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Il caso trattato e gli obiettivi.
Questo studio presenta un modello di interferenza co-canale per reti
microcellulari che integra i parametri della propagazione radio con i
parametri che tengono conto della mobilit dell utente.
Questo modello usa un parametro chiamato rapporto del rumore
interferente (η =I/N) per ottenere una semplice descrizione dei contorni
del collegamento radio mobile in funzione della posizione del
ricetrasmettitore fisso e mobile.
L η Ł usato per dimostrare che i networks microcellulari sono piø limitati
dalle interferenze dei networks macrocellulari.
Troveremo espressioni per η , e per la distribuzione del raggio della cella.
I risultati forniti dal modello verranno confrontati con i dati reali di un
sistema microcellulare installato nella stazione centrale di Milano.
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2 Progettare una rete cellulare.
La progettazione di una rete cellulare, cos chiamata in quanto composta
da celle, passa attraverso la definizione della copertura radio che si vuole
ottenere e del traffico che si deve gestire. La copertura della singola cella Ł
fornita da una stazione radio base, ed Ł condizionata dall’orografia e dalla
potenza della stazione fissa stessa e dalla potenza dei terminali che
saranno utilizzati.
In pratica, il traffico gestibile Ł fisso per ogni cella, una volta scelti i
parametri di cui sopra e la tecnologia di trasmissione.
Il TACS utilizza la tecnica di accesso FDMA (Frequency Division
Multiple Access), mentre il GSM utilizza la tecnica TDMA (Time
Division Multiple Access).
In entrambi i sistemi a ogni cella corrisponde un certo numero di canali.
In Italia l’esplosione dei servizi mobili e la limitata disponibilit di
frequenze hanno rapidamente posto il problema della saturazione
dell’offerta.
Per ovviare a questa situazione, si sono cercate soluzioni che possano
consentire di ottimizzare l’uso della banda disponibile.
Questo risultato Ł stato ottenuto grazie a un dimensionamento non
uniforme dei canali radio per cella (assegnando a ogni cella il numero di
canali strettamente necessario per il traffico previsto) e a tecniche avanzate
di assegnazione delle frequenze.
Il problema richiede una grande potenza di calcolo, poichŁ dal punto di
vista matematico l’allocazione delle frequenze comporta la soluzione di
problemi di elevata complessit .
Usando la potenza irradiata dall’antenna, le dimensioni della cella possono
essere aumentate o ristrette a piacere (anche se esiste un limite al valore
del campo emesso, che viene contenuto ben al di sotto dei limiti imposti
dalla legge sulle emissioni elettromagnetiche).
Vi sono inoltre vincoli per quanto riguarda il terminale.
Infatti questo riceve ed emette in una certa fascia di potenza e quindi le
celle devono essere configurate in modo opportuno.
Un ulteriore vincolo Ł dato dal volume di traffico che si vuole smaltire.
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Siccome questo Ł limitato dal numero delle celle, se in una certa area si
vuole gestire una maggiore quantit di traffico occorre predisporre piø
celle.
La separazione in frequenza tra celle vicine Ł importante per poter
riutilizzare i canali proteggendoli dalle interferenze.
Uno dei passi principali verso un’infrastruttura che renda possibile il
segmento wireless dei servizi di comunicazione personali, Ł l’impiego di
celle di piccolo diametro (microcelle) che consente un elevato tasso di
riutilizzo dello spettro (teso soprattutto ad aumentare il numero di canali
radio disponibili in zone o in aree circoscritte con elevate punte di traffico,
i quali possano pertanto rendere possibile una piø elevata densit di
abbonati).
In questi casi la copertura Ł assicurata da microcelle, aventi un raggio di
circa 200 metri.
Il posizionamento e l altezza delle BTS unita alla struttura e densit degli
edifici modificano in maniera particolare e sensibile le caratteristiche di
propagazione in aggiunta a relative allo spazio libero (Free Space).
Le vicessitudini orografiche e strutturali devono essere rilevate con una
maggiore risoluzione (si utilizzano in genere mappe satellitari con
risoluzione di due metri)sopratutto rispetto al profilo altimetrico.
In pratica, di una citt occorre conoscere non solo il posizionamento delle
vie e le piazze, ma ancheil rapporto tra altezza degli edifici e larghezza
delle strade (parametro Storico ).
Spesso anche la tipologia delle superfici ha un’importanza rilevante, per
esempio quando si Ł in presenza di pannelli metallici, o specchi d acqua.
