Relazione Tirocinio Pardossi Letizia
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• la cecità (richiede descrizioni alternative per tutti i contenuti visuali e
accorgimenti per rendere interpretabili le pagine da un browser vocale)
• l'ipovisione (richiede caratteri grandi, margini ampi, l'uso di colori non
abbaglianti, forte contrasto tra primo piano e sfondo, impaginazioni semplificate)
• la cecità ai colori (richiede accoppiamenti di colore in cui il contrasto tra primo
piano e sfondo sia basato sulla differenza di luminosità piuttosto che sulla
differenza di tonalità)
• la sordità (richiede alternative equivalenti per tutti i contenuti auditivi.
Soprattutto i sordi dalla nascita possono avere seri problemi nell'afferrare i
concetti esposti tramite testi che presentano strutture grammaticali e sintattiche
complesse)
• la mancanza o la paralisi – parziale o totale – degli arti superiori (richiede pagine
web navigabili anche senza l'uso del mouse, per esempio per mezzo di comandi
vocali o combinazioni da tastiera)
• la dislessia (l'uso di termini difficili o il ricorso continuo a parole straniere può
rendere estremamente difficile la lettura di una pagina web per un dislessico)
• l'epilessia (la presenza di immagini in movimento sullo schermo, particolarmente
se lo sfarfallamento delle immagini avviene con una frequenza intorno ai 20 Hz,
può scatenare crisi epilettiche in soggetti predisposti)
• il ritardo mentale (vi sono persone affette da lievi forme di ritardo mentale, che
sono in grado di usare proficuamente pagine e siti web, purché questi siano
realizzati rispettando adeguati criteri di semplicità e di chiarezza espositiva)
I disabili in senso stretto sono solo una parte; la parte più cospicua dei beneficiari
dell'accessibilità è infatti costituita dalle persone con disabilità lievi o non permanenti.
Per esempio:
• Persone con normali problemi della vista quali miopia, presbiopia, astigmatismo,
ipermetropia, cataratta, ecc.: sono milioni, soprattutto tra gli ultraquarantenni.
• Persone anziane e/o dotate di scarsa o nulla preparazione informatica
• Persone di livello culturale basso o bassissimo. Da alcuni studi risulta come ampi
strati della popolazione italiana, benché abbiano frequentato le scuole
dell'obbligo, versino in uno stato d'ignoranza prossimo all'analfabetismo.
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• Persone che parlano un'altra lingua. Gli accorgimenti che permettono a utenti di
basso livello culturale di accedere alle informazioni e ai servizi contenuti in una
pagina web sono validi anche per facilitare l'accesso ai visitatori stranieri.
Accanto a disabilità fisiche e impedimenti sociali e culturali, esistono anche utenti che
sono limitati dall'uso di strumenti hardware o software obsoleti o fuori dagli standard
tecnologici più aggiornati:
• Persone che usano software obsoleti.
• Persone che dispongono di hardware obsoleto e connessioni lente.
• Persone che usano sistemi e periferiche poco comuni.
• Persone che si collegano in condizioni ambientali difficili.
• Indicizzatori automatici (chiamati "robot" o, in inglese, "spider") provenienti da
motori di ricerca.
Se mettiamo insieme tutte queste tipologie di utenti possiamo notare che
rappresentano una parte considerevole dell’insieme di utilizzatori di internet. Ciò
significa che rendere fruibile un sito a tutte queste categorie è doveroso, oltre ad
essere obbligatorio per quanto riguarda la legge.
Sono presenti in questo documento dei riferimenti al glossario.
Le voci in questione saranno segnalate in corsivo e con un asterisco.
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Capitolo 1 – Raccolta requisiti
Oltre alla legge 4/2004, che “si applica alle pubbliche amministrazioni, […] alle aziende
municipalizzate regionali, agli enti di assistenza e di riabilitazione pubblici, alle aziende
di trasporto e di telecomunicazione a prevalente partecipazione di capitale pubblico e
alle aziende appaltatrici di servizi informatici”
2
, esistono come punti di riferimento per
l’accessibilità dei siti web, le linee guida fornite dal W3C
3
(WCAG 1.0) e i punti del
paragrafo 1194.22 della Section 508 del Rehabilitation Act degli USA.
