Introduzione
- 6 -
quindi, non disponibile in misura sufficiente per soddisfare la domanda di numerosi
gestori indipendenti. Nell’era informatica le radiofrequenze (intese come intero
spettro elettromagnetico) svolgeranno una quantità sempre maggiore di rapporti
umani e attività commerciali, regione per cui esse, rappresentano uno dei beni più
preziosi al mondo, che vale la pena di possedere. Le radiofrequenze sono considerate,
alla pari dell’ossigeno, un bene libero anche se, in realtà, lo spettro viene trattato
come una vera e propria proprietà e, per tanto, controllato e amministrato da Governi
che, a loro volta, lo affittano o lo concedono in licenza per permettere la fruizione dei
servizi di comunicazione.
Nel secondo capitolo si analizzeranno i metodi allocativi delle risorse scarse,
partendo dall’esempio dello spettro di frequenze. Si prenderanno in considerazione le
aste ad oggetto unico (quelle classiche) e le aste ad oggetti multipli, con particolare
attenzione al meccanismo SMRA (Simultaneous Multiple Round Ascending auction)
trattandosi del meccanismo utilizzato nell’asta per l’assegnazione della porzione di
frequenze per l’UMTS in Italia.
Il terzo capitolo proporrà un’analisi accurata sull’allocazione delle frequenze per
l’UMTS in Italia. S’inizierà con il disciplinare di gara e con l’analisi della fase dei
miglioramenti competitivi, verranno considerate tutte le offerte dei sei partecipanti,
nelle 11 tornate sequenziali verificatesi in tre giorni di gara. Si procederà, quindi,
all’analisi dei rilanci dei sei partecipanti in questione e a quella del meccanismo
d’asta SMRA adottato e modificato in base alle esigenze italiane. Si proporrà, infine,
una riflessione sulle azioni collusive.
Con il quarto capitolo s’introdurrà, invece, il problema del recupero dei costi
dell’UMTS. Si valuteranno le ragioni che hanno spinto un incumbent (azienda già
operante nel settore) e un new comer (cioè un’azienda nuova entrante nel settore) ad
investire capitali nell’UMTS. Si valuterà, inoltre, il significato del GPRS, e il motivo
per cui per un incumbent, è importante svilupparlo e gestirlo prima dell’avvento
dell’UMTS.
L’ultimo capitolo, il quinto, valuterà infine i possibili modi per garantire revenues
alle aziende che abbiano investito nell’UMTS e vogliano raggiungere, in tempi brevi,
risultati economici soddisfacenti. Si analizzeranno inoltre i servizi a maggiore valore
Introduzione
- 7 -
aggiunto capaci di far incrementare in misura considerevole l’ARPU (average
revenue per user), e le possibili scelte tariffarie, che potrebbero essere disponibili in
un prossimo futuro, e, ancora, l’importante ruolo della pubblicità e le strategie
internazionali adottate dalle aziende coinvolte nel business UMTS. Il capitolo si
concluderà con una simulazione dei flussi di cassa di un incumbent e di un’azienda
new comer e l’individuazione del numero di utenti necessari per raggiungere il break
even point (BEP), ossia quel “punto” che permette di rappresentare la situazione
economica aziendale in cui i costi fissi e variabili eguaglino i ricavi e, quindi, l’utile
sia pari a zero.
Il nuovo standard di comunicazione
- 8 -
1 Il nuovo standard di comunicazione
Il nuovo standard di comunicazione è un sistema chiamato, in Europa, UMTS, sigla
di “Universal Mobile Telecommunication System”, che significa letteralmente
sistema mobile di telecomunicazione universale. Esso permetterà di avere uno
standard di comunicazione globale, o meglio, renderà possibile la compatibilità tra
sistemi: con un solo telefono-computer sarà possibile infatti comunicare da qualsiasi
luogo. La versatilità del sistema permetterà di comunicare da qualsiasi luogo, o quasi,
perché dove non vi sarà la copertura con le antenne terrestri, il satellite entrerà in
funzione garantendo la comunicazione desiderata. Tuttavia, a tutt’oggi non esiste
ancora un terminale che permetta di realizzare questa copertura globale, ragion per
cui la comunicazione resterà ancora scissa in due grandi direzioni: quella terrestre e
quella satellitare.
