con la sua ricerca interiore per vincere il passare inesorabile del tempo e
l�avvicinarsi della morte, da un lato attraverso il meccanismo della memoria,
dall�altro per il tramite di fantasie o sogni, che lo portano perlomeno idealmente a
ritrovare la propria giovent� e ricuperare la virilit�. Il secondo meccanismo � la
prosa stessa di Kawabata, fatta di frequenti interruzioni, di flashback, di salti
temporali e di associazioni che rompono il continuum narrativo e perci� lo
scorrere del tempo del romanzo.
Il principio che � stato seguito nell�effettuare le traduzioni dall�originale che
accompagnano questo lavoro � quello di restituire, prima che la linearit� della
prosa di Kawabata, la sua frammentazione e l�uso sostenuto di ripetizioni. Nei
dettagli, si � scelto di rispettare, laddove possibile, la punteggiatura dell�originale e i
suoi capoversi. L�intento � stato quello di mostrare al lettore che non avesse
dimestichezza con la lingua giapponese come graficamente pu� risultare l�originale.
Il giapponese, infatti, si scrive da destra verso sinistra e dall�alto verso il basso.
Kawabata usa spesso, con evidenti intenti semantici, capoversi separati tra loro che
restituiscono un maggiore senso di frammentazione e di vuoto tra i paragrafi che le
traduzioni, normalmente, tendono a colmare. La versione cos� ricavata, perci�, non
vuole assolutamente sostituirsi a quelle pregevoli gi� esistenti in italiano e in inglese.
Infatti in ogni nota � presente un riferimento non solo all�originale, ma anche alle
versioni di Edward Seidensticker, di Atsuko Ricco Suga e la recentissima riedizione
di quest�ultima traduzione, al fine di consentire una pronta comparazione e
integrazione. Per tutti i saggi citati all�interno del testo o nelle note si � scelto di
presentare una traduzione in italiano, laddove necessaria.
Un discorso a parte meritano gli schemi temporali. L�intento della loro
redazione � quello di servire da linee generali per poter istituire relazioni,
collegamenti e paralleli tra le varie parti dei singoli capitoli e di capitoli diversi. Il
grafico temporale, invece, mostra i salti temporali del romanzo e serve da valido
supporto per gli schemi. In quello dettagliato sono sempre indicate le pagine sia
dell�originale che delle varie traduzioni a cui fanno riferimento i punti dei salti
temporali.
Per ci� che concerne le pagine che riportano le opere principali di
Kawabata, vista la difficolt� di stabilire un anno unico di pubblicazione dal
momento che lo scrittore presentava le sue opere perlopi� a puntate, si � scelto di
riportare solo quello dell�edizione finale.
Capitolo 1
1.1 La vita di Kawabata Yasunari
Kawabata Yasunari (川端康成) nasce a Ōsaka il 14 Giugno 1899. Nel giro di sette
anni perder� quasi tutta la sua famiglia: a due anni muore il padre e a tre anni la
madre. Nel 1906, a soli sette anni, si spegne anche la nonna, mentre l�unica sorella lo
lascer� due anni dopo, in compagnia del solo nonno, cieco
1
. L�esperienza tragica
della sua infanzia lo marcher� per tutta la vita. La sua condizione d�orfano, la
vicinanza cos� stretta alla morte sono elementi che influenzeranno spiccatamente la
sua narrativa. Dopo la scomparsa del nonno andr� a vivere in un dormitorio
scolastico nei pressi di Ōsaka. A questo periodo appartiene la sua relazione
omosessuale con un giovane studente, chiamato Kiyono. Ne restano tracce nel suo
racconto Shōnen [Ragazzi]
2
, pubblicato solo nel 1948-49, ma che, in realt�, � stato
scritto con parte del materiale originario del 1922, il quale consisteva in un resoconto
autobiografico della sua gita a Izu nonch� della sua esperienza amorosa. Non � mai
stato pubblicato integralmente. Dei suoi ricordi di infanzia e giovent� e, in
particolare, della vita in comune con il nonno Kawabata ha scritto nel precoce
Jūrokusai no nikki [Diario di un sedicenne]
3
, che sar� pubblicato solo pi� tardi (1925)
4
.
