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Introduzione
Negli ultimi due decenni il ritmo di cambiamento
dell’economia mondiale è stato estremamente sostenuto. Fra
gli esperti del settore è ormai ampiamente diffusa la
consapevolezza che nell’ambito delle grandi sfide del
sistema industriale Italiano, caratterizzato per la maggior
parte da P.M.I, si deve necessariamente sostenere ai fini della
difesa della propria competitività, che le azioni intraprese sul
fronte dell’innovazione e dell’ internazionalizzazione
abbiano rilievo essenziale. Queste nozioni rappresentano due
componenti imprescindibili delle strategie aziendali tese, sia
alla conquista di nuove quote di mercato e sia alla difesa
delle posizioni competitive acquistate. Le strategie di azione
proposte per accedere ai mercati internazionali sono stilate
tenendo presente i nuovi protagonisti rappresentati dalle
economie emergenti, ed in particolar modo da quella Cinese.
Tali strategie sono state prese in considerazione poiché
rappresentano un dato di fatto per le imprese che operano nel
mercato B2B per la commercializzazione dei beni
strumentali. Infatti si è reso necessario analizzare la forma
più idonea di internazionalizzazione basata sull’attività di
Export, e studiare quali sono le leve dell’ Export Marketing
Mix che maggiormente incidono sulla commercializzazione
di tali tipi di beni. Quindi per conquistare e mantenere quote
di mercato, occorre:
2
progettare prodotti e servizi pensando alle esigenze
dei mercati mondiali;
scegliere i canali di entrata e di distribuzione in modo
che il compratore possa acquistare senza particolari
sforzi il prodotto;
attuare una politica di promozione che tenga conto
delle caratteristiche e delle esigenze specifiche del
mercato estero di destinazione;
Misure straordinarie sono state adottate dall’ “Agenzia
per la diffusione delle tecnologia e l’innovazione” per
rafforzare la reputazione nazionale in campo tecnologico, in
occasione dell’Expo di Shangai 2010, con lo scopo di
mostrare le eccellenze tecnologiche Italiane al mercato
Cinese. Il progetto “Italia degli Innovatori “ha avuto lo
scopo di mostrare le eccellenze tecnologiche italiane. Il
progetto ha permesso di far conoscere il nostro Paese non
solo per gli aspetti noti al grande pubblico, legati ai settori
tradizionali del Made in Italy, ma proiettare un’immagine più
completa dell’Italia, intesa come “Paese dell’Innovazione”,
una realtà che sa creare prodotti innovativi ad alto contenuto
tecnologico negli ambiti più differenti. L’idea di partenza era
di mostrare ai cinesi che buona parte delle innovazioni che
hanno cambiato la nostra vita sono state realizzate da italiani
(basti pensare alla radio, al telefono, al motore a scoppio, alla
corrente elettrica, all’mp3, all’elicottero, solo per fare alcuni
esempi) e che “dentro” al made in Germany, al made in
Japan o al made in Usa ad alta tecnologia ci sia tantissimo
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made in Italy “tecnologico” e, spesso è proprio la
componente italiana a dare al prodotto realizzato in
Germania o in Giappone quell’elemento di alta qualità che lo
rende vincente. Con il proposito di favorire le esportazioni in
Cina il messaggio trasmesso è stato che: se la Cina si vuole
presentare nei mercati internazionali come potenza
industriale allora deve dotarsi di made in Italy “tecnologico”
all’interno dei suoi prodotti. Nell’ambito di tale analisi è
emerso l’operato della CTI Food Tech S.r.l., partecipante al
progetto stilato dalla “Presidenza del Consiglio dei Ministri”,
in quanto detiene il secondo posto al mondo in alcune
lavorazioni, tra le quali la produzione di macchine per la
denocciolatura della frutta per uso industriale. .
Dall’esperienza di tale azienda, presente sul mercato
cinese dal 2008, si è potuto comprendere quali sono le
strategie da adottare, tenendo costantemente presente
l’importanza dell’aspetto culturale, per entrare in un mercato
come quello cinese, considerato oggi il locomotore della
crescita economica mondiale e, per questo, la pone al primo
posto tra tutti i paesi dell’ area BRIC.
