5
cambiamento di atteggiamento che ha visto l’Italia turistica completamente
rinnovata sia sul fronte del tour operating che sul fronte del dettaglio.
1.1.1 IL PASSAGGIO DALL’OLD TOURISM AL NEW TOURISM
Il turismo è nato come fenomeno di massa e ciò ha comportato lo sviluppo di
un fenomeno di standardizzazione ed inflessibilità dei prodotti turistici e dunque
delle vacanze. I package erano prodotti su larga scala, attraverso la ripetizione di
identici fattori che permettevano all’impresa di raggiungere un’efficiente
economia di scala. Questa situazione era causata soprattutto da una maggiore
richiesta di sicurezza e stabilità da parte del turista, principalmente nel periodo
post-guerra. Con il passare degli anni però si è affermato un nuovo tipo di
turismo, basato su elementi contrapposti al vecchio: flessibilità, segmentazione e
consapevolezza, anche per quel che riguarda il rapporto con l’ambiente.
I prodotti turistici sono molto più flessibili e da questo scaturisce anche una
maggiore competitività per il pricing; i turisti sono più consapevoli del viaggio
che andranno ad effettuare e richiedono molte più informazioni sulle destinazioni,
principalmente di carattere culturale o ambientale. L’impresa beneficia non solo di
un’economia di scala, ma anche di un’economia di scopo, associata alla
produzione di una varietà di alternative piuttosto che di una ripetizione di identici
fattori.
Il “New Tourism” nasce da un nuovo stato di benessere e da un cambiamento di
valori che ha generato una nuova domanda turistica; il nuovo turista è spontaneo,
6
ha un forte spirito d’osservazione, una grande coscienza ambientale e non
recepisce passivamente tutto ciò che gli sta intorno: “see and enjoy, but not
destroy”
3
. A ciò bisogna aggiungere le situazioni contingenti come la
deregulation nel campo aeronautico e nuove strategie amministrative portate
avanti dai tour operator.
Ma quel che più di tutto ha dato una svolta al turismo è l’avvento della tecnologia.
1.1.2 L’AVVENTO DELLA TECNOLOGIA
Un intero sistema di tecnologie studiato appositamente per l’industria turistica
si è, di recente, rapidamente diffuso. Il turismo, così come è oggi inteso, è un
settore basato sulle informazioni visto le molteplici sfaccettature che può
assumere e i diversi elementi che deve considerare. Un elevato flusso di
informazioni permette un miglior controllo della situazione. Il Sit, System of
information technologies, consta di servizi di teleprenotazioni, videoconferenze,
Mis( management information system), informazioni sulle linee aeree, Crs
(computerized reservation system), comunicazione mobile, comunicazione
satellitare, e tantissimi altri servizi che possono risultare utili.
La tecnologia ha migliorato l’efficienza della produzione, la qualità del servizio
ed ha permesso la nascita di nuovi servizi da offrire al pubblico. Tutto questo ha
permesso lo sviluppo in misura esponenziale del settore turistico ed una richiesta
sempre maggiore dei suoi servizi e dei suoi prodotti.
3
Poon 1993:90
7
1.2 IL PRODOTTO TURISTICO E GLI INTERMEDIARI
DEL TURISMO
Il prodotto turistico è l’output dell’attività di produzione di un’azienda
turistica, di un insieme di aziende, di un sistema ancora più vasto coinvolgente
imprese ed altre organizzazioni. A seconda delle caratteristiche del prodotto
globale, l’offerta sarà realizzata da un insieme più o meno ampio di aziende e di
organizzazioni; si dovrà quindi considerare un sistema di offerta e dei prodotti
specifici realizzati dalle singole aziende.
Il prodotto diventa realtà solo dopo che è stata vissuta l’esperienza di un viaggio,
dopo che è stata percepita l’emozione di un paesaggio e dopo che sono stati
erogati al cliente tutti i servizi. L’arte di mettere assieme tutti questi elementi è
detta packaging.
Nel turismo il packaging è un atto creativo delle singole aziende che offrono uno
o più elementi del composito servizio turistico; è un processo di integrazione e di
trasformazione alla fine del quale troviamo un package, ossia il risultato
dell’azione combinatoria.
Il prodotto turistico inteso in senso globale, è definito da alcuni componenti:
l’accessibilità, le attrazioni, i servizi, l’immagine ed il prezzo.
L’accessibilità del luogo riflette la difficoltà per raggiungere la destinazione con
uno o più mezzi di trasporto; questo è legato all’efficienza delle infrastrutture di
collegamento.