1
Una descrizione significativa della cecit� del nonno la si pu� trovare in Hinata, reperibile in
traduzione come In pieno sole, in KAWABATA Yasunari, Racconti in un palmo di mano �
Suggestioni ed artifici, a cura di Ornella Civardi, Venezia, Marsilio, 1990, pp. 31-33, in
originale in KAWABATA Yasunari, Kawabata Yasunari Zenshū [Opera completa di Kawabata
Yasunari], a cura di Yamamoto Kenkichi, Inoue Yasushi, Nakamura Mitsuo, Tōkyō,
Shinchōsha, 1981-84, vol. 1, pp. 23-25. La suddetta opera d�ora in poi sar� abbreviata in KYZ,
seguita dal numero del volume e delle pagine citate.
2
KYZ, vol. 10, pp. 141-255.
3
KYZ, vol. 2, pp. 7-43.
Si � molto discusso, specialmente conoscendo la propensione dell�autore a
modificare la realt�, se quest�opera giovanile di Kawabata possa essere considerata
realistica o di finzione. In questo senso pu� trarre in inganno la traduzione del
termine nikki (日記) utilizzando la parola �diario�, quando nikki, nella tradizione
della letteratura giapponese, non necessariamente definisce un�opera autobiografica o
realistica: sembra che l�autore, infatti, volesse ricollegarsi con la tradizione letteraria
della nikki bungaku (日記文学)
5
. Egli stesso ammette che potrebbe aver modificato
molto il testo dalla data della sua stesura a quella della sua pubblicazione.
6
Gi� a tredici anni comincia a scrivere qualcosa sul quotidiano Keihan shinpō e su
Bunshō sekai. E� di quel periodo la decisione di abbandonare la pittura per
intraprendere la carriera letteraria. Nel 1918 si reca in viaggio di pellegrinaggio a Izu.
Da quest�esperienza, nella quale conobbe una ballerina girovaga, nasce Izu no odoriko
[La danzatrice di Izu]
7
, pubblicato solo nel 1926. E� unanimemente considerato il
primo vero capolavoro di Kawabata, sebbene sia lontano dagli intenti modernisti di
opere come Suishō gensō [1931, Illusioni di cristallo]
8
, scritte sotto l�influenza della
Shinkankakuha. Izu no odoriko non � la cronaca fedele e obiettiva del viaggio di
Kawabata a Izu: come nella maggior parte delle opere di Kawabata, la realt� � spesso
intenzionalmente idealizzata.
4
Keene sostiene che questa opera � stata scritta probabilmente nel 1914 e poi solo lievemente
modificata prima della pubblicazione definitiva. Vedi Donald KEENE, Dawn to the West, New
(segue nota) York, Holt, Rinehart and Winston, 1984, p. 787. Alcuni studiosi moderni non sono
d�accordo su questa ipotesi e, sulla base dello stile, spostano l�anno di composizione dell�opera
al 1925 (vedi KEENE, cit., pp. 787-788).
5
Per ulteriori approfondimenti si veda Roy STARRS, Soundings in Time � The Fictive Art of
Kawabata Yasunari, Richmond (Surrey � U.K.), Japan Library, 1998, pp. 8-10.
6
Vedi KEENE, cit., p. 789.
7
KAWABATA Yasunari, The Izu Dancer, traduzione di Edward Seidensticker (con testo
originale a fronte), Tōkyō, Harashobo, 1965, pp. 7-67. Per la traduzione italiana, si veda
Antonella FAVARO, Izu no Odoriko (la danzatrice di Izu) di Kawabata Yasunari, �Il
Giappone�, XXVIII, 1988, pp. 171-205 e KAWABATA Yasunari, La danzatrice di Izu, a cura
di Antonietta Pastore in Romanzi e racconti, Milano, Mondadori, 2003, pp. 1025-1057.
8
KYZ, vol. 3, pp. 343-377. Per la traduzione italiana si veda KAWABATA Yasunari, Immagini
di cristallo, trad. di Lydia Origlia, Milano, SE, 1997, pp. 109-144
La sua familiarit�, fin dalla tenerissima infanzia, con la morte, lo port� ad essere
sempre pronto a spendere qualche parola di elogio sugli amici morti, durante la
celebrazione dei loro funerali. Fu infatti soprannominato da un conoscente
9
Sōshiki no
meijin [Maestro di funerali]
10
, titolo da lui poi dato ad un�opera del 1923. Questo
particolare rapporto con la morte sar� presente in molte sue opere, dalle giovanili a
quelle della maturit�, dalle novelle ai romanzi.
