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Introduzione
L’obiettivo di questa tesi consiste nell’effettuare un’analisi accurata circa la relazione
intercorrente tra il musical Hamilton e i mezzi di comunicazione digitale che esso ha
utilizzato, mediante l’impiego di riferimenti teorici forniti dagli studi sullo spettatore
engaged di Andy Lavender e sugli spreadable media di Henry Jenkins. Si evidenzia che
il suddetto spettacolo ha suscitato un notevole interesse in virtù della sua innovativa
rappresentazione della storia americana, e la sua diffusione mediatica ha ulteriormente
rafforzato la sua popolarità.
Nel primo capitolo di questa tesi è stata affrontata l’origine del musical di Broadway
mediante l'approfondimento degli elementi costitutivi e delle strutture portanti che lo
caratterizzano, nonché delle diverse tipologie di musical esistenti. Si è inoltre esaminata
la funzione che il musical ha ricoperto in passato, soprattutto negli Stati Uniti d'America,
e l’evoluzione che ha subito fino ai giorni nostri. La trattazione ha avuto inizio con una
ricostruzione storica e strutturale dei primi teatri sorti in America agli inizi del XVIII
secolo, concentrando l'attenzione soprattutto sulla zona di Broadway a New York. La
storia del teatro di Broadway si è sviluppata gradualmente, grazie alla costruzione di
nuovi teatri e all'arrivo di compagnie teatrali inglesi. Dopo il termine della Guerra
d’Indipendenza e un periodo di chiusura, i teatri ripresero ad affermarsi e a rappresentare
un’ampia gamma di generi teatrali, tra cui drammi, commedie, operette e vaudeville. Il
teatro musicale raggiunse un punto di svolta nel 1866 con la messa in scena del primo
musical della storia, The Black Crook, il quale è stato analizzato dettagliatamente in
questa tesi dal punto di vista storico, come riflesso della complessità culturale
dell’America di fine Ottocento. L’evoluzione del musical di Broadway viene presentata
attraverso le produzioni più importanti dei registi compositori e librettisti più influenti,
esaminando il loro lavoro fino ad arrivare ai giorni nostri e nello specifico al musical
Hamilton del 2015.
Il secondo capitolo della presente tesi si sofferma sull’approfondimento del percorso
artistico di Lin Manuel Miranda, figura di spicco nell’ambito del teatro musicale
contemporaneo. L’analisi mira a esaminare con meticolosa attenzione gli aspetti
fondamentali della sua formazione culturale, nonché a delineare la genesi delle sue opere.
In particolare, si approfondiranno gli anni trascorsi alla Wesleyan University, nei quali
5
Miranda si dedicò alla stesura della sua prima opera, In The Heights, e collaborò con un
gruppo di improvvisazione musicale denominato Freestyle Love Supreme. La trattazione
si propone inoltre di esaminare il successo straordinario ottenuto dal musical di Miranda,
Hamilton: An American Musical, considerato una pietra miliare nel panorama del teatro
musicale contemporaneo. La tesi prenderà in esame il percorso creativo che ha portato
alla realizzazione dell’opera, nonché la sua ricezione critica e pubblica.
Il terzo capitolo, dopo una digressione sulle strategie social messe in atto dal musical
Hamilton, si focalizza sulle teorie di Andy Lavender e Henry Jenkins, che mi hanno
permesso di analizzare i meccanismi che hanno portato allo straordinario successo del
musical, rendendolo un fenomeno culturale di portata mondiale capace di influenzare la
cultura popolare. In particolare, attraverso la lettura del libro di Lavender Performance in
the Twenty-First Century: Theatres of Engagement, ho approfondito il ruolo della
performance nell’era digitale del ventunesimo secolo. Analizzo l’aspetto mediatico del
musical attraverso l’utilizzo di strategie di marketing innovative e l’impiego dei social
media come YouTube, Twitter, Instagram e TikTok si inserisce nella teoria di
spreadability di Henry Jenkins, ossia di come un contenuto possa diffondersi attraverso i
canali social. Per approfondire il tema dell’interazione tra Hamilton e i social media ho
svolto una ricerca basata sulle interviste dei membri del cast, del regista e dell’autore
dello spettacolo, nonché dello scrittore della biografia ufficiale di Alexander Hamilton,
Ron Chernow. Ho anche esaminato una vasta documentazione storica scritta da Hamilton
e da altre importanti figure dell’epoca, reperibile online sul sito Founders Online e presso
diverse biblioteche fisiche e virtuali. Ho esaminato tutte le piattaforme social ufficiali del
musical, così come quelle create dai fan e anche quelle personali dei singoli attori del cast
americano e inglese di Hamilton. Ho confrontato i dati raccolti grazie al sito Broadway
Social Media Stats e all’associazione The Broadway League. Durante la fase di stesura
della mia tesi, ho fatto riferimento alle interviste dei membri del cast che ho trovato su
diverse piattaforme, tra cui YouTube, e ho anche preso in considerazione le recensioni
dello spettacolo pubblicate dalle riviste più autorevoli americane, come il New York Times
e Playbill, e inglesi, come il The Guardian. Infine, ho tratto alcune conclusioni sulla base
delle fonti citate e dei dati analizzati nel mio elaborato.
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CAPITOLO I
Broadway, le origini del musical tra teatro e cinema
Mildly insane by day, the square goes divinely mad by night.
For then on every wall, above every cornice, in every nook
and cranny, blossom and dance the electric advertising signs.
All other American cities imitate them, but none gets this
massed effect of tremendous jazz interpreted in light
1
.
