daniels, M., Loveless, C. (2013), Wedding Planning and Management: Consultancy for
Diverse Clients, London, Routledge.
171
https://www.manageritalia.it/files/26548/dir10-2019-economia-wedding-marketing-pesce.pdf
79
Questa carenza è dimostrata anche dalle descrizioni che si trovano nei maggiori
portali dedicati al mondo del lavoro, come, per esempio, Jobbydoo
172
:
“Per diventare Wedding Planner non sono richiesti titoli di studio
particolari. Risulta però molto utile una formazione nel campo
dell'organizzazione di eventi, ad esempio tramite corsi in Event Planning o
Event Management che permettono di acquisire competenze in
progettazione, marketing e logistica degli eventi, gestione contabile,
comunicazione e management. Oppure, si può frequentare direttamente un
corso per Wedding Planner, che garantisce una formazione specifica.”
Si precisa, inoltre, come chi intende intraprendere questo percorso lavorativo
debba avere specifiche competenze, quali la gestione delle risorse economiche, la
conoscenza del galateo del matrimonio, la capacità di creazione della scenografia o,
ancora, saper scegliere i fornitori giusti. Insomma, un mix di abilità che, come abbiamo
visto, appartengono sempre più spesso a figure diverse e non ad un’unica figura, quella
appunto del wedding planner.
Ciononostante, i corsi di formazione e aggiornamento non mancano, anzi ve ne
sono tantissimi e spesso diversi. Molti di questi sono gestiti da associazioni che si
occupano della promozione del settore, vista l’inesistenza di una rete formalizzata in
Italia. Tuttavia, la presenza sempre maggiore di enti che si dedicano all’ambito
matrimoniale è un segnale positivo per quanto riguarda il riconoscimento, da parte del
pubblico e del mercato, di una professione che sino a vent’anni fa era considerata un
passatempo.
Tra i nomi più importanti troviamo Enzo Miccio, volto noto della televisione e
affermato wedding and event planner tra i vip, che offre nella sua Academy
173
diversi
corsi, tra cui wedding planning e bridal trends, ma anche corsi di management di eventi
e business Instagram, tutti accreditati dalla Wedding Planner Academy (WPA)
174
.
La WPA nasce, nel 2010, con l’obiettivo di garantire una preparazione
professionale alle nuove generazioni di organizzatori di eventi. I docenti sono
rigorosamente figure che hanno maturato una lunga esperienza e, perciò, sono in grado
di trasmettere il loro sapere e guidare i futuri maestri di cerimonia nella costruzione
della loro carriera. Per questo, l’accademia è in grado di rilasciare un proprio certificato
di qualità, come segno di garanzia.
172
https://www.jobbydoo.it/descrizione-lavoro/wedding-planner
173
https://www.enzomiccio.com/it/corsi-wedding-planning-event/
174
http://www.weddingplanneracademy.eu/academy/
80
Numerosi master sono accreditati dalla Federazione delle Associazioni per la
Certificazione
175
, un ente che sin dal 1997 è deputato al rilascio di certificazioni ai
professionisti, secondo la norma ISO/IEC 17024
176
. Nel 2007, la FAC viene
riconosciuta anche da Accredia
177
, Ente Unico Nazionale di Accreditamento designato
dal governo italiano, acquisendo così maggiore solidità. Pertanto, nel 2019 è stato
elaborato lo schema di certificazione per la “Figura Professionale del Wedding
Planner”
178
, in cui si elencano le abilità associate all’attività professionale, i requisiti
minimi per l’ottenimento, il mantenimento e il rinnovo della certificazione, seguiti da
una serie di dettagli tecnici sull’esame valutativo e gli aspetti deontologici.
Uno dei primi player ad aver fortemente voluto il “bollino blu” e lavorato
affinché diventasse realtà, è l’Associazione Italiana Wedding Planner
179
, guidata dalla
sua lungimirante fondatrice Clara Trama
180
. Lei stessa è la leader promotrice del
progetto per l’istituzione della Prassi di riferimento 61:2019, in collaborazione con UNI
(Ente Italiano di Normazione
181
), per la determinazione dei requisiti che i wedding
planner devono possedere per poter svolgere la propria attività.