Durante tutta la sua vita letteraria, ad intermittenza (1921-1972), Kawabata
pubblica numerosissime storie brevi, talvolta brevissime, le cosiddette Tenohira no
shōsetsu [Novelle in un palmo di mano]
11
, in tutto 146
12
. Esse mostrano il
modernismo della tecnica di Kawabata, trasmettendo sensazioni pi� che contenuti
ben definiti. Non � un caso che una delle raccolte pubblicate, Kanjō sōshoku [1926,
Suggestioni ed artifici] lasci scorgere uno degli intenti della letteratura di Kawabata:
creare artifici atti a indurre suggestioni
13
, pi� che restituire valori morali o giudizi di
sorta. Nel 1924 si laurea in letteratura giapponese all�Universit� imperiale di Tōkyō
9
Si veda Mario TETI, introduzione a Yasunari Kawabata, a cura di Mario Teti, Milano, UTET,
1973, p. XI.
10
KYZ, vol. 2, pp. 71-81. Per la traduzione in inglese, si veda il riferimento su Internet:
KAWABATA Yasunari, The Master of Funerals, in The Dancing Girl of Izu and Other Stories,
translated by Martin J. Holman, 1997, http://www.washingtonpost.com/wp-
srv/style/longterm/books/chap1/dancinggirlofizuandotherstories.htm.
11
La stragrande maggioranza si trova in KYZ, vol. 1, in totale 122. Le altre sono sparse negli
altri volumi, ad esempio abura [olio] in KYZ, vol. 2, pp. 61-70. Una variante � contenuta in
KYZ, vol. 24, pp. 7-14. Per le traduzioni in Italiano, si vedano KAWABATA Yasunari,
Racconti in un palmo di mano � Suggestioni ed artifici [Kanjō sōshoku], a cura di Ornella
Civardi, Venezia, Marsilio, 1990, KAWABATA Yasunari, Racconti in un palmo di mano � La
mia galleria [Boku no hyōhonshitsu], a cura di Ornella Civardi, Venezia, Marsilio, 1993 e
KAWABATA Yasunari, Racconti in un palmo di mano � L�album degli schizzi [Tanpenshū], a
cura di Ornella Civardi, Venezia, Marsilio, 1996. Di recente ne � stata pubblicata una versione
completa in italiano: KAWABATA Yasunari, Racconti in un palmo di mano [Tenohira no
shōsetsu], Venezia, Marsilio, 2002. L�opera comprende 124 racconti e una serie di questi mai
pubblicata prima in italiano: Un�erba, un fiore [Issō ikka].
12
Secondo KEENE, cit., p. 800.
13
Si veda Ornella CIVARDI, introduzione a KAWABATA Yasunari, Racconti in un palmo di
mano � Suggestioni ed artifici, Venezia, Marsilio, 1990, p. 17.
con una tesi sulla letteratura del periodo Heian (平安, 794-1186)
14
, al quale rimase
sempre in qualche modo fedele. Seppe, tuttavia, modificare la sua radice stilistica
servendosi delle nuove correnti letterarie europee del novecento. Fonda infatti nel
Novembre 1924, con Yokomitsu Riichi (横光利一, 1898-1947) ed altri letterati, la
Shinkankakuha (新感覚派, Scuola della nuova sensibilit�), dalla quale scaturir� una
piccola ma ambiziosa rivista, Bungei jidai (文芸時代, Epoca letteraria). Assieme
all�interesse per la letteratura inglese, si appassiona anche alla letteratura russa:
Dostoevskij sar� sempre un autore fondamentale per lui. Legge Joyce e Proust dai
quali sar� influenzato, in particolare per le sue opere pi� moderne. Contestualmente
alla sua esperienza nella Shinkankakuha, Kawabata conosce Kikuchi Kan (菊池寛,
1889-1948), noto saggista e scrittore. Kikuchi sar� per lui un amico e mecenate: lo
aiuter� anche a livello economico: Kawabata conobbe una cameriera di un caff� nel
1921 e, con l�intenzione di sposarla, chiese infatti a Kikuchi i soldi per il matrimonio.
Tuttavia la ragazza, ad accordi gi� fatti, lo abbandona proprio la vigilia delle nozze,
senza dargli spiegazioni esaurienti sul suo comportamento. E� un�esperienza che ha
marcato profondamente il gi� tormentato giovane Kawabata. In quanto mecenate
Kikuchi lo introdurr� nel mondo letterario nominandolo redattore delle riviste
Shinshichō e Bungei shunjū prima, giudice del premio letterario Akutagawa poi.