8
Le attrazioni influenzano il turista nelle sue scelte. Gli elementi del prodotto
possono essere tangibili o intangibili. Sono tangibili le attrazioni naturali e le
attrazioni antropiche; sono intangibili le attrattive culturali ed il richiamo sociale.
I servizi di un luogo sono le attrezzature che consentono al turista di sostare e
godere delle attrazioni di una destinazione.
L’immagine definisce le aspettative del turista nei confronti di una destinazione.
Ed infine il prezzo, preso come metro di valutazione della qualità offerta.
4
Le relazioni tra la domanda e l’offerta possono assumere diverse configurazioni:
• Punto-punto
• Network
• Package
Nella configurazione punto-punto il prodotto turistico complessivo viene
composto dall’utilizzatore attraverso un insieme di singole relazioni con i diversi
attori del sistema di offerta.
La configurazione network è costituita da un insieme di aziende, specializzate sia
in produzioni diverse sia dello stesso tipo, che si connettono e si accordano
secondo diverse forme tecnico-giuridiche per assicurare determinati standard di
qualità e di prezzo all’utilizzatore.
Nella configurazione package il prodotto turistico viene progettato e assemblato
da un’impresa che risolve ex ante il problema dell’unità e della coerenza del
prodotto complessivamente offerto. Vi è un sistema controllato in cui i gradi di
4
Vertullo 1996: 108 e segg. – Le ricerche di marketing nel turismo – Franco Angeli, Milano.
9
libertà dell’utilizzatore tendono ad essere limitati; ciò comporta una certa rigidità
rispetto alla adattabilità del prodotto e alla possibilità di partecipazione
dell’utilizzatore
5
. L’impresa che funge da “intermediatrice” è, generalmente,
l’azienda di tour operating, seppur definirle solo intermediatrici è troppo riduttivo
per questo tipo di imprese.
L’intermediazione turistica, intesa come contatto sia con i clienti(domanda) che
con i fornitori(offerta), è un punto focale nel campo turistico. Quest’attività è
svolta da aziende con caratteristiche gestionali ed operative molto diverse seppur
si tende ad accomunarle. Dal punto di vista legislativo sono definite intermediarie
le “attività di tour operator e di agenzia di viaggio e turismo, che esercitano
congiuntamente o disgiuntamente attività di produzione, organizzazione e
intermediazione di viaggi e soggiorni e ogni altra forma di prestazione turistica a
servizio dei clienti, siano esse di incoming che di outgoing. Sono altresì imprese
turistiche quelle che esercitano attività locali e territoriali di noleggio, di
assistenza e di accoglienza ai turisti.”
6
Il nostro studio pone l’attenzione principalmente sulle attività delle aziende di tour
operating e sulle strategie da esse adottate per creare “valore”.
Ciò che però limita il libero svolgimento di qualsiasi strategia è la Sostenibilità:
ogni attività messa in atto deve essere sopportabile dall’ambiente, oltre che
economicamente vantaggiosa per l’Azienda.
5
Rispoli e Tamma 1995 – Risposte strategiche alla complessità: le forme di offerta dei prodotti
alberghieri – Giappichelli, Torino.
6
Definizione fornita dalla Conferenza Stato-Regioni in applicazione della Legge Quadro sul
Turismo n. 135 del 2001.
10
1.3 IL TOUR OPERATOR
Il tour operator può essere definito come il soggetto imprenditoriale che si
impegna nella combinazione dei servizi turistici elementari necessari per rendere
possibile lo svolgimento della vacanza organizzata
7
. Esso acquisisce la
disponibilità di una gamma di servizi turistici(servizi di trasporto, di ristorazione,
ricettivi, di intrattenimento, ecc.) in grande quantità servendosene per
confezionare un particolare tipo di prodotto, generalmente a qualità garantita, che
è il “package”.
Volendo riportare una definizione alquanto colorita del Madonna si può dire
che:”il package è una confusione dei servizi originali che perdono individualità
per recuperare valore, utilità ed immagine a livello aggregato, nella prestazione
globale”
8
.
Il tour operator viene visto come soggetto catalizzatore nella produzione del
pacchetto turistico del quale fornisce direttamente alcuni servizi essenziali come
l’assistenza di proprio personale a destinazione o accompagnatori.
La nascita si fa risalire al 1841 quando Thomas Cook organizzò un treno charter
di 100 posti per fare un’escursione di una sola giornata fuori Londra.
