- IV -
INTRODUZIONE
La crescente penetrazione dell energia elettrica, sia nel settore
degli usi domestici che nei settori produttivi, primario, secondario e
terziario, ha reso l utenza sempre piø sensibile al problema della qualit
del servizio elettrico , il cui miglioramento Ł divenuto pertanto uno degli
obiettivi prioritari formulati negli orientamenti di gestione fissati
annualmente dalle Direzioni Generali delle aziende elettriche di tutto il
mondo e naturalmente, in Italia, anche dall ENEL.
La pianificazione dei possibili interventi per il raggiungimento di tale
obiettivo richiede ovviamente la preventiva individuazione di grandezze
fisiche significative del livello di qualit del servizio, nonchØ la definizione
per le stesse di valori standard accettabili. Naturalmente l individuazione di
tali grandezze e dei relativi standard Ł possibile solo se Ł ben definito il
significato da attribuire al termine qualit del servizio elettrico, termine
quest ultimo oggi di « moda », di cui se ne fa uso nel linguaggio tecnico
corrente e a volte anche a buso nel senso che viene utilizzato senza che
siano ben chiari e definiti gli aspetti tecnici ed economici-sociali che esso
sottintende. Il significato del termine qualit del servizio elettrico Ł
strettamente connesso al concetto di affidabilit , utilizzato nello studio
del comportamento in esercizio di una serie di sistemi fisici (aerospaziali,
componenti elettronici, componenti e sistemi elettrici, ecc.) per i quali Ł
necessario prevedere, in fase di progettazione, e garantire in fase di
esercizio, determinati standard di funzionamento.
- V -
Riguardo i sistemi elettrici di potenza (SEP) in passato sono state
proposte diverse definizioni di affidabilit , oggi si Ł affermata quella che
definisce l affidabilit del sistema elettrico come efficienza operativa e
funzionale dello stesso, intesa come attitudine del sistema a garantire
l alimentazione elettrica nei punti di distribuzione con attributi di qualit
prefissati: costanza della frequenza, dell ampiezza e della forma d onda
della tensione . Quindi Ł evidente come tale definizione sottintende due
diversi aspetti: il primo di carattere quantitativo, riguarda il problema della
continuit del servizio elettrico, mentre il secondo piø propriamente di
carattere qualitativo, riguarda i parametri elettrici caratteristici con cui
l energia elettrica viene fornita cioŁ per l appunto ampiezza e forma d onda
della tensione di alimentazione. Per quanto riguarda in particolare il
secondo aspetto, occorre tra l altro tener presente che il crescente impiego
di apparecchiature elettroniche, sia in campo industriale (sistemi di
controllo, azionamenti, macchine numeriche) che in campo civile e
commerciale (nuovi elettrodomestici, personal computers, ecc.), ha reso
ormai l utenza sensibile non solo agli scarti della tensione e della frequenza
dai valori nominali, ma anche a tutti quei disturbi (fluttuazioni, variazioni
rapide ed impulsive della tensione, buchi di tensione ed interruzioni brevi,
armoniche e frequenze spurie) che in passato erano raramente avvertiti
dagli utilizzatori, provocando generalmente inconvenienti passeggeri e di
modesta entit .
Pertanto, una definizione completa ed esaustiva del concetto di
affidabilit del sistema elettrico, e quindi di qualit del servizio elettrico,
deve necessariamente tener conto dell esigenza di limitare entro limiti
accettabili le suddette irregolarit dell alimentazione. Tale evoluzione
del concetto di qualit ha portato a concepire, da parte degli Organi
Internazionali competenti, l energia elettrica quale prodotto e, come tale,
collegabile a requisiti di qualit , che diventa quindi una caratteristica da
garantire. Quindi, per gli anni futuri si prevede che l attenzione sar posta
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come per gli altri prodotti, anche per l energia elettrica, verso un nuovo
obiettivo di qualit totale , cioŁ della gestione totale della qualit (Total
Quality Management), che si basa sull impegno da parte di tutti i soggetti
interessati direttamente o indirettamente (aziende elettriche produttrici e
distributrici, costruttori delle apparecchiature elettriche ed elettroniche,
utenti) al raggiungimento di tale obiettivo.
