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Capitolo 1 . Settore maturo
Definizione di settore
È molto difficile dare una definizione di settore poiché non esistono delle metodologie
universali, ma solo dei criteri adattabili a momenti e contesti differenti.
Anche a livello pratico è difficile definire un settore poiché si possono utilizzare più
parametri per lo stesso oggetto, ad esempio la tecnologia (il settore della tessitura) o la
funzione d’uso (il settore del tessile per la casa).
È però fondamentale riuscire a determinare e classificare il settore per poter formulare
una valida strategia, cerchiamo quindi di ovviare utilizzando i criteri che sono
riscontrabili in letteratura (Sinatra, 1986):
- le caratteristiche della domanda;
- la somiglianza tecnica dei prodotti;
- i bisogni da soddisfare;
- una fase della catena del valore;
- il sistema competitivo allargato;
- le mappe cognitive degli attori chiave.
Una volta determinati i confini di settore si determinano anche i concorrenti diretti ed
indiretti, i clienti servibili, le regole del gioco da seguire, i riferimenti da utilizzare per la
misurazione dei risultati e si riesce a capire su che obiettivi canalizzare l’attenzione
strategica (Sinatra, 1986).
Definire i confini di un settore è fondamentale anche per poter comprendere le «regole
del gioco» della competizione in quel settore (Sinatra, 1986) e quindi per poterlo meglio
affrontare.
Il ciclo di vita del settore
In generale è possibile affermare che ogni settore è in continua evoluzione: lo studio di
innumerevoli settori nel corso degli anni ha reso possibile la costruzione, da parte di
Porter (1982), di un modello di riferimento per la descrizione delle dinamiche evolutive
di un settore. (Figura 1.1.)
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Figura 1.1 Il ciclo di vita del settore
Fonte: Porter (1982)
L’utilità di questo modello è evidente in termini analitici, ma la sua validità prospettica
non è sicuramente elevata, ossia non è in grado di indicare con attendibilità le future
dinamiche del settore. Al contrario è da sottolineare la capacità di questo modello di
fungere da punto di riferimento per lo studio di un settore e per la comprensione delle
ragioni sottostanti i comportamenti strategici delle imprese operanti nel settore.
In sintesi, la teoria del ciclo di vita dei settori suggerisce che la domanda e l’offerta
seguano un andamento caratteristico cui corrispondono determinati comportamenti sia da
parte dei clienti sia da parte dei produttori.
Fatturato
del settore
Tempo
Introduzione
Sviluppo
Maturità
Declino
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Nella Tabella 1.1 vengono riassunte le caratteristiche delle principali variabili di mercato
durante le diverse fasi del ciclo di vita del settore seguendo la descrizione di Grant
(1998).
Tabella 1.1 Caratteristiche delle diverse fasi del ciclo di vita del settore
Fonte: Grant (1998)
INTRODUZIONE SVILUPPO MATURITA’ DECLINO
Domanda Consumatori ad alto
reddito
Crescita del tasso di
penetrazione del
mercato
Mercato di massa.
Domanda di
sostituzione
(ripetizione)
Consumatori che
conoscono bene il
prodotto
Tecnologia Concorrenza tra
tecnologie.
Standardizzazione e
rapida innovazione
di processo.
Conoscenze tecniche diffuse: richiesta per
miglioramenti tecnologici.
Prodotti Qualità bassa.
Varietà. Frequenti
cambi nel disegno
del prodotto.
Miglioramento di
disegno e qualità.
Emerge il disegno e
la tecnologia
dominante.
La standardizzazione
diminuisce la
differenziazione. Si
tenta di evitare la
riduzione a
commodity del
prodotto tramite
rafforzamento del
Brand.
Il prodotto diventa
una commodity.
Produzione e
Distribuzione
Brevi cicli di
produzione.
Produzione ad alta
intensità di lavoro
specializzato. Canali
di distribuzione
specializzati.
Carenza di capacità
produttiva.
Produzione di
massa.
Competizione sui
canali di
distribuzione.
Emergenza di
capacità produttiva in
esubero.
Despecializzazione
del lavoro. Cicli di
produzione lunghi. I
distributori
mantengono minori
linee di produzione.
Pesante esubero di
capacità produttiva.
Riappaiono canali di
distribuzione
specializzati.
Commercio
internazionale
La produzione si sposta verso i paesi più poveri, a basso costo della manodopera.
Competizione Pochi concorrenti. Ingressi, fusioni e
prime uscite.
Shakeout. Aumenta
la competizione sul
prezzo.
Guerra di prezzo e
uscite dal settore.
Fattori chiave
di successo
Innovazione di
prodotto.
Consolidamento di
un’immagine
credibile sia del
prodotto sia
dell’azienda
produttrice.
Design. Accesso
alla distribuzione.
Forte immagine e
brand. Innovazione
di processo.
Efficienza e controllo
dei costi ottenuta
aumentando
l’intensità di capitale
nei processi
produttivi. Economie
di scala. Riduzione
del costo dei fattori
di produzione. Alta
qualità. Velocità
nello sviluppo dei
prodotti.
Riduzione dei costi
di struttura.
dell’impegno a
rimanere nel settore.
