7
un complesso linguaggio codificato, inoltre si � sviluppata una sorta d'etica 
comportamentale che lega gli individui della sottocultura tanghera: esistono 
delle norme e dei valori che permettono all'individuo di relazionarsi con il mondo 
del tango e all'interno della coppia stessa. Riteniamo che i valori che traspaiono 
siano senza spazio e senza tempo, possano appartenere a tutte le culture, da 
quelle occidentali a quelle orientali; � per questo che il tango si rivela una danza 
sempre attuale, universalmente comprensibile. 
Nel temperamento e nell'estetica istintiva, il tango � sensuale, individualista, 
meditativo, sarcastico e romantico; attraverso di esso vengono criticati gli 
individui e la societ�, la morale ed i beni materiali, senza per� proporre alcuna 
soluzione alternativa se non nel dialogo e nell'ascolto. Il tango � una danza 
della notte, che nelle sue epoche successive ha incorporato le tecniche e gli 
ideali artistici del balletto classico e moderno, le forme della musica europea, il 
vocabolario del lunfardo
3
, gli ambiti melodici italiani e francesi, ed il tedesco 
bandoneon. Tale variet� d'elementi accolti nei cento anni di vita di questa 
danza, ne fanno un'arte viva ed attuale. Allo stesso tempo il tango ha dato la 
sua essenza ed il suo modello a racconti, pitture, film, musiche e poemi.  
Ci sembra che, come un percorso terapeutico, il tango curi solitudine, 
insicurezza, noia e curiosit�. Spesso per�, le sue difficolt� tecniche comportano  
                                                          
3
 Linguaggio popolare della città di Buenos Aires, in parte inventato ed in parte legato alla lingua parlata 
dell'immigrante (costituita dalla convergenza di dialetto, du elementi casuali della lingua natia e di 
spagnolo). Originariamente veniva usato come gergo dalla gente della malavita, poi dai settori popolari, 
infine consacrato dal tango e dal teatro popolare. Ha un lessico di circa 7000 parole ed esiste un certo 
rigore lessicale poiché la sua terminologia è frutto di un cosenso collettivo sui significati. 
 8
uno studio ossessivo anche per le persone che vogliono semplicemente 
perfezionarsi. Tanto accanimento non ci sembra legato solo all'esigenza di 
migliorarsi. Anni di frequentazione delle milonghe ci hanno permesso di 
costatare che vi � anche una specie d'antagonismo tra i ballerini. Intorno al 
tango si sviluppa una trib� con regole precise, in cui tutti si conoscono 
unicamente attraverso le proprie doti. All'interno dei microgruppi sorti per il 
tango, si sviluppa la necessit� d'essere sempre presenti, sempre informati di 
eventuali novit�. Col tempo � facile che l'attenzione si sposti dalla danza alla 
vita mondana del gruppo, rischiando di perdere il senso dell'espressione 
artistica. Ecco che si entra in un gioco perverso di compensazione delle proprie 
necessit� di socializzazione.  
Ed ecco che il tango si trasforma e si deforma nella simbologia che gli viene 
attribuita. Una sorta di caricatura si diffonde in un gioco di rimandi, rafforzandosi 
sempre pi� in questi anni (ormai una ventina) che vedono questo ballo al centro 
di una sorta di smania collettiva. La tangomania contagia persone di tutte le et�, 
di tutte le culture e classi: nel corso della trattazione intendiamo evidenziare che 
la nascita di una moda a partire da un fenomeno culturale qual � il tango, � 
stata subito sfruttata dai mezzi di comunicazione che hanno utilizzato questa 
danza come portatrice di valori esteriori e futili. A volte, inoltre, per vendere il 
prodotto tango si � cercato di elevarlo di status associandolo a nomi importanti; 
il tango si � trovato a stretto contatto con il nome di Jorge Luis Borges. 
 
 9
Vicente Rossi, Carlos Vega e Carlos Muzzio S�enz Pe�a, studiosi attenti 
hanno dato versioni diverse sull'origine del tango. Non mi costa nulla 
dichiarare che sottoscrivo tutte le loro conclusioni, nonch� qualsiasi altra. 
Abbiamo una storia del destino del tango che il cinematografo divulga 
periodicamente�
4
 
 
Jorge Luis Borges
5
 non avrebbe apprezzato di vedersi citare cos� 
disinvoltamente, ogni qualvolta fosse apparso l'argomento tango, per avallare 
col suo nome qualsiasi elucubrazione a riguardo, o per attribuirgli frasi a lui 
estranee. 
 
