2
INTRODUZIONE
Una delle certezze che ci accompagna ormai da molti anni,
è che stiamo vivendo una fase di profondi cambiamenti, che
interessano tutti gli aspetti del sociale. Viviamo nel “mondo
digitale”, definizione largamente accettata, che descrive il
sistema di bit in cui ci siamo ritrovati negli ultimi 10-15 anni.
Questi cambiamenti, sono quelli che nel corso del tempo hanno
investito il mondo dell’elettronica in genere, che ci ha stupito
con oggetti sempre più piccoli è più potenti, e che noi utenti
abbiamo percepito in maniera lampante. Ma dietro questi
cambiamenti manifesti che abbiamo notato sostanzialmente a
livello visivo, in centimetri e grammi che via via diminuivano,
stava lentamente per essere riscritta anche la nostra
quotidianità. Personal computer, fotocamere digitali,
telecamere e tivufonini, hanno cambiato il nostro modo di
comunicare, relazionarci, di decifrare il reale e probabilemtne
anche di pensare. Oltre alla miniaturizzazione, va rilevato come
la Rete e l’interconnesione diffusa tra gli individui abbia
3
eliminato qualsiasi distanza, rendendo tutto simultaneo e
proprio per questo, talvolta, meno prevedibile. Internet ha
indotto un’accelerazione che ha colpito gran parte delle nostre
attività, “l’essere connesso” è diventata una condizione
psicologica prima ancora che tecnologica. Nondimeno,
specialmente negli ultimi tempi, la Rete si è fatta vetrina di
talenti e intelligenze, che hanno trovato in questo canale, la
possibilità di farsi conoscere grazie alla trasmissione senza
confini geografici. In internet oggi è possibile trovare un
numero infinito di canali, semplici cittadini mediamente
equipaggiati hanno rinvenuto la possibilità di costruire la
propria televisione. Quest’ultima è diventata strumento di
conversazione laddove utilizzata per esperimere semplicemente
un pensiero, ad esempio, attraverso la realizzazione di un video
che denuncia un dato avvenimento. Lo spettatore è diventato al
tempo stesso emittente e destinatario di contenuti, e soffre a
sentirsi compresso nella figura passiva di semplice fruitore.
Elementi questi, che incidono in maniera importante anche sul
mezzo televisivo, il quale si trova dinanzi alla necessità di
ripensare alla sua funzione, proprio alla base di questi nuovi
fenomeni i quali hanno riscritto l’essenza dello spettatore.
4
Il presente lavoro si propone di indagare le modalità di
contaminazione determinate dalla convivenza tra internet e
televisione, due mezzi di comunicazione che si configurano
quali strumenti rivoluzionanti per l’uomo post-moderno. Questi
due potentissimi canali sono analizzati parallelamente, e
vedremo come non sia possibile sommarli in un unico
apparecchio, per ragioni di natura tecnica e sociale. Tuttavia,
l’inevitabile situazione di convivenza finisce certamente per
intrecciarne i rispettivi percorsi.
Sebbene la materia trattata sia strettamente attinente al
mondo della televisione e di internet, nel corso dell’analisi si è
reso necessario fare più volte riferimento ad altre materie
parallele, quali il marketing, la psicologia, la semiotica e le
tecniche pubblicitarie, inferenze necessarie per la compiuta
disamina dei temi affrontati. La scelta dell’argomento oggetto di
questa tesi di laurea è strattamente connesso ad un mio
particolare interesse per i nuovi media e per i media digitali in
genere. Tuttavia in questa analisi si è cercato di posizionare alla
giusta distanza i fenomeni indagati, proprio nell’intenzione di
eludere qualsiasi possibile entusiasmo in grado di distorcene i
risultati.
5
Nel primo capitolo si analizzano le tappe evolutive della
Rete, partendo dall’era pionieristica sino ad arrivare al cloud
computing, una delle ultime frontiere di Internet. Ci si sofferma
inoltre sulle implicazioni di natura sociale indotte dalla Rete,
come ad esempio l’evidente desiderio di sintesi degli utenti. Su
questi ultimi viene focalizzata l’attenzione nel secondo capitolo
dove si parla del mondo degli user genereted content, e si
indagano le peculiarità del mezzo televisivo. Sempre nel
secondo capitolo si giunge a descrivere le possibili mutazioni
della televisione in Net TV, uno strumento che come vedremo
non è la trasposizione della televisione classica su internet.