Nel 1923 Kawabata assiste al grande terremoto del Kantō, che rase
completamente al suolo Tōkyō e i dintorni. Inoltre, a pochi anni di distanza, nel
1927, si toglie la vita Akutagawa Ryūnosuke (芥川龍之介, 1892-1927), scrittore cui
Kawabata si sentiva profondamente legato. Figlia di quest�epoca � Kinjū [1933, Degli
14
Rappresenta la vera e propria epoca d�oro della letteratura giapponese, il cui centro unico di
produzione era Kyōto (京都), l�antica capitale del Giappone, detta appunto Heian-kyō (平安京,
la vecchia capitale della pace e della tranquillit�).
uccelli e delle bestie]
15
, opera nella quale si riflette la consapevolezza dell�autore della
tragicit� e crudelt� della vita. Kinjū � stata spesso considerata un�opera autobiografica:
a quel tempo Kawabata amava circondarsi di animali e raramente di persone.
Tuttavia, l�autore ha sempre negato il legame tra l�opera e la sua vita personale,
descrivendola come il suo parto peggiore. Anche questa � stata scritta in parti
separate tra loro, e, come molte altre sue opere, � rimasta incompiuta.
Contemporaneamente alla sua attivit� letteraria comincia a viaggiare in lungo e
largo per tutto il Giappone. Si sposa con Matsubayashi Hideko. Frequenta il
quartiere dei divertimenti di Tōkyō, Asakusa, dopo aver affittato casa da quelle parti.
Si trova spesso, in quel periodo, a girare tra i locali notturni e i teatri, sempre armato
di penna e taccuino, alla ricerca di ispirazioni letterarie. Nascono da queste
esperienze una serie di opere, tra cui Asakusa kurenaidan [1929, La banda rossa di
Asakusa]
16
e Asakusa nikki [1932, Diario di Asakusa]
17
. Nel 1932 scrive anche Jojōka
[Poema lirico]
18
che rappresenta un brillante esempio di storia di ispirazione
surrealista.
Kawabata cerc� sempre, accuratamente, di rimanere al di fuori della politica. In
varie occasioni, tuttavia, fu accusato di stare dalla parte della censura. Nel 1934 entr�
a fare parte, infatti, del Bungei Kondan Kai (文芸懇談会, Gruppo di discussione
letteraria) che faceva capo alla Divisione di pubblica sicurezza del Ministero degli
Interni: di fatto l�intento dell�organizzazione era di controllare il campo della
15
KYZ, vol. 8, pp. 155-180. Per la traduzione italiana, KAWABATA Yasunari, Uccelli e altri
animali , in KAWABATA Yasunari, La casa delle belle addormentate, a cura di Mario Teti,
Milano, Mondadori, 1995 (1972), pp. 127-160. Una recente revisione della traduzione �
disponibile in KAWABATA Yasunari, Romanzi e racconti, cit., pp. 1135-1159.
16
KYZ, vol. 4, pp. 49-211.
17
Ibid., pp. 213-243.
18
KYZ, vol. 3, pp. 471-499. Per la traduzione italiana, si veda Nicoletta SPADAVECCHIA,
Jojōka (Lirica) di Kawabata Yasunari, �Il Giappone�, XV, Roma, ISMEO, 1975, pp. 39-62.
Una traduzione pi� recente a cura di Maria Teresa Orsi � disponibile in KAWABATA Yasunari,
Romanzi e racconti, cit., pp. 1107-1133.
letteratura, mentre in superficie si occupava di promuovere un movimento di
rinascita della letteratura giapponese. Nello stesso anno cominci� la scrittura e la
pubblicazione a puntate di Yukiguni [Il paese delle nevi]
19
, che fu terminato solo nel
1948. Nel 1937 accett�, a pari merito, un premio per Yukiguni offerto dal Bungei
Kondan Kai, mentre avrebbe potuto rifiutarlo come protesta contro la censura
governativa. Nonostante ci� scrisse anche articoli contro l�oppressione della libert�
di scrittura e a favore della ribellione contro le convenzioni sociali.