1.1 Breve storia del sistema di terza generazione “3G”
La terza generazione dei sistemi di telecomunicazione mobile è nata nel 1985, quando
l’International Telecommunications Union (ITU) ha annunciato la sua prossima
iniziativa: il Future Public Land Mobile Telecommunications Systems (FPLMTS).
Questa sigla non ha avuto molto successo, perché nel 1996 è stata ribattezzata
International Mobile Telecommunications 2000 (IMT 2000). Il 2000 significava sia
l’ingresso in una nuova era di telecomunicazione che avrebbe visto la luce nei primi
anni del nuovo millennio, sia la frequenza utilizzata (2GHz) sia, per ultimo, la
Il nuovo standard di comunicazione
- 9 -
velocità di trasmissione di dati al secondo (2Mb/s che equivale a 2000 bit al
secondo).
A due distinti gruppi di lavoro è stato assegnato il difficile compito di sviluppare i
concetti e la standardizzazione dei sistemi, con l’aiuto dei maggiori esperti mondiali
del settore. ITU-T (International Telecommunications Union - Terrestrial) doveva
definire le architetture terrestri dei vari network, nonché una serie di servizi destinati
alle varie reti compatibili. ITU-R
1
, invece, si è occupato dell’interfaccia radio, con
l’obiettivo di produrre un unico e armonioso sistema per tutte le architetture 3G. Il
risultato del lavoro è stato quello di presentare, il 30 giugno 1998, ben 15 proposte
differenti. Di queste, le due più interessanti sono risultate l’UTRA (UMTS Terrestrial
Radio Access) e CDMA2000 (Code Division Multiple Access, una tecnologia
telefonica digitale senza filo “wireless”). L’UMTS è uno standard tutto europeo,
sviluppato direttamente dal protocollo GSM (Global System for Mobile
communication) attualmente in uso e definito, in quanto sistema mobile di seconda
generazione, “2G”. L’UMTS si basa sulla trasmissione e codifica delle informazioni
attraverso il sistema W-CDMA (Wide-band CDMA)
2
.
L’IMT-2000, nel frattempo, aveva deciso tre diversi standard di trasmissione:
1. 144kbps per qualsiasi tipo di chiamata mobile;
2. 348kbps per quelle effettuate dal “cliente per strada”;
3. 2Mbps per quelle stazionarie (uso domestico o punti allestiti in luoghi pubblici).
Tutti i test sono stati realizzati entro novembre 1998, quando si erano già delineate
due proposte di interfaccia terrestre: da una parte c’era l’UTRA, sostenuto dall’ETSI
3
e dalla comunità GSM (ovvero l’Europa), dall’altra il CDMA Development Group
(CDG), con il proprio CDMA2000 (ovvero gli Stati Uniti). Il problema cruciale era
costituito dagli interessi economici in gioco e dal fatto che nessun gruppo aveva
1
ITU-R, "Guidelines for evaluation of radio transmission technologies for FPLMTS", ITU-R 39/8, 26
April 1996
2
E’ uno degli standard autorizzati per le comunicazioni mobili “3G”
3
ETSI rappresenta l’European Telecommunications Standards Institute, l’intituto europeo incaricato per
lo sviluppo dell’UMTS come standard di comunicazione.
Il nuovo standard di comunicazione
- 10 -
l’intenzione di cedere, con la conseguenza di far precipitare nel nulla l’intero progetto
di “standardizzazione”.
L’Europa aveva sviluppato con successo il GSM, riuscendo a raggruppare e
standardizzare i diversi sistemi analogici sparsi per il continente e creando in questo
modo uno pseudo mercato unico della comunicazione mobile in Europa. Il fatto che
lo standard fosse entrato in uso in più parti del mondo, rendeva gli europei ancora più
convinti che la loro posizione sui sistemi mobili di terza generazione dovesse essere
la naturale evoluzione del GSM, abbandonando il sistema di trasmissione TDMA
4
per
il più efficiente CDMA.
