Voi che vivete sicuri
Nelle vostre tiepide case,
Voi che trovate tornando a sera
Il cibo caldo e visi amici:
Considerate se questo è un uomo
Che lavora nel fango
Che non conosce pace
Che lotta per mezzo pane
Che muore per un sì o per un no.
Considerate se questa è una donna,
Senza capelli e senza nome
Senza più forza di ricordare
Vuoti gli occhi e freddo il grembo
Come una rana d’inverno.
Meditate che questo è stato:
Vi comando queste parole.
Scolpitele nel vostro cuore
Stando in casa andando per via,
Coricandovi alzandovi;
Ripetetele ai vostri figli.
O vi si sfaccia la casa,
La malattia vi impedisca,
I vostri nati torcano il viso da voi.
(Primo Levi, Se questo è un uomo, Einaudi, Torino, p.1)
はじめに
私の論文のテーマは「731細菌部隊」です。日中戦争では、日本は満州
を征服しました。そして、日本軍は満州にこの 731部隊を作り出しま
した。石井四郎は、731部隊の創設者として多くの 人体実験を行いま
した。彼は日本の軍人で、軍医でもありました。細菌部隊の名前はいくつ
かあります。「石井部隊」と呼ばれていましたが、正式名は「関東軍防疫
給水部本部」です。表向きは「伝染病や風土病を 予防し、無害の飲み水
などを給付する」とされていました。しかし、この 部隊の使命は細菌戦
の研究と開発でした。細菌戦とは何でしょうか? 一言で言えば人を殺すた
めに、さまざまな菌をつくってばらまこうということです1。「マルタ」と
呼ばれた犠牲者数は、ざっと3000人。マルタは細菌感染の生体実験材
料です。日中戦争が終わった時、東京で罪を問う裁判が行われました。し
かし、石井四郎も科学者も有罪の判決を受けませんでした。しかも、石井
には特権が与えられました。しかし被害者の側からすれば、これは犯罪で
した。「マルタ」には正義が与えられませんでした。1997年からワン
シューアンは108人の中国人といっしょに正義のために戦っています。
しかし、日本の政府は戦争の犯罪への認識を新たにしていません。考えて
みれば、731部隊の犯罪はナチの犯罪と同じでした。違いはナチの場合
生き残って後に証言することのできたユダヤ人がいましたが、 731部
隊の場合マルタとなった人々はすべて殺されてしまい、多くの 事実がか
くされてしまったことです。ざんねんながら、歴史はいつも繰り返します。
それでも、人々は全然学びません。これが人間の間違いですが、過ちを認
めることは重要な課題です。
1
SAOTOME Katsumoto, Harubinkarano tegami, Tōkyō, Kusanonesyappankai, 1990, p. 38.
早乙女勝元、「ハルビンからの手紙」、東京、草の根出版会、1990, p.38.
INTRODUZIONE
Un’arma biologica fa uso di agenti nocivi, presenti in natura o alterati
geneticamente, al fine di arrecare danno alle popolazioni o agli eserciti nemici2. Per
realizzare queste armi vengono utilizzati diversi tipi di virus letali che sono in grado
di generare epidemie o pandemie. Questi virus possono essere di diversi tipi: batteri
e tossine, che sono già presenti in natura ed organismi geneticamente modificati,
che vengono creati appositamente in laboratorio con lo scopo di ottenere varianti
più tossiche del ceppo originario3.
«Il primo uso documentato di guerra biologica potrebbe risalire ai romani o
addirittura agli antichi greci, che usavano carcasse di animali per inquinare le
riserve d'acqua nemiche»4. Si è dovuto attendere fino alla Prima Guerra Mondiale
per assistere all’utilizzo su vasta scala di questo tipo di armi. L’esercito tedesco,
infatti, utilizzò i gas tossici e batteri come peste, colera ed antrace per decimare il
fronte nemico5. «La vera storia delle armi biologiche comincia, però, agli albori
della Seconda Guerra Mondiale»6.
