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PREMESSA
Il mercato dei parchi di divertimento ha raggiunto nell’ultimo ventennio un ruolo di
particolare importanza nell’offerta turistica, sia essa di dimensioni nazionali che regionali o
provinciali.
La necessità, sempre più espressa, di estraniarsi dalla realtà anche solo per poche ore per
vivere situazioni al di fuori della quotidianità, rende tale settore particolarmente interessante
sia per gli imprenditori che intendono investire i propri capitali in attività di tale portata, che
per i visitatori che ricercano nel parco di divertimenti un luogo per soddisfare le esigenze più
varie, come trascorrere una giornata rilassante, oppure giocare e divertirsi con gli amici.
Lo studio dei parchi di divertimento permette di valutarne in maniera attenta e critica le
dimensioni e le possibilità future. Oggetto di questo saggio finale è proprio l’analisi del
mercato, così ampio e variegato, dei parchi di divertimento con lo scopo di trarne utili spunti
per uno studio di fattibilità.
Scendendo nel dettaglio il presente lavoro si propone di analizzare parchi di divertimento sia
nazionali che internazionali per carpirne i segreti, i successi, le strategie, ma anche gli errori e
le debolezze e da ciò stilare un progetto di fattibilità per la realizzazione di un parco di
divertimenti in Sicilia.
Passaggi fondamenti del presente lavoro sono l’analisi del mercato e della concorrenza, che
verranno esaminati con accuratezza.
Lo studio di fattibilità oggetto di questo saggio finale si pone in stretta correlazione con le
esigenze del territorio, ed ha come obiettivo la valorizzazione di un’area turisticamente poco
sviluppata. Nell’ambito del lavoro svolto si cerca di fornire una valutazione e una
progettazione quanto più veritiera possibile. Sono state utilizzate diverse metodologie per
giungere alle informazioni presenti nel lavoro:
interviste telefoniche agli operatori di Canevaworld Resort, Gardaland, Italia in
Miniatura, Europa Park e Disneyland Paris e al direttore di Parksmania ( il miglior sito
italiano sui parchi di divertimento);
informazioni pubblicate su riviste specializzate nel settore dei parchi divertimento
(parksmania magazine);
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siti internet dei vari parchi e forum di commento ai parchi ( è risultato particolarmente
utile conoscere i pareri dei visitatori per meglio comprenderne la soddisfazione e le
aspettative);
scambio di corrispondenza con l’AAPIT di Palermo, l’ufficio marketing di Gardaland,
Canevaworld Resort, Etnaland, Italia in Miniatura ed Europa Park;
infine l’incontro diretto con le realtà locali quali il parco Etnaland, l’Assessorato al
Turismo di Termini Imerese, e il Comune di Regalbuto.
Queste metodologie d’indagine hanno fornito un aiuto indispensabile alla realizzazione del
saggio.
La collaborazione con il Comune di Termini Imerese è stata inoltre indispensabile per la scelta
della location adatta al progetto.
Nel capitolo primo, dopo una breve storia sulla nascita dei parchi di divertimento si analizzano
il mercato internazionale, le previsioni future e le differenze tra il mercato statunitense e
quello europeo. Fornita questa panoramica generale sono stati scelti quattro parchi, due
americani e due europei, considerati di successo, sui quali è stata condotta una breve analisi
dell’evoluzione, del tipo di target al quale rivolgono l’offerta, delle attrazioni presenti
concludendo con una valutazione personale dei punti di forza e di debolezza.
Il secondo capitolo, ricalca l’idea di fondo del primo: studiare il mercato e la concorrenza, ma
questa volta all’interno dei confini nazionali. Sono stati analizzati, con la stessa tecnica
utilizzata in precedenza, quattro parchi italiani di successo.
Il capitolo terzo affronta invece l’analisi dei parchi esistenti nel territorio siciliano, nonché i
parchi di divertimento in cantiere documentati in maniera precisa per poterne effettivamente
capire lo stato di avanzamento, ed in alcuni casi l’effettiva realizzazione. Per far ciò è stato
indispensabile contattare i comuni nei quali verranno realizzati i parchi ( Regalbuto,
Fiumefreddo di Sicilia, e Catania). Successivamente si focalizza l’attenzione sulla scelta
dell’area siciliana più idonea per la progettazione di un parco di divertimenti e dei relativi
interventi necessari. Lo studio condotto ha portato alla scelta di una struttura tematico-
acquatica, ritenuta la miglior tipologia attivabile. La stima dei costi da sostenere per la
realizzazione di tale progetto ricalca in gran parte i costi affrontati dai parchi esaminati.
Il piano dei costi ipotizzato è in parte supportato da mezzi propri e in parte attraverso il ricorso
a strumenti finanziari a medio-lungo termine ( leasing strumentale).