Oggi i sistemi di progettazione assistita da calcolatore, fruendo di mappe
del territorio molto precise e di sperimentazioni di laboratorio sulla
propagazione in varie situazioni, consentono
una notevole precisione nella disposizione dei centri BTS.
Solo cinque anni fa tale scelta era soggetta a una serie di prove sul campo
con affinamenti Successivi; un approccio che oggi non sarebbe possibile,
data la densit delle celle e i volumi di traffico gestiti.
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Per essere piø efficienti e meno costose, le architetture microcellulari
richiedono che le funzioni intelligenti siano piø decentralizzate rispetto
alle soluzioni cellulari normali.
La decisione e il controllo debbono essere praticati, per quanto possibile, a
livello locale, per poter mantenere a livelli accettabili il costo di
trasmissione e il volume di traffico di segnalazione.
Le reti cellulari si stanno ora diffondendo in Europa con la creazione
delle cosiddette reti di comunicazioni personali (PCN- Personal
Communications Networks), che impiegano la norma DCS-1800, nonchØ
con la diffusione delle versioni microcellulari del GSM a 900 MHz nelle
aree urbane.
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2.1 Aspetti propagativi e caratteristiche del canale radiomobile.
Nel pianificare una rete cellulare occorre tenere presente che l effettiva
area di copertura Ł una funzione complessa dell ambiente in cui avviene la
propagazione.
I segnali radio che si propagano in ambienti reali subiscono numerose
"manipolazioni" da parte dell ambiente, spesso indesiderabili: riflessioni,
diffrazione ed assorbimento.
E importante evidenziare l attenuazione complessiva che subisce il
segnale.
Se il trasmettitore emette un segnale con potenza Pt, al ricevitore giunger
un segnale con potenza Pr =A⋅Pt
L attenuazione totale sar divisa in 3 termini:
At = Ad⋅As⋅Am
L attenuazione dovuta alla distanza sar modellata dal Path loss (Ad).
L orografia del terreno che produrr diffrazione e quindi zone d ombra,
sar modellata dallo Shadow fading (As).
Mentre l effetto della riflessione sar tenuta in conto nel termine di
Multipath (Am).
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2.1.1 Path loss
Quando si effettuano misure, mediando su un periodo di tempo abbastanza
lungo, la potenza osservata al ricevitore dipende principalmente dalla
distanza dal trasmettitore.
Uno dei modelli piø semplici si basa sull ipotesi di terra piana e
propagazione in spazio libero, in questo caso l attenuazione Ad sar :
Ad = 32.4 + 20⋅log(f/Mhz) + 10⋅α⋅ log(d/Km).
Dove d Ł la distanza tra il trasmettitore e il ricevitore, f Ł la frequenza
della portante utilizzata..
E importante notare che la costante α dipende dal tipo di terreno e dal tipo
di ostacoli che circondano il mobile.
Studi empirici di Okumura e Hata hanno portato alla definizione di diversi
modelli validi per aree urbane, suburbane, rurali.
Valori tipici per l esponente α sono (2-5), dove 2 corrisponde alla
propagazione in spazio libero e 5 agli ambienti urbani con alta
concentrazione di edifici.
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2.1.2 Shadow fading o (Slow fading)
All attenuazione media dovuta al pathloss si aggiunger un termine
lentamente variabile che terr conto della variazione dell orografia
dell ambiente circostante.
Okumura e Hata furono i primi a studiare questo fenomeno, e si accorsero
che lo shadow fading poteva essere modellato con una variabile casuale
gaussiana con media 0 e varianza σ s.
Af ∼ N(0,σ )
Usando la scala logaritmica, lo shadow fading Af avr una distribuzione
lognormale, con media 0 e varianza σ s^2.
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2.1.3 Multipath fading o (Fast fading)
Diverse misure hanno dimostrato che il segnale ricevuto da un terminale
mobile contiene non solo la componente diretta (LOS Line-of-sight), ma
anche un gran numero di segnali riflessi.
Questi segnali arrivano al mobile dopo aver percorso cammini di
lunghezza diversa, qui vengono riflessi dagli oggetti che circondano il
mobile, ed avranno quindi fase e ampiezza diversa.
Si potranno avere allora forti affievolimenti dell ampiezza del segnale
risultante e forti distorsioni a seconda dei ritardi e delle fasi relative con
cui i segnali si sommano in ricezione.
Quando tutti i segnali si combinano dando una risultante nulla il
collegamento radio subisce una forte attenuazione.