Borges non ha mai nascosto la sua antipatia per l'emigrazione, (�) 
Secondo Ernesto S�bato, Borges rifiutava il tango perch� era nato dalla 
sintesi tra l'uomo della pampa e l'italiano. E gli contrapponeva la milonga, la 
sua forma preferita. (�) Il tango celebra le circostanze, la  
milonga, il destino, gli eroi. (�) Il tango � gringo [straniero], la milonga � 
creola. Comunque quest'ultima permane tagliata fuori dal suo giardino, 
dalla sua biblioteca, e dai racconti della nonna anglosassone
6
 
 
 
                                                          
4
 Cfr. Borges, Jorge Luis, EVARISTO CARRIEGO, Torino, Einaudi Editore, 1999, p. 87. 
5
 Borges ignora, inoltre, il travaglio linguistico dell'Argentina: sdrammatizza la questione non 
considerando il faticoso problema di acculturazione ed inserimento linguistico dell'immigrato. Per  
approfondimenti consultare il testo di Vanni Blengino OLTRE L'OCEANO, Roma, Edizioni Associate, 
1987 
6
 Cfr. Lao, Meri, T COME TANGO, un invito a muoversi al di là degli stereotipi, Roma, Melusina 
Editrice, 1997, p.130. 
 10
La realt� sembra essere quella di un sostanziale disinteresse di Borges nei 
confronti del tango, soprattutto per ci� che concerne la danza e la musica
7
. 
Pare, anche, che Borges si sia contraddetto pi� volte, e che abbia manifestato 
opinioni erronee, prive di fondamento: "le donne non volevano compromettersi 
in un ballo da persone viziose"
8
. Allora ci viene da riflettere quando troviamo 
titoli come "Borgestango", apparso sul manifesto del Roma Europa Festival, per 
indicare l'incontro che ha avuto luogo il 4/10/2000 alla Casa della Letteratura. 
Nella presentazione della programmazione del Roma Europa Festival possiamo 
trovare un interessante articolo di Paolo Collo, caporedattore della casa editrice 
Einaudi. Dalle parole di Collo sembra che Borges abbia avuto legami con il 
tango maggiori di quella che � stata la realt�. Pensiamo che la citazione 
riportata in neretto e tratta dal testo di Evaristo Carriego
9
, andrebbe letta 
insieme alle parole che la precedono: 
 
Ricordo che verso il 1926 io attribuivo agli italiani (�) la colpa della 
degenerazione del tango. Ora vedo in quel mito, o fantasia, di un tango 
<<criollo>> imbastardito dai <<gringos>> un chiaro sintomo di certe eresie 
nazionalistiche che avrebbero pi� tardi devastato il mondo- su istigazione 
                                                          
7
 Cfr. Lao, Meri, T COME TANGO, un invito a muoversi al di là degli stereotipi, Roma, Melusina 
Editrice, 1997, p. 130: "su Piazzola dice che avendo lavorato con lui, ha potuto accorgersi che non ha 
orecchio". 
8
 Cfr. Borges, Jorge Luis, EVARISTO CARRIEGO, Torino, Einaudi Editore, 1999, p. 88. 
9
 "Si direbbe che senza i crepuscoli e le notti di Buenos Aires non possa nascere un tango e che in cielo ci 
attende, noi argentini, l'idea platonica del tango, la sua forma universale (…) e che questa specie 
fortunata abbia, per quanto umile, il suo posto nell'universo". 
 11
dei gringos, naturalmente. Non il bandoneon, n� I diligenti compositori 
(�)hanno ridotto il tango a quello che �, ma la Repubblica intera. (�) 
Alla mia denigrazione del tango di oggi qualcuno vorr� obiettare che il 
passaggio dalla spacconeria alla tristezza non � necessariamente una 
colpa e pu�, anzi, essere indizio di maturit�.  
(�)la differenza non riguarda solo il tono edonistico, ma il tono morale. Nel 
tango quotidiano di Buenos Aires, nel tango delle serate famigliari (�) vi � 
una malvagit� banale, un sapore d'infamia che i tanghi del coltello e del 
bordello non potevano nemmeno sospettare.
10
 