Il terzo capitolo è dedicato all’analisi di piattaforme per la
condivisione di contenuti video. Attraverso i dati raccolti
durante l’utilizzo e lo studio di alcuni soggetti specifici si
delineano i confini delle Web TV, fenomeno parallelo a quello
televisivo, che finisce per contagiarlo. Nella parte finale del
lavoro ci si interroga circa opportunità e proiezioni del sistema
televisivo. Quest’ ultimo vede fortemente minacciata la sua
leadership, ed è chiaramente costretto ad intrapendere nuovi
percorsi e a pensare a nuovi linguaggi, per riscrivere la sua
supremazia nel mondo dell’intrattenimento.
6
7
Capitolo I
EVOLUZIONE DELLA RETE
1.1 Il percorso del click
Il click, usato per muoversi da una pagina all’altra, è
l’unica cosa rimasta sempre uguale a se stessa, niente poteva
essere più semplice ed immediato della pressione di un tasto per
muoversi da un punto all’altro nel web. La Rete però è cambiata
molto andando incontro a un percorso evolutivo dal quale è
impossibile poter prescindere, per decifrare le attuali
dinamiche. Un contesto in cui questo mezzo di comunicazione è
al centro dei modelli di business più sofisticati ed ha un ruolo
importante nella quotidianità di ciascun individuo.
La prima teorizzazione di internet veniva approntata nel
1960, trenta anni dopo il governo degli Stati Uniti diede
disposizioni per l’ampliamento e lo sfruttamento commerciale,
da parte dell'iniziativa privata. Si trattava in quel momento di
8
una rete di computer mondiale di proprietà statale e destinata al
mondo scientifico. Con la nascita del World Wide Web1 nel
1991, il cui successo è determinato da funzionalità, efficienza e
semplicità d’uso, ha poi inizio la crescita esponenziale di
Internet; quella crescita che in pochissimi anni porterà questo
formidabile strumento della comunicazione a cambiare per
sempre la società moderna, rivoluzionando il modo di
relazionarsi delle persone, come quello di lavorare e
probabilmente anche di pensare. Sebbene giovane, il percorso
evolutivo della rete ha già dato modo di tracciare tre fasi
evolutive: tre passi in cui la rete ha avuto modo di arricchire il
proprio linguaggio e ampliare le sue funzioni specifiche2. Essere
collegati alla rete è una realtà in cui vivono milioni di persone,
avere a disposizione internet per le attività più diverse sta
diventanto una condizione alla quale è sempre più difficile
1
Servizio di Internet che mette a disposizione degli utenti uno spazio elettronico e
digitale, dato dalla memoria di particolari computer di Internet chiamati server web, per
la pubblicazione di contenuti multimediali (testi, immagini, audio, video, ipertesti,
ipermedia, ecc.) oltre che un mezzo per la distribuzione di software (programmi, dati,
applicazioni, videogiochi, ecc.) e la fornitura di servizi particolari sviluppati dagli stessi
utenti.
2Queste tre fasi sono inscrivibili nel periodo che va dagli anni ’90 ad oggi. Si tratta del
Web1.0, dove internet è sostanzialmente un archivio per la consulta di dati e lo scambio di
email; del Web2.0, dove l’interazione diventa l’obbiettivo centrale della rete; La fase
attuale del web, attraverso la quale si sta cercando di eseguire in rete le applicazioni che
prima eseguivamo esclusivamente sul nostro pc. Ciascuno di questi step evolutivi ha
inglobato i precedenti.
9
rinunciare. Questo mezzo per molti è gia considerato un
elettrodomestico, o un attrezzo insostituibile per il lavoro.
Semplificare in pochi termini i cambiamenti importanti
che si sono determinati nel mondo d’internet, non è cosa
semplice. Sembra che ognuno di noi abbia la propria idea di
cosa significhi Web 2.03, questo accade per il fatto di utilizzare
un solo termine per definire tutto cio che si vede su internet in
quest’ ultimo periodo. E’ certamente noto agli internauti che
con il passare del tempo qualcosa in maniera quasi
impercettibile sia cambiata. Le pagine Web di quotidiani,
aziende e privati hanno cambiato forma e sostanza. Dinamismo,
mobilità e sintesi sono gli ingredienti di un mutamento che ha
consentito a buona parte dei siti internet di diventate più
piacevoli e funzionali. L’utente è diventato via via parte centrale
di questo movimento ed ha mescolato in maniera inscindibile
l’essere destinatario ed emittente del messaggio. Ricezione e
produzione sono diventate sue prerogative dell’attività in rete.
