Introduzione
La traduzione della letteratura per l’infanzia si colloca nel più ampio settore della
traduzione letteraria. Per il traduttore questo implica tre cose: misurarsi con testi
espressivi, nei quali gli autori fanno un uso personale della lingua; non sottovalutare le
particolari esigenze di un destinatario ben definito; e affrontare le sfide che un
linguaggio come quello della letteratura per l’infanzia richiede di fronteggiare. Di tutto
questo eravamo consapevoli prima di iniziare a svolgere il nostro lavoro: la traduzione
di un estratto di The Worry Website (2008) della scrittrice inglese Jacqueline Wilson.
Abbiamo iniziato leggendo interamente il testo e reperendo informazioni sull’autrice,
avvicinandoci anche agli altri romanzi scritti da lei: così facendo, abbiamo potuto
individuare il filone tematico della sua produzione e iniziare a delineare tipologia e
caratteristiche del linguaggio utilizzato; abbiamo indagato su quel linguaggio, ne
abbiamo afferrato i tratti ricorrenti e, supportati da una teoria della traduzione, abbiamo
individuato le strategie traduttive di volta in volta più adatte. In questo modo, la tesi
risulta così suddivisa: un primo capitolo, nel quale presentiamo l’autrice – e la sua
produzione letteraria – unitamente alla figura di Nick Sharratt, autore delle illustrazioni
di The Worry Website, e a tipologia e caratteristiche del linguaggio utilizzato. Un
secondo capitolo, in cui abbiamo allegato il T.F. in fotocopia e presentiamo la nostra
traduzione in italiano. Un terzo e ultimo capitolo in cui, accanto agli accenni teorici,
diamo notizie generali sulla traduzione della letteratura per l’infanzia e individuiamo
strategie di traduzione diretta e obliqua, oltre a problemi traduttivi specifici inerenti
l’organizzazione frastica, le forme verbali, il linguaggio figurato, quello colloquiale e il
ritmo del testo. Parliamo di linguaggio figurato poiché è questa una delle caratteristiche
di The Worry Website: distingueremo tra metafore, similitudini ed espressioni
idiomatiche; vedremo come i bambini, al di sotto di una determinata fascia d’età, non
riescano nettamente a comprendere il linguaggio metaforico; e ancora, ci accorgeremo
di come determinate espressioni non pongano problemi rilevanti al traduttore nel
passaggio da LP a LA, mentre altre richiedano adattamenti dettati da una differente
cornice culturale. È il caso, ad esempio, di similitudini come Lei è magra come un
3
chiodo, in cui uno dei termini di paragone, in inglese, cambia. Noteremo, poi, come il
linguaggio figurato venga affiancato in modo ineccepibile da un linguaggio infantile,
dominato dalla semplicità a livello sintattico; e da un linguaggio colloquiale e informale
che strizza l’occhio al piccolo lettore per la sua immediatezza e spontaneità: ci
confronteremo con termini come smashing o posh e ci accorgeremo di quanto,
attraverso il linguaggio colloquiale, emittente e destinatario riescano a fare a meno di
molte parole. Non sempre è facile definire in modo netto i confini dell’uno o degli altri
linguaggi: espressioni come Mandare tutto all’aria, ad esempio, hanno chiaramente un
significato figurato, ma sono anche colloquiali e informali; e così come si fondono i
linguaggi, si mescolano tra loro le sensazioni che evocano. L’obiettivo è compiacere il
lettore, e non possiamo che essere d’accordo con Paola Faini quando afferma che “è
ponendosi in sintonia con il suo destinatario che il testo narrativo realizza pienamente la
sua funzione conativa: esso invita il lettore, lo seduce dopo aver stabilito il giusto
rapporto, lo attira nella sfera emozionale del suo universo, concretizzato in una
sinestesia di sistemi che, attingendo contemporaneamente a vista, udito, sensazioni
tattili, sensazioni olfattive, determinano una simultaneità di percezioni”. Jacqueline
1
Wilson riesce perfettamente nell’intento: ecco allora mescolarsi sapientemente nel testo
parti descrittive che, unitamente al linguaggio figurato, evocano immagini; onomatopee
che riproducono suoni; e non meno importanti, le illustrazioni, che concretizzano il
sistema rappresentazionale visivo. Il risultato è strabiliante: un linguaggio
straordinariamente semplice e naturale, attraverso il quale l’autrice affronta temi seri e
difficili che, purtroppo, affliggono sempre più i bambini e i ragazzi di oggi;
problematiche quali il divorzio, la perdita di una casa, le malattie mentali che, grazie a
lei, alleggeriscono il loro carico, senza impedire ai lettori di entrare in contatto con delle
realtà che, presentate in modo più diretto, provocherebbero loro un trauma. In
particolare, The Worry Website narra le storie di alcuni bambini di una scuola
elementare che scrivono i loro problemi su un sito appositamente creato per loro dal
maestro, Mr Speed: l’estratto che abbiamo tradotto ci presenta il problema di Holly, i
cui contenuti analizzeremo nel primo capitolo. Quello che ci preme rilevare qui, è che
P. Faini, “Sistemi rappresentazionali nel testo narrativo e limiti della traduzione letteraria”, in
1
Quaderno del Dipartimento di Letterature Comparate (2005), Carocci, Roma, 2005, p. 40,
http://host.uniroma3.it/dipartimenti/lettcomp/quaderno.php.
