9
1. Introduzione
Ogni giorno nascono nuove aziende, tecnologie, modalità di business e strumenti finanziari
generando così nuove possibilità di guadagno e fonti di investimento. L’attrattività delle
nuove forme di investimento deriva da vari fattori, tra cui occorre menzionare l’elevata
accessibilità in termini economici e la facilità con cui è possibile investire il proprio
denaro. Infatti, nella maggior parte dei casi occorre solamente una connessione Internet per
poter investire in una forma di investimento nata nel nuovo millennio. Tra le moderne
forme di investimento, quella sicuramente più importante è rappresentata dalle criptovalute
ed in particolar modo dai Bitcoin (prima criptomoneta ad essere introdotta nel 2009).
Infatti, il mercato delle criptomonete è caratterizzato a tratti da una capitalizzazione più
alta rispetto a quella dell’argento, dell’oro o di importanti imprese finanziarie
1
. Ad
esempio, il 26 maggio 2021 la capitalizzazione delle criptomonete era pari a 1,72 trilioni di
dollari americani, raggiungendo il massimo picco l’8 maggio dello stesso anno (2,72
trilioni di dollari)
2
. Più o meno nello stesso periodo la capitalizzazione dell’argento era pari
a 1,5 trilioni di dollari, mentre le capitalizzazioni di JP Morgan Chase e di Bank of
America erano pari a 497,38 e 367,75 bilioni di dollari
3
.
Un altro aspetto che ha sicuramente spinto le persone ad investire in criptovalute o
comunque nelle moderne forme di investimento, è la possibilità di guadagno che esse
possono rappresentare. Infatti, sono state spesso caratterizzate da ampi incrementi di
valore, generando quindi elevati guadagni per gli investitori. Questa tendenza è
particolarmente valida quando la nuova forma di investimento diventa famosa e
“sponsorizzata” o consigliata da molti esponenti del mondo social e digitale. Si pensi ad
esempio ai Non Fungible Token (NFT), che nel giro di pochi mesi hanno acquisito
tantissimo valore. Lo stesso discorso è ripetibile anche per le criptovalute, tra cui è lecito
menzionare Bitcoin ed Ethereum. Questa seconda criptomoneta ha acquisito sempre una
maggiore importanza grazie alla sua interazione con altri strumenti come gli NFT stessi.
Infatti, molti nuovi strumenti digitali possono essere comprati solo dopo aver convertito il
proprio denaro in criptomonete.
1
Auer, R., & Tercero-Lucas, D. (2022). Distrust or speculation? The socioeconomic drivers of US
cryptocurrency investments. Journal of Financial Stability, 62, 101066.
2
CoinMarketCap R. (2022), https://coinmarketcap.com/currencies/bitcoin/historical-data/ (consultato in data
09/11/2022)
3
CompanisMarketCap R. (2022), https://companiesmarketcap.com/gold/marketcap/ (consultato in data
09/11/2022)
10
All’interno del contesto appena descritto, tuttavia, sussistono una serie di problematiche,
che è fondamentale menzionare per avere la panoramica completa inerente agli strumenti
finanziari appena descritti. Infatti, le criptovalute, così come possono essere caratterizzate
da aumenti repentini, possono anche essere soggette a una drastica riduzione del proprio
valore. In altre parole, le criptovalute sono caratterizzate da una fortissima aleatorietà e
volatilità
4
, che rende difficili previsioni inerenti al loro valore e aumenta l’incertezza legata
agli investimenti. Questo ha portato vari autori a studiare la particolare volatilità delle
criptomonete
5
e gli aspetti che influenzano il valore delle criptomonete. È importante
sottolineare come gli studi si concentrino principalmente sulle monete più rilevanti e in
particolar modo sul Bitcoin.
Un altro aspetto fondamentale da menzionare quando si trattano le criptovalute è la
mancanza di un regolamento, che quindi favorisce la criminalità e le truffe
6
. Questo
particolare fattore può scoraggiare potenziali investitori
7
, che tenderanno invece ad
affidarsi ad investimenti più sicuri e tutelati.
Inoltre, quando si parla di criptovalute, è fondamentale menzionare come vi sia un forte
impatto ambientale legato ai consumi necessari a mantenere attive le tecnologie (in
particolar modo la blockchain) inerenti al mondo delle criptovalute. Infatti, essendo tutto
tracciato, “stoccato” e conservato mediante sistemi digitali, sono richieste grandi potenze
di calcolo e di conseguenza è necessaria una grande quantità di energia elettrica.