Per gli Stati Uniti invece, che ancora non avevano smaltito la sconfitta sui sistemi di
telefonia mobile di seconda generazione “2G”
5
, lo scenario si riproponeva. Il CDG e
la Qualcomm insistevano sul fatto che il loro sistema 3G fosse pienamente
compatibile con gli standard precedenti. L’industria statunitense, dopotutto, era
proprietaria del brevetto CDMA, cioè della metodologia di trasmissione
universalmente ritenuta la migliore. La questione ha oscillato tra il Governo degli
Stati Uniti e la Commissione Europea fino a quando l’ITU ha posto come scadenza il
31 dicembre 1998, data che non fu rispettata perché i gruppi di lavoro di Stati Uniti,
Europa, Giappone e Corea formarono il Third Generation Partnership Programme
(3GPP) allo scopo di armonizzare le varie proposte.
Al meeting finale dell’ITU in Brasile, nel marzo del 1999, sono stati finalmente
raggiunti tutti gli accordi relativi all’interfaccia radio dello standard 3G. Il sistema
W-CDMA base è il perfetto compromesso politico, garantito da uno standard con tre
modalità opzionali. Esse sono:
1. direct sequence FDD
6
(basilare per lo sviluppo dell’UTRA);
2. multi-carrier FDD (utilizzabile per CDMA2000);
4
TDMA è la sigla di Time division Multiple Access una tecnologia digitale per le telecomunicazioni
mobili non autorizzata dall’ITU per i sistemi mobili 3G, in uso con lo standard GSM.
5
Negli USA non esiste uno standard di comunicazione mobile, ma ogni stato, può adottare una
tecnologia differente, che in alcuni casi comporta il cambio di apparecchio per poter accedere alla rete.
Questo disincentiva la diffusione della telefonia mobile perché il cliente non può avere un unico
apparecchio su tutta la superficie degli States.
6
FDD è la sigla di Frequency Division Duplex (FDD).
Il nuovo standard di comunicazione
- 11 -
3. TDD
7
compatibile con il sistema cinese TD-SCMDA.
Queste tre modalità sono risultate indispensabili per garantire, in tutto il globo, una
evoluzione tecnologica che partisse dai sistemi di comunicazione mobili esistenti, e
tra loro non compatibili. L’UMTS utilizzerà il sistema direct sequence FDD che
rappresenta una diretta evoluzione del sistema GSM.
1.2 La tecnologia
I servizi UMTS si basano su capacità standardizzate comuni a tutti gli utenti UMTS e
agli ambienti radio; ciò significa che l’utente potrà usare una serie di servizi, senza
nessuna interruzione, quando si sposterà dalla propria abitazione al posto di lavoro e,
anche qualora passasse ad altri operatori UMTS, resterà immerso in un Virtual Home
Environment (VHE), definizione traducibile in italiano con “ambiente domestico
virtuale”. Gli utenti manterranno un contatto costante all’interno della VHE, perché il
passaggio da un operatore ad un altro e da copertura terrestre satellitare (cioè la
modalità di accesso al servizio) avverrà in modo automatico e non percepibile
dall’utente finale. Questa peculiarità, che costituisce una notevole attrattiva per il
cliente, è solo teoricamente possibile perché, dal punto di vista tecnologico, non
esistono ancora terminali tecnologicamente in grado di garantire tale passaggio.
Inoltre, dal punto di vista economico, risulterebbe molto difficile un passaggio
automatico per il semplice fatto che ci si trova in presenza di operatori con diversi
piani tariffari. Essi, probabilmente, saranno diversi anche in base alla modalità
d’accesso (terrestre o satellitare).
Da un punto di vista strutturale, le nuove celle
8
saranno molto più piccole di quelle
dell'attuale GSM, cosa che implicherà l’aumento del loro numero, fatto che inciderà
7
TDD è la sigla di Time Division Duplex.
8
La cella rappresenta un’area gestita da una Base Tranceiver Station (stazione radio base). Si può
immaginare la copertura cellulare come un alveare (da cui il nome cella) ogni casella dell’alveare copre
una zona ben precisa di spazio. Utilizzando frequenze diverse le celle non interferiscono tra loro.