(Will Irwin)
I.1 Dalla Broadway dei Lenape alla Broadway dei primi teatri
La Broadway è una ramificata arteria stradale dello stato di New York che negli anni ha
visto sorgere numerosi teatri e cinema, non inizia propriamente a New York ma molto
più a nord, nella contea di Westchester e più precisamente nel villaggio di Sleepy Hollow,
dove Washington Irving ha ambientato il suo racconto La Leggenda di Sleepy Hollow.
La strada poi, costeggiando l’Hudson River, procede attraversando numerose cittadine
fino ad arrivare a Yonkers, da qui prosegue fino a New York passando per il Bronx, che
così per circa due miglia avrà la “sua” Broadway e attraversando il quartiere di Marble
Hill e il Broadway Bridge giunge nell’isola di Manhattan toccando per primo il quartiere
di Inwood. Ma la Broadway è stata per i Lenape, i nativi americani che vivevano nella
regione medio atlantica del Nord America, la Wickquasgeck trail, un importante sentiero
1
Will Irwin, Spotlight on Broadway, https://www.spotlightonbroadway.com (consultato il 4 dicembre 2022).
7
che correva nel bosco di cui era coperta quell’isola lunga e stretta di nome Manhattan,
che avevano chiamato così perché nella loro lingua significava isola dalle molte colline
poiché era una terra paludosa e poco adatta ad essere coltivata. La strada con l’arrivo degli
olandesi nel 1640 è stata ampliata e in poco tempo divenne la strada più importante di
Nuova Amsterdam, comparendo in documenti e annali a partire dal 1642. I coloni la
ribattezzarono Heeren Wegh o Heeren Straat, ossia la “Strada dei gentiluomini”, poiché
Amsterdam ne aveva una con lo stesso nome.
Nel 1664 gli Inglesi conquistarono l’isola e la chiamarono New York in onore del famoso
duca di York, fratello del re Carlo II, cambiarono quindi il nome della Heeren Wheg in
Broadway, semplicemente “lo stradone”. Se nei primi anni del Settecento la principale
forma di svago dei newyorchesi era il consumo di bevande alcoliche, quando nel 1696
aprì a Broadway un locale chiamato The Kings Arms, le classi più agiate trovarono il
modo di intrattenersi assistendo ai primi spettacoli teatrali messi in scena a Manhattan.
Nel settembre del 1732 una compagnia di attori londinesi presentò un repertorio di
commedie al secondo piano di un edificio tra Maiden Lane e Pearl Street. Era solamente
uno spazio vuoto ma era in grado di contenere circa quattrocento persone ed aveva sedili
Una mappa del 1664 di New Amsterdam, ora Lower Manhattan. L'ampia strada è ora Broadway, che si formò dai
sentieri della rotta commerciale dei Lenape conosciuta come il sentiero Wickquasgeck.
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che permettevano di poter vedere un palco rudimentale. La prima rappresentazione
teatrale documentata di un’opera a New York avvenne il sei dicembre del 1732 quando
la compagnia in questione mise in scena The Recruiting Officer, un’opera teatrale del
1706 dello scrittore irlandese George Farquhar. Questo spazio, che i giornali dell’epoca
chiamarono The Playhouse, continuò ad ospitare spettacoli per almeno un decennio
2
. Nel
1750 la città contava oltre diecimila cittadini, circa centocinquanta taverne e uno spazio
per spettacoli ufficiale grazie a due attori inglesi, Walter Murray e Thomas Kean, che
fondarono una compagnia teatrale stabile al Teatro di Nassau Street, leggermente ad est
di Broadway, in una struttura di legno su due piani, capace di contenere circa
duecentottanta spettatori. Murray e Kean misero in scena il cinque marzo del 1750 il
Riccardo III di Shakespeare e una ballad-opera
3
chiamata The Beggar’s Opera
4
.
The first documented professional performance of a musical in New York city took
place on December 3,1750, when a resident company presented Jhon Gay’s The
Beggar’s Opera in a simple wooden theatre that stood east of Broadway on Nassau
Street
5
.
La documentazione sul teatro di Nassau street era esigua, tra le ipotesi sulla sua
organizzazione:
may have been either a warehouse or a brewery (or both) fitted up with a stage at one
end, benches in front of it, and a raised gallery at the rear for common folk. Murray
and Kean made a significant addition to their New York playhouse, they added boxes
along the side walls, not only to increase the seating (a sign that they attained a
moderate success) but also to provide a special place for the elite of the city
6
.
2
Cfr. E. G. Burrows, M. Wallace. Gotham: A History of New York City to 1898. Oxford University Press, New
York,1999.
3
La ballad opera é un genere teatrale comico che ebbe grande fortuna in Inghilterra nel sec. XVIII. Lo
caratterizzava una libera alternanza di recitazione e canto, analoga al tedesco Singspiel e alla francese opéra-comique.
Il carattere volutamente poco colto della ballad opera (in polemico e nazionalistico contrasto con la musica teatrale
dotta, per lo più in lingua italiana) trova conferma nel modo in cui il testo musicale veniva pubblicato: ci si limitava
alla sola linea melodica (o in qualche caso al titolo della canzone).
4
The Beggar’s Opera è una ballad opera divisa in tre atti scritta nel 1728 dal poeta inglese Jhon Gay, le musiche
sono arrangiate da Johann Cristoph Pepusch, mira a screditare la corruzione della società aristocratica e borghese del
tempo. L’opera venne poi ripresa e sviluppata da Bertolt Brecht con il titolo l’opera da tre soldi.
5
Cit. J. Kenrick, Musical theatre, A History, continuum, New York 2017, p. 51.
6
Cit. M.C. Henderson, Theater in America: 200 Years of Plays, Players and Productions, Harry Abrams, Inc.,
New York 1986, p. 237.