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1. INTRODUZIONE
1.1 JOSEPH CONRAD: LA BIOGRAFIA
Il tema di questa tesi sarà l’adattamento televisivo del romanzo The Secret Agent di
Joseph Conrad, realizzato dalla BBC nel 2016. Ma prima di addentrarci nell’argomento
prescelto, sarà il caso di accennare a qualche dato biografico, per poi soffermarci sul
romanzo in questione e sulla teoria dell’adattamento. Joseph Conrad, nato in Ucraina
nel 1857 e morto in Inghilterra nel 1924, vive un periodo storico di trasformazioni
complesse tra slanci rivoluzionari e, come dice Andrea Zanzotto nella nota introduttiva
a Il compagno segreto (The Secret Sharer) “i presentimenti reazionari e di
involuzioni” del periodo tra fine '800 e inizi ‘900 “tra stimoli naturalistici e
simbolismo, tra sentimento di una decadenza e trionfo della potenza scientifica”. La
borghesia entra in crisi e “vengono meno le sue tensioni positive di origine anti
aristocratica”. Scienza e tecnologia incominciano a demolire “ideologie, miti,
religioni, abitudini sociali, modi di nascere, crescere, morire”
1
.
Nelle nazioni europee si assiste ad uno scontro tra residui di aristocrazia, qua e
là più o meno insistenti, e pressione della borghesia mentre all'orizzonte si prospettano
idee socialiste. Il culmine di questa situazione si avverte in Inghilterra dove la
rivoluzione industriale ha determinato profondi cambiamenti non solo economico-
industriali ma anche sociali, politici e culturali.
Conrad è consapevole della trasformazione in atto in Europa e della crisi
profonda che questa comporta. E la esprime nella rappresentazione dell'animo umano
oscillante tra il senso del dovere, sicuramente rafforzato dalle esperienze in mare delle
quali la sua vita è stata in parte costellata, e le ambiguità, le contraddizioni che
fanno parte dell'animo umano e che rischiano ogni istante di portare alla distruzione.
L’uomo Conrad è alla perenne ricerca della libertà. La insegue inutilmente sui mari,
la cerca ossessivamente a terra. La trova nella narrazione sotto forma di diverse
1
Andrea Zanzotto, “Introduzione” a Joseph Conrad, Il compagno segreto, Roma, Bur, 1979, p. 3.
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scoperte nell'evolversi delle esperienze e della scrittura, nella scoperta della fantasia e
nell’uso di una lingua non sua, l’inglese. In questa direzione, attraverso l'evoluzione
della sua esperienza personale, dei suoi viaggi e delle sue opere, Conrad indaga la
vita e l’essere umano in termini profondamente moderni.
Teodor Konrad Nalecz Korzeniwski - questo il nome originale di Joseph Conrad
- nasce in una provincia meridionale della Polonia, in Podolia, nella città di Berdicev.
Una Polonia, in quel momento, sotto il dominio dello Zar di Russia. Nella seconda
metà del 1770 la Polonia è stata tre volte divisa tra i Paesi confinanti Russia, Prussia,
Austria e nel 1815 con il Congresso di Vienna subisce una nuova spartizione. Cracovia
è l'unica ad essere una repubblica libera ma viene annessa all'Austria nel 1846. Nel
1800 i polacchi si ribellano più volte contro gli oppressori. È in questa situazione
politica che matura il patriottismo del padre di Conrad, Apollo. Lui e la madre,
Evelina Bobrowska, appartengono alla piccola nobiltà. Apollo è amministratore
agrario, non molto accorto, che presto lascia l'attività per trasferirsi a Varsavia dove si
dedica alla letteratura, di cui è amante, e alla lotta in favore della libertà della Polonia.
Il padre, proprio per la sua attività rivoluzionaria, viene sottoposto ad una commissione
d'inchiesta e condannato dal tribunale militare alla deportazione in una lontana
provincia russa. Lo seguono la moglie e il figlioletto di cinque anni. Joseph conosce
subito disagi e malattie. Nel 1865 la madre muore di tisi e Joseph si trova solo con il
padre malato anche lui. Lo assisterà e, nello stesso tempo, diverrà un allievo di
quest’uomo colto e dalle idee così fortemente rivoluzionarie. Sarà il primo
apprendistato di modernità e ribellione che farà di Joseph un uomo dedito alla lettura,
curioso di nuove esperienze e aperto alle culture più diverse e, soprattutto, indocile
all'immobilismo e alla mancanza di libertà. Legge in polacco, tradotti dal padre, o in
francese, gli scrittori classici. Morto il padre, nel 1869 a Cracovia, Conrad viene
affidato allo zio materno Tedusz Bobrowski, uomo rigido e conservatore ma molto
dedito alla cura del nipote, al quale assicura un vitalizio dandogli sempre un sostegno
6
affettivo. Lo incoraggia negli studi secondari che Joseph segue a Cracovia in istituti e
collegi privati
2
.