A causa della grande perdita di vite umane durante la Grande Guerra, la
Convenzione di Ginevra del 1925 impegnava i Paesi membri della Lega delle
Nazioni a non usare armi biologiche negli scontri, ma non ne vietava lo sviluppo, la
2
http://www.torinoscienza.it/img/giochi/armibio/Armibio.htm
3
Ibidem.
4
CRIPPA Massimiliano, “Unità 731, chi vuole nasconderla?”, 18 aprile 2003, in
http://www.nipponico.com/dizionario/u/unita731.php
5
Ibidem.
6
Ibidem.
produzione e lo stoccaggio7. Solo nel 1993 vennero messe al bando definitivamente
tali armi grazie alla Convenzione sulla Proibizione delle Armi Chimiche di Parigi8.
I giapponesi, firmatari del Trattato di Ginevra, durante l'occupazione della
Manciuria avevano creato una vera e propria serie di “fabbriche” di morte in cui
venivano studiati gli effetti di alcuni batteri letali sugli esseri umani9.
Si è deciso di suddividere l’elaborato in tre capitoli. La prima parte è incentrata
sugli avvenimenti susseguitisi durante la Guerra dei Quindici Anni;
successivamente si sviluppa una parte centrale su Ishii Shirō, un medico giapponese
che decise di realizzare il suo sogno più perverso attraverso l’Unità 731 e di usare
cavie umane, chiamate maruta, per verificare gli effetti che i virus mortali hanno
sul corpo umano. Nessuno dei detenuti presenti nel campo riuscì a sopravvivere.
Nella terza parte si tratta della fine della Guerra dei Quindici Anni partendo
dall’attacco del 7 dicembre 1941 a Pearl Harbor che portò gli USA nella Seconda
Guerra Mondiale10. Nel momento in cui gli statunitensi si mobilitarono, la maggior
parte del sud-est asiatico era nelle mani dei giapponesi, ma il conflitto si concluse
con la resa incondizionata del Giappone il 15 agosto 194511.
A questo punto della storia, proprio gli Stati Uniti aiutarono il governo giapponese
a nascondere al mondo alcuni crimini di guerra compiuti dall’esercito nipponico
in Cina12.
7
Ibidem.
8http://www.esteri.it/MAE/IT/Politica_Estera/Temi_Globali/Disarmo/Armi_Chimiche/La_convenz
ione_Parigi.htm .
9
CRIPPA Massimiliano, “Unità 731, chi vuole nasconderla?”, 18 aprile 2003, in
http://www.nipponico.com/dizionario/u/unita731.php
10
CAROLI Rosa & GATTI Francesco, Storia del Giappone, Roma-Bari, Laterza, 2004, pp.214-
216.
11
Ibidem.
12
CRIPPA Massimiliano, “Unità 731, chi vuole nasconderla?”, 18 aprile 2003, in
http://www.nipponico.com/dizionario/u/unita731.php
È uno dei momenti più oscuri nella storia dell’uomo.
Al Tribunale di Tōkyō per i crimini di guerra non furono rese note le atrocità
commesse in Manciuria e gli scienziati dell’Unità 731 non furono mai processati.
Diversamente dal processo di Norimberga, nel quale molti medici nazisti furono
giudicati e condannati per crimini contro l'umanità, gli scienziati nipponici non
dovettero mai rispondere delle azioni commesse. Ishii, per esempio, morì da
libero cittadino13.
Nonostante la battaglia legale intrapresa agli inizi degli anni ‘90 dalla signora
Wang Xuan e da 108 querelanti cinesi, parenti delle vittime dell’Unità 731, ancora
oggi il governo giapponese non riconosce questo crimine di guerra e non ha
concesso nessun risarcimento in denaro a causa dell’accordo di pace firmato da
Cina e Giappone nel 197214.
In allegato all’elaborato si è deciso di mettere le traduzioni dal giapponese
all’italiano. Come testi da tradurre, ho scelto un’opera e un articolo di giornale
che trattano di alcuni dettagli dell’Unità 731 di Ishii Shirō.