Infine, è importante sottolineare come, nonostante le criptovalute siano considerate da
molti ricercatori, studiosi ed esperti di settore come uno strumento finanziario, esse
presentino caratteristiche peculiari non rintracciabili nei più comuni strumenti finanziari
(ad esempio azioni o obbligazioni). Tuttavia, è possibile affermare che le criptovalute
possono essere identificate come una possibile alternativa di differenziazione dei propri
investimenti. Quindi, chi è abituato ad investire in strumenti tradizionali, potrebbe essere
4
De Oliveira Monteiro, A. H., de Souza, A. D., Batista, B. G., & Zaparoli, M. (2019, May). Market
prediction in criptocurrency: A systematic literature mapping. In Proceedings of the XV Brazilian Symposium
on Information Systems (pp. 1-8).
5
Umar, Z., & Gubareva, M. (2020). A time–frequency analysis of the impact of the Covid-19 induced panic
on the volatility of currency and cryptocurrency markets. Journal of Behavioral and Experimental
Finance, 28, 100404.
6
Brown, S. D. (2016). Cryptocurrency and criminality: The Bitcoin opportunity. The Police Journal, 89(4),
327-339.
7
Schaupp, L. C., & Festa, M. (2018, May). Cryptocurrency adoption and the road to regulation.
In Proceedings of the 19th Annual International Conference on Digital Government Research: Governance
in the Data Age (pp. 1-9).
11
attratto da questa nuova forma di investimento per spartire il capitale investito su più fonti,
riducendo così potenziali rischi.
Alla luce delle considerazioni appena presentate, l’obiettivo del presente studio è triplice:
• Investigare la relazione tra volontà ad investire in criptovalute e avversione al
rischio (O1);
• Investigare la relazione tra volontà ad investire in criptovalute e attenzione per
l’ambiente (O2);
• Investigare la relazione tra volontà ad investire in criptovalute e volontà ad
investire in strumenti tradizionali (O3).
Infatti, alcuni studiosi hanno provato a determinare le caratteristiche che possono
influenzare la propensione ad investire in criptovalute come Jora e Nandal.
8
, che hanno
identificato come gli uomini siano più disposti ad investire in criptovalute. Lo studio di
Gazali et al.
9
, invece, ha dimostrato come il guadagno sia un fattore che incide sulla
volontà di un individuo ad investire in criptovalute. Un altro interessante studio di
Magnusson e Stenberg
10
ha messo in evidenza come anche la mancanza di un regolamento
da parte degli enti nazionali sia un fattore che porta alcuni individui a non investire in
criptovalute. All’interno di questo contesto, manca ancora un’evidenza di come
l’avversione al rischio e l’attenzione per l’ambiente influenzino la volontà ad investire in
criptovalute. Ad esempio, molti studi sono atti a determinare l’impatto ambientale delle
criptovalute, ma quasi nessuno studio si focalizza su come l’attenzione per l’ambiente di
un individuo scoraggi un potenziale investimento in criptomonete. Infine, non vi sono
molti studi che trattano il legame tra la volontà ad investire in criptovalute e la volontà ad
investire in strumenti tradizionali.
Per perseguire gli obiettivi precedentemente menzionati, è stato utilizzato un approccio di
tipo survey-based preceduto da un’estesa analisi della letteratura per determinare quali
domande inserire all’interno del questionario. Questo è fondamentale per adottare
l’approccio e le linee guida tracciate da studi precedenti. L’analisi della letteratura si è
8
Jora, M. N., & Nandal, N. (2020). Investors Attitude towards Cryptocurrency-based on Gender. Turkish
Journal of Computer and Mathematics Education (TURCOMAT), 11(2), 622-630.
9
Gazali, H. M., Ismail, C. M. H. B. C., & Amboala, T. (2018, July). Exploring the intention to invest in
cryptocurrency: The case of bitcoin. In 2018 International Conference on Information and Communication
Technology for the Muslim World (ICT4M) (pp. 64-68). IEEE.
10
Magnusson, C., & Stenberg, T. (2022). Cryptocurrency Investments: The Good, The Bad, and The Ugly?:
An empirical Study on the factors affecting private financial investment decisions in cryptocurrency.
12
quindi concentrata sul determinare come misurare l’avversione al rischio, l’attenzione per
l’ambiente e la volontà ad investire in un certo strumento finanziario.
A seguito di questa introduzione, lo studio riporta le seguenti sezioni. Nella Sezione 2
viene presentata l’analisi della letteratura inerente al mondo delle criptovalute.
Inizialmente, vengono descritte le criptovalute in modo generale, specificando quali sono
le principali criptomonete, le loro caratteristiche più rilevanti e come le criptomonete si
legano con altri strumenti moderni. Successivamente, vengono illustrate le relazioni tra
criptovalute e caratteristiche attitudinali con un particolare focus su avversione al rischio e
attenzione per l’ambiente. In questo contesto vengono anche riportate le tecniche di
misurazione delle caratteristiche attitudinali. Infine, vengono descritti i gap di ricerca e gli
obiettivi dello studio.
