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II. Cenni sulla vita artistica di Ferzan Ozpetek
Ferzan Ozpetek arriva a Roma, da Istanbul, la sua citt natale, nel 1978 a soli 19
anni per studiare Storia del cinema all Universit La Sapienza; completa la sua
formazione frequentando corsi di storia dell arte e del costume all Accademia Navona e
corsi di regia all Accademia d Arte drammatica Silvio D Am ico. Per curiosit vale la
pena di ricordare che, proprio durante questi anni, Ozpetek dipinge la Fata ignorante, il
quadro che appare nel suo film omonimo, circa venti anni dopo.
Oltre a studiare, riesce anche ad entrare nel mondo del cinema italiano. Trova il
suo primo piccolo ruolo sul set di Scusate il ritardo nel 1982, dove portava tØ e biscotti
a Massimo Troisi tutti i pomeriggi. In seguito arrivano anche incarichi piø importanti e
Ozpetek lavora come assistente e aiuto regista con Maurizio Ponzi, Lamberto Bava,
Ricky Tognazzi e Marco Risi. ¨ stato proprio quest ultimo ad offrirgli una possibilit
imperdibile quando, nel 1997, lo aiuta a produrre Il bagno turco con la sua casa di
produzione, la Sorpasso Film,.
Il primo film di Ferzan Ozpetek risulta un debutto salutato con successo dalla
critica e anche dal pubblico. Hamam Ł un vero e proprio omaggio alla Turchia, la terra
d origine del regista, in cui la cultura turca viene presentata attraverso gli occhi di un
giovane architetto di Roma. Ovviamente, non Ł solo coincidenza che proprio il suo
primo film narra la storia di un outsider, di un uomo che arriva dall Italia a Istanbul e
viene incantato dalla cultura esotica ed eccitante del paese. Si deve aggiungere che nella
storia del protagonista, alla scoperta di un mondo lontano viene associata anche la
scoperta di sØ stesso e di un amore omosessuale.
Due anni dopo, nel 1999, esce Harem suarØ, il primo film prodotto in
collaborazione con Tilde Corsi e Gianni Romoli. Questo lavoro rappresenta l inizio di
una serie molto fertile di produzioni cinematografiche e di successi, sia per la casa di
produzione che per Gianni Romoli produttore e anche co-sceneggiatore di tutti i
successivi film di Ozpetek.
Harem suarØ presenta la caduta dell impero ottomano attraverso la storia
dell ultimo harem imperiale. Anche questa pellicola Ł dedicata interamente alla Turchia,
e anche in questa opera si vedono punti di collegamento tra la cultura turca e quella
italiana, in quanto la protagonista Ł appassionata delle opere liriche italiane.
L attrice turca Serra Yilmaz, che ormai Ł diventata l attrice simbolo di Ozpetek
appare per la prima volta volta proprio in Harem suarØ.
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Nel 2001, con l uscita di Le fate ignoranti, Ozpetek prende una nuova direzione
e lascia la Turchia, spostando la storia in Italia, piø precisamente nella Roma
contemporanea. Il tema centrale non sembra molto facile a prima vista, dato che nel
film si tratta dell incontro di una donna con l amante omosessuale di suo marito appena
morto in un incidente.
L incontro con le fate cambia la vita della protagonista. Le fa te sono un gruppo
di amici, nella maggior parte omosessuali, che formano una specie di comunit che vive
in un unico palazzo di periferia, una specie di isola ; quando la protag onista scopre un
aspetto nuovo della personalit del marito, questo fatto lenisce in part e il dolore che lei
sente per la sua morte.
La pellicola Ł considerata uno dei capolavori di Ozpetek, ed Ł stata premiata con
il Nastro d argento nel 2001 con riconoscimenti per il miglior produttore (Tilde Corsi),
la miglior attrice (Margherita Buy) e il miglior attore protagonista (Stefano Accorsi).
L altro film che si considera spesso un capolavoro Ł uscito nel 2003 con il titolo
La finestra di fronte. Anche qui, la protagonista, imprigionata nell esistenza monotona
tra un matrimonio poco soddisfacente e un lavoro in cui perde la propria personalit , Ł
alla ricerca del suo vero SØ 1. Il coprotagonista Ł un uomo vecchio, trovato per strada,
privo di memoria; durante il film si scopre pian piano che nasconde in sØ il ricordo di un
omicidio e di una decisione di sessanta anni prima. I due protagonisti si conosceranno
attraverso una passione condivisa: la pasticceria. Dal loro incontro e dal loro lavoro,
nasceranno dei dolci che sono veri e propri inni alla vita.