Questi affievolimenti avvengono ogni semi-lunghezza d onda, quindi un
mobile che viaggia a 100Km/h subir 167 affievolimenti al secondo se la
frequenza della portante Ł 900Mhz.
E importante notare che il Fast-fading Ł un fenomeno tipicamente
spaziale, quindi pu manifestarsi anche quando il mobile non Ł in
movimento.
Il moto relativo tra trasmettitore e ricevitore genera, per una data frequenza
f , uno spostamento in frequenza (effetto Doppler) pari a: df=f⋅v/c
Essendo v la componente della velocit relativa nella direzione di
propagazione dell onda.
In un collegamento radiomobile un onda portante a frequenza f produrr
pertanto in ricezione diversi segnali, che in notazione complessa possiamo
esprimere come:
I parametri Ai, ω di, φ i rappresentano rispettivamente l ampiezza, lo
spostamento in frequenza (Doppler) e la fase del segnale i-esimo.
Il vettore z(t)=∑Α i⋅exp(ω di+φ i) pu essere considerato un processo
casuale complesso x(t)+i⋅y(t), nel caso in cui questo sia la combinazione di
tanti contributi casuali indipendenti e dello stesso ordine di grandezza.
()
∑
⋅
+⋅
⋅⋅
i
ti
idii
o
eeAi
.ω
φω
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Nei sistemi radiomobili le componenti in quadratura x(t) e y(t) del vettore
ricevuto z(t) possono essere considerate come processi gaussiani,
indipendenti, a valor medio nullo e varianza σ , e quindi la densit di
probabilit dell inviluppo a = Z pu essere approssimata dalla legge di
Rayleigh.
Inoltre in questo caso la fase del vettore z risulta distribuita uniformemente
nell intervallo (0-2π ).
Nella seguente figura possiamo vedere una realizzazione di un processo di
Rayleigh, dove il mobile si muove alla velocit di 50Km/h , e la frequenza
della portante Ł 900Mhz.
E importante notare che, rispetto al segnale relativo all attenuazione in
spazio libero (linea rossa. Fig 1), il segnale affetto dal Fast Fading presenta
un guadagno massimo di 3db quando la risultante dei segnali Ł in fase con
il segnale utile, invece ho l annullamento del segnale quando la risultante Ł
in opposizione di fase.
Fig. 1
Mult
0 10 20 30 40 50 60 70 80 90 100
-72
-70
-68
-66
-64
-62
-60
Tempo in ms
Potenza del segnale in dbm
()
2
2
2
2
σ
σ
⋅
−
⋅=
a
e
a
ap
13
2.2 Caratteristiche delle reti microcellulari.
La capacit dei sistemi cellulari pu essere notevolmente incrementata
dividendo e settorizzando le celle esistenti.
Questo permette un maggiore riuso delle stesse frequenze nella medesima
area urbana, con un conseguente aumento della complessit del sistema.
Il limite inferiore del raggio della cella dei sistemi cellulari tradizionali,
qui definiti macro Ł circa 1,5 Km.
La tecnologia microcellulare Ł stata sviluppata per garantire comunicazioni
Wireless ad un grande numero di utenti.
L architettura microcellulare differisce dall architettura macrocellulare in
tre aspetti fondamentali:
- Le celle hanno un raggio minore di 1 Km.
- Gli apparati irradiano potenze inferiori. (5-10 mw)
- Tutti i canali radio sono disponibili in ogni cella.
Le microcelle possono assumere diverse configurazioni, a seconda
dell orografia del territorio che devono coprire, (es. una autostrada, una
piazza in un centro storico, oppure i diversi piani di un edificio.)
Di solito la BTS e il MS in una microcella trasmettono basse potenze, e
l antenna della BS Ł montata a 5-7 m dal terreno.
Quando le antenne sono montate ad un altezza inferiore a quella degli
ostacoli vicini, l area dove il sistema garantisce la qualit del
collegamento radio, si riduce notevolmente.
Il numero di handoff per cella aumenta di un ordine di grandezza, e il
tempo disponibile per fare l handoff decresce.
Le microcelle sono caratterizzate da un problema di propagazione
chiamato effetto angolo, infatti, quando il MS gira intorno ad un angolo, il
segnale subisce una brusca attenuazione (es. 20-30db), questo effetto Ł
dovuto alla perdita della componente del segnale dovuta alla linea di
visibilit (LOS: Line Of Sight) che collega la BTS al MS.
