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Capitolo 1
Un’artista dal multiforme ingegno: la vita di E.T .A.
Hoffmann
1.1: L’infanzia e l’adolescenza. Gli anni di Königsberg
Hoffmann nasce il 24 Gennaio 1776 a Königsberg, città oggi chiamata Kaliningrad (exclave
della Federazione Russa), ma all’epoca capoluogo della Prussia orientale, città che aveva
già dato i natali a personaggi illustrissimi della storia prussiana come Immanuel Kant
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o
Johann Georg Hamann
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. I genitori lo chiamano Ernst Theodor Wilhelm; da adulto egli
cambierà il suo terzo nome in Amadeus, in segno di sincera ammirazione verso Wolfgang
Amadeus Mozart
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.
Il padre, Christoph Ludwig Hoffmann, e la madre, Luisa Albertina Dörffer, sono cugini
stretti. Sposati nel 1767 nella stessa Königsberg, hanno tre figli: il primo, Johann Ludwig,
nasce nel 1768 e muore a 50 anni in estrema povertà, pagando lo scotto di una vita
estremamente sregolata. Il secondo, Carl Wilhelm Philipp, muore poco dopo il parto nel
1773. Ernst Theodor Wilhelm è dunque il loro terzogenito. Gli Hoffmann erano
storicamente una famiglia di pastori luterani e di maestri di scuola. I Dörffer erano invece
una stimata famiglia di giuristi, assai considerata a Königsberg. Il padre era stato
preparato dai genitori della madre (anch’essi Dörffer) ad un’ascesa sociale come avvocato
di corte. Tuttavia, egli si dimostra ben poco incline a quel tipo di carriera, avendo seri
problemi di alcolismo, e trovando ben più stimolante l’attività di scrittore e poeta, che
esercita saltuariamente e con risultati del tutto trascurabili.
Due anni dopo la nascita di Ernst Theodor Wilhelm, i suoi genitori si separano. Il padre si
trasferisce ad Insterburg, in Lituania Minore, portando con sé il primogenito, mentre la
madre torna nella casa paterna portandosi dietro il piccolo Ernst. Egli vivrà nella casa dei
nonni fino al compimento del suo ventesimo anno. Finché in vita, è il nonno, l’avvocato e
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Immanuel Kant (Königsberg 1724 – Königsberg 1804), filosofo tedesco.
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Johann Georg Hamann (Königsberg 1730 – Münster 1788), filosofo tedesco.
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Wolfgang Amadeus Mozart (Salisburgo 1756 – Vienna 1791), compositore e musicista austriaco.
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consigliere cittadino Johann Jacob Dörffer, a gestire la casa e la vita familiare. Nella stessa
casa abitano anche due zie nubili (una delle quali è Charlotte Wilhelmine, soprannominata
Fußchen) e uno zio scapolo, il magistrato Otto Wilhelm, personaggio del quale Hoffmann
dipingerà una figura molto negativa nelle sue opere; infatti si riferirà spesso a lui con la
sigla “zio O.W.” (che sta per “zio Oh Weh!”, traducibile come “zio catastrofe”).
Alla morte del nonno, lo zio Otto ed Ernst Theodor sono gli unici due uomini rimasti a
casa Dörffer. Per questa ragione, sono costretti a condividere la camera da letto. Ciò
permette a Hoffmann di osservare ancor più da vicino il comportamento dello zio: da una
lettera del suo epistolario si legge “…egli cercava di riempire la sua vuota vita con la
pedanteria e la puntigliosità” (Safranski, 1997). Nelle idee della madre, questo individuo
dovrebbe fungere da padre per il giovane Ernst, ma si dimostra ben presto una scelta
totalmente errata. La sua ossessione per l’”ortodossia” dell’etichetta e per la rigorosità
delle regole sviluppano per contro una forte avversione per l’autoritarismo nel giovane
Hoffmann, che egli si porterà dietro per tutta la vita. Otto Dörffer è anche un uomo ai
limiti del fanatismo religioso; nell’epistolario hoffmanniano non mancano allusioni a lui
come “der heiligste Otto” (“Otto il Santissimo”), in tono ovviamente sarcastico. La fantasia
usata da Hoffmann nell’inventare scuse per scampare dalle severe punizioni dello zio si
trasformerà in età più matura in quella “fantasia della polemica” alla base della sua forza
poetica. Si può affermare che la fantasia fosse il suo modo di sopravvivere alle rigidissime
regole della casa. Lo zio è il suo primo “contraente”, con il quale sperimenta per primo la
sua personalissima “mistificazione” dei fatti. L’astio verso lo zio si trasforma in vero e
proprio odio alla morte della zia Johanna Sophie (1803), per motivi che vedremo più
avanti. Una lancia a favore dello zio sembra spezzarla l’amico Hippel
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, nelle sue lettere,
ricordando come Otto fu il primo maestro di musica di Hoffmann. Alcuni episodi della
sua formazione musicale in casa Dörffer sono descritti anche nei Johannes Kreislers
Lehrbrief e nel Musikfeind.
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Theodor Gottlieb von Hippel il Vecchio (Königsberg 1741 – Königsberg 1796), scrittore satirico tedesco.