L’articolo di giornale è stato pubblicato dalla rivista giapponese Asahi Shinbun15 e
riguarda uno degli aspetti più terribili di quest'Unità, ovvero l’uso di cianuro di
idrogeno per compiere esperimenti sugli esseri umani. Non si tratta di una vera e
propria spiegazione delle origini di questo campo, ma l’articolo si concentra
soprattutto su quello che è stato lo “spettro” dell’Unità 731 nel secondo
13
GOLD Hal, Unit 731 Testimony, Tōkyō, Yen Books, 1996, pp. 139-140.
14
BARENBLATT Daniel, I medici del Sol Levante: Gli esperimenti segreti giapponesi. 1932-
1945, Rizzoli, 2004, pp. 301-302.
15
朝日新聞.
dopoguerra. All’inizio viene fatto riferimento all’uso improprio di questa sostanza
negli anni 1935-1937, successivamente viene riportata una testimonianza di un ex
membro dell’Unità ed infine viene dato ampio spazio all’incidente avvenuto alla
Banca Teikoku16, dopo il quale iniziarono ad emergere dei sospetti sull’esistenza
di una “fabbrica” di morte.
Il testo, che invece ho analizzato in modo più ampio, appartiene a Saotome
Katsumoto17 e s’intitola “Lettere da Harbin”18. In questo testo Saotome descrive
la sua esperienza durante gli anni della guerra. Interviene più volte nella
narrazione usando espliciti riferimenti a se stesso ed ai suoi ricordi, soprattutto
nella descrizione degli anni del conflitto in cui il Giappone, dapprima assoluto
vincitore, si ritrovò sotto il controllo degli Stati Uniti dopo la resa incondizionata
del 15 agosto 1945. Saotome non visse la guerra da soldato perché all’epoca dei
fatti aveva solo dieci anni, però, racconta l’esperienza vissuta dal punto di vista di
un bambino, che traspare soprattutto quando egli riporta due canzoni popolari che
venivano fatte cantare nelle scuole. Il testo tratta ampiamente del periodo bellico,
ma si sono tradotti alcuni capitoli che riguardano principalmente la Guerra dei
Quindici Anni, la creazione e le sperimentazioni compiute dall’Unità 731 e due
testimonianze di uomini cinesi che all’epoca vivevano a poca distanza dal campo
e che per questo hanno visto morire i loro cari e sono dovuti scappare per cercare
di ricostruirsi una vita.
16
帝国銀行 . Si riferisce all’incidente avvenuto nel gennaio 1948 in cui i dipendenti vennero
avvelenati con del cianuro di idrogeno e morirono. Il colpevole, Sadamichi Hirasawa, venne
imprigionato e morì in carcere. Rif. cap. 3.4.1, p.43.
17
早乙女勝元 26 marzo 1932, scrittore giapponese. Egli visse il bombardamento di Tōkyō del 18
aprile 1942 da parte dell’esercito americano. Autore di testi il cui tema è il pacifismo.
18
「ハルビンからの手紙」 “Harubinkaranotegami”.
CAPITOLO I
LA GUERRA DEI QUINDICI ANNI
2
La Guerra dei quindici anni (18 settembre 1931 - 9 settembre 1945) è stato il
principale conflitto tra la Repubblica Cinese e l'Impero Giapponese.
Le origini della Guerra dei quindici anni possono essere fatte risalire alla Prima
Guerra Sino-Giapponese del 1894–1895 durante la quale la Cina, governata dalla
dinastia Qing (清), fu sconfitta dal Giappone e costretta nel Trattato di Shimonoseki
che ne seguì, tra l’altro, a cedere l'isola di Taiwan e a riconoscere l'indipendenza
della Corea. La Cina fu anche costretta a versare al Giappone un'indennità di
guerra di 200 milioni di liang (两), pagabili in sette anni, e a firmare un trattato
commerciale simile a quelli già stipulati con le potenze occidentali. In questo
modo fu avviata l'apertura di porti e di vie fluviali al commercio nipponico19.
Il Celeste Impero era alla vigilia del suo collasso, favorito da problemi interni e
dalla pressione esercitata dalle potenze straniere; nello stesso periodo però, il
Giappone diventava una grande potenza grazie alla politica di forzata
modernizzazione intrapresa a partire dalla restaurazione Meiji (明治維新)20.