Nel 2005 Ł stato presentato Cuore sacro, il film che divide fortemente sia la
critica, sia il pubblico. La storia presenta la metamorfosi e la redenzione di una
giovane imprenditrice che, a poco a poco, viene presa da una follia religiosa .
Il parallelo con Europa 51 di Roberto Rossellini Ł inevitabile, tuttavia, come si
legge anche nelle critiche, il risultato Ł molto meno soddisfacente. La citazione della
conversione di San Francesco non Ł assolutamente attendibile in quell ambiente e in
quel contesto, cos come anche la rappresentazione della Piet di Michelangelo risulta
una esagerazione (v. le immagini nell Appendice). Insomma, anche i critici sembrano
essere d accordo nel fatto che Cuore sacro Ł un film nato con l esigenza di una
chiamata artistica, ma che, purtroppo, l opera non riesce a soddisfare.
1
Gabriele Giacomini, POL.it 2006, http://www.pol-it.org/ital/finestradifronte.htm
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Oggi, l ultimo film finora realizzato da Ozpetek, Ł Saturno contro, del 2007. si
tratta di uno spettacolo corale, a prima vista molto simile a Le fate ignoranti. Infatti,
anche qui si tratta di un gruppo di amici, che invece, non sono niente affatto ignoranti.
Sono tutti piø o meno quarantenni, di successo, borghesi, che si trovano «a fare i conti
alla soglia della maturit con la necessit di riscoprire il senso del gruppo in un
momento come quello attuale in cui la crisi economica, lo spettro delle nuove malattie e
il terrorismo internazionale hanno reso il senso della vita piø precario e piø fragile»2.
Qui, il tema centrale Ł la separazione, sia nell amicizia che nell amore, in un
gruppo basato su legami di amicizia molto stretti e di lunga data, che presentano segni
di stanchezza dovuta all abitudine.
Dopo il successo ottenuto solo in parte dal film precedente, con Saturno contro,
Ozpetek sembra riprendere la maniera tanto caratteristica delle sue pellicole. Parla
sempre di problemi e fenomeni controversi della societ contemporanea, non soltanto
dell omosessualit .
Ozpetek, nei suoi film, riesce a presentare rapporti umani quotidiani che, allo
stesso tempo, sono molto speciali. Una vedova che entra in relazione con l uomo che Ł
stato l amante di suo marito, o la scomparsa improvvisa di un uomo, dalla rete di
amicizie di un gruppo, che si potrebbe definire quasi una famiglia allargata.
«Il gioco funziona cos : prendere un personaggio pescato nella societ degli
emergenti, dei cosiddetti Vip, immergerlo in mondi diversi dai suoi e raccontare. Un
viaggio dell anima, ma anche una proposta di conversione che il regista offre al suo
pubblico, un suggerimento di impegno che sottintende la necessit di guardare al di l
del proprio vissuto»3.
Le esperienze descritte da Ozpetek sono in un certo senso autobiografiche,
infatti, abbiamo a che fare con un uomo arrivato da lontano che ormai si Ł italianizzato
ma non dimentica le sue radici turche.
Vivere e sopravvivere, ricercando noi stesssi, questo Ł il tema che ritorna sempre
nelle opere di Ozpetek. E tutto questo avviene con una spettacolarit e passione che
rendono tutti questi film unici e inimitabilmente ozpetekiani .