 
Cos'� il tango? Il tango nell'accezione pi� ampia del termine pu� essere inteso 
come una maniera di vivere, sentire e concepire la vita; una forma 
d'espressione appassionata d'artisti e non, di fronte al proprio tempo e alla 
societ�. In esso viene rappresentata la solitudine di una donna e di un uomo, 
che appaiono nella loro unicit�, e mai come anonimi attori. In esso si rivela il 
rituale, la cerimonia di ogni momento della vita; il tango mantiene un vincolo 
obliquo con la realt�: permette di sfuggirla ed allo stesso tempo se ne 
costituisce riflesso spietato.  Rispetto all'etimologia del termine tango non esiste 
un accordo preciso, se non per quanto concerne la differenziazione tra il tango 
argentino e quello spagnolo
11
. Esistono opinioni contrastanti a riguardo, ma � 
certo che la voce tango sia comparsa molto prima della danza o della musica. 
                                                          
10
 Cfr. Borges, Jorge Luis, EVARISTO CARRIEGO, Torino, Einaudi Editore, 1999, p. 95-96. 
11
 L'argomento, trattato già da Meri Lao nel libro T COME TANGO, viene approfondito da Horacio Salas 
nel volume EL TANGO, Editorial Planeta, Buenos Aires, 1986. 
 12
Le informazioni sono vaghe e l'Italia ha potuto avvalersi del valido contributo 
apportato dalla traduzione del libro El Tango (1986) di Horacio Salas, il quale 
riporta numerose ipotesi, che consentono di verificare la quantit� di varianti 
esistite del senso attribuito al termine tango. Si tratta di un'arte poliedrica, che 
spazia tra varie espressioni artistiche, caratterizzata dalla capacit� 
d'interpretazione e d'adattamento ad altri stili. � una musica popolare, basata 
su di una battuta di 4/8 e su di un accordo previo
12
; diviene canzone quando la 
musica si combina con i versi della poesia; � anche una danza dell'abbraccio, 
che si realizza in parte attraverso l'improvvisazione ed in parte mediante passi 
codificati. 
Il tango argentino � una cultura a s� stante che oltrepassa i confini della terra 
che lo ha generato. Affronta questioni esistenziali legate alla condizione umana: 
un repertorio di temi ricorrenti ci presenta l'amore difficoltoso all'interno del 
labirinto urbano con i suoi angoli, la solitudine e la malinconia, il passare 
inesorabile del tempo, l'esilio nella distanza e la conseguente nostalgia, nemica 
e consolatrice nel contempo, il destino ineluttabile e la societ� ingiusta.  
Nonostante le molte ipotesi susseguitesi negli anni, pi� o meno fantasiose, il 
tango � nato tra Buenos Aires e Montevideo, sul Rio della Plata. Sin dall'inizio 
ha rappresentato l'anima di un popolo eterogeneo, e, forse proprio in ragione di 
ci�, fortemente bisognoso di trovare una sua espressione caratterizzante. Arriva 
alla fine del XIX secolo come maniera di vivere, di camminare ed esprimersi, di 
                                                          
12
 Cfr.Nuova Enciclopedia della Musica, Roma, Garzanti Editore, 1983: indicazioni ritmiche che 
consentono di leggere uno spartito rispetto a tempo, struttura e tonalità della frase musicale. 
 13
sentire e fantasticare, voce di coloro che non potevano usare la propria, perch� 
incapaci di comunicare in una lingua sconosciuta e relegati ai margini della 
societ�. Il tango cresce nei sobborghi urbani di Buenos Aires, come la Boca, 
San Telmo o la zona di Parque Lezema. L� dove s'incontrano e scontrano 
retaggi di differenti culture. Sono due i gruppi di persone che s'insediano intorno 
alla citt�. Il primo � costituito dai gauchos, uomini nomadi provenienti dalla 
campagna dell'entroterra, che vivevano come dei fuori legge. Il loro modo di 
vivere era del tutto opposto al prestabilito; basti pensare a Martin Fierro, il 
mitico personaggio argentino creato verso il 1870 da Jos� Hern�ndez
13
, che 
non si trovava n� con l'indio n� con il bianco, e sceglieva di vivere a modo suo. 
I gauchos si avventurarono nella citt� in cerca di possibilit� di sopravvivenza, 
scacciati dalla campagna ormai suddivisa tra i vari proprietari terrieri, ma qui 
trovarono la vita anonima dei sobborghi tipica dei grandi conglomerati 
d'individui.  
L'altro gruppo era formato da immigrati provenienti dall'Europa, che arrivavano 
con la speranza di trovare lavoro. Inizialmente molti di loro erano alloggiati in 
hotel chiamati "hoteles de inmigrantes" in cui restavano per sette giorni; poi 
arrivata una barca con altri immigrati, e spesso i primi venivano alloggiati nei 
conventillos (vecchie case con patio sul quale si affacciavano numerose 
stanze), abitazioni abbandonate dall'�lite porte�a a causa di un'epidemia di 
febbre gialla alla fine dell'800. Questa gente, privata della propria identit� e 
                                                          
