Cap. 1: il settore lapideo 
 
2
delle rocce ornamentali di pregio (marmo e granito), CO.GE.MAR. 
S.r.l., localizzata nel comprensorio apuo versiliese.  
I motivi d�interesse verso questa impresa originano dalla sua rilevata 
capacit� di realizzare una crescita significativa in un settore che negli 
ultimi anni ha mostrato evidenti segnali di difficolt�, specie per 
l�imprese appartenenti alle aree di pi� antica tradizione lapidea quale 
il comprensorio apuo versiliese.  
Nonostante sia possibile, infatti, riscontrare una situazione che vede 
la produzione mondiale crescere di anno in anno in quantit� e valore, 
questa espansione � imputabile prevalentemente all�ingresso nel 
settore di nuovi paesi competitori, che possono usufruire di alcuni 
vantaggi nell�acquisizione di fattori produttivi.  
L�aumento della concorrenza che si � venuta generando ha finito cos� 
per mettere in difficolt� molte imprese appartenenti ai pi� antichi 
bacini di produzione e trasformazione del marmo e granito. 
Contemporaneamente alla messa in crisi di un modello di produzione 
consolidato, si sono per� aperte anche grandi opportunit� 
specialmente per una rinnovata domanda di prodotti di qualit� medio 
alta, su cui le imprese italiane ed in particolare le imprese del 
comprensorio apuo versiliese, devono fondare la nuova sfida 
competitiva.  
Ecco che lo sviluppo posto in essere da Cogemar costituisce un 
Cap. 1: il settore lapideo 
 
3
percorso strategico d�indubbio interesse che potrebbe fornire 
indicazioni valide anche per altre imprese del comprensorio.  
L�obiettivo del presente lavoro �, pertanto, in estrema sintesi: quello 
d�indagare il processo strategico di sviluppo con il quale Cogemar ha 
fatto fronte alle nuove esigenze poste dall�evoluzione del settore e che 
ha portato alla elaborazione di una nuova formula imprenditoriale ed 
all�adozione accorgimenti strutturali atti ad adeguare la struttura 
aziendale alle nuove necessit�. 
Il lavoro � articolato in tre parti fondamentali, nel primo capitolo sono 
stati affrontati alcuni aspetti di carattere generale relativi al settore, di 
modo da pervenire ad una conoscenza d�insieme sull�offerta, sulla 
domanda, sul contesto competitivo.  
Nel secondo capitolo, l�attenzione � stata, invece, concentrata sul 
comprensorio apuo versiliese. E� cos� stata analizzata la sua natura di 
sistema territoriale e descritto il sistema produttivo e le varie tipologie 
d�imprese presenti, al fine d�individuare quale sia la portata dei fattori 
contestuali nell�influenzare i possibili percorsi strategici messi in atto 
dalle imprese lapidee. 
Nel terzo ed ultimo capitolo si definisce un modello interpretativo 
attraverso il quale poter analizzare il processo di sviluppo messo in 
atto Cogemar S.r.l., richiamandosi ai concetti di �sviluppo-stabilit��, 
di �idea di sviluppo� e �business idea� ed alla configurazione 
Cap. 1: il settore lapideo 
 
4
dell�impresa per assetti.  
Poich� il processo di sviluppo si costruisce su una visione di business 
che si � andata modificando, analizzeremo quali sono i fattori 
caratterizzanti il cambiamento relativamente agli elementi costitutivi 
ed ai caratteri peculiari della formula imprenditoriale.  
Sono, quindi, affrontate a livello degli assetti di governo e di sistema 
operativo, le analisi dei fabbisogni generati dal processo di sviluppo, 
che hanno determinato modifiche e aggiustamenti in ordine alla 
struttura aziendale. 
 
Infine, ringraziamo per la disponibilit� e per la preziosa 
collaborazione, i dirigenti di Cogemar e tutti coloro che ci hanno 
offerto il loro aiuto.  
  