4
abbiamo dovuto compiere una scelta in particolare, ovvero, decidere in che modo
rendere lo you inglese rivolto al destinatario, che corrisponde a una seconda persona,
tanto singolare quanto plurale: abbiamo optato per la seconda persona singolare, che
meglio riflette l’intento di Jacqueline Wilson di stabilire un rapporto stretto con il
lettore. Nel nostro lavoro abbiamo cercato di ‘far parlare l’autrice in italiano’,
riproducendo il suo linguaggio – quell’uso personale della lingua di cui abbiamo parlato
all’inizio – e senza dimenticare il destinatario. Ci è capitato di dover ricorrere a delle
compensazioni perché, quando si ha a che fare con due sistemi linguistici, per natura
differenti, ciò è inevitabile: l’equivalenza ‘parallela’ non si può pretendere – anche se in
alcuni casi si verifica – e, di fatto, non si deve perseguire quando non c’è, costringendo
a forzature innaturali la LA. D’altro canto, ogni lingua si evolve nel tempo e le
traduzioni di oggi potrebbero apparire ‘lontane’ ai lettori di domani: pensiamo, ad
esempio, alla lingua italiana di qualche secolo fa in rapporto a quella parlata da noi
oggi. V ogliamo dire che una traduzione avrà pur sempre i suoi limiti, insiti nell’atto
stesso del tradurre e nella natura delle lingue: ma, finché l’uomo non parlerà una lingua
universale, ci sarà sempre bisogno di traduttori che con passione e professionalità
svolgano il proprio lavoro, al fine di colmare il divario linguistico e culturale esistente.
Non si può affermare di conoscere il mondo se non si entra in contatto con realtà
differenti: solo nel reciproco confrontarsi si possono smussare gli angoli più spigolosi
della propria visione del mondo e, al tempo stesso, trovare conferme di uno stile di vita
corretto. Ci sembra che il traduttore, stabilendo un contatto tra ‘mondi’ diversi,
contribuisca proprio a questo; e con il presente lavoro, ci auguriamo anche noi di fornire
il nostro piccolo contributo.
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6
2
Si veda http://www.channel4learning.com.
3
Si veda J. Wilson, “About the Author”, in J. Wilson, The Worry Website , C orgi Yearling,
London, 2008.
4
Si veda http://www.channel4learning.com.
1. T e m a e l i ngua ggi i n The Worry We bsi t e
1.1. J ac que line Wilson
Ja c que line W ilson è una de lle sc rittric i di le tte ra tura pe r l’infa nz ia tra le più
c onosc iute ne l R e gno Unito. Na ta a B a th, ne l Some rse t, il 17 dic e mbre 1945, ha
tra sc orso gra n pa rte de lla sua infa nz ia a Kingston upon T ha me s; fin da pic c ola le
pia c e va ra c c onta re storie , c he a ve va no c ome pe rsona ggi de lle ba mbole di c a rta c he
c ostruiva le i ste ssa .