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Capitolo 1
Mercato B2B nella sfera Internazionale
L’ambiente competitivo dei mercati internazionali
comporta l’aumento dell’integrazione economica e politica
tra diversi paesi, consentendo l’ingresso di nuovi protagonisti
nei mercati emergenti. Alla luce di tale concezione, il
mercato BtoB rappresenta una sfida continua per le imprese
del settore, e in particolar modo per quelle che operano nel
mercato industriale, definendo strategie che assumono la
fisionomia di “linee guida” per chi voglia operare in tale
settore, e le leve del marketing su cui bisogna focalizzarsi.
I.1 Il mercato B2B per i beni strumentali
Oggi il ruolo del Marketing si è progressivamente
ampliato passando da semplice rapporto tra azienda e
mercato ad uno in grado di coinvolgere le principali funzioni
aziendali, nonché gli operatori esterni, attivi con le aree con
cui l’impresa viene a contatto. Quindi la responsabilità del
marketing verso lo sviluppo e il successo dell’impresa si è
sensibilmente accresciuta. Il mercato Business to Business
per le piccole e medie imprese è molto complicato da gestire,
soprattutto nella sfera internazionale, poiché fa riferimento a
tutti i rapporti che intercorrono tra produttore – interlocutore
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– cliente finale, la quale risulta essere, poi un’altra
organizzazione (Impresa – Ente pubblico).
Una definizione di Marketing che opera in tale
ambiente può essere: “ un processo che pianifica e realizza
la concezione, il pricing, la promozione e la distribuzione
d’idee, merci e servizi allo scopo di creare scambi che
soddisfino obiettivi di entità organizzate”
1
. Quindi questi
mercati sono caratterizzati dal fatto che l’acquirente non è il
consumatore finale, ma un’altra organizzazione commerciale
o industriale; infatti, tali mercati possono essere distinti in:
Mercato Industriali: Le organizzazioni appartenenti a
questo tipo di mercato acquistano beni e servizi per
impiegarli nella produzione di altri beni e servizi da
vendere, noleggiare o comunque da cedere a terzi;
Mercato dei rivenditori: in questo mercato
l’acquirente è un distributore che acquista i beni dalle
imprese di produzione per poi rivenderli al
consumatore finale;
Mercato istituzionale: gli attori del mercato
Istituzionale sono le amministrazioni pubbliche (sia a
livello locale che centrale) e gli enti che ne
dipendono, i quali acquistano beni e sevizi per la
produzione di servizi pubblici, come nel caso delle
1
Marco Tronchetti Provera, Marketing industriale, Edizione
McGraw – Hill, Milano 2002.
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scuole pubbliche che acquistano beni per lo
svolgimento delle attività di carattere sociale.
Con l’evolversi delle società e delle esigenze delle
organizzazioni questi tre tipi di mercati si vanno sempre più
ad amalgamare, soprattutto per le imprese che producono
“Beni Strumentali”, e quindi macchinari industriali, per via
del peso attribuito al servizio e alla commercializzazione dei
prodotti necessari alla manutenzione dei beni stessi. Quindi il
“Mercato Industriale” comprende tutti e tre gli aspetti.
Perciò, il Marketing ha un ruolo principale nei mercati B2B,
soprattutto per le imprese che intendono affacciarsi sui
“Mercati Internazionali”. Di primaria importanza risulta
essere uno studio attento di tali mercati, cogliendo così le
caratteristiche che lo contraddistinguono, come illustrato
nella figura seguente, e in particolar modo sottolineando le
caratteristiche principali del mercato, del bene – servizio, del
processo di acquisto, ed infine dei principali aspetti che
emergono dallo studio del Marketing Mix applicato a tale
settore (Fig. 1.1)
2
. Emerge così, chiaramente, quali sono le
principali regole su cui bisogna focalizzarsi nell’operare in
un mercato difficile come quello dei beni strumentali.
2
Berry A., Marketing, Edizione McGraw – Hill, Milano 2006
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Quando parliamo di beni strumentali, parliamo di
prodotti che sono caratterizzati da una media–alta intensità
tecnologica; la natura del prodotto trattato nei mercati B2B e
l’omogeneità delle motivazioni dei comportamenti di
acquisto delle aziende-clienti, rende possibile una maggiore
standardizzazione
3
. Alla base della “standardizzazione
Internazionale” dell’ offerta dei beni Industriali vi è
l’obiettivo stesso dell’utilizzatore teso alla ricerca del
profitto, e per questo condiziona anche le relazioni di
mercato. Nasce quindi la necessità di capire anche le
3
Cateora, Philip R., Marketing Internazionale: Imprese Italiane e
mercati mondiali, Edizioni Guerini 2007.
