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1. CENNI SULLA TRADUZIONE AUDIOVISIVA.
Prima di parlare della sottotitolazione, dobbiamo chiarire il concetto di
traduzione audiovisiva fornendo una definizione a riguardo.
La Traduzione Audiovisiva, lo dice già la parola stessa, riguarda quei
prodotti che vengono definiti audiovisivi e che quindi trasmettono informazioni
tramite un canale audio ed uno visivo,come per esempio un film, un
documentario.
Oggigiorno la quantità di prodotti audiovisivi che necessitano una
traduzione si è moltiplicata e c‟è sempre più bisogno di professionisti che
possano tradurre prodotti audiovisivi stranieri.
Un tempo la figura del traduttore audiovisivo non era rappresentata da
professionisti ma da personale inesperto, costituito per la maggior parte dei casi
da traduttori indipendenti e senza adeguate competenze linguistiche che davano
alla luce delle traduzioni poco credibili e qualitativamente basse. Oggi queste
situazioni sono sempre meno diffuse ed il traduttore audiovisivo va sempre
associato alla figura di un professionista con un conseguente miglioramento
nella qualità del prodotto. In tal senso, Paola Perego afferma: “Il traduttore
audiovisivo rappresenta una figura professionale determinante che necessita di
un‟adeguata preparazione per soddisfare le esigenze qualitative richieste.”
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P. PEREGO, “La traduzione Audiovisiva, 2005, Carrocci Editore, Roma, p 13
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Tra le soluzioni traduttive a cui può essere sottoposto un prodotto filmico
si possono distinguere tredici tipi di trasferimenti linguistici
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, otto dei quali sono
tipi dominanti -sottotitolazione interlinguistica, doppiaggio, interpretazione
consecutiva, interpretazione simultanea, voice-over, commento libero,
traduzione simultanea e produzione multilingue- e altri cinque denominati
challenging, poiché sono più difficoltosi -traduzione degli script, sottotitolazione
simultanea, sopratitolazione, descrizione audiovisiva e sottotitolazione
intralinguistica per sordi-.
Di seguito, si forniscono alcune informazioni sulle tecniche di Traduzione
Audiovisiva maggiormente utilizzate nel mercato Europeo, escludendo
Doppiaggio e Sottotitolazione, che sono comunque le prime due tecniche di
traduzione audiovisiva in Europa ma che verranno ampliamente discusse nel
paragrafo successivo.
Il voice-over o versione semidoppiata (half-dubbing) viene utilizzato
solitamente per mandare in onda notizie, documentari provvisti di una
traduzione simultanea al dialogo originale. Il testo tradotto viene
sovrapposto all‟originale per cui l‟audio della lingua di partenza non può
essere ascoltato in maniera chiara. Il voice-over viene spesso collocato a
metà tra sottotitolazione e doppiaggio poiché richiede una sintesi del testo
di partenza tramite un‟attività di condensazione linguistica tipica della
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GAMBIER Y., Audiovisual Communication, in Dollerup, Lindergaard, 1994, pp.275-83.
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sottotitolazione ma allo stesso tempo è simile al doppiaggio poiché il testo
tradotto viene esposto oralmente.
La narrazione è molto simile al Voice-over ma si differenzia da quest
ultimo per questioni di carattere linguistico. Se nel voice-over viene
attuata una lieve riduzione del testo di partenza per essere adattato alla
lettura, nella narrazione il testo viene letteralmente ridotto attraverso
procedure di condensazione della massa testuale. In questo caso viene
compiuta una totale rielaborazione del testo.
Il commento è anch‟esso utilizzato nella traduzione di documentari o
cortometraggi. Si differenzia dalla narrazione poiché nel commento, oltre
ad avvenire un‟intensa attività di riduzione della massa testuale può anche
avere luogo un‟aggiunta di informazioni non presente nel testo di
partenza. Il testo di partenza è quindi tenuto poco in considerazione e il
risultato sarà pari, quindi, ad un elaborato scarsamente fedele al testo di
partenza.
La Descrizione Audiovisiva riguarda la descrizione che viene fatta per
facilitare la comprensione degli spettatori non vedenti. Viene utilizzata
per aiutare il non vedente ad avere, tramite il flusso audio delle
informazioni più dettagliate circa le scene e la componente visiva del
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documentario in questione. Di fatto la descrizione audiovisiva è hai limiti
delle caratteristiche tipiche della traduzione audiovisiva, ragion per cui ci
si domanda se si possa davvero parlare di traduzione.