2
Ha iniz ia to a la vora re pe r una c a sa e ditric e , poi c ome giorna lista in
un ma ga z ine : e ra una ra ga z z a c he si fa c e va nota re , a l punto c he la rivista , una volta c he
le i se ne è a nda ta , ha c a mbia to il nome in ‘Ja c kie ’.
3
A soli dic ia nnove a nni sposa Milla r
W ilson e due a nni dopo a rriva una ba mbina , E mma , ma purtroppo ne l 2004 il ma rito la
la sc e rà . Ne l 1969 vie ne pubblic a to il suo primo roma nz o, un c rime pe r a dulti; ne l 1973
iniz ia a oc c upa rsi di le tte ra tura pe r l’infa nz ia e da a llora ha sc ritto più di c inqua nta
roma nz i pe r ba mbini e ra ga z z i, a ttra ve rso i qua li me tte in luc e i proble mi più a ttua li c he
li rigua rda no.
4
Ad e se mpio, in The Story of Trac y B e ak e r (1991) vie ne na rra ta la storia
di una ba mbina c he vive in una c a sa fa miglia e c he de side ra ta nto a ve re una fa miglia
ve ra ; la sua storia c ontinua in The Dare Game (2000) e in Starring Trac y B e ak e r
(2006). Suc c e ssiva me nte , i tre roma nz i sono sta ti ra c c olti in The Trac y B e ak e r Trilogy
(2008). In The Suitc ase K id (1992) inve c e , la prota gonista è Andy, una ba mbina c he è
c ostre tta a sta re una se ttima na c on la ma mma e una se ttima na c ol pa pà in se guito a l loro
divorz io, ma c he vorre bbe ta nto c he torna sse ro a e sse re una fa miglia unita . In The B e d
and B re ak fast Star (1994) E lsa e la sua fa miglia pe rdono la loro c a sa e si ritrova no a
vive re in un be d a nd bre a kfa st. Ne l 2002 vie ne pubblic a to The Worry We bsite , di c ui
pa rle re mo in modo a pprofondito più a va nti. In He tty F e athe r (2009) la prota gonista è
una ba mbina c he vie ne a bba ndona ta da lla ma mma , c re sc e in una nuova fa miglia , ma è
c ostre tta a torna re in orfa notrofio pe r studia re ; la sua storia c ontinua in Sapphire
B atte rse a (2011) dove fina lme nte ritrove rà la ma mma , ma a vrà a nc ora molti proble mi
7
5
Si veda http://www.jacquelinewilson.co.uk/.
6
Si veda http://www.editoriaragazzi.com.
7
Si veda http://www.libreriauniversitaria.it.
8
Si veda http://www.amazon.it.
9
Si veda http://www.ibs.it.
10
Si veda http://www.editoriaragazzi.com.
11
Si veda J. Wilson, “About the Author”, op. cit.
12
Si veda http://www.editoriaragazzi.com.
da supe ra re ; e in E me rald Star (2012) dove , dopo la morte de lla ma mma , iniz ie rà le
ric e rc he de l pa pà . Di E me rald Star è usc ito re c e nte me nte a nc he il tra ile r
5
, inoltre a ltri
roma nz i di Ja c que line W ilson sono sta ti a da tta ti pe r il pic c olo sc he rmo: si tra tta di Girls
in Lov e (1997), B e st F rie nds (2004) e The Illustrate d Mum (2004).
6
I libri de lla W ilson
sono molto c onosc iuti e a ppre z z a ti a nc he fuori de l R e gno Unito e sono sta ti tra dotti in
dive rse lingue , ita lia no c ompre so. T ra i titoli in ita lia no trovia mo, a d e se mpio, La
bambina c on la v aligia (1998)
7
, La mamma tatuata (2001)
8
e Mamma ac robata c e rc asi
(2011)
9
, tra duz ioni, rispe ttiva me nte , di The Suitc ase K id (1992), The Illustrate d Mum
(1999) e He tty F e athe r (2009). Infine , l’a utric e ha sc ritto a nc he un’a utobiogra fia , J ac k ie
Day dre am (2007), c he pre nde il titolo da l sopra nnome da tole da un inse gna nte , a
indic a re c he in c la sse sogna va se mpre a oc c hi a pe rti.