CAPITOLO 1  
 
IL SETTORE LAPIDEO 
  
1.1. La produzione mondiale 
1.1.1. Le dimensioni dell�offerta 
 
Il settore lapideo delle rocce ornamentali, a livello mondiale, si trova 
ormai da molti anni in una fase storica di costante espansione. Non 
mancano, inoltre, le premesse per ritenere, che tale fase possa 
continuare anche negli anni successivi. 
Nel 1995 si stima che nel mondo siano state scavate 39 milioni di 
tonnellate di materiale lapideo grezzo (Tav.1), registrando un 
incremento percentuale del 3,17 % rispetto al 1994, e del 30% se 
confrontiamo i dati con quelli del 1992.  
Anche il 1995 ha quindi confermato la tendenza positiva, per ci� che 
concerne la produzione mondiale. E� comunque necessario precisare 
come la velocit� di crescita rispetto agli anni precedenti sia rallentata. 
Difatti nel 1994 l�incremento era stato pari a circa il 6% e nel 1993 
Cap. 1: il settore lapideo 
 
6
intorno al 8%. 
PAESI 1992 1994 1995 94-95 92-95
000.tonn % 000.tonn % 000.tonn % var. % var. %
CEE 15.250 50,8 16.850 44,6 17.810 45,7 5,7 16,7
Altri paesi europei 1.500 5 4.100 10,9 3.630 9,3 142
Europa 16.750 55,8 20.950 55,5 21.440 55 2,3 28
Resto del mondo 13.250 44,2 16.850 44,6 17.560 45 32,5
Totale 30.000 100 37.800 100 39.000 100 3,17 30
 
Tav.1: La produzione mondiale. 
Fonte: Montani (1996). 
 
L�Europa, sia da un punto di vista storico e culturale, sia in termini di 
produzione (ma anche per i consumi e gli scambi come potremo 
vedere in successive tabelle), rimane ancora il continente leader. 
Da sola esprime circa il 55% della produzione mondiale e in 
particolare la CEE, con il 2% della terra emersa e il 6% della 
popolazione, ha una produzione di 17.850.000 tonnellate di materiale 
grezzo che rappresentano il 45,7 % del totale mondiale. Vero � che, a 
fronte degli aumenti di produzione in termini assoluti, la CEE 
continua a perdere terreno rispetto alla quota mondiale di produzione, 
che passa dal 50,8% al 45,7% in tre anni. Il dato a livello europeo �, 
invece, mitigato dall�ottimo trend di crescita fatto registrare dai cos� 
detti �altri paesi europei�, per cui si passa dal 55,8% del 1992, al 55% 
Cap. 1: il settore lapideo 
 
7
del 1995, mantenendo sotto ad un punto percentuale la riduzione 
dell�incidenza europea nella quantit� complessiva di materiale lapideo 
estratto nel mondo. Il dato, peraltro, conferma l�intensit� della crescita 
nei paesi extra europei e nel resto d�Europa.  
 La maggiore intensit� della produzione europea � confermata (Tav.2) 
anche dal rapporto tra attivit� estrattiva e residenti pari a circa kg. 
50,3 per abitante per quanto riguarda la CEE. E�, invece, di kg. 9 per i 
paesi europei non appartenenti alla CEE, valori che scendono 
sensibilmente, kg. 3,6 per abitante, per il resto del mondo.  
 
PROD./AREA PROD./ABIT.
000 Kmq. tonn./Kmq. Kg./Ab.
CEE 3.147 5,7 50,3
Altri paesi europei 8.731 0,5 9
Europa 11.878 1,8 28,4
Resto del mondo 123.375 0,1 3,6
Totale 134.416 0,3 6,9
 
Tav.2: La produzione mondiale incidenza per superficie ed abitanti (1995). 
Fonte: Montani (1995). 
 
Tutti i paesi produttori dell�Europa comunitaria (Tav.3), fatta 
eccezione del Belgio, hanno registrato negli ultimi tre anni un 
aumento della produzione. Nel 1995 i risultati pi� significativi sono 
stati raggiunti in particolare dal Portogallo, Spagna, Grecia e 
Cap. 1: il settore lapideo 
 
