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Al Monte Orfano
Ai quattro Comuni
Alla Franciacorta
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INTRODUZIONE
Il Monte Orfano è da considerarsi un rilievo prealpino isolato situato nella parte sud-
occidentale della Provincia di Brescia, all’interno della zona della Franciacorta e
collocato fra i comuni di Coccaglio, Cologne, Erbusco e Rovato.
Il giorno 7 ottobre 2017, i quattro Comuni hanno stretto un patto trentennale per la sua
tutela e valorizzazione, dando vita alla “Convenzione Comuni del Monte Orfano”, con
l’intento di gestire il territorio del rilievo come un solo Ente, riunendo le risorse delle
quattro comunità.
Il presente elaborato ha l’obiettivo di illustrare e analizzare questa nuova realtà.
Il primo capitolo partirà da una trattazione introduttiva inerente all’inquadramento del
Monte Orfano nella Provincia di Brescia e in particolare nell’area della Franciacorta,
passando poi a presentare nozioni circa la natura compositiva del rilievo, nonché
notizie riguardo elementi di valenza storico-culturale, proseguendo poi con uno
sguardo al passato per indagare gli usi, le tradizioni e le considerazioni che hanno
interessato il Monte nel corso delle epoche, utile a fare un confronto con la nuova
coscienza odierna.
Nel secondo capitolo si comincerà ad entrare nel vivo della Convenzione e l’attenzione
verrà focalizzata sull’accordo tra i Comuni del Monte Orfano, mettendone in luce i
principali aspetti legati alla nascita, alla natura, alle finalità e agli obiettivi.
Infine, nel terzo capitolo verrà analizzata la componente applicativa della
Convenzione, identificando le attività e le strategie attuate per perseguire gli obiettivi
di tutela, valorizzazione e promozione del Monte Orfano e utili per mettere in luce i
risultati raggiunti, l’influenza sulla popolazione residente e non, il ruolo assunto dalle
varie realtà del territorio e condurre un approccio critico per la valutazione della
relazione che intercorre tra conservazione e valorizzazione.
Per il reperimento delle informazioni, indispensabili per la costruzione del secondo e
terzo capitolo e al fine di dar voce diretta ai protagonisti dell’accordo, sono state
effettuate dodici interviste ad altrettanti personaggi legati alla Convenzione.
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1. IL MONTE ORFANO:
UNO SGUARDO PANORAMICO
1.1 INQUADRAMENTO GEOGRAFICO E
CARATTERISTICHE GEOLOGICHE
Nella zona sud-occidentale della Franciacorta, si erge il Monte Orfano, un rilievo che
deve il suo nome proprio al fatto di essere isolato rispetto alle colline moreniche che
circondano il Lago d’Iseo
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. Esso è circondato dai comuni di Coccaglio, Cologne,
Erbusco e Rovato (fig. 1 e fig. 2).
Figura 1 Mappa di inquadramento del Monte Orfano all'interno dei quattro Comuni della Convenzione
(elaborazione personale con software Qgis)
Il Monte Orfano raggiunge i 452 m di altitudine e, nonostante non tocchi i canonici
600 m s.l.m., merita comunque il titolo di ‘monte’ grazie alla marcata pendenza dei
suoi versanti. Situato a circa 10 km a sud del Lago d’Iseo e 18 km ad ovest della città
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Il termine “Orfano” in riferimento a un rilievo si trova anche in altre aree lombarde (un esempio è il
Montorfano nella Provincia del Verbano-Cusio-Ossola). Quest’attributo non è da intendere
esclusivamente nel significato di “isolato”, ma, secondo altri, potrebbe più semplicemente indicare
un'altura montana, termine che ha un corrispettivo in altre lingue europee (G. Donni, 1985).
MONTE ORFANO
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di Brescia è compreso fra l’autostrada A4 che scorre a nord e la SP ex SS 11, che
parallela alla linea ferroviaria Brescia-Bergamo-Lecco, ne sfiora il versante
meridionale.
Figura 2 Inquadramento Monte Orfano e Comuni Convenzione all'interno della Provincia di Brescia (elaborazione
personale con software Qgis)
La dorsale è lunga 5,3 km e il crinale si presenta irregolare, composto da vertici, dossi,
cime secondarie, brevi piani e selle. Il monte copre un’area complessiva di 4,8 km
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.
La larghezza alla base varia dai 400 m nella parte sud-orientale ai 1.100 m nella zona
nord-occidentale. Il dislivello massimo tra la quota della pianura circostante e le cime
più elevate, si attesta a circa 250 mt (Alborghetti, 1999).
Il versante settentrionale, grazie alle correnti del Lago d’Iseo, è dotato di una più varia
vegetazione arborea ed è prevalentemente boscoso, essendo meno praticabile. Il
versante meridionale, grazie alla buona esposizione solare, presenta un maggior
numero di zone coltivate, soprattutto vigneti terrazzati; inoltre su questo versante sono
presenti la maggior parte degli edifici. Alle pendici meridionali del Monte Orfano
scorre anche la “Roggia Fusia”, un canale artificiale derivato dal fiume Oglio,
costruito a partire dal XIV secolo per scopi agricoli di irrigazione
2
. Il suo toponimo
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La “Roggia Fusia” Scorre a circa 4 km di distanza in linea d’aria dal comune di Cologne.