10
Ja c que line W ilson ha ve nduto
oltre ve ntic inque milioni di c opie de i suoi roma nz i solo ne l R e gno Unito e ha vinto
nume rosi pre mi de dic a ti a lla le tte ra tura pe r l’infa nz ia , tra c ui il Guardian C hildre n’s
F ic tion A w ard , il R e d House B ook A w ard e il C hildre n’s B ook of the Ye ar .
11
Ne l 2005 è
sta ta pre mia ta c on il titolo di C hildre n’s Laure ate e c on una la ure a ad honore m
da ll’Unive rsità di W inc he ste r; ne l 2007 le è sta to c onfe rito un dottora to ad honore m
da ll’Unive rsità di R oe ha mpton.
12
Vive in una ma gnific a villa a Kingston upon T ha me s,
c irc onda ta da ta ntissimi libri, c ontinua a sc rive re roma nz i e vie ne ospita ta in molte
sc uole de l R e gno Unito.
8
13
Si veda http://www.nicksharratt.com/.
14
Si veda http://www.jacquelinewilson.co.uk/.
15
Si veda http://www.nicksharratt.com/.
16
Si veda http://www.jacquelinewilson.co.uk/.
17
J. Wilson, “The Worry Website”, op. cit.
1.2. N ic k Sharratt
Nic k Sha rra tt è na to a L ondra ne l 1962 e vive a B righton. Da l 1991 è l’a utore de lle
illustra z ioni de i roma nz i pe r l’infa nz ia sc ritti da Ja c que line W ilson
13
, tra c ui The Worry
We bsite . Fin da pic c olo gli è se mpre pia c iuto dise gna re : a ma i c olori viva c i e si ispira
sopra ttutto a ll’a rte gra fic a de gli a nni ’60. L e sue illustra z ioni sono c onosc iute ne l R e gno
Unito, ne gli USA, in Ita lia e in Gia ppone
14
, e c ompa iono non solo sui libri de lla W ilson,
ma a nc he su que lli di a ltri sc rittori di le tte ra tura pe r l’infa nz ia , tra i qua li Julia
Dona ldson e Je re my Strong. Inoltre , lo ste sso Sha rra tt è a utore di nume rosi libri
illustra ti, c ome , a d e se mpio, Shark in the P ark (2006), Smart A untie s (2007) e The
F oggy , F oggy F ore st (2010).
15
Ha vinto nume rosi pre mi, tra c ui il C hildre n’s B ook
A w ard e l’ E x pe rian A w ard .
16
1.3. The Worry We bsite
The Worry We bsite vie ne pubblic a to pe r la prima volta ne l 2002 da Double day ; ne l
2003 e suc c e ssiva me nte ne l 2008 da C orgi Ye arling : e ntra mbe fa nno pa rte di The
R andom House Group C ompany . L ’e diz ione c ui fa c c ia mo rife rime nto ne l nostro la voro
è la più re c e nte , que lla de l 2008. Il libro si divide in più ra c c onti e , nonosta nte la nostra
tra duz ione a bbia inte re ssa to solo una pa rte di uno di e ssi, voglia mo pre se nta re
bre ve me nte ogni ra c c onto, a l fine di inse rire l’e stra tto de l T .F. e la rispe ttiva tra duz ione
ne l c onte sto di c ui fa nno pa rte . L ’ide a di sc rive re un libro c ome The Worry We bsite è
ve nuta a ll’a utric e pa rla ndo c on un suo a mic o inse gna nte c he , pe r a iuta re i suoi a lunni a
risolve re i loro proble mi, ha pe nsa to a un a pposito box ne l qua le inse rire in forma
a nonima de i biglie ttini c on su sc ritto il proble ma . C ome sc rive Ja c que line W ilson
ne ll’introduz ione , “ I thought this a brillia nt ide a – but de c ide d to mode rnise it a little . I
love d the ide a of a spe c ia l c la ssroom W orry W e bsite ” .