Figura 1.1:Caratteristiche che contraddistinguono i mercati B2B in un conteso
internazionale.
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caratteristiche della domanda nei mercati industriali; infatti,
in tale tipo di mercati i clienti acquistano un prodotto per
supportare il loro ciclo produttivo (imprese) o per rivenderlo
(rivenditore); Il numero degli acquirenti è minore rispetto a
quello di un mercato rivolto al consumo finale e infatti la
“dimensione” degli acquisti e degli ordini effettuati dalle
organizzazioni sono maggiori in tale tipo di mercato, anche
perché un singolo acquirente industriale avrà un maggiore
potere contrattuale nei confronti di un fornitore di un singolo
consumatore finale.
1.1.2 I fattori che caratterizzano la domanda dei beni
strumentali.
Le difficoltà della domanda di beni nei mercati B2B,
applicata in un contesto Internazionale, è caratterizzata da
altri tre fattori:
1. I mercati industriali, per loro natura, sono
caratterizzati da maggior “Volatilità” rispetto a quelli
consumer;
2. La richiesta di prodotti industriali è correlata con il
livello di sviluppo economico e industriale della
nazione;
3. Il livello di tecnologia incorporato nei prodotti e nei
servizi li rende maggiormente adatti ad alcuni paesi
rispetto ad altri.
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1.1.2 La volatilità della domanda derivata
Le aziende che producono beni e servizi industriali
hanno un motivo in più per avventurarsi all’estero, ossia
contrastare la naturale volatilità dei mercati industriali;
infatti, la domanda di prodotti e servizi che le imprese
esprimono è derivata rispetto a quella dei consumatori finali.
In un mercato Business to Business la domanda di beni
industriali è una domanda derivata, quindi la domanda è
derivata perché dipende da quella di altri beni e servizi
industriali. Questo vuol dire che si tratta di un tipo di
domanda espressa da un’organizzazione che si serve dei
prodotti e servizi acquistati all’interno del suo sistema di
produzione per rispondere alla domanda del consumatore
finale o di altre organizzazioni. Dunque la domanda
industriale si colloca all’interno di una Filiera Industriale ed
ha un rapporto di dipendenza con la domanda che sta a valle.
Si tratta di un tipo di domanda instabile che reagisce in
ritardo e in modo vistoso alle variazioni della domanda finale
ed è anelastica rispetto al prezzo. Quindi, nell’ottica della
filiera industriale, l’impresa si trova a trattare con “clienti
multipli” che sono i suoi clienti diretti e i clienti dei suoi
clienti diretti. Il Cliente industriale è dunque caratterizzato
da una figura professionale, e l’atto d’acquisto nella maggior
parte dei casi segue un comportamento risolutorio estensivo.
Il Prodotto industriale è dunque ricercato con precisione dal
cliente, le prestazioni sono specificate e il margine di
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manovra del fornitore è limitato, inoltre, i prodotti industriali
possiedono una grande varietà di usi possibili
4
. Infine, la
globalizzazione dei mercati industriali tenderà ad aumentare
la volatilità di tali mercati poiché, bisogna tener presente che
è in aumento anche la sincronizzazione delle operazioni di
acquisto e vendita degli intermediari internazionali. Tale
volatilità influenzerà, necessariamente, tutti gli aspetti del
Management e Marketing, compreso lo sviluppo di nuovi
prodotti e servizi.
1.1.3 Il livello di sviluppo economico e industriale di
una nazione, nei suoi diversi stadi.
Il fattore che maggiormente incide sulla
determinazione della potenzialità di un determinato mercato
industriale è rappresentato dal grado di “industrializzazione
di una Nazione”. Infatti il livello di sviluppo economico è
generalmente ritenuto un primo indicatore del potenziale di
mercato dei beni industriali, così, è possibile classificare la
domanda di beni e servizi industriali utilizzando la “Teoria
degli stadi dello sviluppo economico” di Rostow, uno dei più
importanti modelli storico economici che trattano dello
sviluppo ciclico delle Società
5
. Tale modello sostiene che la
4
Simone Ricci, Il Mercato B2B, www.BorsaeDintroni.it .
5
Quintieri Beniamino, La sfida della qualità: Il futuro delle aziende
italiane sui mercati internazionali, Edizioni Rubbettino, Milano
2007.