Per ricezione si deve intendere un momento attivo, dove l’utente
3
Da Wikipedia. Il Web2.0 è un locuzione utilizzata per indicare genericamente uno stato
di evoluzione di Internet (e in particolare del World Wide Web), rispetto alla condizione
precedente. Si tende ad indicare come Web2.0 l'insieme di tutte quelle applicazioni online
che permettono uno spiccato livello di interazione sito-utente (blog, forum, chat, sistemi
quali Wikipedia, Youtube, Myspace, Gmail, ecc.).
10
seleziona secondo gusti, abilità e preferenze i contenuti e le
pagine da visitare. L’utente bersaglio acritico e in balìa
dell’emittente è certamente un ricordo che poco combina con la
situazione attuale dove ogni momento del flusso comunicativo è
dominato, orientato e adattato dall’utente che vi si imbatte. Il
momento della produzione -quello tradizionalmente inteso
come attivo- invece ha a che fare con la possibilità resa concreta
dalla rete di far sentire la propria voce a un numero di persone
potenzialmente esteso all’intero pianeta. Il fatto di poter avere
la stessa voce in capitolo di chiunque altro, avere un numero di
informazioni prima inimmaginabili, ha minato l’idea che per
anni ha regolato un concezione verticale del sapere: un sapere
criptato, di dominio esclusivo, talvolta inaccessibile. Il sapere
orizzontale, anch’esso 2.0 sarebbe il caso di dire, è quello che
passa da persona a persona senza seguire una gerarchia, quello
che può essere condiviso, elaborato, verificato e sempre messo
in discussione. Oggi tutti, da un punto di vista potenziale,
abbiamo la possibilità di avere lo stesso numero di
informazioni, questo è il dato che rovescia le dinamiche di
diffusione della conoscenza. C’è chi considera internet la
realizzazione del “Villaggio Globale” tanto teorizzato da Marshal
11
McLuhan4 e chi prevede che sarà il medium per eccellenza del
futuro. La definizione ufficiale fornita dalla FNC5 vede Internet
come “un sistema globale per le comunicazioni”. Se è vero che
da una parte la moltiplicazione d’informazioni genera un
problema di autorevolezza dei contenuti, dall’altra la veridicità
degli stessi è sotto continua analisi da parte di un’occhio
collettivo a cui è difficile poter sfuggire, un occhio tanto attento
quanto esteso in grado di osservare tutto cio che ci circonda, e
tutto questo grazie proprio al fenomeno dell’interconnessione
diffusa tra gli individui. Con l’aumento della banda larga
procapite, propulsore indiscusso della trasformazione, si è
potuto assitere ad un nuovo momento evolutivo della rete che
ha preso il nome di Web 2.0, lemma in grado di sintetizzare che
ci si trova in un momento evolutivo del più grande mezzo di
comunicazione di massa.
4
La locuzione “villaggio globale” è stata usata per la prima volta da Marshall McLuhan,
studioso delle comunicazioni di massa, nel 1964, in un suo libro ("Understanding Media:
The Extensions of Man") Il mondo nuovo apertosi nel Novecento è per Mc Luhan
caratterizzato da una decentralizzazione, che sposta il punto primario di interesse e di
osservazione dalla soggettiva visione nella dimensione di villaggio, alla spersonalizzata
visione globale.
5
Il Federal Networking Council è stato il primo ente a definire ufficialmente Internet.
Sistema globale per le comunicazioni che: si basa sull’indirizzamento logico e univoco,
basato sul protocollo TCP/IP3 o sui suoi possibili sviluppi; è in grado di supportare
comunicazioni basate sull’insieme di protocolli TCP/IP o sui suoi possibili sviluppi;
utilizza o fornisce l’accesso, pubblicamente o privatamente, a servizi di alto livello, basati
sulle comunicazioni e collegati alle infrastrutture sopra descritte.