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deriva dal rilievo denominato ‘Fuso’ (o Fusio) situato a Paratico, alle cui pendici passa
appunto la roggia che scorre poi in direzione di Palazzolo
3
.
Sul versante settentrionale, di pertinenza del comune di Erbusco, oltre a un più lieve
reticolo idrico, deputato anch’esso a fini soprattutto agricoli, si trovano tre laghetti
artificiali derivanti dalle cave di estrazione di argilla attive fino agli anni Ottanta.
Testimonianze di gente del luogo rivelano che fino a qualche decennio fa, l’area era
soggetta a scarichi abusivi di rifiuti. Oggi la zona si presenta in buono stato e non è
raro trovare qualche pescatore.
Si ritiene che il Monte Orfano, dal punto di vista geologico, sia il più antico
affioramento della Pianura Padana, uno dei pochi di età Miocenica
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di origine marina
della Lombardia (Pedrali, 2018). Per gran parte del Miocene l’area padana è stata
sommersa in profondità dal Mediterraneo, in cui confluivano alcuni torrenti dalla forte
azione erosiva, i quali poi hanno trasportato e depositato le masse alluvionali, costituite
da ciottoli, ghiaie e sabbie. Da tali sedimenti hanno avuto origine i conglomerati. Il
processo di sedimentazione si interromperà nel Miocene medio con la ripresa
dell’orogenesi alpina e la conseguente regressione marina. Da qui si ha l’affioramento
del Monte Orfano che subirà vari cambiamenti strutturali nel corso di epoche
successive (Ruffini, 2014).
Come già accennato, il substrato geologico è costituito da conglomerato, roccia
clastica
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caratterizzata da elevata tenacità. Il conglomerato del Monte Orfano è da
valorizzare in quanto si tratta della sola serie litologica di età miocenica di origine
marina della Lombardia, i cui materiali di formazione provengono in maggior parte
dal bacino del Lago d’Iseo (Pedrali, 2018).
Sul rilievo si trovano anche forme riconducibili a fenomeni carsici
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, ne è un esempio
la cavità denominata “Laca”
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nel territorio di Cologne, profonda circa 20 m. In alcuni
punti a nord-ovest del monte si rilevano banchi di arenaria e, al di sotto di 20 o 30 m,
banchi di natura marnosa. Fra le caratteristiche più rilevanti vi è anche la cosiddetta
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http://www.enciclopediabresciana.it/enciclopedia/index.php?title=FUSIA
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Miocene: epoca dell’era cenozoica compresa tra l’Oligocene e il Pliocene collocata tra i 23 e i 5,5
milioni di anni fa.
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Roccia costituita da frammenti di altre rocce preesistenti.
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Particolare forma di modellamento superficiale e sotterraneo causata dall'azione delle acque
meteoriche, sorgive e profonde su alcune rocce.
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‘Lacche’ è il termine usato per indicare le cavità carsiche.
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"terra rossa", la quale è indizio di suoli calcarei e presume climi diversi da quello
attuale. Probabilmente essa si è formata durante una fase in cui il clima era più
mediterraneo: per tale motivo può essere considerata una sorta di eredità di periodi
precedenti, molto lontani nel tempo
8
.
1.2 LA FRANCIACORTA
La Franciacorta
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è una zona collinare estesa all’incirca su 240 km
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, compresa tra il
fiume Oglio, che scorre ad ovest, e dalle ultime propaggini delle Alpi Retiche a nord-
est. Le sue colline devono la loro antica origine ai ghiacciai che, ritiratisi oltre 10.000
anni fa, hanno creato l’anfiteatro morenico in cui ha avuto origine la Franciacorta
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.
L’origine morenica del terreno è un fattore vincente per una viticoltura di qualità,
poiché conferisce a quest’area ricchezza minerale ed eterogeneità del suolo. Non a
caso, la vite è coltivata in Franciacorta sin dall’antichità, come ci testimoniano i
rinvenimenti di vinaccioli di epoca preistorica e le opere di autori classici come Plinio
e Virgilio. D’altronde anche i resti di palafitte, ritrovati nella zona delle Torbiere del
Sebino, rivelano come qui si stanziarono popolazioni primitive, a cui succedettero
Galli Cenomani, Romani e Longobardi; così la vite prosperò fino al pieno Medioevo
e oltre, senza interruzioni, grazie anche alle favorevoli condizioni climatiche.
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http://m.duepassinelmistero2.com/studi-e-ricerche/arte/italia/lombardia/il-monte-orfano-e-i-suoi-
segreti/
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Il termine allude alle "corti franche", ossia al fatto che i principali centri dell'arco morenico erano in
origine corti altomedievali, che con l'arrivo dei monaci cluniacensi godettero di franchigie (‘curtes
francae ’).
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https://www.franciacorta.net/it/territorio