Nel 1938 hanno luogo una serie di partite di Go
20
(碁) tra il famoso maestro
Shūsai e il suo sfidante Ōtake. Kawabata, che era un appassionato di Go fin dai
tempi delle scuole medie, scriver� dei resoconti dettagliati degli incontri e decise di
pubblicarli successivamente in forma romanzata. Cos� nascer� Meijin [Il maestro di
Go]
21
, che sar� definitivamente pubblicato solo nel 1954. Il gioco attraeva Kawabata
per il suo spirito di gratuit�: essendo privo di scopo, Kawabata poteva concentrarsi
sulla sua bellezza intrinseca, un po� come la cerimonia del t� lo sar� in Senbazuru
[1952, Mille gru]
22
e il suo seguito Namichidori [1953, Il disegno del piviere].
23
Nel
1941 si reca in Manciuria su invito del quotidiano Nichinichi, per tornare in Giappone
19
KYZ, 10, pp. 7-140. KYZ, vol. 10, pp. 7-140. Per la traduzione italiana, consultare
KAWABATA Yasunari, Il paese delle nevi, trad. di Luca Lamberti dalla versione americana di
Edward Seidensticker, Torino, Einaudi, 1959 e la traduzione integralmente condotta
dall�originale giapponese a cura di Giorgio Amitrano in KAWABATA Yasunari, Romanzi e
racconti, cit., Milano, Mondadori, 2003, pp. 1-135.
20
Gioco probabilmente importato dalla Cina e introdotto in Giappone durante la met� del VI
secolo. Si svolge su un tavoliere di diciannove linee orizzontali e altrettante verticali, con
centottantuno pedine nere e centottanta bianche. La prima mossa va alle nere, che spettano al
giocatore meno abile. Lo scopo � quello di, collocando le pedine nelle intersezioni libere,
conquistare un territorio pi� grande di quello dell�avversario e di catturare pi� pedine possibile,
circondandole con le proprie.
21
KYZ, 11, pp. 443-591. Per la traduzione italiana, si veda KAWABATA Yasunari, Il maestro
di Go, a cura di Cristiana Ceci, Milano, SE, 1991 e la sua successiva revisione in KAWABATA,
Yasunari, Romanzi e racconti, cit., Milano, Mondadori, 2003, pp. 137-321.
22
KYZ, vol. 12, pp. 7-151. Per la traduzione italiana, si veda KAWABATA Yasunari, Mille gru,
trad. di Mario Teti, Milano, SE, 1994 e la sua successiva revisione in KAWABATA Yasunari,
Romanzi e racconti, cit., Milano, Mondadori, 2003, pp. 323-435.
23
KYZ, vol. 12, pp. 153-239. Per la traduzione italiana consultare KAWABATA Yasunari, Il
disegno del piviere, a cura di Bona Pallavicini, Milano, SE, 1996.
proprio alla vigilia della Guerra del Pacifico. Diventa quindi redattore della nuova
rivista Bungei konwakai e direttore della Nippon Bungaku Hōkoku Kai (日本文学報国
会 , Societ� patriottica letteraria giapponese) nel 1942. Negli anni del secondo
conflitto mondiale (1941-1945), Kawabata pubblica pochissimo e sembra dedicarsi
pi� alla lettura, in particolare a quei classici che tanto amava, come il Genji
monogatari
24
. Nel 1943 adotta una figlia. Assiste, durante il conflitto, alla morte di
molti suoi amici scrittori e compagni della Shinkankakuha, tra i quali Kataoka Teppei
(片岡鉄平, 1894-1944), Yokomitsu Riichi e Kikuchi Kan. La sconfitta del
Giappone lo colpir� profondamente, tanto che, sebbene spesso e deliberatamente si
sia mostrato indifferente nei confronti della guerra, la sua esperienza di scrittore non
sar� pi� la stessa. Da questa situazione di distruzione fisica del paese, scaturisce la
sua esigenza di preservare l�identit� culturale del Giappone, anche attraverso la
conservazione della bellezza tipicamente giapponese. S�impegna quindi a far
conoscere la letteratura del suo paese all�estero attraverso il PEN club, di cui diviene
presidente nel 1948, succedendo a scrittori di grande levatura, come Shimazaki
Tōson (島崎藤村, 1872-1943) e Shiga Naoya (志賀直哉, 1883-1971). E�
l�occasione per incontrare altri grandi scrittori, di fama internazionale, come fece con
Thomas S. Eliot. Nel 1945 fonda la Kamakura bunko (鎌倉文庫), la biblioteca
circolante di Kamakura. Sar� proprio dalla Kamakura bunko che saranno pubblicati
due dei primi scritti di un giovane e promettente scrittore: Mishima Yukio (三島由
紀夫, 1925-1970). Nel 1952 pubblica Senbazuru [Mille gru] e nel 1954 Yama no oto [Il
suono della montagna]
25
considerato, insieme con Yukiguni, il suo capolavoro. Yama
24
源氏物語 [Storia di Genji] � il primo grande romanzo giapponese, composto intorno all�anno
1000 dalla dama di corte Murasaki Shikibu (紫式部, 973/8-dopo 1014), viene considerato uno
dei massimi capolavori della letteratura giapponese. Per la traduzione italiana si veda
MURASAKI Shikibu, Storia di Genji, il principe splendente [Genji monogatari], trad. di
Adriana Motti, 2 vols., Torino, Einaudi, 1992.