Il nuovo standard di comunicazione
- 12 -
in maniera notevole sui costi iniziali. Ulteriori problemi di pianificazione saranno dati
dall'effetto di "Cell Breathing", il cosiddetto “respiro della cella”, a causa del quale il
raggio di copertura della suddetta diminuisce all'aumentare del traffico in essa
generato. Il servizio sarà caratterizzato da un'esasperante ricerca di qualità e da
un’affidabilità molto maggiore rispetto ai sistemi di seconda generazione. I sacrifici
iniziali dovranno essere ricompensati da un notevole ritorno economico, così da
recuperare i costi degli investimenti che sono serviti (e che serviranno) per sviluppare
e gestire il servizio; occorrerà avere, comunque, molta pazienza. Il lato positivo della
situazione è costituito dal fatto che il sistema 3G avrà, per quanto concerne le
infrastrutture, dei costi, inferiori rispetto a quelli che deve sostenere un operatore di
rete fissa. Questo gli permetterà di porsi in una posizione fortemente competitiva
rispetto a questi ultimi, essendo in grado di proporre gli stessi servizi con uguale
qualità (in alcuni casi
9
si potrà persino raggiungere una qualità superiore, basti
pensare alla trasmissione di dati a 2Mbit al secondo). Ad ogni modo la sola
possibilità di porsi come alternativa all'operatore di rete fissa ricompenserà di tutti gli
investimenti iniziali.
A differenza del GSM, che adotta la commutazione di circuito, lo standard UMTS
seguirà, per lo scambio di dati, la commutazione di pacchetto
10
. Un’evoluzione simile,
volta ad aumentare la velocità di trasmissione di dati per la rete GSM, la si può
vedere introducendo la commutazione di pacchetto con il GPRS. Questo passaggio è
stato forse introdotto per confermare la futura compatibilità tra i diversi standard e
l'UMTS
11
. L'informazione sarà, cioè smembrata in tanti pacchetti, ognuno dei quali
contiene al suo interno sia l'indirizzo del mittente che quello del destinatario; ciascun
pacchetto verrà spedito e seguirà una propria strada indipendentemente dagli altri, e
sarà compito del ricevitore di ricompattarli e di rimetterli nel giusto ordine. Proprio
l'utilizzo di questo nuovo modo di scambiare i dati farà, di conseguenza, cambiare la
tariffazione e la modalità di pagamento della telefonata o l'eventuale richiesta di
9
Si veda la figura 1 “la velocità di trasmissione del sistema UMTS”.
10
Si veda il Report from the UMTS Forum No. 6: UMTS/IMT-2000 Spectrum UMTS Forum,
December 1998.
11
Si veda il paragrafo 4.4 “Un passaggio necessario: il GPRS”.
Il nuovo standard di comunicazione
- 13 -
servizio da inoltrare. A differenza della commutazione di circuito, il canale non sarà
sempre occupato. Nella commutazione di pacchetto, infatti, il canale viene occupato
solo nel momento in cui si trasmette il pacchetto stesso. Il modo di pagare sarà,
quindi, non “a tempo” bensì “a banda occupata”. I prezzi varieranno a seconda che si
tratti di una semplice telefonata vocale o di una video-telefonata: 4khz di banda nel
primo caso, almeno 10 volte tanto (a seconda della qualità che l'applicazione
utilizzata permetterà) nel secondo. E’ possibile anticipare una distinzione tariffaria in
base a categorie di traffico ragruppabili in quattro formati diversi:
1. Conversational: per la semplice chiamata vocale;
2. Streaming: per la trasmissione di video con un flusso di dati unidirezionale;
3. Interactive: quando per esempio si navigherà in internet;
4. Background: quando si scaricheranno files, e-mails, figure, grafici ecc.
La velocità di trasmissione (espressa in bit al secondo) del sistema UTRA varierà
notevolmente in base alla contingenza della situazione:
- In caso di completa mobilità in qualunque ambiente, si raggiungeranno i 144
Kbit/s;
- In caso di mobilità limitata, in ambiente suburbano con copertura
macro/microcellulare
12
(ci muoviamo a velocità inferiori ai 120 Km/h) sarà
possibile trasmettere dati ad una velocità massima di 384Kbit/s;
- In caso di scarsa mobilità e in luoghi attrezzati, definiti micro/picocellulari
13
si
raggiungeranno i 2,048 Mbit/s per applicazioni a breve raggio. Questa velocità si
potrà raggiungere anche in caso di applicazioni ridotte in un “pacchetto” in
ambiente macro cellulare e sempre avendo a disposizione spettro a sufficienza.