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Grazie al supporto fornito dal Prof. Macauda ( docente di Finanza Aziendale presso
l’Università di Economia di Catania) è stato realizzato il conto economico previsionale a
partire dal 2008 e fino al 2022 indispensabile al fine di evidenziare l’economicità
dell’iniziativa e per calcolare il Pay Back, cioè il periodo di recupero dell’investimento.
Infine vengono brevemente elencati i possibili finanziamenti a livello europeo, nazionale e
regionali. Si conclude con l’Action Plan dell’intervento previsto nel quale verranno espresse le
tempistiche necessarie per la progettazione, realizzazione e promozione del parco di
divertimenti.
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CAPITOLO I
Analisi del mercato mondiale ed
europeo dei parchi di divertimento
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1.1 Cenni sul mercato dei parchi divertimento a livello mondiale ed europeo
I parchi di divertimento rivestono indubbiamente un’importanza di primo piano all’interno di
una società moderna che riconosce come inalienabile il diritto dell’individuo alla fruizione di
una sempre maggiore quantità di tempo libero.
La differenza fondamentale tra il parco divertimenti e il luna park, che può essere definito
come un'area con ingresso libero dove vengono allestite attrazioni meccaniche smontabili e
trasportabili, è insita nell’idea di base secondo la quale il parco divertimenti mira alla
ricreazione di un mondo o di una città fantastica stabile, dove il visitatore può estraniarsi dalla
realtà. L'idea vincente non risiede nelle singole attrazioni presenti al suo interno bensì
nell’armonizzazione delle stesse e nella riproduzione di un luogo fantastico, con strade e vie
principali, negozi, ristoranti e mezzi di trasporto.
Il concetto di parco di divertimento come oggi viene inteso nell’immaginario comune nasce
essenzialmente negli Stati Uniti, negli anni ‘50 con Disneyland.
Prima di Disneyland strutture simili erano di fatto assenti, tuttavia, affermato ed imitato il
modello disneyano, negli Stati Uniti si venne a creare una significativa controtendenza
nell’idea ispiratrice i parchi divertimento, giungendo alla conclusione che il parco divertimenti
non avesse come potenziali fruitori solo bambini e relative famiglie ma anche adolescenti e
adulti desiderosi di provare emozioni forti.
Solo negli anni ’70 vennero realizzati, sempre negli Stati Uniti, i primi grandi parchi di
matrice non disneyana (nascono catene come Six Flags e Cedar Fair), che esibiscono attrazioni
essenzialmente meccaniche e concepite per un pubblico più adulto.
I Parchi di Cedar Point nell'Ohio e di Six Flags Magic Mountain a Los Angeles sono esempi
di strutture che iniziano in questo periodo a costruire montagne russe (rollercoaster) sempre
più alte e sempre più adrenaliniche, lanciandosi reciprocamente una vera e propria sfida al
record dell'attrazione più emozionante.
1
In Europa, dove le attrazioni turistiche sono prevalentemente artistiche e culturali, il concetto
di parco tematico tarderà a sorgere mentre quello di luna park stabile o itinerante continuerà ad
essere prevalente, in quanto ormai radicato nella cultura europea e sostenuto da luna park
1
Fonte: www.parksmania.it, www.tuttiparchi.com
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famosi in tutto il vecchio continente, come il luna park del Prater di Vienna, il più antico
d'Europa.
Inizialmente, il concetto di parco di divertimenti europeo, venne concepito per l'infanzia,
presentando attrazioni e giochi esclusivamente per bambini.
Si dovettero attendere gli anni ’70 per vedere sorgere in Europa, sicuramente anche grazie al
boom del turismo di massa, le prime strutture concepite non più per i bambini ma per la
famiglia, gli adolescenti e gli adulti.
In Italia Gardaland (1975), in Germania Europa Park (1975) ed in Inghilterra Alton Towers,
(1980) furono senza dubbio gli esempi più significativi.
Strutture di questo tipo riscossero enorme successo nella seconda metà degli anni ’80,
costringendo le strutture minori ad espandersi ed ad aggiungere nuove attrazioni. In Francia
nel 1989 venne inaugurato il parco tematico Parc Asterix dedicato al mondo del fumetto
omonimo.
Negli anni ’80, inoltre, dopo l'invenzione statunitense nel 1976 dell'acquascivolo, il mercato
dei parchi si aprì anche verso un'altra fortunatissima tipologia di strutture concepite per il
divertimento: il parco acquatico, che solitamente si presenta con estensione superficiale molto
minore rispetto a quella di un parco tematico e, cosa non secondaria, ha spese di realizzazione
e gestione nettamente inferiori.