2
fonte: http://www.saturnocontro.com/
3
Barbara Palombelli, MYmovies.it, http://www.mymovies.it/critica/persone/critica.asp?id=1288&r=1790
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III. Cronaca dell attivit artistica del regista
1982 assistente del regista Massimo Troisi sul set del film Scusate il ritardo
1983 lavora sul set di Son contento, film di Maurizio Ponzi
1986 assistente alla regia di Il Tenente dei carabinieri per Maurizio Ponzi
1987 assistente alla regia di Noi, uomini duri per Maurizio Ponzi
1988 assistente alla regia di Il volpone per Maurizio Ponzi
1988 assistente alla regia di Il maestro del terrore per Lamberto Bava
1993 assistente alla regia di La scorta per Ricky Tognazzi
1994 assistente alla regia di Il branco per Marco Risi
1994 assistente alla regia di Anche i commercialisti hanno un’anima per M. Ponzi
1997 regista e sceneggiatore di Il bagno turco
1998 vincitore del premio Nastro d Argento per miglior produzione (Il bagno turco)
1999 regista e sceneggiatore di Harem suare
2001 regista e sceneggiatore di Le fate ignoranti
2001 vincitore del premio Nastro d Argento per miglior attore (Stefano Accorsi),
miglor attrice (Margherita Buy) e miglior produzione (Le fate ignoranti)
2003 regista e sceneggiatore di La finestra di fronte
2003 vincitore del premio David di Donatello per miglior film (Ferzan Ozpetek),
miglior attore (Massimo Girotti), miglior attrice (Giovanna Mezzogiorno),
miglior musica (Andrea Guerra) e vincitore del David scuola (Ferzan Ozpetek)
2005 regista e sceneggiatore di Cuore Sacro
2005 vincitore del premio David di Donatello per miglior attrice (Barbora Bobulova)
e migliore scenografia (Andrea Crisanti)
2007 regista di Saturno contro
2007 vincitore del premio Nastro d Argento per miglior attrice non protagonista
(Ambra Angiolini), migliore sceneggiatura (Gianni Romoli e Ferzan Ozpetek) e
miglior canzone (Passione di Neffa )
2007 vincitore del premio David di Donatello per miglior attrice non protagonista
(Ambra Angiolini)
2008 regista di Un giorno perfetto
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IV. I film di Ozpetek
Ozpetek gira dei film come regista sin dal 1997. Da queste pellicole ho scelto
Hamam. Il bagno turco (1997), Harem SuarØ (1999) e Cuore sacro (2005) per
prepararne una sinossi, in modo da poter offrire al lettore una panoramica completa
dell opera di Ferzan Ozpetek. Ho scelto poi tre altri suoi film, cioŁ Le fate ignoranti
(2001), La finestra di fronte (2003) e Saturno contro (2006) per un analisi piø
dettagliata.
PerchØ proprio queste tre pellicole? Non sono tutti e tre i film piø riusciti del
regista. La critica e anche il pubblico tende a considerare o Le fate ignoranti, o La
finestra di fronte i capolavori di Ozpetek, ma Saturno contro Ł un eccezione in questo
senso. L ho scelto, tuttavia, perchØ da una parte Ł l ultimo film finora uscito del regista,
e anche perchØ in esso tratta dei temi che riecheggiano i suoi film precedenti. Dunque, Ł
interessante vedere come e quanto l elaborazione e la rappresentazione di questi temi Ł
cambiato durante il tempo che Ł passato tra le varie pellicole.
Guardando le opere di Ozpetek e leggendo le opinioni della critica e del
pubblico, sembra ovvio fare la conclusione che i suoi primi film sono piø riusciti sia
artisticamente, sia drammaturgicamente, di quelli degli ultimi anni. Con Hamam,
Ozpetek Ł riuscito ad avere un debutto di successo che ha attirato l attenzione della
critica su di sØ. Il vero e proprio successo da parte del pubblico Ł arrivato con Le fate
ignoranti, un film molto intenso, seguito da La finestra di fronte premiato con il David
di Donatello e con il David Giovani che segnala il consenso dei critici. Cuore sacro, la
pellicola del 2005, invece, Ł risultata un po un fallimento per quanto riguarda
l opinione della critica. In breve, si pu dire che con questo film, Oz petek punta molto
in alto, ponendosi un esigenza artistica di livello elevato, che risulta troppo alta per lui.
Con Saturno contro sembra ritornare ai suoi temi preferiti, come per esempio la
famiglia allargata in forma di una compagnia di amici, la questione dell omosessualit ,
ma in questo ultimo film, tutti questi argomenti vengono rappresentati in maniera
diversa da quella che abbiamo incontrato nelle sue pellicole precedenti.
Insomma, la scelta dei film Ł fondamentalmente personale, e ho voluto mettere
non soltanto i capolavori, ma piuttosto delle opere che sono legate fra di loro attraverso
diversi aspetti piø tardi trattati.
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IV.1 Hamam. Il bagno turco
Francesco (Vittorio Gassman) Ł un giovane architetto di Roma che vive con sua
moglie, Marta (Francesca D Aloja). Hanno dei gravi problemi nel matrimonio e ne
arriva anche un altro: un giorno, Francesco scopre che sua zia che Ł morta a Istanbul e
gli ha lasciato in eredit un immobile. Non ha altra possibilit , deve partire per la
Turchia per vendere l eredit .
A Istanbul, Francesco incontra la famiglia da cui sua zia ha abitato fino alla
morte e scopre che l immobile che sta per vendere Ł un hamam, cioŁ un bagno turco.
