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INTRODUZIONE
L’obiettivo del presente lavoro di Tesi è quello di proporre un sistema di
consegna delle merci per la logistica urbana nella città di Livorno,
focalizzandosi, in modo particolare, sul cosiddetto “ultimo miglio”.
La parte iniziale della Tesi presenta le maggiori criticità della logistica
urbana, soffermando l’attenzione sull’ultimo anello della catena logistica.
Quindi, sono state presentate le possibili soluzioni, presenti in letteratura,
agli impatti esterni ed ambientali dalla city logistics, soffermandosi in
particolare sull’impiego dei Centri di distribuzione urbana, o Urban
Distribution Center (UDC) ed evidenziandone i correlati benefici. Tuttavia,
la localizzazione degli UDC è problematica: se questi sono ubicati nei pressi
del centro cittadino, i veicoli commerciali di grandi dimensioni sono
costretti a transitare nell’immediata periferia, al contrario, se gli UDC sono
localizzati lontano dal centro storico, i veicoli di piccole dimensioni devono
viaggiare su lunghe distanze, con conseguenti forti costi degli autisti.
Una possibile soluzione al problema della localizzazione degli UDC è il
cosiddetto “two-echelon last mile urban freight distribution system”, che
prevede due rotture di carico, la prima all’UDC e la seconda in prossimità
del centro storico.
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In particolare, la distribuzione “di lunga distanza” dal centro di produzione
all’UDC, è effettuata mediante veicoli di grandi dimensioni, quali autotreni
e autoarticolati. All’UDC le merci sono organizzate in base alla destinazione
finale e consolidati su unità di carico (ad es. piccole casse mobili), a loro
volta caricate su veicoli di medie dimensioni come piccoli autocarri, grandi
furgoni, treni o tram che effettuano il trasporto cosiddetto “di media
distanza” fino a determinati punti sul bordo dell’area urbana. In questi
punti viene effettuato il trasbordo delle unità di carico su veicoli di piccole
dimensioni, che a loro volta trasportano la merce fino ai ricevitori finali.
Questo trasbordo avviene in modalità automatizzata (“cross-docking”) e
richiede un tempo molto limitato.
Nel presente elaborato è sviluppata, quindi, una metodologia che ha come
fine la progettazione e l’ottimizzazione del sistema di trasporto urbano
proposto. Specificatamente, è stato in primis costruito il grafo per la città di
Livorno (composto da 241 nodi e 533 archi) ed in seguito utilizzato l’ausilio
di un algoritmo di ottimizzazione genetico e un simulatore in Matlab volti
alla determinazione del numero di veicoli necessari per il corretto
funzionamento del sistema, inserendo in input l’ID nodo, i dati definiti
attraverso il grafo (es. tempo di percorrenza e velocità del veicolo) e la
domanda espressa in numero di standard deliveries. Il simulatore ha
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generato come dati di output il numero di route, il tempo espresso in
minuti per effettuare ogni route e i nodi serviti dalle stesse.
Come già anticipato, l’area sulla quale è stato simulato il sistema è il centro
storico di Livorno, una città di medie dimensioni (154.483 abitanti, dati
ISTAT 2023).
In particolare, viene introdotto un modello che prevede l’individuazione di
un Centro di Distribuzione Urbana (Urban Distribution Center, UDC),
ubicato presso l’Interporto Toscano Amerigo Vespucci (comune di
Collesalvetti, nei pressi di Livorno), e di un luogo dove effettuare il “cross-
docking”, ovvero presso la ex stazione ferroviaria ormai in disuso di San
Marco a Livorno.
Il lavoro di Tesi si articola in sei capitoli, come di seguito mostrato.
Nel primo capitolo viene introdotta la definizione di logistica urbana e di
ultimo miglio, richiamando i correlati problemi e le principali soluzioni. In
particolar modo, è stato analizzato il ruolo che ricoprono gli Urban
Distribution Centers come risoluzione dei problemi che nascono dalla city
logistics.
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Nel secondo capitolo viene analizzata la funzione del “two-echelon last
mile urban freight distribution system”, come risoluzione alla localizzazione
dell’UDC trattato nel capitolo precedente.
Nel terzo capitolo, con la presentazione del sistema di distribuzione delle
merci “di ultimo miglio” proposto, viene affrontata la parte cruciale della
Tesi. In particolare, sono stati applicati, alla realtà livornese, i concetti
trattati nei capitoli precedenti, descrivendo le caratteristiche, a livello
distributivo, della città di Livorno. In aggiunta, viene descritto il veicolo
scelto per effettuare il sistema di trasporto proposto.
Nel quarto capitolo viene trattato in breve la struttura del grafo, con
particolare attenzione alla sua costruzione per la città di Livorno.
Nel quinto capitolo sono descritti i modelli da utilizzare per l’ottimizzazione
e la simulazione del sistema di trasporto proposto nel presente elaborato.
Nel sesto e ultimo capitolo è stata svolta la simulazione del sistema di
trasporto proposto. In particolare, sono stati analizzati i dati in input e
output, e i correlati risultati.
Le conclusioni chiudono il lavoro di Tesi
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CAPITOLO 1 - LA LOGISTICA URBANA
In un mondo sempre più urbanizzato, l’ottimizzazione del flusso delle merci
all’interno di un centro urbano, rappresenta un fattore cruciale.