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Per quanto riguarda la madre, la separazione dal marito dà l’ultima spallata alla sua già
fragile sanità mentale. Si trattava infatti di una persona estremamente ansiosa, maniaca
dell’ordine e del “decoro”; dopo la separazione la sua paura del giudizio altrui era
diventata addirittura patologica. Molto spesso accusava vere e proprie crisi isteriche. Pian
piano, i restanti membri della famiglia la “esautorano” dal ruolo di madre riportandola
piuttosto a quella di figlia, come se non fosse null’altro che una bambina. Fu
probabilmente troppo rinchiusa nelle sue paure per sviluppare una vera e propria
relazione con suo figlio. Proprio per questo, alla sua morte (1796), Hoffmann scrive ad
Hippel di “non aver provato alcun dolore, anzi quasi sollievo per quell’anima in pena” (Safranski,
1997).
Tutt’altro, la morte della zia Fußchen, seppur avvenuta quando Hoffmann aveva solo 3
anni, che gli suscita grande commozione (scriverà più volte di ricordare i suoi canti e le
sue ninnenanne, arrivandola a definire “la persona più cara della mia infanzia”) (Safranski,
1997). Per quanto riguarda l’altra zia, Johanna Sophie, essendo essa sempre vissuta con i
genitori, manteneva un rapporto molto protettivo con il giovane Ernst, come se lo
considerasse un fratello minore. Hoffmann gli fu sempre molto devoto, e alla sua morte
Johanna gli lasciò una considerevole eredità, a condizione che avrebbe potuto usarla solo
alla morte dello zio Otto. Inutile dire che Otto consumò l’intera somma versandola come
offerta alla Chiesa Luterana, tentando di assicurarsi la salvezza dell’anima e attirando su
di sé le ire del giovane Hoffmann.
Hoffmann crebbe dunque tra le donne, ma le figure genitoriali gli mancarono entrambe; è
forse per questo che in molti suoi scritti le madri hanno un ruolo sempre secondario. Si
prenda ad esempio la madre di Nathaniel nel Sandmann, che pur tentando non riesce a
salvarlo dalla pazzia e dal suicidio.
Nel 1781 Ernst Theodor entra a far parte della Burgschule di Königsberg, nella quale porta
a compimento discreti studi classici. Già da questi primissimi periodi si può notare nelle
sue lettere come egli trovi noiosa e ai limiti del fastidioso la cittadina e la vita borghese di
Königsberg, che gli va stretta sia sul versante della preparazione scolastica, sia sul versante
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della preparazione musicale. E’ infatti la musica la sua principale passione in questo
periodo; diventa allievo di un misterioso organista polacco di nome Podbielski, da cui
apprende le tecniche della fuga e del contrappunto, dimostrando un notevole talento
nell’esecuzione al pianoforte. In realtà, anche in questo periodo Hoffmann compie i suoi
primissimi tentativi di scrittura, scribacchia qualche verso e qualche embrione di romanzo,
ma l’ambiente ostile di casa Dörffer spegne ben presto le sue velleità. Anche a causa di ciò,
durante questa prima parte di vita rimane totalmente ignorante riguardo le nuove forme
artistiche che stavano allora nascendo in Germania/Prussia.
Sotto grande pressione della famiglia, nel 1792 Hoffmann si iscrive alla facoltà di Legge
dell’Università di Königsberg. E’ qui che ritrova l’amico d’infanzia Theodor Gottlieb von
Hippel, con il quale rimarrà poi amico per tutta la vita. Seguono insieme anche alcune
lezioni di Kant, che era anche parente dello stesso Hippel. Dalla sua corrispondenza di
questo periodo possiamo evincere come tra le sue letture ci fossero Voltaire
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, Rousseau
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,
Goethe
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e Schiller
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; tra le sue preferenze musicali si annoverano Bach
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, Mozart e alcuni dei
più famosi compositori italiani dell’epoca. Tra le curiosità di questo periodo c’è il suo
amore sciagurato per Cora Hatt, una donna sposata, dieci anni più grande di lui, alla quale
aveva dato alcune lezioni di musica.
1.2 I primi impieghi lavorativi
Al termine del suo percorso di studi e alla laurea in Legge (1795), anche a causa della sua
famiglia, che non gradiva le eccessive attenzioni verso Cora, Hoffmann trova un impiego
(o forse è meglio dire “viene obbligato a lavorare”) presso il prozio Christoph Ernst Vöteri,
consigliere reale e notaio al servizio di molte nobili famiglie della Prussia orientale. Il
prozio lo porterà con sé in innumerevoli viaggi d’affari per un anno intero, e verrà
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François-Marie Arouet, detto Voltaire (Parigi 1694 – Parigi 1778), scrittore, storico e filosofo francese.
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Jean-Jacques Rousseau (Ginevra 1712 – Ermenonville 1778), filosofo, scrittore e compositore svizzero
francofono.
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Johann Wolfgang von Goethe (Francoforte sul Meno 1749 – Weimar 1832), scrittore e statista tedesco.
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Johann Cristoph Friedrich von Schiller (Marbach am Neckar 1759 – Weimar 1805), poeta, filosofo, storico
tedesco.
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Johann Sebastian Bach (Eisenach 1685 – Lipsia 1750), compositore e musicista tedesco.