Il presente lavoro di tesi, articolato in cinque capitoli, affronta la
vasta problematica della qualit d el servizio elettrico, esaminando in
particolare nel primo capitolo l evoluzione dell industria elettrica nel
mondo, analizzando i fattori che ne hanno determinato lo sviluppo e
sottolineando i criteri di gestione basati sulla competitivit , efficienza e
utilizzo ottimale delle risorse, in passato impiegati nella gestione di
un azienda manifatturiera e che in futuro si profila saranno utilizzati nella
gestione di un azienda elettrica (utility), vista soprattutto la tendenza, nei
maggiori paesi industrializzati, alla liberalizzazione del mercato elettrico.
Vengono, inoltre, descritti i diversi assetti istituzionali delle utility presenti
in vari paesi del mondo e in particolare riguardo la situazione italiana, i due
possibili scenari futuri del sistema elettrico, vale a dire: la trasformazione
dell ENEL in una holding; l annunciata costituzione dell alleanza ENEL-
ENI che presumibilmente sar c ompletata entro la fine del 1997.
Nel secondo capitolo si Ł cercato di definire il concetto di qualit
applicato in una societ di servizi e riguardo le aziende che erogano energia
elettrica sono esposte le Norme UNI EN ISO serie 9000 (in particolare la
Norma UNI EN ISO 9001 ) che regolano l erogazione e la Carta dei
Servizi (riportata integralmente in Appendice) che ha come obiettivo
quello di modificare il rapporto tra cliente/utente e struttura pubblica
erogatrice del servizio ponendo, quindi, al centro dell attenzione il
Cliente .
Il concetto di qualit d el servizio elettrico inteso come garanzia
dell alimentazione secondo gli attributi prefissati suddetti, Ł sviluppato nel
- VII -
terzo capitolo dove si fa una descrizione del tipo di disturbo che pu
caratterizzare una rete elettrica, dell origine dello stesso e degli effetti che
una « cattiva » alimentazione pu comportare per gli utenti. Quindi si
ribadisce la necessit di porre la qualit della fornitura come obiettivo
prioritario nella pianificazione aziendale di un utility. Nel raggiungimento
di tale obiettivo la fase della raccolta delle informazioni dalla rete elettrica Ł
fondamentale e nell ambito di questa sono definiti alcuni indicatori dello
stato della rete detti appunto indici di qualit .
Nel quarto capitolo Ł affrontato il problema della progettazione degli
impianti elettrici al fine di eliminare o almeno ridurre i disturbi che
degradano le prestazioni dell alimentazione elettrica e di conseguenza la
qualit del servizio reso alle utenze. In relazione al tipo di disturbo viene
preso il provvedimento progettuale migliore, la fase della progettazione Ł
essenziale per garantire una buona qualit , infatti, come Ł noto « prevenire
Ł meglio, piø facile, piø efficace e meno costoso che reprimere ». Inoltre,
nell ambito della progettazione ha importanza, anche, la scelta del tipo di
schema elettrico da adottare in modo che risponda alle esigenze di qualit ,
continuit e disponibilit dell alimentazione richiesta dagli utilizzatori, di
tali schemi viene fatta una descrizione generale e vengono esaminati i
criteri di scelta. Inoltre viene sottolineato il ruolo di estrema importanza che
svolge la manutenzione per il miglioramento della qualit del servizio. In
conclusione si valutano i sistemi di controllo delle reti elettriche in
particolare si descrive il Sistema di Telecontrollo e Telegestione dell ENEL
e si accenna ai possibili sviluppi futuri con il Custom Power e il progetto
CLIC ( CLIenti Cabine ).