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L effetto angolo Ł molto difficile da prevedere, inoltre richiede un handoff
piø veloce, e pu peggiorare la qualit del segnale molto velocemente.
Quindi Ł sconsigliabile utilizzare un intervallo di misura molto lungo,
infatti ostacoli mobili potrebbero interporsi tra la BTS e il MS simulando
un effetto angolo.
In un sistema microcellulare ci sono due tipi di handoff un LOS handoff e
un n-LOS handoff.
Un LOS handoff avviene quando c’Ł un handoff tra due BTS in visibilit ,
in questo caso una richiesta preventiva di handoff potrebbe avvenire.
Un n-LOS handoff avviene quando il MS lascia una BTS non in visibilit
e passa ad una BTS in visibilit , o viceversa, in questo caso la procedura di
handoff deve avvenire in breve tempo, prima che l’ MS giri l’angolo.
Le celle possono assumere diverse configurazioni spaziali, le piø usate
sono: quella rettangolare, e quella a met settore.
Fig. 2 Rettangolare Fig. 3 Met settore
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2.2.1 Sovrapposizione tra macrocelle e microcelle.
Le microcelle limitano la congestione del sistema macrocellulare, quando
a questo Ł chiesto di gestire un traffico elevato.
E da tenere in conto tuttavia un incremento del carico di segnalazione,
dovuto ad un numero maggiore di handoff nell unit di tempo.
Questo Ł causato dalla limitata superficie delle microcelle.
Per ridurre alcuni di questi problemi, si pu utilizzare un’architettura mista
di macrocelle e microcelle.
Questa architettura fornisce un bilanciamento tra l’obiettivo di
massimizzare il numero di utenti per unit di superficie, e minimizzare il
carico di segnalazione generato dagli handoff.
La copertura radio delle macrocelle si sovrappone all’area coperta dalle
microcelle, gestendo gli handoff tra le celle.
Le microcelle grazie ad un maggiore riuso delle frequenze possono gestire
zone con alta densit di traffico, questo tipo di copertura Ł detta (Hot spot).
Esempi di Hot spots possono essere: Aeroporti, Stazioni ferroviarie,
parchi, centri commerciali.
Le macrocelle gestiscono le aree non coperte dalle microcelle, e gli utenti
che si muovono ad alta velocit , oppure gli utenti di una microcella
congestionata.(Fig.3)
Uno dei problemi piø importanti dell architettura sovrapposta Ł la
determinazione dell ottima distribuzione dei canali tra le microcelle e le
macrocelle.
Ci sono tre approcci: 1 TDMA per le microcelle e CDMA per le
macrocelle, 2 CDMA per le microcelle e TDMA per le macrocelle.
3 TDMA per entrambe.
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Fig. 4
2.3 Modello C.O.S.T 231- Walfish-Ikegami.
Nella copertura microcellulare la propagazione Ł dominata dalla
diffrazione e dallo scattering intorno agli ostacoli vicini al mobile.
Ci significa che prima dello studio teorico Ł necessaria una fase
preliminare di Survey durante la quale si devono aquisire alcuni parametri
topografici importanti, come:
- Altezza media degli edifici (hroof).
- larghezza media delle strade (w).
- Distanza media tra gli edifici(b).
Ci sono diversi modelli statistici che utilizzano questi valori medi per fare
delle previsioni di copertura.
Con il modello C.O.S.T 231 Walfish-Ikegami si possono avere delle
pervisioni con un errore di circa 3-5 db.
I suoi limiti di validit sono:
f : 800 ..2000 Mhz
Hbase : 4 50 m
Hmobile : 1 3 m
Raggio : .02 5 Km
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Fig. 5
Questo modello vale per aree urbane ad alta densit di edifici.
Se esiste un percorso in visibilit (L.O.S. Line-of-sight) l attenuazione
totale sar :
Ltot = 42.6 + 26⋅log(d/Km) + 20⋅log(f/Mhz).
Se non esiste un percorso in visibilit , l attenuazione totale sar composta
da tre termini.
Ltot = Lo + Lrts + Lmsd.
Dove Lo Ł l attenuazione il spazio libero, e Lrts e Lmsd tengono conto
dell attenuazione dovuta alla diffrazione intorno agli ostacoli vicini.
Le seguenti figure mostrano l attenuazione totale che subisce il segnale
passando dalla propagazione in spazio libero, (Fig.6) alla propagazione il
ambienti urbani (Fig.7).