12
Microcellulare o meglio note come “micro cell” sono celle situate in zone urbane che in condizioni
normali riescono a coprire circa 1 km di territorio. Le macrocelle sono note come “macro cell” sono
destinate ad una copertura molto ampia e necessitano di antenne direzionali e non fisse come invece
accade per le prime.
13
Picocellulari o meglio note come “pico cell”, sono celle situate in zone ad alta densità di traffico che
permettono una scarsa mobilità dell’utente ma un’elevata velocità di trasmissione, si può arrivare fino a
2Mbit/s.
Il nuovo standard di comunicazione
- 14 -
La figura 1 evidenzia la diversa velocità di trasmissione rispetto alla mobilità
dell’utente, mentre la figura 2 descrive la suddivisione delle aree terrestri al fine di
raggiungere una copertura universale.
Figura 1: la velocità di trasmissione del sistema UMTS (Fonte Deloitte)
Una considerazione molto importante da fare è che lo standard UMTS è stato
concepito come sistema “aperto”; in quanto tale, dovrà essere, quindi, compatibile sia
con gli standard già esistenti che con le future evoluzioni. Una volta usciti dall'area di
copertura UMTS sarà possibile continuare ad utilizzare i vari servizi, ricorrendo al
roaming sulla rete GSM ed utilizzando la tecnologia GPRS (o le sue evoluzioni
EGPRS ed EDGE), con velocità superiori ai 100Kbit/s. La semplice e ridotta velocità
di 9,6Kbit/s di un attuale GSM sarà un solo ricordo lontano.
144
384
2000
0
500
1000
1500
2000
Completa
mobilità
Mobilità
limitata
Nessuna
mobilità
Il nuovo standard di comunicazione
- 15 -
Figura 2: la suddivisione delle aree terrestri; copertura “universale" (Fonte:
UMTS Forum)
Ci si potrebbe chiedere perché la copertura globale debba risultare un grosso
business, dal momento che con la rete IRIDIUM si è assistito ad un grande
fallimento. La risposta è semplice: il consorzio IRIDIUM
14
è stato concepito quando
Internet era ancora un semplice mezzo di comunicazione tra poche università
americane e in un momento in cui non si pensava ad una sua evoluzione in termini
globali, motivo per cui il sistema era capace di trasmettere solo la voce e pochissimi
dati. Il sistema UMTS, al contrario, è stato concepito per massimizzare il trasporto di
dati a velocità maggiori tramite l’utilizzo della banda larga e la compatibilità con l’IP
(Internet Protocol).
La figura 3, sotto riportata, evidenzia il confronto tra il volume di traffico “voce” e
quello “dati”, a livello mondiale. Nella seconda metà del 2001 Deloitte prevede una
intersezione tra le curve dei due volumi di traffici e, successivamente, sarà il volume
“dati” quello dominante.
14
Il consorzio IRIDIUM è stato realizzato da Motorola con un investimento di circa 7 miliardi di
dollari.
Il nuovo standard di comunicazione
- 16 -
Figura 3: Traffico “voce” e “dati” a livello mondiale dell’intero settore TLC
(Fonte: Deloitte)
1.3 La nuova telecommunication company
Per “costruire” una compagnia telefonica di terza generazione sono necessarie alcune
sintetiche considerazioni. Prima di tutto, si deve specificare che non si tratta di una
semplice azienda dove si vende un servizio (mi riferisco, cioè, alla possibilità di
comunicare vocalmente in qualunque posto in cui il cliente si trovi) ma di una “data
company”
15
che possa svolgere, in qualunque luogo, numerose operazioni quali, per
esempio, la trasmissione di e-mails, la navigazione in Internet, la video conferenza, la
localizzazione geografica ecc.