Conrad non è un bravo allievo, forse perché poco disponibile alla disciplina e
accoglie con entusiasmo il suggerimento dello zio di imbarcarsi e di dedicarsi alla vita
marinaresca. Non si tratta soltanto di amore per l'avventura ma di una necessità. Joseph
ha diciassette anni; è un cittadino russo figlio di un rivoluzionario quindi sempre
sorvegliato dalla polizia. Corre continuamente il rischio di essere arruolato come
soldato semplice, mentre per diritto di nascita potrebbe essere arruolato come ufficiale,
e la ferma potrebbe durare venticinque anni. In questa situazione lo zio invia il nipote
a Marsiglia dove ha armatori amici che sono disponibili a far imbarcare il nipote.
Conrad compie i primi viaggi sulla nave Mont Blanc come passeggero e poi, come
mozzo, si dirige verso le Indie occidentali. A Marsiglia incontra un ambiente
bohemien, per non dire disordinato e sempre ai limiti della legalità e, dato fondo al
vitalizio ottenuto dallo zio, si dedica ad attività poco chiare come contrabbando di armi
e storie d'amore complicate. Lo racconta lui stesso in The Arrow of Gold, romanzo
del 1919, ambientato a Marsiglia nel 1870. Quando Conrad fa riferimento alla sua vita
riesce a raccontarla come un romanzo o a vederla come su di uno schermo
3
. Non
sempre è attendibile quello che lui racconta di sé. Intanto i viaggi effettuati sotto la
marina francese danno a Conrad la possibilità di vedere luoghi insoliti e spettacolari e
di conoscere persone con le quali stringe amicizie importanti, come quando nel 1876,
sul Saint-Antoine diretto alle Antille, incontra un ufficiale di origine corsa, Dominic
Cervori, che gli ispirerà diversi personaggi delle sue opere. Il suo comportamento lo
mette in cattiva luce presso la Marineria francese, tanto che è costretto ad
abbandonarla.
4
Dal 1878 al 1894 naviga sotto bandiera britannica facendo esperienze preziose e
toccando i luoghi dai quali ricaverà spunti significativi per le sue opere. Si imbarca sul
Narcissus a Bombay, diretto a Dunkerque. La storia di questo viaggio ispira The Nigger
2
Joselyne Baines, Joseph Conrad: a Critical Biography, Londra, Weidenfeld & Nicolson, 1960, p. 34.
3
Gail Fraser, Interweaving Patterns in the Works of Joseph Conrad, Ann Arbor, UMI Research Press, 1988, p. 99.
4
Joseph Conrad, The Arrow of Gold: A Story between Two Notes, Charleston, SC, BiblioBazaar, LLC, 2016, p. 56.
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of the “Narcissus”. In questo romanzo ha un ruolo significativo la sfida tra la nave e i
suoi occupanti e la forza del mare. La tecnologia non ha ancora un ruolo predominante
e sul mare gli uomini possono rivelare la parte migliore di sé, anche se una volta scesi
a terra tutto sarà diverso ed essi saranno estranei l’uno all’altro. Conrad compie viaggi
in Australia, a Bangkok, in India, a Singapore. Nell’Arcipelago Malese Conrad avrà
“il più grande numero di suggestioni” come lui stesso afferma nella nota introduttiva a
The Rescue, A Romance of the Shallows, soprattutto per la stesura de Almayer's Folly,
An Outcast of the Islands, e Lord Jim
5
.
Conosce insomma i luoghi e le persone che troveremo nelle opere malesi.
Incontra il trafficante Olmejer che ispira il personaggio Almayer. Due dei Twixt Land
and Sea: Tales sono ambientati in Oriente. In particolare “A Smile of Fortune: Harbour
Story” è ambientato nell’Oceano Indiano e ci dà l’idea di cosa significano per l’autore
mare e terra: un luogo, il primo, in cui l’uomo si mette alla prova e si confronta con se
stesso, i propri doveri, le proprie capacità e luogo di corruzione, dove il denaro è tutto
e dove la civiltà è pura finzione la seconda
6
. The Secret Sharer è il confronto di un
capitano con se stesso nel momento in cui nasconde un fuggiasco a bordo della sua
nave: l’esperienza lo mette in crisi, ha più paura del clandestino ma sarà quest’ultimo
a dargli gli strumenti per salvarsi. È un segno, questo, dell’interesse di Conrad per gli
emarginati: saranno loro a salvare il mondo in sfacelo dei presunti “capi”. Ancora più
drastico è Conrad nei confronti delle autorità olandesi: mentre quelle britanniche sono
autorevoli e meritano rispetto, quelle olandesi, rappresentate nel terzo racconto, “Freya
of the Seven Isles”, sono violente e incapaci. Nel 1888 Conrad fa rotta per Singapore,
Sydney, Mauritius. Racconta le circostanze in The Shadow-Line e in “The Secret
Sharer”. Torna a Melbourne, rifiuta una proroga del comando e fa ritorno a Londra
dove comincia a scrivere Almayer’s Folly, il suo primo romanzo. Nel 1890 compie un
viaggio nel Congo Belga che gli ispirerà Heart of Darkness. Conrad compie due
lunghi viaggi in Australia, dopodiché lascia la carriera nella Marina mercantile e si
dedica completamente alla scrittura.