25
KYZ, vol. 12, pp. 241-541. Per la traduzione italiana, si veda KAWABATA Yasunari, Il
suono della montagna, trad. di Atsuko Ricca Suga, Milano, Bompiani, 1991 e la sua successiva
no oto rappresenta una delle pi� riuscite opere di Kawabata, sia per i personaggi,
realistici e credibili, sia per la profondit� dei temi toccati, come quello della morte
26
.
Una caratteristica peculiare dell�autore sar� la sua propensione per la pubblicazione
delle sue opere su riviste di letteratura, a capitoli. Le versioni, inoltre, subivano
rimaneggiamenti ed aggiunte, tanto da dare l�idea che le opere stesse fossero un
materiale in eterno divenire. Yukiguni, come si � visto, fu iniziato nel 1934 e la sua
versione definitiva fu pubblicata solo nel 1948. Rielaborazioni di quest�opera, per�,
sono stati rinvenuti postumi tra le sue carte. Kawabata afferm�, infatti, che questo
romanzo avrebbe potuto terminare in qualsiasi punto e poteva, allo stesso modo,
essere ampliato a piacere.
Grazie all�opera di diffusione dei mass media e al boom economico a partire
dalla met� degli anni �50, le opere di Kawabata riscuotono grande successo, merito
anche del loro adattamento sul grande schermo
27
. E� il caso di alcuni dei suoi
romanzi principali, come Yukiguni
28
o Yama no oto
29
.
Nel 1955, sempre e solo dopo averlo pubblicato a puntate, esce Mizūmi [Il
lago]
30
, opera molto controversa. Racconta di uno studente dai piedi deformi che
(segue nota) revisione in KAWABATA Yasunari, Romanzi e racconti, cit., Milano, Mondadori,
2003, pp. 437-714.
26
Si veda KEENE, cit., pp. 831-832.
27
Per i rapporti tra cinema giapponese e letteratura, si veda Max TESSIER (a cura di), Cinema
et letterature au Japon de l��re Meiji � nos jours, Paris, Centre Pompidou, 1986. Con
riferimento specifico agli adattamenti cinematografici delle opere di Kawabata, si vedano le pp.
12, 66, 67.
28
Yukiguni, 1957, diretto da Toyoda Shirō, prodotto dalla Tōhō Co. per mano di Satō Ichirō,
interpretato da Ikebe Ryō e Kishi Keiko.
29
Yama no oto, 1954, diretto da Naruse Mikio, sceneggiato da Mizuki Yōko, prodotto dalla
Tōhō Co. e interpretato da Hara Setsuko, Yamamura Sō, Uehara Ken, Sugi Yōko, Nagaoka
Teruko, Tan�ami Yatsuko, Nakakita Chieko. Si veda, per ulteriori informazioni, AA.VV., Le
cinema japonais de ses origines � nos jours, Paris, La cin�mat�que fran�aise, 1984, p. 59.
30
KYZ, vol. 18, pp. 7-132. Per la versione italiana, si veda KAWABATA Yasunari, Il lago,
trad. di Lydia Origlia, Parma, Guanda, 1983.
segue e spia giovani donne. Molti critici, come Donald Keene, pensano che il
romanzo lasci molto a desiderare.
31
Dal punto di vista della produzione, negli anni cinquanta Kawabata si dedicher�
perlopi� a opere di grande diffusione, pubblicate su quotidiani o riviste di grossa
tiratura non specializzate in campo letterario e destinate ad un pubblico pi� ampio.
Non necessariamente questi scritti erano di qualit� marginale, tuttavia gran parte
della critica le ha messe da parte, anche perch� Kawabata decise di non includerle
nella versione completa delle sue opere
32
.