Infine, per garantire la qualit del servizio assume notevole
importanza la gestione di un Sistema Elettrico di Potenza (SEP), oggetto
di argomentazione del quinto e ultimo capitolo, di questa si fa una
separazione temporale in medio, breve e brevissimo termine e nell ambito
della stessa gestione vengono utilizzati dei modelli di ottimizzazione quali
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il Load-Flow (LF), che permette di conoscere in tutti i nodi della rete il
valore della tensione in modulo e fase. I valori ottenuti tramite il Load-Flow
sono utilizzati per valutare la sicurezza statica di un SEP, vale a dire la
valutazione del sistema in condizioni di regime permanente in relazione al
verificarsi di eventi denominati c ontingenze c ome i fuoriservizi o
variazioni dei carichi. Un altro modello di ottimizzazione, utilizzato nella
gestione dei SEP che viene descritto, Ł l Optimal Power Flow (OPF), che
consiste, invece, nel determinare quella soluzione che minimizza i costi di
produzione dell energia richiesta ai carichi. Come suddetto, il concetto di
qualit Ł strettamente connesso con quello di affidabilit , quest ultima
andr valutata attraverso degli indici di misura e in relazione ai costi
connessi per mantenerla. Degli oneri economici connessi alla qualit del
servizio elettrico se ne discute a conclusione del capitolo, in cui si
descrivono dei criteri di valutazione in relazione alla continuit
dell alimentazione che costituisce l elemento piø rilevante per la
caratterizzazione della qualit del servizio e dei criteri relativi ad altri
aspetti di disturbo.
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CAPITOLO 1
L INDUSTRIA ELETTRICA : PASSATO, PRESENTE E
PROSPETTIVE FUTURE
In questo capitolo viene descritta l evoluzione, sotto l aspetto tecnico
e gestionale, dell industria elettrica nel mondo (con riferimento
soprattutto all Italia) e vengono illustrate le prospettive per il
prossimo futuro, riguardo a tre aspetti principali: la prestazione del
servizio, la struttura e l organizzazione, la gestione. Soprattutto, si
mette in evidenza come la gestione dell industria elettrica dovr
essere in futuro sempre improntata alla competitivit , all efficienza e
all utilizzo ottimale delle risorse. La storia dell industria elettrica si
pu , in linea di massima, suddividere in tre fasi. Nella prima fase
l obiettivo fondamentale Ł stato quello della diffusione del servizio
elettrico, che era appena agli inizi. Una volta portata a termine
l elettrificazione, Ł iniziata la seconda fase, dedicata al
potenziamento degli impianti per far fronte alla domanda, che era in
forte e continua crescita. Si Ł poi passati alla terza fase, che Ł
essenzialmente finalizzata al miglioramento della qualit d el servizio
e alla proposta di servizi avanzati. Per poter stabilire se siamo ancora
L INDUSTRIA ELETTRICA : PASSATO, PRESENTE E PROSPETTIVE FUTURE CAPITOLO 1
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nella terza fase o se stia iniziando una fase nuova, in questo capitolo
vengono esaminati, per linee generali, i principali fattori che
determinano lo sviluppo dell industria elettrica, cioŁ: la domanda di
energia elettrica, le fonti energetiche utilizzate, l assetto
istituzionale e organizzativo, il progresso tecnologico e la ricerca, la
compatibilit a mbientale, la qualit d el servizio [1.Li]. Quest ultimo
aspetto, oggetto di argomentazione del presente lavoro di tesi, sar
esaminato in maniera piø approfondita nei successivi capitoli. In
conclusione vengono riportati alcuni dati statistici dell industria
elettrica in Europa e in Italia.
1.1 - La domanda di energia elettrica
La domanda di energia elettrica rappresenta il parametro
fondamentale dello sviluppo dell industria elettrica. Fino al 1974
(anno in cui si sono manifestate le conseguenze della prima crisi
petrolifera), l incremento annuo della domanda nei principali paesi
industrializzati Ł stato molto elevato, dell ordine del 7% [1.Li]. Dopo
il 1974 c Ł stata una forte attenuazione dell incremento annuo che si
Ł praticamente dimezzato. A partire dalla seconda met del 1992 si
sono poi cominciati ad avvertire gli effetti della fase recessiva: gli
incrementi si sono ulteriormente ridotti fino a diventare praticamente
nulli in alcuni paesi e per periodi limitati di tempo ci sono stati
addirittura dei decrementi. ¨ da notare come, anche dopo il 1974, la
domanda di energia elettrica ha sempre avuto una dinamica
sensibilmente superiore a quella dell energia nel suo complesso. Ad
L INDUSTRIA ELETTRICA : PASSATO, PRESENTE E PROSPETTIVE FUTURE CAPITOLO 1
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esempio, nei Paesi dell OCSE (1) dal 1974 al 1992, l incremento
medio annuo dei consumi energetici Ł stato pari allo 0,9% mentre
quello dei consumi elettrici Ł stato del 3,6%.