5
Joseph Conrad, The Rescue: A Romance of the Shallows, Independent Publishing Platform, 2013, p. 7.
6
Marialuisa Bignami, To make you see: Saggi su Joseph Conrad, Milano, Cisalpino, 1992, p. 66.
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Nel 1894 completa il suo primo romanzo: Almayer’ s Folly, pubblicato nel’96
dall’editore Fisher Unwin, consigliato da Edward Garnett, giovane letterato che
sarà molto vicino a Conrad con il suo supporto critico. Nello stesso anno Conrad sposa
Jessie George, di ventidue anni, figlia di un libraio di Londra. È dattilografa e batterà a
macchina tutti i manoscritti del marito. Nel 1897 i Conrad andranno a vivere in
Inghilterra nell’Essex. Nel frattempo la critica accoglie con molto entusiasmo The
Nigger of the “Narcissus”, considerata l’opera con la quale ha inizio la fase migliore
dell’attività letteraria dello scrittore. Conrad comincia a collaborare con l’editore
Blackwood. Lo sosterrà, per le opere successive, l’amicizia di Cunnighame Graham e
di Stephen Crane. Un rapporto molto stretto si creerà tra Conrad e il romanziere - poeta.
Insieme scriveranno The Inheritors e Romance. Il rapporto tra i due finirà perché Ford
Hueffer affermerà di avere scritto lui molte parti dei due romanzi, praticamente le
migliori, per aiutare l’amico ad affrontare i suoi eterni problemi economici. Conrad
ne sarà offeso, anche se nelle opere successive beneficerà del sostegno critico di Ford
Hueffer.
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Nel Kent, dove risiede, incontra Henry James, Kipling, Wells. A Wells, divenuto
in seguito suo grande amico, dedicherà The Secret Agent. Dal 1900 Conrad scrive e
pubblica una serie di opere: Lord Jim in cui anche la foresta, che sembrava dare
protezione, appare ostile. La natura non può consolare secondo Conrad. Typhoon é una
storia di mare in cui sono messi a fuoco i contrasti tra l’uomo e le forze della natura.
La lotta si fa durissima ma ne emerge una acquisita capacità, nell’essere umano, di
uscire dallo scontro più temprato e consapevole
8
.
Heart of Darkness nasce dall’esperienza di un viaggio nel Congo fatto nel 1890.
Durissima è la denuncia dello sfruttamento da parte belga condotta magistralmente e
con estrema capacità realistica. Si tratta di un racconto condotto con maestria e di una
denuncia su di un episodio della “civile” Europa che aveva bisogno di essere
conosciuto. Lo Stato indipendente del Congo, creato fra il 1884 e il 1885 da Leopoldo
II del Belgio, era in realtà un regno privato nel quale il sovrano organizzò un vero
7
Joselyne Baines, Joseph Conrad: a Critical Biography, Londra, Weidenfeld & Nicolson, 1960, p. 12.
8
Joseph Conrad, Typhoon and Other Stories, Charleston, SC, BiblioLife, 2009, p. 14.
9
e proprio sfruttamento di tipo schiavistico. Tutto questo cogliamo nella denuncia di
Conrad. Nostromo, in cui si evidenzia la vera immagine del capitalismo che vuole
stravolgere tutto in nome del profitto, complice la scienza, chiude un periodo di
produzione letteraria che, per alcuni critici, è il più felice, e ne apre un secondo di cui
fanno parte, comunque, lavori ampiamente riconosciuti come The Secret Agent (1907)
e The Shadow Line (1917). A proposito di The Shadow Line scrive Cesare Pavese:
“Conrad …mantiene davanti all’enigma, all’angoscia del vivere un’ironica e
rassegnata alterezza… I piccoli uomini che, febbricitanti e risoluti, tengono duro in
questo racconto sulla bella nave stregata…escono da una stirpe di coraggiosi, non di
santi”
9
.