Il tour operator italiano è nato fra gli anni ’70 ed ’80 basandosi principalmente su
due pacchetti: il mare/charter ed il pacchetto IT con voli di linea. Questi due
pacchetti sono stati subito sostituiti da altre tipologie di package come la vacanza
7
Peroni 2000 – Le agenzie di viaggio: modelli di aggregazione – Franco Angeli, Milano.
Brunetti 1999 – Il turismo sulla via della qualità – Cedam, Padova.
8
Madonna, 2001:76 – L’azienda alberghiera – Giuffrè, Milano.
11
in villaggio, settore in cui i Viaggi del Ventaglio ha raggiunto la leadership, ed il
prodotto crociera, dove primeggia la Costa Crociera.
9
Come ci suggerisce il Peroni, esistono due scuole di pensiero riguardanti la natura
funzionale dell’attività dei tour operator. Secondo una prima concezione il T.O.
( tour operator) figura come impresa di trasformazione che si serve della materia
prima( fattori di attrattiva) per costruire un nuovo prodotto non solo sommando i
semplici servizi di base. Una corrente di pensiero opposta, invece , vede il T.O.
come un grossista di un prodotto già esistente; la sua attività sarebbe quindi quella
di un’acquisizione di massa dei servizi turistici di base e di una semplice
sommatoria dei vari elementi tale da formare il package. In questo caso ci
troveremmo di fronte ad un nuovo tipo di impresa chiamato tour wholesaler.
L’attività del tour operator non è certo priva di rischi. Organizzando
professionalmente vacanze secondo una logica industriale, può incorrere nel
rischio generale d’impresa data la possibilità di non incontrare i gusti del mercato
a cui si rivolge. Inoltre la produzione e l’organizzazione dei prodotti turistici
avviene attraverso contratti a diverso livello di rischio( allotment vuoto per pieno,
allotment parzialmente garantito o non garantito, gestione diretta di strutture
ricettive,ecc.) stipulati con i fornitori. Perciò il controllo del rischio è basato sulla
capacità di prendere le giuste decisioni ed adottare le adeguate strategie dal punto
di vista qualitativo, quantitativo e di assemblaggio, in funzione delle previsioni di
vendita.
9
Scotti 2001-Il sistema dell’intermediazione e della distribuzione turistica – in IX rapporto sul
turismo italiano, il Sole 24 Ore.
12
La grande importanza che ha assunto il tour operator è dovuta soprattutto alla sua
posizione all’interno del settore turistico; quest’ultimo può essere diviso in settore
ristretto e settore allargato. Del primo fanno parte le attività esclusivamente
turistiche(comparto ricettivo, organizzazione di convegni,ecc.); nel secondo
rientrano le attività non solo turistiche( trasporti, ristorazione, ecc.)
10
. Il tour
operator, in quanto produttore di viaggi, si pone tra il settore turistico ristretto è
quello allargato, poiché il pacchetto turistico offre tutta la gamma di servizi di cui
il turista ha bisogno.
La struttura organizzativa rappresenta una variabile a disposizione
dell’imprenditore. In presenza di mutamenti di fattori interni ed esterni può essere
opportuno modificare la struttura organizzativa.
La struttura più adottata è il modello funzionale che comporta la ripartizione
delle competenze direzionali in rapporto alla diversa natura dei problemi da
amministrare.
10
Scannerini 1999 – Tour operator, il controllo della gestione – Cedam, Padova.
13
Tabella n. 1-Tour Operator,Modello funzionale
Direzione Generale
Direzione Tecnica Direzione Commerciale Direzione Amm.
Rapporti con i fornitori Distribuzione Contabilità
Programmazione viaggi Promozione Personale
Booking/Vendite Pubblicità
Pubbliche relazioni
Meno frequente è la struttura divisionale, adatto ad imprese di grandi dimensioni.
La struttura prevede la suddivisione in più parti(divisioni) e ciascuna è considerata
come impresa a sé stante. Esistono strutture multidivisionali per prodotto o per
area geografica, a seconda della gestione della divisione. Solo alcune funzioni
sono svolte a livello centrale. Ogni divisione è un centro di profitto ed è affidata
ad un direttore con ampia autonomia.
11
11
Grasso 1997:85 e segg. – Le imprese di viaggio, l’organizzazione dei tour operator.
14
Tabella n. 2 – Tour Operator, Modello divisionale
Direzione Centrale
Divisione A(Prodotto) Divisione B(Area geografica)
Direzione tecnica Direzione tecnica
Direzione Commerciale Direzione Commerciale
Direzione Amm. va Direzione Amm. va
1.3.1 TOUR ORGANIZER
Insieme alla figura del tour operator, altri operatori svolgono l’attività di
organizzazione di viaggi. Tra questi ricordiamo il tour organizer ed il tour
wholesaler.