Il primo passo per lo sviluppo di questo progetto è stato quello di raccogliere tutti i
requisiti ai quali deve sottostare un sito per essere accessibile. In particolare si fa
riferimento ai requisiti presenti nell’allegato A del Decreto Ministeriale dell’8 agosto
2005
4
i quali richiamano alcuni punti delle linee guida WCAG 1.0.
Il progetto richiedeva che il sito fosse conforme alla sola legge 4/2004 ma per
completezza ho pensato che fosse opportuno tenere in considerazione anche le WCAG
1.0 – richiamate comunque anche dalla legge 4/2004 – e i punti della Section 508. Per
questo motivo è stato utile predisporre una tabella con riferimenti incrociati tra la
normativa italiana e le altre direttive. Inoltre per ogni requisito della legge 4/2004 sono
riportati i riferimenti alle attività di verifica contenuti nell’allegato A, paragrafo 3, della
stessa legge.
Qui di seguito è riportata la suddetta tabella. Per l’elenco completo si faccia riferimento
all’appendice B.
2
Art. 3 della Legge 9 gennaio 2004, n. 4.
3
Il W3C (World Wide Web Consortium) sviluppa tecnologie che garantiscono l'interoperabilità (specifiche,
guidelines, software e applicazioni) per guidare il World Wide Web fino al massimo del suo potenziale
agendo da forum di informazioni, comunicazioni e attività comuni. L'Ufficio W3C Italiano (W3C-IT) è il
punto di contatto nazionale per le attività W3C in Italia. [tratto da www.W3C.it]
4
Decreto attuativo della legge 4/2004. In seguito faremo riferimento anche a questo decreto come alla
“legge 4/2004”.
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Requisiti
Legge
4/2004
Punti di controllo
WCAG 1.0
Punti
section 508
Attività di verifica
1 3.1 3.2 3.5 3.6 3.7 11.1 11.2 - a, b, c1, c2
2 12.1 12.2 i) c7
3 1.1 6.2 a) c3, c4, c7
4 2.1 c) d
5 7.1 7.2 7.3 j) c3, c7, c8
6 2.2 - d
7 9.1 f) -
8 1.2 e) -
9 5.1 5.5 5.6 g) -
10 5.2 h) -
11 3.3 6.1 d) c7
12 3.4 - c5
13 5.3 5.4 - c6
14 10.2 12.4 n) c6
15 6.3 l), m) c7
16 6.4 9.2 9.3 l), m) c6
17 8.1 l), m) c7
18 1.3 1.4 b) c3, c4, c7
19 13.1 13.6 o) -
20 7.4 7.5 p) -
21 - - c6
22 11.4 k) -
Tabella 1 – Riferimenti normative
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Capitolo 2 – Strumenti e azioni di verifica
La legge 4/2004 non da indicazioni su quali strumenti utilizzare, segnala comunque gli
strumenti presenti sul sito del W3C alla pagina
http://www.w3.org/WAI/ER/tools/complete
2.1 Validazione HTML
Prima di verificare l’accessibilità è necessario verificare la correttezza del codice HTML*
(o XHTML), e questo si può fare usufruendo di uno strumento fornito dal W3C: il
Markup Validation Service alla pagina http://validator.w3.org/.
2.2 Verifica Fogli di stile (CSS*)
Dopo aver verificato la correttezza del codice (X)HTML, è necessario verificare
l’esattezza del codice all’interno dei Fogli di Stile (CSS – Cascade Style Sheet) e questo
è possibile farlo con il Servizio di Validazione del W3C: CSS Validation Service,
disponibile alla pagina http://jigsaw.w3.org/css-validator/.
In alternativa (oppure successivamente) possiamo ricorrere a JuicyStudio
(http://juicystudio.com/services/csstest.php#csscheck) che, oltre ad
effettuare un controllo sul codice, esegue l'analisi del contrasto dei colori e un test per
garantire che le dimensioni più importanti siano specificate tramite unità di misura di
tipo relativo.