Il Conrad di questi testi non gode ancora di successo presso il grande pubblico,
che considera le sue opere troppo difficili, per cui i guadagni sono pochi fino a rendergli
la vita difficile. Così si esprime scrivendo allo scrittore Galsworthy nel 1907: “Lo
stato d’ansia in cui vivo e scrivo è semplicemente indescrivibile. Sono teso, sempre
vicino al punto di rottura. E tu sai che i materiali tesi fino al punto di rottura alla fine
perdono tutta la loro elasticità. I cambiamenti molecolari del mio cervello sono molto
pronunciati…mi pare di avere nella testa un grumo di fango, di fango molle”.
10
Lavora
dal 1906 alla stesura del romanzo The Secret Agent. Dopo il 1910 alcuni racconti e
romanzi dello scrittore incontrano interesse e gli regalano un periodo di agiatezza. Nel
1912 viene pubblicata la raccolta, apparsa su riviste negli anni precedenti, Tra terra e
mare. Scrive Oliva riportando le parole di Conrad: Conrad torna al suo “ misterioso
Oriente…profumato come un fiore, silenzioso come la morte, buio come una tomba”.
E sempre Oliva cita due lettere, rispettivamente del 1909 e del 1911, in cui Conrad
stesso racconta come il Capitano Marris lo abbia sollecitato a scrivere del Costa Rica.
Conrad segue il consiglio del Capitano e scrive i racconti compresi nella raccolta
sopra citata, ma l’editore non li accetta e lo scrittore si difende dicendo di non voler
essere uno scrittore commerciale
11
. Nel 1914 l’uscita di Chance è accompagnata da
9
Joseph Conrad, e Cesare Pavese, The Shadow Line: La linea d’ombra, Torino, Einaudi, 2001, p. 57.
10
Joseph Conrad, e Piero Jahier, Racconti di mare e di costa, Torino, La Stampa, 2006, p. 107.
11
Joseph Conrad, e Oliva Renato, Racconti di mare e di costa, Torino, Einaudi, 2001, p. 54.
10
elogi e da nuovi guadagni. In questo periodo Conrad incontra Bertrand Russell, il
quale in Ritratti a memoria parla di quei momenti di successo dello scrittore.
Diventeranno amici e Russell chiamerà John Conrad il proprio figlio. Grande successo
hanno altri testi che escono tra il ’15 e il ’20 tra cui The Shadow Line, opera ricca
di significato e considerata metafora della guerra o anche metafora esistenziale: esiste
una linea che separa la consapevolezza della propria indipendenza e la solitudine
dell’individuo. Superare la linea d’ombra significa superare le illusioni giovanili e
diventare finalmente uomini. Il 25 Luglio 1914, poco meno di un mese dopo
l’attentato di Serajevo, Conrad parte per la Polonia. Il 28 luglio l’Austria dichiara
guerra alla Serbia. Conrad è dalla parte degli Austriaci, cosa comprensibile perché i
reparti galiziani si erano distinti per valore combattendo contro la Russia, a fianco
degli Austriaci. Conrad raggiunge velocemente Genova per tornare a casa. Il figlio
Boris è inviato come Ufficiale di artiglieria sul fronte francese: Conrad vive
momenti di angoscia. Nel 1919 si stabilisce a Bishopsbourne, presso Canterbury:
sarà la sua ultima dimora. Diventa amico di Hugh Walpole. Sta facendo ricerche per
il romanzo Suspence ma il 3 Agosto 1924, quando muore a sessantasette anni, per un
attacco cardiaco, non lo ha ancora terminato. Solo l’anno precedente ha compiuto un
viaggio negli Stati Uniti invitato dal suo editore. A New York era stato accolto
ovunque come una celebrità. Fu un’esperienza faticosa ma intensa di soddisfazioni
12
.
Il mare è stato per Conrad un’opportunità di esperienze e un’occasione per
esprimere la sua filosofia di vita, ma non lo si può ridurre a scrittore di genere
marinaresco. Riccardo D’Anna nella nota a Un briciolo di fortuna
13
definisce il
racconto un brillante esempio di novella simbolista, e osserva altresì che in Conrad,
più che il mare aperto si trova “il claustrum”, lo “Hortus conclusus”. È come se solo
nell’isolamento, nella fase d’eccezione di un accadimento in mare, come succede in
Typhoon, quindi nell’isolamento rispetto alla terra ferma, l’uomo diventasse finalmente
protagonista insieme ai suoi valori e universale. Il viaggio è metafora della vita e
12
Joseph Conrad, Notes on Life and Letters, Londra, CreateSpace Publishing, 2015, p. 111.
13
Joseph Conrad, e Riccardo D’Anna, Un briciolo di fortuna, Torino, Einaudi, 1997, p. 37.