La Sezione 3 riporta la metodologia adottata per rispondere agli obiettivi dello studio. In
particolar modo, in questa sezione vengono descritte le fasi e gli step dell’approccio,
dopodiché vengono presentati nel dettaglio i modelli di regressione considerati, con un
approfondimento sulle variabili incluse nei modelli.
Nella Sezione 4, vengono illustrati i principali risultati ottenuti riferendosi alle ipotesi e
agli obiettivi del presente lavoro. Pertanto, i risultati si focalizzano sull’impatto
dell’avversione al rischio e dell’attenzione per l’ambiente sulla volontà ad investire in
criptovalute.
In Sezione 5 viene riportata la discussione dei risultati con particolare riferimento alle
caratteristiche attitudinali precedentemente menzionate. In particolar modo, il focus della
discussione è sul presentare determinati motivi che possano spiegare l’influenza di una o
più variabili sulla volontà ad investire in criptomonete. I motivi vengono ricercati sia per i
fattori che mostrano a livello statistico un’influenza sulla propensione ad investire in
criptovalute, sia per i fattori per cui questo non è verificato con una sufficiente
significatività statistica.
All’interno della Sezione 6 vengono illustrate le conclusioni. Viene quindi riportato un
breve riassunto di ciò che è stato portato avanti con lo studio. Inoltre, vengono evidenziate
sia le implicazioni pratiche, che applicative. Infine, le limitazioni del presente lavoro
vengono associate a potenziali sviluppi futuri e, quindi, a proposte di estensioni. Infatti, gli
sviluppi proposti possono essere molto interessanti per approfondire, confermare o
eventualmente confutare i principali risultati del presente studio. Tutto questo si potrebbe
inserire all’interno di un’ottica di progressivo approfondimento dei risultati nel corso degli
13
anni per capire se l’influenza delle caratteristiche attitudinali possa avere una certa
dinamicità nel corso del tempo.
14
2. Analisi della letteratura
2.1 Le criptovalute e le loro caratteristiche
Tradizionalmente per definire una criptovaluta (cryptocurrency) si utilizza la seguente
accezione:
“una moneta digitale usata per lo scambio di beni e servizi, basata su crittografia e
tecnologie peer to peer
11
”.
Il prefisso “cripto” indica la base crittografica su cui si sviluppa il funzionamento della
criptovaluta sulla blockchain. Pertanto, la criptovaluta è una valuta di cui si può disporre
solo conoscendo uno specifico codice informativo, ossia la cosiddetta chiave di accesso.
A differenza delle monete tradizionali, la criptovaluta non è tangibile, ma si origina e si
scambia solo per via elettronica.
Convenzionalmente, le criptovalute e, in generale, le blockchain, funzionano grazie ad uno
schema di decentralizzazione peer-to-peer (p2p) tramite i nodi. È proprio in virtù della rete
p2p che le criptovalute vengono create e trasferite da una persona all’altra senza bisogno
dell’intervento di terze parti, quali ad esempio intermediari, che abbiano potere
centralizzato sulle transazioni. Questo è uno dei principali motivi che spinge gli utenti ad
utilizzare le reti p2p, così come anche la possibilità di poter sostenere costi transazionali
molto più bassi rispetto a quelli tradizionali. Inoltre, la rete p2p garantisce velocità e
sicurezza nelle transazioni ed è altamente stabile poiché i nodi comunicano e funzionano
costantemente anche in caso di guasto di uno o più nodi. Difatti, affinché la rete scompaia
è necessario che tutti i nodi vengano rimossi.
Le criptovalute si generano grazie ad un algoritmo di consenso (o detto anche protocollo
informativo pubblico), che guida e valida gli scambi di tali valute ed è proprio grazie
all’algoritmo che una criptovaluta diviene effettivamente decentralizzata.
2.1.1 La genesi delle criptovalute: il Bitcoin
«Chancellor on brink of second bailout for banks»
1
, ossia “il cancelliere sta per effettuare
un secondo salvataggio per le banche”. Questa è la nota frase che viene riportata nel
Genesis Block, il primo “blocco” di ogni blockchain. Fu Satoshi Nakamoto, padre
fondatore della criptovaluta Bitcoin, ad utilizzare questo termine per indicare il primo
blocco della catena di Bitcoin. Tale invenzione si sviluppa in un periodo particolarmente
11
Comandini, G. L. (2020). Da Zero alla Luna. La Blockchain: quando, come, perché sta cambiando il
mondo. Dario Flaccovio Editore.
15
complicato in quanto caratterizzato da una forte mancanza di fiducia nei confronti del
sistema finanziario, dovuta alla crisi del 2008. In particolare, nasce poche settimane dopo il
fallimento della Lehman Brothers proprio per tentare di trovare una soluzione alla crisi dei
mutui subprime.