17
C osì, l’ide a di un sito sul qua le
i ba mbini possa no pa rla re in forma a nonima de i loro proble mi è la ve rsione mode rna de l
9
18
Si veda J. Wilson, The Worry Website , op. cit., p. 100.
box c on i biglie ttini di c a rta . Il libro na rra le storie di se tte ba mbini di una sc uola
e le me nta re e de l loro inse gna nte , Mr Spe e d, c he fa di tutto pe r a iuta rli. L a prima è
c ompa rsa a nc he sul sito de l “ T he Gua rdia n”
18
e d è que lla di c ui c i sia mo oc c upa ti a i fini
de l nostro la voro. L a prota gonista di que sta storia è Holly, una ba mbina molto dolc e ,
c on un sorriso brilla nte , ma molto triste da qua ndo la sua ma mma , de pre ssa , è a nda ta
via di c a sa e il pa pà ha iniz ia to a fre que nta re la ma e stra d’a silo de lla sua sore llina
Ha nna h; Mr Spe e d si a c c orge de l c a mbia me nto e le sugge risc e di a vvic ina rsi a l
c ompute r… Ne l fra tte mpo, la ba mbina rifiuta la ma e stra e iniz ia a c omporta rsi ma le ,
a rriva a pe nsa re di e sse re dive nta ta c a ttiva , proprio c ome la ma mma c he , dura nte una
te le fona ta , non è c a pa c e di tra sme tte rle a ffe tto ma solo disinte re sse . Holly si c onfida c on
Mr Spe e d, c he le dic e c he la ma e stra , Miss Morga n, non è poi c osì ma le ; si sc ontra
dura me nte c on le i ma c a pisc e c he Miss Morga n le vuole be ne ve ra me nte e a lla fine
a c c e tta la sua re la z ione c on il pa pà . Gre g, inve c e , è pre oc c upa tissimo pe rc hé gli pia c e
una ba mbina , lui c he le ba mbine , a c ominc ia re da sua sore lla , non le ha ma i potute
sopporta re . Sc rive il suo proble ma sul sito e , pa rla ndo c on Mr Spe e d, il ma e stro c a pisc e
c he vorre bbe se de rsi sul pullma n vic ino a lla ba mbina il giorno de lla gita : c osì Mr Spe e d
lo fa se de re vic ino a Sa ma ntha … pe c c a to c he a Gre g pia c c ia Holly! C hia rito l’e quivoc o,
Mr Spe e d si sc usa e Gre g spie ga tutto a Holly, a rra bbia tissima pe rc hé il ba mbino non si
è se duto vic ino a le i: i due a lla fine si me ttono insie me . C la ire è una ba mbina c he da
qua lc he notte non rie sc e più a dormire : ha visto un film sui mostri disobbe de ndo a i
ge nitori e ora ha inc ubi spa ve ntosi; c ome se mpre , Mr Spe e d c e rc a di a iuta rla e le
sugge risc e di c omba tte re i mostri pre nde ndoli a pa llona te , c osa c he le i sa fa re
be nissimo, pe rc hé le pia c e molto gioc a re a c a lc io. L a ba mbina a ll’iniz io è un po’
sc e ttic a , ma poi si c onvinc e , c on gra nde sorpre sa a c quista sic ure z z a e gli inc ubi la sc ia no
spa z io a i sogni. W illia m non c re de in sé ste sso: è l’ultimo de lla c la sse e si se nte un
buono a nulla . Dura nte un c ompito in c la sse rie sc e a vinc e re una de lle pe nne di Mr
Spe e d pe r a ve r fa tto più e rrori di tutti, ma non è c onte nto: vorre bbe vinc e re un pre mio
sa pe ndo di e sse re a rriva to primo e non ultimo. Mr Spe e d ha la soluz ione : orga niz z a una
ga ra in c ui vinc e il ba mbino c he ha la boc c a più pie na di tutti; a me nsa W illia m si
sc a te na e dà il me glio di sé , riusc e ndo fina lme nte a d a rriva re primo. Sa ma ntha , inve c e , è
triste pe rc hé le ma nc a il pa pà : lui e la ma mma litiga va no se mpre ; ora il pa pà vive c on
un’a ltra e a spe tta a nc he un ba mbino da le i. Sa ma ntha non si se nte più a ma ta da ne ssuno