Dopo la pubblicazione di Nemureru bijo [La casa delle belle addormentate]
33
nel
1961, Kawabata si dedicher� soprattutto allo sviluppo dei rapporti culturali con
l�estero, mantenendo la sua carica di presidente del PEN club: fece apprezzare in
Giappone non solo i maestri della letteratura europea moderna e contemporanea,
come Joyce, Maupassant, Checov, Dostoevskij, Strindberg, ma anche la pittura
occidentale, di cui Kawabata era grande cultore, come Leonardo e C�zanne.
Pubblica la sua ultima opera di un certo rilievo: Kataude [Il braccio]
34
, che
rappresenta, per certi versi, un ritorno allo spirito sperimentale del primo Kawabata:
la tecnica impiegata si avvicina infatti a quella del surrealismo. Viaggia in vari paesi
europei, tra cui anche l�Italia. Riceve lauree ad honorem da varie universit�, tra cui
31
�Non c�� nulla della vaga oscurit� che spesso avvolge le ultime pagine di un romanzo di
Kawabata, ma piuttosto l�incertezza di un�opera che non giunge da nessuna parte�, KEENE,
cit., p. 833.
32
Verranno poi incluse nell�ultima edizione, quella pubblicata negli anni 1981-84. Si veda la
nota 1.
33
KYZ, vol. 18, pp. 133-228. Per la traduzione italiana, consultare KAWABATA Yasunari, La
casa delle belle addormentate, trad. di Mario Teti, Milano, Mondadori, 1995 (1972), pp. 1-126
e la sua successiva revisione in KAWABATA Yasunari, Romanzi e racconti, cit., Milano,
Mondadori, 2003, pp. 715-807.
34
KYZ, vol. 8, pp. 545-573. Per la versione italiana, consultare KAWABATA Yasunari, Il
braccio, in La casa delle belle addormentate, trad. di Mario Teti, Milano, Mondadori, 1995
(1972), pp. 161-197 e la sua successiva revisione in KAWABATA Yasunari, Romanzi e
racconti, cit., Milano, Mondadori, 2003, pp. 1177-1204.
quella di Hanyang in Corea e di Honolulu, dove terr� una famosa conferenza sulla
scoperta e l�essenza della bellezza
35
. Riceve il premio Nobel per la letteratura nel
1968. Kawabata dichiarer� che quel premio, pi� che a lui, � stato dato a tutta la
letteratura giapponese. Viene trovato morto, con un tubo di gas in bocca, il 16 Aprile
1972, a quasi 73 anni. Le motivazioni e le circostanze del suo suicidio sollevano
ancora molti interrogativi
36
.
1.2 Kawabata, il suo tempo e la Shinkankakuha
La vita letteraria di Kawabata Yasunari copre l�era Taishō (大正, 1914-26) e
buona parte dell�era Shōwa (昭和, 1926-91). In questo periodo assistiamo a dei
grandi cambiamenti nel panorama culturale nipponico. In primo luogo, dopo il caso
Kōtoku
37
, fu sempre pi� insistente e necessaria l�interrogazione da parte degli
scrittori sul ruolo della letteratura nella societ� moderna. Per molti l�intransigenza del
governo, dimostrata nel suo esempio pi� tragico dalla condanna a morte di Kōtoku e
gli altri, comport� la riduzione di prospettiva della scrittura, destinata quindi a
restringere il suo campo da letteratura sociale a letteratura introspettiva. In secondo
luogo i grandi cambiamenti economico-politici del Giappone, come l�inizio del
grande processo di industrializzazione e l�apertura delle frontiere con l�occidente,
portarono a profondi mutamenti di costumi, ad agitazioni e attivit� di partiti politici,
35
Si veda KAWABATA Yasunari, Bi no sonzai to hakken, KYZ, vol. 28, pp. 384-413. Per la
traduzione: KAWABATA Yasunari, The Existence and Discovery of Beauty [Bi no sonzai to
hakken], Bilingual Edition, trad. di V. H.Viglielmo, Tōkyō, Mainichi Newspapers, 1969.
36
Un punto di vista interessante sul suicidio di Kawabata lo fornisce IGA Mamoru in The
Thorn in the Crysanthemum � Suicide and Economic Success in Modern Japan, Berkeley,
University of California Press, 1986, pp. 106-113.