Con l aiuto della famiglia turca, e soprattutto guidato da Mehmet (Mehmet Gunsur), un
giovane turco, Francesco scopre gradualmente la cultura turca, un mondo lontano dallo
stress di Roma, un mondo in cui la base dei valori Ł costituito dalla famiglia, invece che
i soldi. Sotto l influenza delle sue esperienze, Francesco decide di restaurare il bagno
invece di venderlo.
A questo punto arriva dall Italia Marta, sua moglie. Non Ł venuta per fare le
vacanze ma per fare firmare i documenti del divorzio. Vuole separarsi anche legalmente
da Francesco perchØ da tempo ha una relazione con Paolo (Alberto Molinari), un suo
collega. Si rende conto con sorpresa, invece, che ora si trova di fronte ad un Francesco
assolutamente diverso da quello che Ł partito da Roma. Marta vuole tenersi lontana
dall influenza della cultura e della gente turca anche se tutti fanno in modo che lei si
trovi il meglio possibile.
Una notte, quando non riesce a dormire, Marta scopre suo marito nell hamam
restaurato baciare Mehmet. A causa della scoperta che Francesco possa avere una
relazione con un uomo decide di tornare in Italia appena possibile e si trafersice in un
albergo dalla casa della famiglia che ha ospitato lei e anche Francesco.
La stessa sera, Francesco viene ammazzato da uno sconosciuto mandato da una
specie di mafia immobiliare che voleva comprare il bagno turco. Le esperienze fatte a
Istanbul e le lettere della zia defunta cambiano la vita di Marta che infine decide di
rimanere a Istanbul, a capo dell hamam appena finito come una volta aveva fatto anche
la zia di Francesco.
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Il bagno turco (1997). Film dedicato «a seconda madre».
Un film di Ferzan Ozpetek, prodotto da Sorpasso Film (Roma), Promete Film
(Istanbul), Asbrell Productions (Madrid), con l aiuto di Telepiø ed Eurimages.
Interpreti: Alessandro Gassman, Francesca D Aloja, Halil Ergun, Serif Sezer,
Mehmet Gunsur, Basak Koklukaya, Alberto Molinari, Zozo Toledo, Carlo Cecchi.
Regia: Ferzan Ozpetek; soggetto: Ferzan Ozpetek; sceneggiatura: Ferzan
Ozpetek e Stefano Tummolini; aiuot regista: Gianluca Mazzella; segretaria di edizione:
Laura Curreli; musica: Pivio e Aldo De Scalzi; suono in presa diretta: Marco Grillo;
costumi: Metella Raboni, Selda Cicek; scenografia: Virginia Vianello, Mustaf Ziya
Ulkenciler; produttori esecutivi: Paolo Buzzi, Ozan Ergun; montaggio: Mauro Bonanni
(A.M.C.); fotografia: Pasquale Mari
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IV.2 Harem suarØ
Mentre aspetta il treno ai primi decenni del ventesimo secolo, una nobildonna
anziana racconta la storia della sua vita a una giovane viaggiatrice italiana. La storia Ł
eccezionale perchØ SafiyØ, la donna anziana ha vissuto nell harem di Abdulhamit II,
l ultimo sultano dell impero Ottomano.
Arrivata dall Italia, la giovane SafiyØ entra in un mondo chiuso, pieno di
intrighi, finora assolutamente sconosciuto per lei. Nell harem incontra Nadir, uno degli
eunuchi che la aiuta a sopravvivere in questo ambiente.
Oltre che sopravvivere, invece, SafiyØ mira a diventare la favorita del sultano,
poi la madre di uno dei suoi figli e moglie ufficiale del sultano. Per ottenere il suo
scopo, approfitta del patto di alleanza stretto con Nadir. Mentre portano avanti questo
piano, i due provano un attrazione reciproca che diventa una storia d amore, anche
fisica, che supera le barriere del proibito per lei e della condizione di evirato per lui. Un
grande aiuto di SafiyØ per diventare la favorita Ł l opera lirica italiana che lei porta con
sØ dal paese d origine. Il sultano Ł appassionato delle opere dei maestri italiani, e SafiyØ
passa molto tempo riscrivendo i libretti, dei quali nascono spettacoli privati per la corte
imperiale. Per una richiesta del sovrano, invece, SafiyØ deve cambiare la fine di La
Traviata, esprimendo l ottimismo di Abdulhamit.
Per quanto riguarda invece le vicende che si svolgono in Turchia, fuori del
palazzo, questo ottimisimo diventa piuttosto naivit e cecit . Mentre il paese si sta
modernizzando, e i Giovani Turchi vogliono un cambio totale della struttura dello stato,
la struttura di potere nella quale vive il sultano con tutta la corte, sta crollando.