2.3 Verifica accessibilità
In seguito, per la verifica dell’accessibilità delle pagine web possono essere usati alcuni
tools presenti sul web come per esempio:
• Bobby (http://bobby.watchfire.com/ test on line),
• Torquemada (http://www.webxtutti.it/testa.htm test on line)
• Barra dell’accessibilità (per IExplorer; scaricabile da
http://www.webaccessibile.org/wat/WAT_IT_1-2.exe)
• Barra accessibilità (per Opera,
http://www.paciellogroup.com/resources/wat-about.html)
• Web Developer Bar (per Firefox,
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https://addons.mozilla.org/it/firefox/addon/60)
• Web Developer Toolbar (per Opera,
http://operawiki.info/WebDevToolbar)
2.4 Test con diversi browser
Un sito per essere accessibile non deve per forza essere visualizzato nello stesso modo
con qualsiasi browser* esistente sul mercato. Rendere la visualizzazione di un sito
perfettamente identica con tutti è una missione quasi impossibile. Bisogna però
rendere i contenuti fruibili con la maggiore quantità di browser possibili.
Qui di seguito è riportata una tabella con i browser più utilizzati dagli utenti che
navigano in internet.
Microsoft Internet Explorer 78,03%
Firefox 15,42%
Safari 4,59%
Netscape 0,81%
Opera 0,76%
Mozilla 0,17%
Opera Mini 0,13%
Unknown 0,03%
PSP Internet Browser 0,02%
Danger Web Browser 0,02%
PLAYSTATION 3 0,01%
Konqueror 0,01%
ACCESS NetFront 0%
Microsoft Pocket Internet Explorer 0%
Lotus Notes 0%
Tabella 2 - Browser utilizzati - Fonte: Market Share
Pubblicazione: 05/2007
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Come possiamo vedere Internet Explorer e Firefox sono i browser più usati, seguiti da
Safari, Netscape e Opera. Seguendo questa classifica possiamo effettuare i test per
verificare la fruibilità dei contenuti del sito.
Vorrei soffermarmi su Opera, il browser che dedica più attenzione all’accessibilità.
Opera offre infatti molte funzionalità tra cui possiamo citare:
• Movimenti del mouse - Eseguendo determinati movimenti con il mouse si può
accedere alle funzioni utilizzate più di frequente.
• Voce – Si può controllare Opera mediante comandi vocali oppure farsi leggere i
documenti.
• Tasti di scelta rapida – Opera può essere utilizzato con il solo uso della tastiera
• Zoom – Si può ingrandire il contenuto di una pagina web dal 20% al 1000%
utilizzando l'elenco a discesa dello zoom o i tasti + e -.
• Dimensioni del testo e colori – Si possono modificare le dimensioni e il colore del
testo, lo stile dei collegamenti o il colore dello sfondo in Preferenze > Pagine
Web.
• Fogli di stile dell'utente - Opera dispone di un set di fogli di stile pronti per l'uso
che includono l'accessibilità.
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Capitolo 3 - Osservazioni sul sito esistente
3.1 Il Bordo Condiviso
È presente in tutte le pagine del sito un bordo condiviso costituito da 4 file: top.htm,
left.htm, right.htm e bottom.htm. Questi quattro file vengono inseriti nella pagina da
visualizzare attraverso una funzionalità esclusiva di FrontPage. Il risultato è un’unica
pagina, per esempio index.htm, che contiene, oltre al suo codice HTML, quello dei 4 file
che costituiscono il bordo condiviso. Ci sono poi alcune pagine che hanno, per esempio,
solo top.htm, che costituisce l’intestazione, nel loro bordo; ad ogni modo, uno
sviluppatore di pagine web che non possiede in locale i file che vuole inserire nel bordo,
non è in grado di creare una pagina web uniforme al resto del sito.
3.2 Il FONT egli altri tag* “DEPRECATED”
Poiché FrontPage è usato nella modalità “normale”, una modifica a livello di
visualizzazione si ripercuote a livello di codice e si possono creare situazioni in cui la
pagina risulta avere tutta lo stesso font ma se si va a vedere nel codice, il tag FONT è
aperto e chiuso molte volte, anche senza avere all’interno nessuna parola.
Sono presenti inoltre in tutte le pagine molti tag “disapprovati” (deprecated in inglese)
dal W3C, per esempio <center>, <b>, <i>, ecc.
3.3 Le tabelle
Sono presenti in tutte le pagine decine di tabelle annidate con lo scopo di
impaginazione, che è possibile sostituire con dei div.