Negli anni ’90 l'Europa fu ormai matura per ospitare le prime strutture concepite per grandi
quantità di visitatori.
Proprio in quegli anni venne inaugurato alla periferia di Parigi, Disneyland Paris (1992). In
Italia fu invece Mirabilandia, inaugurato nei pressi di Ravenna nel 1992, a confermare questa
nuova tendenza europea.
Dopo l'avvento di Disneyland Paris, tutte le piccole realtà europee partite essenzialmente da
una gestione di tipo familiare, iniziarono a perfezionarsi ed a realizzare attrazioni sempre più
spettacolari e interessanti. Di fatto si è venuta ad instaurare tra i parchi europei una vera e
propria corsa al primato ed al record dell'attrazione più bella od emozionante. In altre parole la
concorrenza non si giocò più all'interno dei propri confini nazionali ma su tutto il territorio
europeo e lo standard qualitativo del parco Disney non venne più preso a modello bensì
sfidato.
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Negli anni 2000, in Europa, si va affermando il parco marino ludo-didattico, tipologia prima
assente, nato anch'esso negli Stati Uniti negli anni ’60 con il Sea World di San Diego (poi
realizzato anche in Florida ed in Texas) che si distingue per un’impronta più didattica e meno
ludica (anche se in quelli americani nel tempo sono sorti acquascivoli e roller coasters).
2
Concentrandoci adesso sui parchi a tema, i parchi all’interno dei quali vengono riprodotti
scenari e spettacoli tematizzati, possiamo sicuramente notare che la produzione
straordinariamente copiosa di dati statistici, di tendenza e di ricerche sui parchi a tema
conferma l’accentuato interesse per il prodotto sia da parte della domanda, che dell’offerta
turistica legata a tale segmento.
Una ricerca della Economic Research Associates (ERA)
3
che nel corso degli anni ha portato a
termine vari studi, molti dei quali per conto della Disney, sui parchi a tema che si sono
moltiplicati nel mondo, trae delle importanti linee guida sulle caratteristiche comuni ai parchi:
1. sono attrattivi per le famiglie;
2. contengono uno o più ambienti tematizzati;
3. hanno qualche tipo di “intrattenimento diffuso”, vale a dire attrazioni mobili come
musicisti, giocolieri, personaggi in costume e simili, che si esibiscono “gratis”
4
;
4. hanno un alto livello di investimento per ogni singola attrazione o spettacolo;
5. hanno un alto standard di servizi, manutenzione, pulizia;
6. contengono abbastanza attività da determinare una permanenza media tipo da 5 a 7
ore;
7. di solito, anche se non sempre, praticano una politica di ingresso a tariffa unica.
Quindi possiamo sostenere che le caratteristiche sopra elencate permettono di individuare
quali parchi rientrano nella categoria di parchi a tema.
Per meglio comprendere la portata e l’evoluzione dei parchi a tema sarà necessaria una breve
analisi del mercato Statunitense, dalla quale non si può prescindere considerando che gli Stati
Uniti, oltre che “inventori” dei parchi tematici, ne sono i maggiori esponenti e fruitori allo
stato attuale. Tale analisi verrà comparata con quella del mercato Europeo, e per concludere si
commenteranno i dati statistici mondiali con un breve cenno alle previsioni future.
2
Fonte : Wikipedia
3
Fonte: Economic Research Associates (ERA) 1995
4
Non viene pagato un prezzo extra rispetto a quello d’ingresso
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Gli Stati Uniti sono considerati la patria dei parchi a tema, pertanto il mercato e
significativamente più maturo che in altre parti del mondo.