La differenza rispetto al tour operator sta nella diversa assunzione di rischio e
nella minore innovazione offerta.
Il tour organizer fornisce attività di consulenza nella scelta delle alternative e
garantisce assistenza durante il periodo di fruizione del servizio, ma il rischio
assunto è minore. L’assemblaggio del viaggio avviene, infatti, su richieste
specifiche del cliente che esprime la propria aspettativa di vacanza. Inoltre anche
la fase di commercializzazione è differente poiché il tour organizer non si affida a
15
cataloghi ma all’immagine e all’affidabilità dell’operatore stesso, il quale applica
un mark-up rispetto alle tariffe nette dei servizi elementari assemblati in package.
1.3.2 TOUR WHOLESALER
Come abbiamo già detto il tour wholesaler o grossista di viaggi, è l’impresa
specializzata nell’acquisto di grandi quantitativi di servizi turistici, ottenendo così
dei costi minori. L’impresa, limitandosi solo ad intermediare e a non innovare i
prodotti, assume su di sé il rischio ma dà un apporto in termini creativi quasi
nullo, mirando più che altro a notevoli risparmi di costo.
16
1.4 LE FUNZIONI DEL TOUR OPERATOR
Il tour operator è nella maggior parte dei casi un’impresa commerciale che
persegue uno scopo di profitto e i destinatari della sua offerta sono
esclusivamente i turisti.
L’attività tipica può essere ricondotta a tre diversi processi operativi o process
chain:
• Gestione corrente
• Gestione dei clienti
• Gestione dei fornitori
Nella gestione corrente il tour operator acquista e assembla i pacchetti turistici per
poi rivenderli. In questa fase si avvale della tecnologia, soprattutto nella vendita.
Lo sviluppo dei Gds(Global distribution system) e dei Crs(Computer reservation
system), unito ad Internet, permette al tour operator di accedere direttamente sul
mercato.
Ciò crea maggiore competitività per l’impresa ed una maggiore percezione della
qualità; percezione tra l’altro già garantita all’interno del package assieme
all’assistenza post-vendita.
La convenienza economica dell’acquisto del prodotto pre-confezionato dipende
dalla capacità del tour operator di lavorare su grandi numeri, creando economie di
scala ed individuando le esigenze del proprio target-group. Il valore aggiunto che
scaturisce dipende appunto dalla preferenza che i potenziali consumatori sono
disposti ad accordare al prodotto.
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La realizzazione di questo valore aggiunto appare come la condizione minima di
esistenza e di sopravvivenza delle imprese di produzioni di viaggi
12
.
La gestione dei clienti richiede l’adozione di strumenti e tecniche per la
contabilità dei debiti, la gestione dei documenti e la gestione dei reclami.
Le stesse tecniche si rendono utili per la gestione dei fornitori, attinenti ai rapporti
e alla gestione dei pagamenti. L’information technology fornisce i principali
vantaggi soprattutto per la maggior affidabilità ed il maggior controllo delle
funzioni-base di un tour operator. Tutto ciò genera quel che è chiamato” La catena
del valore”, di cui in seguito parleremo.
Basandosi su una logica di marketing è possibile individuare aziende di tour
operating rivolte a differenti tipologie di mercato secondo differenti criteri. Si
parla di profili di specializzazione che possono essere rappresentati, citando i più
importanti, dal prodotto e dall’ambito geografico.
Il primo distingue l’attività del tour operator a seconda del prodotto o della linea
di prodotti offerti; il secondo in base ai mercati di destinazione dell’offerta o di
destinazioni turistiche all’interno di un’area geografica. Ciò permette di
differenziare le attività dei tour operator a seconda se si rivolgono ad un
determinato tipo di mercato, con un’offerta limitata del prodotto(tour operator di
nicchia), oppure se la loro offerta è rivolta a diversi mercati con un’ampia gamma
di prodotti( tour operator generalisti).
12
Scannerini 1999: 11
18
Ulteriori funzionalità del tour operator derivano anche dalla nazionalità dei
mercati serviti: tour operator incoming e outgoing.
Il tour operator incoming vende i propri servizi per aumentare il grado di fruibilità
della destinazione turistica; il tour operator outgoing presenta un numero più
elevato di destinazioni verso le quali indirizzare i flussi turistici.
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13
Alvino 2002:166 e segg. – Scelte di valore e politiche di sviluppo delle aziende di tour operating
– Giappichelli, Torino