Nell’agosto 1914 il Giappone, sfruttando il patto firmato con la Gran Bretagna nel
190221, dichiarò guerra alla Germania entrando nel primo conflitto mondiale e
attaccò i possedimenti tedeschi in Estremo Oriente. Nel gennaio 1915,
approfittando della Grande Guerra in Europa, il Giappone cercò di rafforzare il
proprio dominio in Cina presentando segretamente al Presidente Yuan Shikai (袁世
19
CAROLI Rosa & GATTI Francesco, Storia del Giappone, Roma-Bari, Laterza, 2004, pp. 162-163.
20
“Meiji Ishin” http://www.fas.harvard.edu/~asiactr/sino-japanese/.
21
«Il trattato, che entrò in vigore il 30 maggio 1902, era finalizzato a stabilire un’alleanza contro la
Russia. L’Impero zarista, infatti, già da tempo stava cercando di contrastare l’egemonia inglese in
Asia, così l’Impero britannico decise di proteggere la sua “perla”, ovvero l’India, mentre il
Giappone era fortemente interessato alla Manciuria. I termini dell’accordo prevedevano il
riconoscimento del comune interesse ad opporsi all’espansione russa, il reciproco aiuto per la
salvaguardia dei diritti britannici in Cina e di quelli giapponesi in Cina e Corea. Inoltre era prevista
la neutralità del partner in caso di conflitto da parte del firmatario, ma l’entrata in guerra al suo
fianco nel caso in cui il numero di nemici fosse pari o superiore a due». CAROLI Rosa & GATTI
Francesco, op. cit., p. 165.
3
凯 )22 le cosiddette “Ventuno Domande”: «un elenco di richieste che miravano a
potenziare i privilegi economici in varie regioni e che prevedevano l’inserimento di
consiglieri nipponici nei settori politico, militare e finanziario» 23. Yuan Shikai fece
trapelare le richieste avanzate dal Giappone e subito ci fu una reazione a livello
internazionale per cui le “Ventuno Domande” vennero in parte accettate ma in
sostanza non furono mai ratificate24.
Nel 1931 l’armata giapponese del Kantō (関東軍)25 invase la Manciuria, sfruttando
l’incidente26 di Mukden, detto anche incidente della Manciuria, avvenuto il 18
settembre dello stesso anno. Questo, che fu la causa scatenante dell'occupazione
della Manciuria da parte del Giappone, avvenne nella parte settentrionale della
regione, quando una bomba di origine sconosciuta fece esplodere una sezione
della ferrovia giapponese nei pressi di Mukden (l'attuale Shenyang (沈阳)27, situata
nella provincia del Liaoning ( 辽宁 )28, parte di quella che era la Manciuria
meridionale). I militari nipponici accusarono i cinesi dell’accaduto, fornendo
quindi al Giappone la scusa per l'annessione della Manciuria29.
L’anno successivo fu fondato lo Stato fantoccio del Manshūkoku (満州国). Lo Stato
si estendeva sui territori che oggi costituiscono la Manciuria e parte della Mongolia,
ed era formalmente governato dall'ultimo imperatore Qing, Puyi (溥仪)30, anche se
l'amministrazione locale restava di fatto in mano al governo di Tōkyō31.
22
“Yuán Shìkǎi”.
23
SAMARANI Guido, La Cina del Novecento, Torino, Einaudi, 2008, p. 56
24
Ibidem.
25
“Kantōgun”.
26
Con il termine incidente si intendeva definire una aggressione a un Paese che poi sarebbe
sfociata in un conflitto. GOLD Hal, Unit 731 Testimony, Tōkyō, Yen Books, 1996, p. 28.
27
“Shěnyáng”.
28
“Liáoníng”.
29
CAROLI Rosa & GATTI Francesco, op. cit., pp. 198-199.
30
“Qīng Pǔyí”.
31
http://www.fas.harvard.edu/~asiactr/sino-japanese/
4