13
 José Hernàndez (1834-1886): poeta, scrittore, periodista argentino. 
 14
lontana dal paese natio, cominci� a raggrupparsi nei sobborghi, seguendo lo 
stesso processo avvenuto in Europa intorno alle grandi citt� nell'epoca 
preindustriale ed industriale. Secondo la tradizione del teatro popolare 
argentino la figura dell'immigrato per eccellenza era quella di Cocoliche
14
, ed 
anch'egli gi� ballava il tango a modo suo. 
All'inizio del 1900 il tango comincia a strutturarsi in modo preciso: in ambito 
musicale trova una propria specificit� nel bandoneon, strumento tedesco, e 
nello sviluppo di orchestre tipiche; nella coreografia si delineano i primi passi 
codificati, che diverranno la base fondamentale della tecnica.  
Intorno agli anni '10 molti ballerini si esibiscono nei cabarets parigini, ottenendo 
un ampio successo. L'arrivo a Parigi segna una tappa fondamentale per la 
storia del tango. L'accoglienza francese trasforma un interesse prettamente 
popolare in una travolgente passione che raggiunge anche l'alta borghesia. Di 
conseguenza anche l'aristocrazia argentina si trova costretta ad accettare il 
nuovo ballo. Presentato come una danza esotica, il tango entra a far parte dei 
balli mondani, sconvolgendo una societ� divisa tra i suoi estimatori e coloro che 
lo condannavano per una sua presunta perversione. Il tango diviene lo specchio 
delle trasformazioni sociali, evidenzia la ricerca d'autonomia dalle istituzioni ed i 
cambiamenti culturali. Allo stesso tempo viene modificato dagli europei, mutilato 
per essere adattato alle regole dell'epoca. Gli viene data una certa distinzione e 
                                                          