37
Nel 1910-11 lo scrittore Kōtoku Shusui (幸徳秋水, 1871-1911) e altre undici persone, che
con lui avevano sostenuto la diffusione del pensiero socialista, furono arrestati e condannati a
morte dopo un processo segreto. L�accusa era di aver cospirato contro l�imperatore.
nonch� all�emergere di avanguardie culturali. In particolare, l�apertura con l�occidente
indusse molti intellettuali a visitare l�America e l�Europa e, conseguentemente, molte
opere occidentali furono tradotte in giapponese: � del 1909 la prima traduzione del
manifesto futurista italiano per mano di Mori Ōgai (森鴎外, 1862-1922)
38
. Giunse
in Giappone anche il Dadaismo nel 1920.
Dopo il terremoto nel Kantō (1923), che marc� la fine di un�epoca e la
ricostruzione di un nuovo Giappone, ci fu una vera e propria esplosione di riviste
(Bungei Jidai � del 1924) e una forte attivit� di rielaborazione e produzione letteraria in
genere. Le riviste, in gran numero di genere letterario, cominciarono ad abbondare,
fino a raggiungere, per il Giappone, il secondo posto a livello mondiale come attivit�
editoriale
39
. Da menzionare anche il teatro: furono rappresentati, dopo la
ricostruzione delle sale, alcuni drammi espressionisti tedeschi. In conseguenza di
quest�ampio movimento di diffusione letteraria, di rinnovamento culturale e sociale
e, non da ultimo, come reazione al romanzo di tono piatto dello Shizenshugi
40
,
nacquero diverse scuole letterarie.
La Shinkankakuha (Scuola della Nuova Sensibilit�), rappresenta una di queste
scuole artistiche d�avanguardia, influenzate dai nuovi movimenti artistici europei.
Nasce ufficialmente nel Novembre del 1924, grazie ad un articolo di Chiba Kameo (
千葉亀雄, 1878-1935) che ribattezza con quel nome il gruppo di letterati e scrittori
radunatosi attorno alla rivista Bungei jidai (Epoca letteraria). Il fine della scuola e
perci� della rivista era di fondare un nuovo tipo di sensibilit� che avrebbe posto la
letteratura al centro della vita culturale nipponica cos� come, un tempo, il centro della
vita culturale era la religione.
38
Medico e scrittore, figura di prestigio della letteratura di epoca Meiji (明治, 1868-1911).
39
Come sostiene Costantino PES in La Shinkankakuha: un movimento d'avanguardia nel
Giappone degli anni '20, �Il Giappone�, XXXVIII, 1998, pp. 161.
40
Vedi nota 41.
Il gruppo raccoltosi attorno a Bungei jidai era costituito da giovani dai
venticinque ai trent�anni, perlopi� universitari, accentratisi attorno alla figura
autorevole di Kikuchi Kan. L�idea di Kawabata Yasunari e Yokomitsu Riichi, i due
pi� importanti esponenti della scuola, era quella di creare un nuovo stile,
contrapponendosi allo Shishōsetsu
41
e al gruppo di letterati marxisti.
Due erano le linee principali di tendenza, chiare fin dalla nascita della rivista: in
primo luogo l�arte non era diretta rappresentazione della vita, come concepivano gli
scrittori dello Shishōsetsu, ma un atto creativo in s� e per s�. In secondo luogo l�ideale
d�autore espresso nel primo numero di Bungei jidai
42
� di un artista dotato di grande
sensibilit�, isolato, influenzato solo parzialmente dall�epoca in cui vive.
Fondamentale � la capacit� creativa, aldil� di qualunque schema fisso o precostituito.
Sono questi artisti che sono chiamati, quindi, a reggere la societ�. Da qui proviene il
nome della rivista Bungei jidai (epoca letteraria).
41
Shishōsetsu, 私小説 l�equivalente di watakushi shōsetsu ovvero romanzo dell�io, romanzo
confessione tipico dello Shizenshugi (自然主義), definito come �naturalismo giapponese�. Gli
esponenti di questa corrente letteraria interpretarono a loro modo il naturalismo di derivazione
occidentale concependo l�opera letteraria come la descrizione, da parte dello
scrittore/protagonista, degli eventi quotidiani della sua esistenza, privi di qualsiasi filtro,
concentrandosi in particolar modo sulla descrizione della bruttezza e dello squallore di molte
situazioni.
42
Si veda JŪICHIYA Gisaburō, Sakka no sekai, �Bungei jidai�, 1, 1, ottobre 1924, pp. 2-6,
citato in PES, cit., p. 168.