Razionalizzazione
della capacità
Selezione dei clienti.
Segnalazione
produttiva.
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I problemi applicativi del concetto di ciclo di vita del settore
È importante riportare anche i limiti del modello per poter capire dove lavorare al fine di
un possibile miglioramento:
- Identificazione della fase attuale del ciclo di vita. Non è semplice individuare quali
sono le variabili o gli indicatori più significativi per identificare la fase attraversata
dal settore, né le modalità o i valori che essi debbano assumere.
- Variabilità della durata delle fasi. Le fasi del ciclo di vita del settore possono durare
decenni o addirittura non esistere, e questo rende pressoché nulla la valenza predittiva
del modello.
- Percorsi inversi. Sono stati analizzati settori in cui si è percorsa a ritroso la curva del
ciclo di vita, cosa che per il modello è assolutamente inconcepibile.
- Coesistenza di fenomeni diversi. Spesso si pensa di essere in un momento di nuovo
sviluppo del settore, invece se ne è creato un altro. Questo può confondere l’impresa
che può non vedere i due diversi livelli.
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Le specificità dei settori maturi e le loro implicazioni strategiche
D’ora in avanti ci concentreremo sulle fasi che Porter (1982) definisce di maturità e
declino di un settore, le tratteremo come un unicum in base alla comune caratteristica di
crescita nulla o negativa della domanda. Analizzeremo quindi le caratteristiche della
domanda e dell’offerta e il ruolo della tecnologia in settori in fase di maturità.
Le caratteristiche della domanda
Come detto un settore è in fase di maturità quando la domanda è stagnante o decresce ed
è rappresentata, per i beni di consumo durevole in particolare, dalla sostituzione di
prodotti di cui il potenziale compratore già dispone.
Prendiamo in considerazione analiticamente tutte le possibili cause che possono generare
tale fenomeno.
a) Saturazione della domanda
La caratteristica principale di un settore maturo è la saturazione della domanda, che è
imputabile in particolare alle categorie di cause qui di seguito illustrate.
- Saturazione di un bisogno. Tipico dei beni di consumo durevole, dopo il periodo del
boom delle vendite, si raggiunge una fase di saturazione del mercato.
- Fattori socio-culturali e cambiamenti nei bisogni dei clienti. l’affermazione di nuovi
valori, convinzioni, idee può portare al consumo di nuovi prodotti e al rifiuto di altri,
si pensi alle tematiche ecologiste emergenti.
- Fattori demografici. Possono ad esempio verificarsi cambiamenti nella distribuzione
fra classi di età, di reddito, nei livelli di educazione e così via.
- Fattori tecnologici. I progressi tecnologici possono portare all’introduzione di
prodotti sostitutivi.
- Fattori macro-economici. In periodi di recessione, il reddito si riduce e
conseguentemente anche la domanda di quasi tutti i beni.
- Fattori politico-istituzionali. Interventi di protezione (con l’apposizione di dazi alle
merci importate) o di maggiore regolamentazione di un determinato settore possono
portare ad una riduzione della domanda.
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- Comportamenti delle imprese. Se la domanda di un bene non cresce può anche essere
dovuto al fatto che le aziende del settore non impiegano adeguate energie per
sostenerla.
b) L’incertezza della domanda
Spesso è difficile per un’azienda riconoscere di essere in una fase di maturità del settore,
l’impresa può quindi avere differenti percezioni sul futuro andamento della domanda in
relazione alla posizione occupata nel settore e alle barriere all’uscita dell’impresa stessa.
Secondo Porter (1982), più solida è la posizione sul mercato e più elevate sono le barriere
all’uscita, maggiore è la probabilità di riscontrare proiezioni ottimistiche.
Le proiezioni sull’andamento della domanda influenzano poi il comportamento delle
imprese che tenderanno a restare nel settore e a competere per il
mantenimento/miglioramento della loro quota di mercato se sono ottimistiche (quindi se
hanno già una solida posizione sul mercato e alte barriere all’uscita), nel caso opposto si
avvierà un processo più o meno rapido di uscita (da parte dei concorrenti meno efficienti
o con meno costi per uscire dal settore).
c) Le variazioni qualitative della domanda
In fase di maturità la domanda oltre che una variazione di tipo quantitativo ne ha anche
una di tipo qualitativo. I consumatori sono più attenti e più consapevoli poiché hanno
acquistato una piena conoscenza del prodotto e delle sue caratteristiche o nel caso dei
settori B2B (Business to Business) si è giunti ad una continuità nella relazione fra
produttori e clienti.
Il cliente si fa, dunque, più pretenzioso, la richiesta non è più del semplice ‘prodotto’, ma
di un vero e proprio ‘sistema di prodotto’: si richiede non soltanto il prodotto in sé, ma
dei servizi, spesso ad hoc, che ne permettano il consumo/utilizzo in modo più adeguato
alle esigenze del consumatore.
Si sviluppano quindi delle logiche di servizio che provocano, a loro volta,
un’accelerazione del processo di diversificazione e sofisticazione dei bisogni dei clienti e
l’innesco dunque di un circolo vizioso. La velocità di questo processo è funzione del
livello di concentrazione della domanda e dell’intensità competitiva fra i concorrenti.