Si possono indicare sei stadi per “costruire” questo nuovo tipo di azienda:
1. La formulazione di una strategia di base che permetta di creare sinergie e rendere
semplice un servizio che potrebbe sembrare complesso ai non addetti
16
;
2. L’individuare delle modalità e scelta delle alternative migliori per il passaggio dal
sistema 2G a quello 3G;
15
Definizione proposta da Deloitte Research in “A global communications study”.
16
Sono auspicabili campagne pubblicitarie mirate sulle molteplici applicazioni possibili col proprio
telefonino (terminale).
0
50
100
150
200
1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002
Dati Voce
Il nuovo standard di comunicazione
- 17 -
3. La valutazione degli aspetti che si avranno sulla nuova catena del valore;
4. La valutazione (necessaria per gli incumbent) dei sistemi per far commutare la
clientela sul nuovo standard, e la garanzia (necessaria per i new comer) di
condizioni tariffarie e/o servizi più appetibili;
5. L’assunzione di un personale qualificato e la creazione di rapporti stretti con
aziende fornitrici di materiale hardware specialistico;
6. La comprensione di come cambierà la struttura organizzativa per gestire la nuova
“data company”.
Nella figura 4 si cerca di fornire un confronto tra la situazione attuale e quella futura
considerando la possibile evoluzione nel settore delle TLC mobili.
Figura 4: possibile evoluzione del settore delle telecomunicazioni mobili
1.4 Spettro necessario per lo standard UMTS
Nel 1992, la World Radio Conference identificava le bande di frequenza 1885-2025
MHz e 2110-2200 MHz per i futuri sistemi IMT-2000. Di queste, le bande 1980-2010
MHz e 2170-2200 MHz sono destinate alla parte satellitare per garantire la copertura
Situazione Attuale La nuova telecommunication company
Business Aziendale
Prodotto Un prodotto: voce Più prodotti: voce e trasferimento di dati
Prezzo
unico ruolo:network
provider
ruoli multipli: mobile portal, mobile service
provider, communication infrastructure
provider
Struttura basata sul
tempo
Diverse strutture di prezzo: tempo, volume
di dati trasmessi e grandezza di banda
utilizzata
Il nuovo standard di comunicazione
- 18 -
in zone non raggiungibili o non economicamente convenienti da raggiungere con
copertura terrestre.
Europa e Giappone hanno deciso di implementare la parte terrestre dell’UMTS
(l’UTRA air interface = interfaccia aerea UTRA) nelle bande accoppiate 1920-1980
MHz e 2110-2170 MHz. L’Europa, inoltre, ha deciso di implementare l’UTRA nelle
bande non accoppiate 1900-1920 MHz e 2010-2025 MHz.
All’inizio del 1998 la Commissione Europea ha pubblicato la “Proposta CEE per una
decisione del Parlamento Europeo e del Consiglio sull’introduzione coordinata
dell’UMTS” al fine di garantire che gli Stati membri dell’Unione Europea adottino le
misure adeguate ad attuare la decisione dell’European Radio Committee (ERC), in
merito allo spettro delle frequenze.
La decisione del CEPT
17
n. ERC/DEC/(99)25 del 29 novembre 1999, sull'uso
armonizzato dello spettro per i sistemi terrestri di comunicazioni mobili universali, ha
stabilito che l’UMTS opererà nelle bande 1900-1980 MHz, 2010-2025 MHz e 2110-
2170 MHz.
Il problema cruciale dell’intero sistema UMTS consiste nella disponibilità di una
risorsa, lo spettro appunto, che è da considerarsi un “bene comune” o meglio dire un
bene pubblico con dotazione scarsa e che, per tanto, deve essere concesso, venduto o
dato in licenza a soggetti che lo sfruttino al massimo per il bene della collettività.
Come qualsiasi risorsa scarsa, lo spettro di frequenze dovrà essere allocato
considerando vari punti di vista.
17
Il CEPT è la Conferenza Europea delle Poste e delle Telecomunicazioni.