Tabella 1. “TOP 20 Parchi di divertimento/ a tema del Nord America (2006)”
TOP 20 Parchi di divertimento/ a tema del Nord America
(2006)
Parco e località Visitatori Variazione
2006 2005
1 1
MAGIC KINGDOM at Walt Disney
World Lake Buena Vista, Florida
16.640.000 3,0%
2 2 DISNEYLAND, Anaheim, California 14.730.000 1,2%
3 3
EPCOT at Walt Disney World, Lake
Buena Vista, Florida
10.460.000 5,5%
4 4
DISNEY MGM STUDIOS at Walt Disney
World,Labe Buena Vista, Florida
9.100.000 5%
5 5
DISNEY'S ANIMAL KINGDOM at Walt
Disney World, Lake Buena Vista, Florida
8.910.000 8,6%
6 6
UNIVERSAL STUDIOS at Universal
Orlando, Florida
6.000.000 1,2%
7 8
DISNEY'S CALIFORNIA ADVENTURE
Anaheim, California
5.950.000 2,1%
8 9 SEAWORLD FLORIDA, Orlando, Florida 5.740.000 2,5%
9 7
ISLAND OF ADVENTURE at Universal
Orlando, Florida
5.300.000 4,8%
10 10
UNIVERSAL STUDIOS HOLLYWOOD,
Universal City, California
4.700.000 0,0%
11 12
BUSCH GARDENS TAMPA BAY,
Tampa, Florida
4.360.000 1,5%
12 13
SEAWORLD CALIFORNIA, San Diego,
California
4.260.000 4,0%
13 15
KNOTT'S BERRY FARM, Buena Park,
California
3.670.000 2,0%
14 14
PARAMOUNT'S CANADA'S
WONDERLAND Maple, Ontario
3.230.000 -2,0%
15 18 CEDAR POINT, Sandusky, Ohio 3.070.000 -2,5%
16 16
PARAMOUNT'S KINGS ISLAND, Kings
Island, Ohio
3.050.000 -1,5%
17 23 HERSHEY PARK, Hershey, Pennsylvania 2.690.000 -0,4%
18 20
SIX FLAGS GREAT ADVENTURE,
Jackson, New Jersey
2.630.000 -8,0%
19 21
SIX FLAGS GREAT AMERICA, Gurnee,
Illinois
2.620.000 -8,0%
20 22
SIX FLAGS MAGIC MOUNTAIN
Valencia, California
2.550.000 -10,0%
Fonte: TEA and ERA. Elaborazione personale
Dopo il veloce sviluppo
conosciuto negli anni ‘70,
l’industria dei parchi a
tema statunitense si è
avviata nei primi anni ‘80
verso una fase di
maturazione, cui si trova
tuttora, pur registrando nel
tempo una crescita costante
del fatturato, dovuta
all’aumento dei visitatori
affascinati dalla magia di
tali strutture. I paradisi
americani delle esperienze
simulate e delle realtà
virtuali hanno accolto, nei
20 Top Themes Parks ben
119,2 milioni di visitatori
nel 2006, con un
incremento del +1,5%
rispetto al 2005.
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Nella tabella sopra esposta si può inoltre constatare la stragrande “supremazia” dei parchi
Disney, e la concentrazione dei maggiori poli di attrazione in Florida. ( Tabella 1).
I tratti distintivi del mercato americano sono senza dubbio:
5
• Forte competizione: i parchi più vecchi soffrono di una crescente competizione da parte delle
strutture moderne, meno congestionate e sviluppatesi urbanisticamente parlando in modo più
attento e se vogliamo “ordinato”;
• Concentrazione: sono state numerose le acquisizioni ed il mercato oggi è caratterizzato dalla
presenza di alcuni grandi gruppi che possiedono vere e proprie catene di parchi;
• Specializzazione e differenziazione: dagli anni ’80 in poi si è assistito allo sviluppo di parchi
di minore dimensione rivolti a specifiche nicchie di mercato, come gli “acqua park” destinati
al pubblico più giovane, i “ family entertainment center” dei grandi centri commerciali e delle
strutture ricreative miste. E’ inoltre da ricordare la tendenza ad estendere l ’offerta di base con
attrazioni di tipo cinematografico, botanico o di vita marina, soprattutto da parte della Walt
Disney , giungendo in taluni casi a realizzare veri e propri sistemi di offerta integrati. La
tendenza è verso strutture polifunzionali che combinano una molteplicità di formule di
intrattenimento destinate ai vari componenti della famiglia;
• Destinazione: con l’eccezione dei piccoli parchi locali, la maggior parte dei parchi di grandi
dimensioni sono stati costruiti in prossimità delle regioni gia mete del turismo di massa
(California, Florida, Texas, Nevada). In questo caso si è puntato al mercato delle vacanze
piuttosto che al mercato primario (attrazione per il tempo libero e fruizione “ diretta” ai
parchi), nel tentativo di trasformare le visite di una giornata in veri e propri soggiorni di
maggior durata, e di effettuare operazioni immobiliari di vasta portata comprendenti strutture
complementari (alberghi, ristoranti, e centri commerciali). L’obiettivo è quello di trasformare
il concetto di parco in quello, più ampio, di “Resort”, ossia un centro vacanze
onnicomprensivo.
• Integrazione tra aree d’affari differenti: le aziende che controllano i principali parchi
nordamericani costituiscono oggi imperi molto diversificati che possono trarre rilevanti
vantaggi finanziari e competitivi dallo sfruttamento delle sinergie derivanti dalla gestione
congiunta di più attività interrelate. Ad esempio Walt Disney trae profitto oltre che dai parchi
a tema, dalle produzioni televisive e cinematografiche, dalla gestione di crociere ed eventi
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Fonte: Presidenza del Consiglio dei Ministri 1999, Interpretazione personale