“La prassi di riferimento identifica il benchmark per tracciare un
percorso formativo e di certificazione sia delle persone sia del servizio
appoggiandosi a un ente di certificazione accreditato, a tutela dei
consumatori e al fine di garantire la valenza sul mercato dei professionisti.
La prassi viene così a essere l’unico riferimento ufficiale sul mercato per
permettere a chiunque volesse, associazione o operatore del settore, di
certificare il servizio e/o la figura professionale e fornisce gli elementi per
la valutazione di conformità del servizio. Traccia inoltre delle linee guida e
le buone pratiche per questo genere di attività.”
182
175
http://www.faccertifica.it/chi-siamo/
176
Regola che stabilisce quali requisiti deve possedere un organismo che rilascia le certificazioni
delle persone (https://www.enteitalianocertificazione.it/domande-recenti-
certificazione#:~:text=La%20norma%20UNI%20CEI%20EN%20ISO%2FIEC%2017024%20%C3%A8
%20una,delle%20certificazioni%20a%20livello%20internazionale).
177
https://www.accredia.it/
178
http://www.faccertifica.it/wp-content/uploads/2014/09/SK27_rev.2.pdf
179
https://www.associazioneitalianaweddingplanner.it/
180
https://www.corrieredelleconomia.it/2019/10/07/clara-trama-cosi-e-cresciuta-la-professione-
di-wedding-
planner/#:~:text=Clara%20Trama%2C%20Fondatrice%20e%20Presidente,matrimoni%20da%20oltre%2
0un%20decennio.&text=Fondatrice%20di%20The%20Wedding%20Planner,Master%20Universitario%2
0in%20Wedding%20Planning
181
https://www.uni.com/index.php?option=com_content&view=article&id=141&Itemid=2422
182
https://www.uni.com/index.php?option=com_content&view=article&id=8272:wedding-
planning-ecco-la-prassi-di-riferimento&catid=171:istituzionale&Itemid=2612#
81
L’ente terzo di certificazione al quale AIWP si appoggia è Intertek
183
,
riconosciuto da Accredia, che fornisce il marchio di qualità per i corsi tenuti
dall’accademia e per i singoli professioni del wedding planning e destination wedding
planning
184
. AIWP inoltre, è in prima linea per la formazione dei nuovi professionisti,
grazie anche all’istituzione di un master universitario
185
in partnership con Università
Mercatorum
186
e Confassociazione
187
.
Come precisato in una nota Ansa
188
, la formazione, nel rispetto delle linee guida
inerenti alla certificazione, prevede lo studio di elementi di neurolinguistica, di
comunicazione, così come di project management e di gestione della burocrazia.
Questo riconoscimento è un grande passo avanti, che si traduce in un marchio di
garanzia per tutte le aziende e i professionisti che decidono di far parte di questa nuova
famiglia. Tale tutela per gli operatori e per i clienti risulta rafforzata dai controlli che
vengono effettuati per accertare che la professione venga svolta in maniera continuativa,
in conformità alle norme stabilite e che siano stati svolti i corsi di aggiornamento
previsti per la categoria.