8
Finlandia, che hanno visto aumentare la loro capacit� produttiva 
anche rispetto al 1994. 
PAESI 1992 1994 1995 94-95 92-95
000 tonn. % 000 tonn. % 000 tonn. % var. % var. %
Italia 7.200 44,7 7.500 42,7 7.500 42,1 0 4,2
Spagna 3.000 18,6 3.400 19,4 3.500 19,7 2,9 16,6
Grecia 1.750 10,9 2.000 11,4 2.050 11,5 2,5 17,1
Francia 1.100 6,8 1.500 8,5 1.500 8,4 0 36,4
Portogallo 750 4,7 1.200 6,8 1.300 7,3 8,3 73,3
Germania 500 3,1 600 3,4 600 3,4 0 20
Belgio 700 4,3 400 2,3 400 2,2 0 -42,8
Fillandia 405 2,5 400 2,3 430 2,4 7,5 3,1
Svezia 315 2,0 300 1,7 280 1,6 -6,7 -11,1
Irlanda 152 0,9 150 0,8 150 0,8 0 -1,316
Altri 250 1,6 100 0,6 100 3 0 284
TOTALE 16.122 100 17.550 100 17.810 100 1,5 10,5
 
Tav.3: Le produzioni nazionali dei paesi CEE. 
Fonte: Montani (1996). 
 
L�Italia incrementa la propria produzione di grezzo rispetto ai dati del 
1992 raggiungendo la quantit� di 7,5 milioni di tonnellate, valore che 
la conferma ancora leader europeo e mondiale.  
Resta per� da rilevare che tali volumi produttivi erano gi� stati 
raggiunti nel 1989. Inoltre il fatto che anche nel �93 e �94 si sia 
prodotta la stessa quantit�, mostra come il nostro paese sia 
Cap. 1: il settore lapideo 
 
9
quantomeno prossimo al limite delle proprie potenzialit� estrattive. 
L�Italia con il 19,2% della produzione lapidea mondiale e il 42,1 della 
CEE, mantiene il primato anche per ci� che riguarda il rapporto tra 
volume estratto e superficie del territorio (Tav.3).  
Il valore pi� alto dell�incidenza della produzione su abitante spetta, 
invece ancora alla Grecia, la quale si attesta su misure che superano la 
media europea di circa quattro volte e la media mondiale di oltre venti 
volte. Tra i paesi extra comunitari, � notevole la performance della 
Turchia, che ripetendo il successo che era stato registrato nel 1994 si 
riconferma il paese con il tasso di crescita della produzione pi� alto 
(intorno al 20%, Tav.4).  
PAESI 1992 1994 1995 94-95 92-95
000 tonn. % 000 tonn. % 000 tonn. % var. % var. %
TURCHIA 600 1.000 29 1.200 33 20 100
RUSSIA 1000 730 22 750 21 2,7 17
UCRAINA *** 420 13 420 12 0
REP. CECA *** 250 7,4 270 7,4 8
NORVEGIA 292 250 7,4 300 8,3 20 2,7
POLONIA *** 250 7,4 250 6,9 0
SVIZZERA 200 200 5,9 200 5,5 0 0
BULGARIA 133 150 4,4 170 4,7 13,3 27,8
ALTRI *** 150 4,4 70 1,9 -53,3
TOTALE 3.400 100 3.630 100 6,76
 
Tav.4: Le produzioni degli altri paesi europei. 
Fonte: Montani (1996). 
Cap. 1: il settore lapideo 
 
10
I paesi dell�est europeo aumentano o mantengono pressoch� invariate 
le proprie produzioni, confermando i sintomi di ripresa di questa area, 
che si erano gi� fatti annunciare nel 1994. 
Nell�ambito dei paesi extraeuropei, sono senz�altro da registrare le 
crescite sostenute dalla Cina, pi� 127,3% rispetto al 1992 dall�India 
pi� 100% e dal Brasile che ha visto uno sviluppo del 88,9%, (Tav.5).  
Per il 1995 si segnala come l�India abbia avuto un tasso di crescita del 
12%, il doppio del Brasile. Il dato � interessante per il fatto che i due 
paesi sono diretti antagonisti per tipologia di materiale prodotto.  
Una crescita intensa � stata riportata anche dal Vietnam e da altri 
paesi del Sud-Est asiatico come la Malesia, Indonesia e Tailandia.  
Hanno invece segnato il passo le produzioni di Taiwan, mentre per la 
Corea del Sud e il Giappone, si � assistito a un calo produttivo 
compreso tra il 6 e l�11%.  
Nel continente africano, la produzione ha visto una crescita estesa a 
quasi tutti i paesi produttori. In particolare � da rilevare l�incremento 
dello Zimbabwe, il quale ha nel �95 superato per la prima volta il 
volume delle 100.000 tonn. Si � poi realizzata la ripresa del Sud 
Africa, che riporta la propria capacit� produttiva sui volumi del 1992, 
a fronte della flessione che aveva registrato nel 1994. 
Per quanto concerne il continente americano, le produzioni degli USA 
fanno registrare nel 1995 un leggero incremento rispetto al 1994, 
Cap. 1: il settore lapideo 
 