L importanza che svolge l energia elettrica Ł confermata anche
dal confronto tra l intensit energetica totale (vedi Figura 1.1), cioŁ
la quantit di energia necessaria per produrre un unit di prodotto
interno lordo, e l intensit d ell energia elettrica (vedi Figura 1.2).
Italia Francia Germania Giappone Stati Uniti0
0,1
0,2
0,3
0,4
0,5
0,6
t
e
p
/
1
0
0
0
$
P
P
A
1
9
9
0
1970
1980
1992
Figura 1.1 : Variazioni dell intensit e nergetica (2) in
alcuni paesi industrializzati
(1)
Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico: Organismo internazionale con
sede a Parigi che ha lo scopo di favorire lo sviluppo economico e il commercio internazionale tra i
Paesi membri, le nazioni che vi aderiscono sono ventiquattro ( tra cui l Italia ).
(2)
Tep=tonnellata equivalente di petrolio, Ł una unit c onvenzionale con la quale possono essere
espresse in una unit di misura comune, tutte le fonti energetiche, tenendo conto del loro diverso
potere calorifico, convenzionalmente 1 Tep si considera pari a 107 kcal e, in unit SI, a 4,187×107
kJ; PPA=parit d i potere d acquisto, tasso di convenzione monetaria che consente di esprimere in
una unit c omune poteri di acquisto delle differenti monete.
L INDUSTRIA ELETTRICA : PASSATO, PRESENTE E PROSPETTIVE FUTURE CAPITOLO 1
- 16 -
Italia Francia Germania Giappone Stati Uniti0,2
0,3
0,4
0,5
0,6
k
W
h
/
$
P
P
A
(
1
9
9
0
)
1970
1980
1992
Figura 1.2 - Variazioni dell intensit e lettrica in alcuni Paesi industrializzati
Nei principali paesi industrializzati il valore dell intensit
energetica diminuisce nel corso degli anni grazie all uso efficiente
dell energia consentito dalle tecnologie moderne e, soprattutto,
grazie all evoluzione di settori economici caratterizzati da minori
consumi energetici, come il terziario. Al contrario, l andamento
dell intensit e lettrica mostra un trend di norma in aumento. I fattori
che hanno portato al successo dello sviluppo dell energia elettrica
sono diversi: l energia elettrica Ł assolutamente non inquinante in
fase di utilizzazione, flessibile, ottenibile da tutte le fonti
energetiche, di uso obbligato in molte applicazioni inoltre Ł l unica
forma di energia che pu essere utilizzata nei settori oggi
caratterizzati dalle maggiori prospettive di sviluppo (informatica,
telecomunicazioni, automazione, robotica, domotica, ecc.). Riguardo
a ci la grandezza che meglio rappresenta le capacit potenziali di
sviluppo del settore elettrico nell ambito del piø ampio settore
energetico Ł la penetrazione dell energia elettrica, cioŁ la quota
(rispetto al totale) del consumo delle fonti primarie di energia
L INDUSTRIA ELETTRICA : PASSATO, PRESENTE E PROSPETTIVE FUTURE CAPITOLO 1
- 17 -
destinato alla produzione di elettricit . La penetrazione elettrica Ł
aumentata considerevolmente nel corso degli anni e in tutti i paesi
del mondo e oggi, nei principali Paesi industrializzati, i suoi valori
sono approssimativamente compresi tra il 34 e il 40% (vedi Figura
1.3): ci significa che in futuro questo andamento continuer ,
privilegiando l uso dell energia elettrica rispetto a quello delle altre
forme e fonti energetiche.
Italia Francia Germania Giappone Stati Uniti10
20
30
40
V
a
l
o
r
i
i
n
%
1970
1980
1992
Figura 1.3 - Penetrazione dell energia elettrica in alcuni Paesi industrializzati
Un altro importante indicatore del ruolo che svolge l energia
elettrica in un determinato paese Ł rappresentato dalla domanda di
energia elettrica pro-capite. Nel confronto con gli altri paesi
industrializzati l Italia Ł quello che ha i valori piø bassi (vedi Figura
1.4), ci significa che nel nostro Paese ci sono buone possibilit di
crescita della domanda elettrica.