14
 Personaggio buffonesco del teatro argentino, nato a fine '800 e caratterizzato dall'uso di un linguaggio 
che riuniva spagnolo, calabrese ed italiano; l'imperfezione linguistica si associava ad un 
comportamento ridicolo. Imitando buffonescamente il gaucho, egli indica però, una volontà 
d'inserimento da parte dell'immigrante nella società argentina. 
 15
si altera principalmente sul piano della danza, al fine di essere ballato dalle 
classi sociali pi� alte. Da Parigi il tango si diffonde in tutta Europa, giungendo 
sino all'Asia. In Italia dovr� affrontare la violenta campagna di dissuasione 
attuata da piccoli gruppi di cattolici intransigenti e dalla Chiesa, convinti della 
pericolosit� di questo ballo per la morale dei buoni cristiani. Gli italiani 
accolgono con entusiasmo il tango argentino nonostante i divieti e le minacce 
delle gerarchie ecclesiastiche, che riescono solo ad aumentarne la popolarit�. 
Durante un soggiorno in argentina abbiamo rilevato che oggi il tango, nel senso 
ampio del termine, viene considerato come un possibile elemento distintivo, 
caratterizzante del paese. Ci si chiede se non si possa valorizzarlo, al fine di 
trasformarlo in un prodotto popolare, che rappresenti una nazione e favorisca 
l'entrata di capitali stranieri. La situazione della danza ci si � rivelata diversa da 
quella della musica e della poesia. La musica � apprezzata come nel resto del 
mondo e riscuote sempre un grande successo. La poesia, per ovvie ragioni, si � 
diffusa meno all'estero; tra gli argentini, per�, ottiene un vasto consenso: si 
ascoltano le canzoni e si leggono testi poetici. Solo la danza segue un percorso 
inverso, ottenendo enorme successo all'estero e non nella madre patria.  
Mentre Stati Uniti, Europa, Giappone vivono l'epoca della tangomania, in 
Argentina esiste un ambito molto ristretto in cui il tango viene ballato 
regolarmente. Qui � considerato un ballo semplice e piacevole, da festa 
paesana; sono veramente pochi coloro che si cimentano nel difficile studio della 
 16
tecnica di questo ballo. Quest'ultimi, poi, sceglieranno tra un lavoro all'estero, 
come maestri, e la possibilit� di ballare nei locali turistici della capitale porte�a. 
Non va dimenticata l'esistenza di un vasto mercato, fatto di locali e spettacoli, 
dedicato interamente al turista, che sempre si aspetta di vedere ballare il tanto 
popolare tango. Questo turista esprime le aspettative e le fantasie di un mondo 
che ha mitizzato il ballo; un mondo che ha riversato nel tango sogni e 
frustrazioni, travisandone l'essenza e sperando di ottenere da questo 
un'immagine, un'identit� che lo distingua.  
Oggi, in Argentina, maestri, impresari ed esperti di tango cercano una nuova via 
affinch� questo sia vissuto in maniera diversa, non pi� come un ballo popolare 
da lasciare a s� stesso; a tale scopo si tenta di coinvolgere una popolazione di 
giovani distratta, purtroppo, dalle novit� provenienti dal nord America. 
Crediamo, come probabilmente quanti cercano di diffondere il tango, che 
questo potrebbe divenire la porta verso nuove prospettive per un paese 
costretto lungamente al silenzio da un susseguirsi di dittature, violente e 
repressive; il tango potrebbe farsi portavoce di una cultura viva ed eclettica.  Gli 
esperti s'interrogano, inoltre, sulle strategie da impiegare per contrastare un 
concreto problema economico, che spesso impedisce il realizzarsi di quei 
progetti che rivitalizzerebbero il mondo del tango. Tra le varie iniziative 
realizzate, vi � l'istituzione del giorno nazionale del tango, che richiama 
numerose persone dell'entroterra, e che lascia presupporre, o per lo meno 
auspicare, una crescente attenzione a questa manifestazione artistica da parte 
 17
del governo. In definitiva, attualmente non si pu� ancora parlare di un interesse 
di massa nei confronti del tango, in Argentina; comunque si percepisce che 
qualcosa sta cambiando e che l'attenzione verso il tango sta crescendo, forse 
sulla spinta iniziale di un'esplosione della moda tango in tutto il mondo. 
L'importante, � che si sia innescato un processo che permetta al tango, inteso 
in tutte le sue forme, di evolvere e crescere.  Infine riteniamo che il tango abbia 
in s� la possibilit� di perpetuarsi in una continua evoluzione, e di dare origine a 
forme sempre nuove dall'incontro con altri generi di danze. Un linguaggio 
articolato, basato su di una struttura codificata, si associa alla fantasia dei 
singoli ballerini ed alle infinite variabili offerte dall'improvvisazione coreografica, 
dando origine ad una danza sempre nuova. 
 
-�Oigan, almas de m�sica! Si el tango a muerto, 
lo lloran con raz�n. Y si no a muerto, �Por qu� lo lloran? 
�Inefables malevos, arriba los corazones!  
El tango es una posibilidad infinita.
15
  
 
                                                          
15
 Cit. in Salas, Horacio, TANGO, poesía de Buenos Aires, Buenos Aires, Manrique Zago, 1998, p. 35: 
frase di Leopoldo Marechal. 
 18
1.   ALLE ORIGINI 
 
La ciencia de la historia procede por presunciones y abstracciones para luego 
concatenar, recostruir, revelar en el cuarto oscuro de la meditacion, revivir y 
encontrar un esqueleto sumario y similar al del conjunto misterioso de la vida y el 
arte ya sucedidos. (H. Ferrer)
16
 
 
Le date servono per ordinare fatti salienti, estetiche, stili sociali, nazionali e 
internazionali di ogni tempo; in questo capitolo cercheremo di dare una 
panoramica che permetta ad un lettore neofita di cogliere i momenti salienti 
della storia del tango argentino, principalmente sotto il profilo della danza. 
Divideremo i vari periodi che si sono succeduti in epoche, denominate secondo 
la definizione adottata dagli studiosi dell'Academia Nacional del Tango. 
Cercheremo, anche, di portare un barlume di luce in pi� sulla tanto discussa 
etimologia del termine "tango"; e forniremo una panoramica delle numerose 
ipotesi fatte sulla nascita di questo ballo, spesso travisata rispetto a luoghi e 
date.  
 
 
                                                          
16
 Cfr. Ferrer, Horacio, EL SIGLO DE ORO DE TANGO, Buenos Aires, Manrique Zago, 1998, p. 9.