11
anche se non si sono raggiunti ancora i volumi produttivi ottenuti nel 
1992. 
PAESI 1992 1994 1995 94-95 92-95
000 tonn. % 000 tonn. % 000 tonn. % Var.% Var.%
Cina 2.200 16,6 4.500 26,7 5.000 28,5 11,1 127,3
Brasile 900 6,8 1.600 9,5 1.700 9,7 6,2 88,9
India 900 6,8 1.600 9,5 1.800 10,3 12,5 100,0
Sud Corea 1.500 11,4 1.500 8,9 1.400 8,0 -6,7 -6,7
USA 1.500 11,4 1.350 8,0 1.400 8,0 3,7 -6,7
Messico 400 3,0 900 5,3 550 3,1 -38,9 37,5
Sud Africa 650 4,9 560 3,3 650 3,7 16,1 0,0
Giappone 450 3,4 450 2,7 400 2,3 11,1 -11,1
Canada *** 400 2,4 400 2,3 0,0
Indonesia 150 1,1 350 2,1 400 2,3 14,3 166,6
Taiwan *** 350 2,1 350 2,0 0,0
Kazakistan *** 280 1,6 280 1,6 0,0
Argentina *** 250 1,5 250 1,4 0,0
Filippine *** 250 1,5 250 1,4 0,0
Uzbekistan *** 250 1,5 250 1,4 0,0
Tailandia 150 1,1 220 1,3 250 1,4 13,6 66,7
Armenia *** 200 1,2 200 1,1 0,0
Pakistan *** 200 1,2 200 1,1 0,0
Iran *** 150 0,9 200 1,1 33,3
Malesia *** 120 0,7 150 0,9 25,0
Zimbabwe *** *** 110 0,6
Vietnam *** *** 100 0,6
Arabia Sau *** *** 100 0,6
Altri 2.850 21,5 1.370 8,1 1.170 6,7
TOTALE 100 100 100 4,2 50,7
Tav.5: Le produzioni mondiali dei paesi extra europei. 
Fonte: Montani (1996). 
Cap. 1: il settore lapideo 
 
12
In Canada, nonostante il gran potenziale di risorse disponibile e il 
rinnovato interesse per il mercato delle pietre ornamentali, sono state 
registrate in questo paese l�apertura di numerose cave, mantiene i 
livelli produttivi conseguiti nel 1994. 
Infine, a dispetto della gi� citata crescita del Brasile, fa invece 
riscontro il vistosissimo calo della produzione del Messico, che sfiora 
il 40%, spiegabile in parte con la profonda crisi economica che nel 
1995 ha colpito il paese.  
La produzione d�escavato, da destinarsi all�attivit� di trasformazione, 
si articola su tre principali classi merceologiche: dei marmi, dei 
graniti e delle ardesie. La tavola 6 mostra quale sia stato l�andamento 
storico, negli ultimi settanta anni di queste produzioni. 
In primo luogo, osserviamo come i marmi, che rappresentano 
attualmente il 55% delle rocce ornamentali estratte pari a 21,450 
milioni di tonnellate, siano stati interessati nel corso degli anni da una 
continua flessione del peso relativo delle quantit� prodotte, rispetto ai 
graniti. D�altro canto, lo sviluppo dei graniti molto forte nel corso 
degli ultimi vent�anni, man mano che si sperimentavano nuovi usi per 
questo materiale e si scoprivano tecnologie pi� efficienti per la sua 
lavorazione, pare adesso avere rallentato un po� la sua crescita. 
Cap. 1: il settore lapideo 
 
13
Difatti, nel corso del �95, non si � registrato
1
, sensibili variazioni 
rispetto al �94 per quanto riguarda i quantitativi percentuali delle 
rispettive produzioni di marmo, granito e pietre. 
Questa interruzione del calo delle produzioni di calcarei, pu� essere 
spiegata grazie all�incremento, anche se contenuto, fatto registrare da 
alcuni tradizionali produttori come la Grecia, il Portogallo, la Turchia, 
ma anche da alcuni paesi del Sud Est asiatico dove la produzione di 
marmo �, invece, pi� recente.  
 