Infine, il sultano viene costretto ad andare in esilio, abbandonando tutti quelli
che appartenevano alla sua corte, e l harem viene chiuso. Anche le odalische diventano
esiliate, e dopo la vita confortevole dell harem devono vivere in un edificio
abbandonato, su una realt ostile e sconosciuta in cui non sanno come muovers i. Pian
piano, arrivano le famiglie delle ragazze che erano state portate via, e l edificio diventa
sempre piø vuoto. Vedendo che fallisce ogni tentativo di conservare la situazione,
SafiyŁ torna in Italia.
L odalisca che una volta riscriveva libretti d opera lirica per l ultimo sultano
ottomano, adesso deve far rivivere il suo passato da odalisca su un palcoscenico, come
un attrazione esotica. Da qui viene anche il titolo della pellicola, nel quale suarØ sta per
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il francese soirØe, cioØ serata. Quindi, Harem suarØ Ł il titolo di una serata passata
facendo rivivere i tempi dell ultimo harem.
Harem suarØ (1999). Film dedicato a Liliana, Francesco e Cimini.
Un film di Ferzan Ozpetek, prodotto da R&C Produzioni (Roma), Les Films
Balenciaga (Parigi) e Afs Film (Istanbul)con la partecipazione di Medusa Film, Canal+,
Cofimage 10, ALE, Ateliers du CinØma EuropØen ed Eurimages.
Interpreti: Marie Gillain, Alex Descas, Serra Yilmaz, Haluk Bilginer, Malick
Bowens, Nil fer A ikalin, Ayla Algan, Gaia Narcisi, Basak K kl kay a, Selda zer,
Valeria Golino, Lucia BosŁ.
Regista: Ferzan Ozpetek; aiuto regista: Gianluca Mazzella; segretaria di
edizione: Laura Curreli; direttore di produzione: Riccardo Neri; musica: Pivio e Aldo
De Scalzi; suono di presa diretta: Stefano Savino (A.I.T.S.); montaggio: Mauro
Bonanni (A.M.C.); scenografia: Mustaf Ziya lkenciler; costumi: Alfonsina Lettieri;
fotografia: Pasquale Mari (A.I.C.); soggetto e sceneggiatura: Gianni Romoli e Ferzan
Ozpetek.
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IV.3 Le fate ignoranti
Le fate ignoranti (2001). Film dedicato a Corsello.
Un film di Ferzan Ozpetek, prodotto da R&C Produzioni (Roma), Les Films
Balenciaga (Parigi) e MEDIA, distribuito da TF1 International.
Interpreti: Margherita Buy, Stefano Accorsi, Serra Yilmaz, Gabriel Garko,
Andrea Renzi, Rosaria de Cicco, Lucrezia Valia, Ivan Bacchi, Carmine Recano, Koray
Candemir, Filippo Nigro, Maurizio Romoli, Luca Calvani ed Erica Blanc.
Regista: Ferzan Ozpetek; aiuto regista: Gianluca Mazzella; soggetto e
sceneggiatura: Gianni Romoli e Ferzan Ozpetek; fotografia: Pasquale Mari (A.I.C.);
scenografia: Bruno Cesari; costumi: Catia Dottori; montaggio: Patrizio Marone
(A.M.C.); operatore alla macchina: Luigi Andrei; suono di presa diretta: Marco Grillo;
musica: Andrea Guerra; direttore di produzione: Massimo di Rocco; organizzatore
generale: Alessandro Mattei; casting: Pino Pellegrino; segretario di edizione: Laura
Curreli.
Personaggi e interpreti
Antonia: Margherita Buy; Michele: Stefano Accorsi; Serra: Serra Yilmaz,
Ernesto: Gabriele Garko; Veronica: Erica Blanc; Massimo: Andrea Renzi; Emir:
Koray Kandemir; Mara: Lucrezia Valia; Riccardo: Filippo Nigro; Luciano: Ivan
Bacchi; Angelo: Maurizio Romoli; Israele: Carmine Recano; Sandro: Luca Calvani;
Luisella: Rosaria de Cicco; Nora: Edilberta Caviteno Bahia; Giulio: Leonardo di Gioia;
Maria Grazia: Barbara Folchitto; paziente laboratorio: Giorgio Gobbi; Marilena:
Marilena Paci; cliente 1: Susanna Forgione; cliente 2: Elisa Morucci; sacerdote4:
Simone Piccioni; Simone: Simone Luzi.
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Appare in una scena eliminata dalla sceneggiatura originale. Nella versione finale si intravede
nella scena sul terrazzo di notte quando Luisella canta.