Secondo uno studio della Banca Mondiale [A], si registra un insediamento
della popolazione, all’interno delle città, pari al 55% della popolazione
mondiale; con una previsione di contare, entro il 2050, 7 persone su 10
(66%) ubicate presso i centri urbani.
Inoltre, negli ultimi anni, si è assistito ad una crescita esponenziale dell’e-
commerce: nel grafico a pagina seguente, infatti, viene evidenziato un
aumento del commercio digitale (misurato in % di persone che hanno
acquistato almeno un prodotto o servizio online) in arco temporale
compreso tra il 2006 e il 2021; per esempio, in Italia, si assiste ad una
variazione del circa 40%. Questo incremento [1] è stato accompagnato, da
una parte, dal cambiamento delle abitudini di acquisto e da un
miglioramento del benessere dei consumatori; dall’altra da una maggior
consapevolezza, da parte dei retailer, del ruolo che gioca la tecnologia, in
un mondo sempre più digitalizzato.
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Figura 1 - Crescita dell'e-commerce
Urbanizzazione e crescita dell’e-commerce hanno causato un incremento
nel numero di consegne in ambito urbano, caratterizzate da piccoli ordini
(in volume e peso).
Tutto questo ha portato, come conseguenza diretta, al trasferimento [A]
delle aziende nelle vicinanze del centro cittadino, in modo da poter
assicurare consegne più veloci. In questa ottica, le città diventano il motore
dell’economia in quanto viene generato una produzione del prodotto
interno lordo pari all’80%.
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Con il termine logistica urbana andremo a comprendere, quindi, un
insieme di operazioni, che hanno come fine la garanzia dell’ottimizzazione
della distribuzione delle merci nei centri urbani, e che portano anche ad
uno sviluppo economico del centro stesso.
In tale nozione, perciò, saranno considerate le attività necessarie per
sviluppare soluzioni logistiche sia B2B
1
, quindi transazioni tra imprese, e
quelle B2C
2
, ossia quelle tra imprese e consumatori, all’interno delle zone
abitate.
Vi sono diversi processi per effettuare la distribuzione delle merci dal punto
di produzione al punto di ricezione all’interno di un’area urbana [2].
Innanzitutto, sarà necessario andare a individuare il canale di distribuzione,
ossia un insieme di unità operative ordinate in sequenza, volte a trasferire
la merce, e la relativa proprietà, dal produttore al consumatore finale. È
possibile individuare, a tal proposito, due macrocategorie:
single-step: si intende il flusso diretto delle merci, durante il quale i
mezzi viaggiano dovrebbero viaggiare a carico completo. Un
esempio di canale di distribuzione diretta è il drop-shipping, una
tecnica di distribuzione della merce caratteristica dell’e-commerce,
1
B2B: Business-To-Business
2
B2C: Business-To-Consumer
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il quale prevede un passaggio immediato, della proprietà della
merce, dal produttore al consumatore, tramite l’utilizzo del modello
dell’outsourcing. In tal modo il negoziante non ha bisogno di
disporre di un magazzino per lo stoccaggio della merce;
multi-step: ossia un flusso indiretto delle merci, che prevede la
presenza di un centro di smistamento, qualora vi sia un punto di
distribuzione e vari punti di ricezione o, in caso contrario, di un
centro di consolidamento. Questa tipologia di canale di vendita è
caratterizzata dalla presenza di vari intermediari che assumono la
funzione di rappresentante. All’aumentare del numero di
intermediari vi è un correlato aumento della lunghezza del canale di
distribuzione e dell’incidenza delle commissioni sul costo totale di
vendita.
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Figura 2 - Tipologie di canali di distribuzione
Fonte: Il ruolo della comunicazione nel raccordo con i mercati – La Sapienza, Università di Roma
Un fattore ulteriore [2], che fa sorgere una distinzione tra i canali di
distribuzione, è la tipologia di merce oggetto del trasferimento. In
riferimento a ciò possiamo distinguere la distribuzione intensiva, esclusiva
e selettiva.
La distribuzione intensiva consiste nell’individuazione del maggiore numero
di canali di distribuzione. Facciamo riferimento a prodotti a basso costo e a
largo consumo, e in questo caso utilizzeremo un canale di distribuzione
diretto.
Il canale di distribuzione indiretto, invece, è tipico di beni ad alto valore. In
questo caso parliamo di distribuzione esclusiva e selettiva, le quali
prevedono la selezione di un determinato numero di rivenditori.
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1.1 Criticità della Logistica Urbana
Quando si parla di logistica urbana, fondamentale è il concetto di ultimo
miglio logistico. Per ultimo miglio si intende la gestione della parte finale
della catena logistica, ossia il trasferimento delle merci da un hub logistico
(magazzino), ovvero da quando lasciano l’ultimo nodo della catena
logistica, alla sua destinazione finale (domicilio o collection points) [2].
Nel grafico seguente [3], è possibile evidenziare le performance delle
diverse modalità di trasporto merce a livello europeo. In particolare, risalta
un disequilibrio tra le stesse, individuando in prima posizione, come
modalità più frequentemente utilizzata, il trasporto stradale.
Figura 3 - Performance delle diverse modalità di trasporto merce a livello europeo
Fonte: European Commission, Directorate-General for Mobility and Transport, EU transport in
figures: statistical pocketbook 2022, Publications Office of the European Union, 2022