ANNI CALCAREI SILICEI ARDESIA TOTALE
000 tonn. % 000 tonn. % 000 tonn. % 000 tonn.
1926 1.175 65,6 175 9,8 440 24,6 1.790
1976 13.600 76,4 3.400 19,1 800 4,5 17.800
1986 13.130 60,5 7.385 36 1.195 5,5 20.710
1994 20.790 55,5 15.120 40 1.195 5,5 21.710
1995 21.450 55 15.600 40 1.950 5 30.000
 
Tav.6: Produzione mondiale per tipi; andamento storico. 
Fonte: Montani (1996). 
 
Possiamo affermare come dal complesso dei dati esaminati, emerga 
forte la vitalit� di un settore lapideo, che vede ormai da qualche anno 
continui incrementi della produzione, anche se variabili per quanto 
                                                           
1
 Forse per la prima volta da quando sono condotte indagini statistiche di questo tipo. Cfr. Cfr. 
Cap. 1: il settore lapideo 
 
14
concerne la dimensione e la velocit� relativa. 
Altro elemento da rilevare � quello che, secondo alcune fonti
2
,si 
sarebbe verificato il passaggio di consegne, per quanto attiene alla 
leadership quantitativa, dall�Italia alla Cina, che diventerebbe cos� il 
primo produttore mondiale d'escavato. 
 Anche se in questo lavoro abbiamo preferito attenersi a fonti pi� 
caute, tale ipotetico sorpasso assume in ogni caso un significato nella 
misura in cui segnala, come sempre pi� di frequente i cambiamenti 
pi� interessanti provengano da paesi in via di sviluppo o di recente 
industrializzazione o pi� in generale da paesi extraeuropei. 
D�altra parte, non bisogna tralasciare di formulare alcune 
considerazioni circa la consapevolezza delle difficolt� incontrate nella 
raccolta e nell'interpretazione dei dati settoriali, disponibili a livello 
internazionale, che consigliano quindi di preferire valutazioni pi� 
prudenziali. 
Proprio per il caso Cina e India sorgono numerose perplessit� 
riguardo alle stime fornite da entrambi i paesi. 
E�, infatti, molto probabile, che quantit� molto vicine a quelle attuali 
fossero realizzate anche negli anni precedenti, ma di queste 
produzioni mancassero le rilevazioni statistiche in quanto il settore 
per molto tempo � stato ritenuto, da un punto di vista economico, 
                                                                                                                                                               
Montani C., World stone industry, Report 1996, Montani, Carrara, 1996, pag.55.  
Cap. 1: il settore lapideo 
 
15
poco importante. 
Infine, occorre anche precisare che una parte dei materiali estratti da 
questi paesi pu� essere considerata, con riferimento al mercato 
mondiale nella sua globalit�, poco significativa: vuoi perch� talvolta 
rientra in maniera molto forzata nella categoria merceologica di 
�materiale lapideo per uso ornamentale�, cos� come noi la intendiamo; 
vuoi perch� non va ad incidere sul circuito internazionale dei 
materiali lapidei al quale queste produzioni rimangono estranee. 
 
1.1.2. Le materie prime e la mappa dei bacini estrattivi 
 
I materiali lapidei possono essere raggruppati in due classi 
merceologiche distinte: quella delle �rocce comuni o ordinarie� e 
quella delle �rocce ornamentali o di pregio�
3
. Appartengono al primo 
gruppo: la sabbia, la ghiaia, il pietrisco, ecc. 
Fanno parte del secondo gruppo alcuni materiali calcarei: come i 
marmi, i travertini, gli onici; talune rocce silicee: quali i graniti, i 
porfidi, i serizzi. Le rocce calcaree e silice forniscono circa l�80 % 
delle pietre ornamentali totali.  
                                                                                                                                                               
2
 Cfr. Napoli S., Settore lapideo 1993, 1994,1995, IMM, Carrara.