Anche Asso Wedding
189
ha una vasta offerta di percorsi di istruzione rivolti ai
wedding specialist, attraverso corsi base e di specializzazione, ma anche masterclass e
workshop. Garantisce, soprattutto, la possibilità di sostenere l’esame per l’ottenimento
della certificazione UNI/PdR 61:2019, grazie alla presenza di docenti di lunga
esperienza e di fama internazionale. Nel sito troviamo, inoltre, una particolare
attenzione per il codice deontologico
190
, redatto da AIWP, che concerne la promozione
di una determinata etica professionale tra gli attori di tutta la filiera del settore
matrimoniale:
183
http://certificationofpersons.intertek.com/info_norma.php?jwt=eyJ0eXAiOiJKV1QiLCJhbGci
OiJIUzI1NiJ9.eyJpZF9ub3JtYSI6IjEwNyIsIm5vcm1hIjoiUHJvZmlsaV9wcm9mZXNzaW9uYWxpX2Rl
bF93ZWRkaW5nX3BsYW5uZXJfZV9kZXN0aW5hdGlvbl93ZWRkaW5nX3BsYW5uZXJfVU5JXC9Q
ZHJfNjE6MjAxOSJ9.pl8ODybbttuE4WvatfiPZJdGeHjbv6qcTnq0UuckFaA
184
https://www.certificazioneweddingplanner.it/
185
https://www.unimercatorum.it/public/uploads/docs/Associazione-wedding-Planning-articolo-
Uomo-e-manager-maggio-2019-master---.pdf
186
https://www.unimercatorum.it/
187
https://www.confassociazioni.eu/
188
https://www.ansa.it/pressrelease/lifestyle/2019/07/05/wedding-planner-fumata-bianca-per-il-
riconoscimento-di-una-professione-in-forte-crescita_e0d0066a-d1a5-4d8b-958e-e42762ce6b00.htm
189
https://www.assowedding.it/certificazioni.html
190
https://www.assowedding.it/codice-deontologico.html
82
“Le norme del presente Codice forniscono agli Associati una serie
di precise regole di comportamento improntate alla diligenza, lealtà,
imparzialità, trasparenza e correttezza, obblighi che caratterizzano una
prestazione professionale di elevato profilo. Lo scopo di queste norme è
quello di responsabilizzare gli Associati A.W.P., e tutti coloro che a diverso
titolo sono impegnati, in modo diretto od indiretto, in azioni che concernono
l’organizzazione di matrimoni, a comportamenti adeguati al mantenimento
di un’immagine per A.W.P. e per i suoi aderenti di massima responsabilità e
competenza professionale.”
Vi sono poi numerosi corsi, online e in presenza, che offrono percorsi formativi
relativi al segmento wedding (organizzazione di eventi, marketing, wedding planning,
designing, personal branding, per citarne alcuni), ma senza una certificazione ufficiale.
Tra questi, citiamo l’Accademia del Wedding
191
di Cira Lombardo, la Wedding &
Events Academy
192
o, ancora, la Wedding Industry Academy
193
.
In realtà, tra i pionieri della tutela dei wedding planner, vi è l’Associazione
Italiana Organizzatori di Matrimoni (AIOM)
194
, istituita nel 2006. Si tratta di
un’associazione senza scopo di lucro con l’obiettivo di “favorire lo sviluppo
professionale ed imprenditoriale degli associati e tutelare i diritti e gli interessi della
categoria.” Le attività principali sono tre: rappresentare la categoria presso le istituzioni,
le organizzazioni sindacali e politiche a livello nazionale e internazionale; promuovere
la collaborazione attiva tra gli operatori della stessa filiera grazie alla valorizzazione
delle risorse materiali ed umane e, infine, affiancare gli operatori nel percorso di
preparazione alla prova per il conseguimento della certificazione sopracitata.
Infine, indichiamo Wedding Planner Italia
195
, l’unica associazione di categoria
italiana che si occupa di “far riconoscere, qualificare e tutelare questa professione.” Far
parte dell’associazione significa ottenere visibilità e credibilità per le aziende del
comparto, con la possibilità di partecipare ai corsi di aggiornamento che vengono
erogati da WPI per tutti i soci. Partnership, convenzioni e agevolazioni sono gli aspetti
pratici di cui realmente hanno bisogno le singole imprese, con conseguenti ripercussioni
positive per l’intera supply chain. Anche in questo caso vi è un codice deontologico ben
191
https://www.accademiadelwedding.com/partners/
192
https://www.wea.academy/
193
https://www.weddingindustryacademy.it/
194
https://www.aiom.online/aiom-academy
195
https://www.wpiweddingplanner.it/lassociazione-wedding-planner-italia/