1.1 La sottotitolazione e il doppiaggio a confronto
Partiamo dalla definizione di sottotitolazione e di doppiaggio per poi
analizzarle e scoprire i pro e i contro dell‟una e dell‟altra tecnica di Traduzione
Audiovisiva e individuare gli stati Europei che optano per l‟una o l‟altra.
Esistono due tipi di sottotitolazione, la Sottotitolazione Intralinguistica,
quella realizzata per un pubblico di non udenti nella stessa lingua del non
udente, e la Sottotitolazione Interlinguistica rivolta ad un pubblico parlante una
lingua differente da quella del filmato originale. Chiaramente ci occuperemo
della Sottotitolazione Interlinguistica, rivolta a persone che vogliono
semplicemente vedere un film tradotto nella loro lingua o soprattutto a chi ha
interesse nell‟apprendere una lingua straniera.
Partiamo dalla definizione di Sottotitolazione:
La Sottotitolazione permette di proporre, attraverso un testo scritto collocato nella
parte bassa dello schermo, una traduzione condensata dei dialoghi originali del film o
del programma in questione.
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Proviamo a spezzettare la definizione e ad analizzarla:
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P. PEREGO, La traduzione Audiovisiva, 2005, Carrocci Editore, Roma, p 23.
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“La Sottotitolazione permette di proporre, attraverso un testo scritto(…)”.
Il primo punto su cui bisogna soffermarsi è dunque il testo scritto. Tutti noi
sappiamo che un sottotitolo è scritto ma bisogna anche sapere che il traduttore
che si occupa della sottotitolazione dovrà compiere un passaggio da un testo
orale della lingua di partenza ad una testo scritto della lingua d‟arrivo. Il
linguaggio orale è ovviamente ricco di per sé di caratteristiche che il testo scritto
non può avere, quali l‟intonazione, il tono di voce, le pause e tutto ciò nel testo
scritto viene in parte perso. E‟compito del traduttore riuscire a rendere il
sottotitolo conforme, per quanto possibile, all‟oralità dell‟originale.
Passiamo al secondo punto : “(…) collocato nella parte bassa dello
schermo(…)”.
Il sottotitolo viene posto nella parte bassa dello schermo proprio per non
disturbare la visione dell‟immagine. E‟ possibile scegliere di fare partire il
sottotitolo dal centro oppure da sinistra verso destra. Ad ogni modo è
consigliabile che il traduttore scelga un unico modo di apparizione del
sottotitolo per agevolare lo spettatore e non creare un ulteriore elemento di
disturbo durante la visione.
Terzo punto in questione: “(…)una traduzione condensata dei dialoghi
originali del film o del programma in questione (…)”.
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Che si intende per “traduzione condensata”? Il traduttore nel momento in cui si
trova di fronte ad un testo orale per riportarlo sottoforma di testo scritto dovrà
compiere un‟attività di riduzione del testo orale. Nel capitolo 3 ci soffermeremo
sulle tecniche maggiormente utilizzate dal traduttore nella fase di riduzione
testuale e su quali elementi possono essere omessi affinché la frase mantenga un
senso compiuto.
Analizzata la definizione di sottotitolazione possiamo ora passare ad
esporre la definizione di doppiaggio.
Il doppiaggio( dubbing o lip-synchronisation) è la procedura di traduzione audiovisiva
più nota e diffusa in Italia. Consiste nel sostituire per post-sincronizzazione la
colonna( o pista) sonora originale di un film con una nuova colonna sonora provvista
di dialoghi tradotti nella lingua dei fruitori”.
Analizziamo anche in questo caso la definizione per chiarirne i punti essenziali.
“ Il doppiaggio (dubbing o lip-synchronisation)(…)”.
Ogni parola non è semplicemente tradotta nella lingua d‟arrivo ma sincronizzata
al movimento labiale dell‟attore. Compito dei dialoghisti è quindi quello di far sì
che l‟audio tradotto sia il quanto più possibile adattato al movimento labiale
degli attori.
“Consiste nel sostituire (…) la colonna (o pista) sonora originale di un
film con una nuova colonna sonora provvista di dialoghi tradotti nella lingua dei
fruitori”.