L INDUSTRIA ELETTRICA : PASSATO, PRESENTE E PROSPETTIVE FUTURE CAPITOLO 1
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1970 1992
0
2000
4000
6000
8000
10000
12000
14000
k
W
h
/
a
b
i
t
a
n
t
e
Italia Francia Germania Giappone Stati Uniti
Figura 1.4 - Variazione della domanda di energia elettrica
pro-capite in alcuni Paesi industrializzati
E anche da tener presente che, sempre riguardo la domanda di
energia elettrica pro-capite ci sono differenze tra le diverse aree
geografiche italiane con l Italia meridionale che ha valori piø bassi
rispetto all Italia settentrionale e centrale, anche se in questi ultimi
anni il divario si Ł notevolmente ridotto.
1.2 - Le Fonti energetiche primarie
L utilizzazione delle fonti energetiche primarie svolge un
ruolo centrale nello sviluppo dell industria elettrica. La struttura
delle fonti energetiche utilizzate in Italia per il soddisfacimento della
domanda elettrica Ł cambiata notevolmente nel corso degli anni. Nel
1950 il contributo dell energia idroelettrica era elevatissimo (piø
dell 87%), con il progressivo esaurirsi delle fonti idroelettriche
L INDUSTRIA ELETTRICA : PASSATO, PRESENTE E PROSPETTIVE FUTURE CAPITOLO 1
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economicamente utilizzabili Ł andato crescendo il contributo della
produzione termoelettrica che nel 1992 Ł stato di circa l 80%
(compresa la produzione geotermoelettrica) mentre quello della
produzione idroelettrica Ł sceso a circa il 20% (vedi Figura 1.5).
1950 1963 1992
0
20
40
60
80
100
V
a
l
o
r
i
i
n
%
Energia idroelettrica Energia termoelettrica
Figura 1.5 - Variazione del contributo delle fonti energetiche
alla produzione di energia elettrica in Italia
La supremazia della produzione termoelettrica ha portato il
settore elettrico italiano a una forte dipendenza dal petrolio di
importazione, che ha determinato una condizione di grande
vulnerabilit . Si Ł cercato di ridurre questa dipendenza mediante un
maggiore utilizzo del gas naturale, dell olio combustibile e del
carbone (3).
(3)
Negli altri paesi industrializzati un alternativa al petrolio oltre che al carbone, Ł costituita
dall energia nucleare, il contributo di questa fonte energetica Ł completamente assente in Italia a
motivo delle note decisioni prese anni f .
L INDUSTRIA ELETTRICA : PASSATO, PRESENTE E PROSPETTIVE FUTURE CAPITOLO 1
- 20 -
1.3 - L assetto istituzionale e organizzativo
La concorrenza nei mercati elettrici, le diverse strategie
tecniche e finanziarie che vi si possono impiegare, i differenti assetti
secondo cui vanno riviste le procedure di pianificazione e gestione
sono tutti argomenti di grande attualit e non solo in Italia (vedi il
recente dibattito politico relativo alla privatizzazione dell ENEL) ma
piø in generale nel mondo, ora che le nuove tecnologie e la crescente
domanda spingono sempre piø operatori privati e utility (aziende
elettriche di pubblico servizio) a vedere il mercato dell energia
elettrica come un eccezionale opportunit di business. Da una ricerca
effettuata dal Comitato di Studio 37 (4) della CIGRE (5) nel 1994
[2.Pcc], risulta che sono stati realizzati, in questi anni, dei
cambiamenti negli assetti istituzionali di alcuni paesi (tra cui
l Italia). Vi sono essenzialmente tre categorie di cambiamenti
istituzionali: Privatizzazione e Relativi Cambiamenti Strutturali;
Introduzione di Meccanismi di Concorrenza (accesso consentito a terzi
a livello di trasmissione, accesso consentito a terzi a livello di distribuzione,
accordo di scambi di potenza con partecipazione di un cliente o di un pool);
Nuova Struttura di Regolamentazione (cambiamenti nella legislazione e
nella regolamentazione). Questi cambiamenti comportano sia costi che
benefici e richiedono nuove procedure tecniche e strumenti. E
difficile prevedere quale sar l andamento mondiale futuro:
• stiamo andando verso un mercato piø competitivo con un numero
maggiore di piccoli produttori (aumentando il numero di produttori
(4)
Study Commettee (SC) 37 Power System Planning and Development il cui compito Ł quello
di monitorare l evoluzione dei Sistemi Elettrici di Potenza nei vari Paesi, al fine di analizzare e
paragonare le tendenze emergenti e di chiarire le motivazioni che guidano tali cambiamenti.