Ad oggi l’identità di Nakamoto è ancora sconosciuta. Si pensa che tale nome rappresenti
solo uno pseudonimo e che dietro tale capacità inventiva, forse, si nasconda un gruppo di
sviluppatori. Nonostante ciò, la sua idea è stata quella di sviluppare una moneta digitale
che non richiedesse la presenza di un intermediario (ad esempio una banca) e che ovviasse
al noto problema del double-spending (doppia spesa), ossia l’eventualità di impiegare lo
stesso denaro digitalmente più volte. Tale difficoltà viene superata con gli algoritmi e i
meccanismi di consenso usati dalla tecnologia blockchain.
La filosofia che sottende a suddetta invenzione è quella di avvalersi delle capacità della
rete per sviluppare un sistema privato, decentralizzato, ovverosia non controllato da enti
centrali governativi, ma sottoposto a regole proprie dell’ente emittente la moneta virtuale.
In questo modo, pur in assenza di intermediari autorizzati in grado di garantire la
transazione, la struttura generata realizza una transazione certa, assicurando la giusta
trasparenza e la corretta privacy della transazione stessa.
2.1.2 Proprietà dei bitcoin
I bitcoin si contraddistinguono dalle tradizionali valute in quanto presentano delle
particolari proprietà che consentono loro di ovviare ad alcune problematiche che la moneta
non è ancora riuscita a superare. Di seguito si illustrano alcune di tali caratteristiche.
• Decentralizzazione. Come precedentemente accennato, le criptovalute si
sviluppano su una rete decentralizzata, in particolare, una rete p2p permette agli
utenti di scambiare bitcoin senza che sia necessaria una terza parte coinvolta nella
transazione, dunque, non vi sono commissioni. Ciascun utente disporrà di un e-
wallet (o portafoglio digitale) all’interno del quale saranno contenute le
criptovalute.
• Sicurezza. L’affidabilità e la sicurezza sono garantite dalla crittografia e dalla
matematica che sta alla base del protocollo open source (Bitcoin) sviluppato per
l’utilizzo della criptovaluta bitcoin. A tal proposito, il possessore avrà a
disposizione una chiave pubblica che gli permetterà di ricevere i bitcoin e una
chiave privata al fine di poter autorizzare i bitcoin in proprio possesso.
L’anonimato viene assicurato da un fattore fondamentale, ovvero le transazioni
16
hanno luogo per mezzo di computer e, pertanto, non vi è la necessità di conoscere
le persone che interagiscono con i computer.
• Trasparenza. Le transazioni in bitcoin vengono memorizzate in modo sicuro e
permanente nella blockchain (o distributed ledger), ossia una sorta di registro
digitale che tiene conto di tutte le transazioni e informazioni inserite e suddivise in
“blocchi” di dati. In questo modo, ogni interessato può vedere qualsiasi
transazione, nonché l’origine e l’esistenza dei bitcoin, e può persino associarne
l’appartenenza ad un utente.
• Velocità. Sono necessari solo pochi minuti per spedire e ritirare Bitcoin in tutto il
mondo.
• Comodità. Un bitcoin è digitale e, pertanto, non esiste in forma fisica. Si
contrappone quindi alle monete cartacee o in metallo, che invece hanno una forma
fisica. Visto questo aspetto fondamentale, può essere trasportato tramite Internet in
quanto non ha né un peso né un volume.
• Anti-truffa. Già in precedenza abbiamo individuato una delle problematiche della
moneta digitale, ovverosia il double-spending. Gli algoritmi e i meccanismi di
consenso usati dalla tecnologia blockchain riescono ad ovviare a tale problema.
Infine, abbiamo chiarito come le criptovalute non siano né emesse né controllate da banche
centrali o da fonti governative; infatti, vengono generate in modo decentralizzato
attraverso il mining, ossia un processo di creazione di tali valute che richiede elevati costi
energetici, nonché dei calcoli molto complessi. Questi calcoli vengono effettuati da
normali utenti della blockchain, detti miners. I miners, letteralmente minatori, forniscono
alla blockchain la potenza di calcolo necessaria per risolvere articolati problemi
matematici. In sostanza, impiegano i loro computer e dispositivi elettronici per generare ed
effettuare le operazioni relative alle criptomonete. Come sopraindicato, i costi energetici
necessari ad effettuare le transazioni di bitcoin sia in entrata che in uscita, nonché per
svolgere i relativi calcoli, sono elevati. Per questo motivo, i miners ricevono per ogni
blocco di transazioni un premio in criptovalute. In questo modo, il sistema è anche in grado
di immettere nuova moneta sul mercato.
2.1.3 La tecnologia blockchain
Tutte le transazioni in bitcoin che avvengono fra utenti sono registrate in modo permanente
nella blockchain, ossia la tecnologia che sta alla base delle criptovalute. Si tratta di un
grande database, in quanto raccoglie e conserva dei dati, distribuito e coordinato da una