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Avviene ovviamente la totale scomparsa del flusso audio originale in lingua di
partenza che verrà totalmente sostituito da una nuova colonna sonora costituita
in lingua d‟arrivo.
Il dibattito tra quale delle due tecniche di traduzione audiovisiva sia
preferibile continua ad essere acceso. Difatti, queste due differenti tecniche
presentano dei vantaggi ma anche degli svantaggi. Possiamo avere uno sguardo
d‟insieme degli aspetti positivi e negativi, mettendo a confronto doppiaggio e
sottotitolazione nella tabella 1.
Tabella 1 Caratteristiche distintive tra Doppiaggio e Sottotitolazione
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DOPPIAGGIO
SOTTOTITOLAZIONE
Costoso
A buon Mercato
Perdita del dialogo originale
Rispetto dell‟integrità del dialogo
originale
Procedura laboriosa e lenta
Procedura relativamente rapida
Si presenta come prodotto locale ,
autoctono
Favorisce l‟apprendimento di lingue
straniere
Le voci dei doppiatori possono essere
reimpiegate e dunque risultare
ripetitive
Si mantengono intatte le voci originali
degli attori
Procedura vantaggiosa per un
pubblico
di bambini e/o di (semi) analfabeti
Procedura vantaggiosa per sordi,
immigrati e discenti di una LS
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DÍAZ CINTAS (2001) pp.49-50; GOTTLIEB (1994) ,p 272.
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Rispetto totale per le immagini
originali
Deturpazione parziale delle immagini
originali
Minori riduzioni rispetto al testo di
partenza
Maggiori riduzioni rispetto al testo di
partenza
Consente di mantenere
la sovrapposizione dei turni (diversi
attori
parlano contemporaneamente )
Non consente di mantenere
la sovrapposizione dei turni
Lo spettatore può concentrarsi
sull‟immagine
Dispersione attenzione su 3 livelli:
immagine, testo scritto in L1, pista
sonora originale in LS
Concede una maggiore
manipolazione
dei dialoghi originali
I dialoghi originali sono difficilmente
manipolabili
Può veicolare più varianti
sociolinguistiche presenti
nella versione originale
Può veicolare meno varianti
sociolinguistiche presenti
nella versione originale
Lo spettatore può seguire la trama pur
distogliendo l‟attenzione dallo
schermo
Lo spettatore che si distrae e non
legge
il sottotitolo perde informazioni
fondamentali
per la comprensione del messaggio.
Subordinato a sincronia labiale
Subordinato a vincoli spazio-
temporali
Impiego di un unico codice
linguistico
Impiego simultaneo di due codici
linguistici diversi – situazione che
provoca
il disorientamento dello spettatore
Testo originale = testo polisemiotico
e parlato
Testo originale = testo polisemiotico e
parlato
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Conservazione dell‟oralità→ natura
isiosemiotica della traduzione
Variazione diamesica (passaggio da
un testo orale a un testo scritto)→
natura diasemiotica dello spettatore
Permette una maggiore illusione
cinematografica
Può venire meno qualsiasi illusione
cinematografica
Come si evince dalla tabella, ciascuna tecnica ha i propri aspetti positivi e
quelli negativi, ma non sono solo queste caratteristiche a determinare la scelta da
parte di un paese europeo nel momento in cui bisogna adottare l‟una o l‟altra
tecnica per tradurre un prodotto filmico straniero. Alla base della scelta della
sottotitolazione o del doppiaggio ci sono anche motivazioni storico-culturali e
non solo economiche. Fornire una bipartizione netta dei paesi europei è però
ormai obsoleto (Gambier, 2003) poiché le tecnologie moderne di cui ogni paese
ha a disposizione offrono una notevole flessione nelle soluzioni adottabili. Però
per avere un quadro più chiaro d‟insieme suddivideremo i paesi in Dubbing
Countries
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e Subtitling Countries
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Analizziamo in primo luogo il caso dell‟Italia. Tra le due tecniche di
traduzione audiovisiva, l‟Italia predilige di gran lunga il doppiaggio e questa
scelta traduttiva è riconducibile ai tempi del fascismo. Difatti una disposizione
ministeriale pubblicata sui quotidiani il 22 Ottobre 1930 bloccò nel modo più
assoluto ogni apertura a lingue diverse dall‟italiano (Quaragnolo, 2000: 19).
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Paesi che si avvalgono del doppiaggio.
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Paesi che si avvalgono della sottotitolazione.