(5)
CIGRE, Conference Internationale des Grandes Reseaux Electriques Haute Tension
(Conferenza Internazionale sui Grandi Sistemi Elettrici ad Alta Tensione).
L INDUSTRIA ELETTRICA : PASSATO, PRESENTE E PROSPETTIVE FUTURE CAPITOLO 1
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indipendenti) o sta diminuendo il numero dei produttori di
dimensioni maggiori per alleanze e fusioni ?
• stiamo per assistere a un aumento degli scambi di energia
attraverso i confini con minore enfasi all autosufficienza nazionale e
regionale, oppure i diversi assetti nazionali renderanno difficile
un efficiente interconnessione con i sistemi limitrofi ?
Gli assetti istituzionali in ciascun paese sono basati sulle condizioni
e sulle politiche nazionali. Sembra probabile che gli obiettivi
nazionali controlleranno lo sviluppo almeno nel prossimo futuro.
Non vi sar un solo approccio da considerare come il migliore per
tutte le diverse situazioni. Gli assetti in paesi limitrofi possono
rimanere totalmente diversi.
Per quanto riguarda la struttura e l organizzazione del settore
elettrico, due temi sono attualmente dibattuti in Italia e in altri paesi:
competizione e monopolio e integrazione verticale dell azienda o
struttura orizzontale con le attivit d i produzione, trasmissione e
distribuzione affidate a imprese diverse .
In particolare riguardo la competizione e il monopolio, occorre
rilevare che l industria elettrica, oltre a vendere un prodotto, fornisce
anche un servizio in quanto deve consegnare istantaneamente il
prodotto all utente che lo richiede nel luogo di utilizzo. In campo
internazionale, e in particolare in campo europeo, c Ł una grande
spinta verso la competizione, si pu affermare che Ł una spinta giusta
perchØ la competizione Ł il mezzo migliore per avere la massima
efficienza e quindi minori costi. In particolare per l industria
elettrica dal momento che essa vende un prodotto che Ł realizzabile
con degli impianti, nella produzione di energia elettrica Ł bene che ci
sia competizione. In Italia si Ł gi fatto un passo avanti con la legge
L INDUSTRIA ELETTRICA : PASSATO, PRESENTE E PROSPETTIVE FUTURE CAPITOLO 1
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n.9/1991 che liberalizza la produzione dell energia elettrica, almeno
per quanto riguarda l utilizzo delle fonti rinnovabili o assimilate, la
legge prevede anche degli incentivi per l energia elettrica prodotta
con le suddette fonti. Per quanto riguarda invece la trasmissione e la
distribuzione dell energia elettrica, si tratta di un monopolio naturale
(non Ł infatti pensabile di avere una doppia rete elettrica, ma anche
se ci fosse una doppia rete non si avrebbe competizione in quanto la
competizione c Ł quando in un mercato pu subentrare in ogni
momento un nuovo operatore). In questi ultimi anni l argomento di
dibattito, soprattutto in Europa, Ł la libera circolazione dell energia
elettrica. Secondo questo principio ogni utente pu avere accesso alla
rete elettrica per acquistare energia elettrica da qualunque fornitore,
mentre i gestori della rete elettrica hanno l obbligo di effettuare il
trasporto dell energia elettrica dal fornitore all acquirente. Nella
pratica questa forma di libera circolazione non Ł la soluzione
migliore, visto che non Ł pensabile che milioni di piccoli utenti
possano cambiare frequentemente fornitore, la libera circolazione
potrebbe riguardare solo i grandi utenti, i quali avendo un maggiore
potere contrattuale potrebbero ottenere prezzi piø bassi e gli utenti
piø piccoli verrebbero cos penalizzati. L altro argomento relativo
alla struttura dell industria elettrica Ł integrazione verticale
dell azienda o struttura orizzontale. Non c Ł nessuna evidenza che
dimostri con assoluta certezza che un tipo di organizzazione della
struttura elettrica Ł migliore dell altra. Tuttavia Ł da sottolineare
come la maggior parte delle grandi imprese elettriche del mondo
hanno una struttura verticalmente integrata ed esse risultano
generalmente le piø efficienti.