Strategie competitive delle imprese alberghiere operanti nel segmento lusso: il caso Royal Demeure
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PREMESSA
L’obiettivo principale di questo lavoro è quello di analizzare le strategie competitive di un
gruppo alberghiero operante nel mercato dei beni di lusso, presente con tre strutture a Roma,
Firenze e Siena: il gruppo Royal Demeure. Questa scelta è stata dettata dal fatto che ho avuto
l’opportunità di effettuare l’attività di tirocinio presso l’hotel Helvetia & Bristol di Firenze,
appartenente al gruppo, osservando dall’interno una realtà che dall’esterno sarebbe stato
difficile comprendere nella sua interezza. Quest’esperienza mi ha permesso di cogliere di
persona tutta una serie di elementi, a partire dalla cultura d’impresa, che mi sono stati utili per
la realizzazione di questo lavoro. La maggior parte delle informazioni utilizzate non sono solo
il frutto di una rielaborazione dei dati forniti da “Royal Demeure”, ma soprattutto derivano dal
fatto di essere entrata a fare parte, anche se per un periodo limitato, dell’azienda. Il continuo
contatto con i dipendenti mi ha fatto capire, in maniera pratica, i valori che permeano il
gruppo e la continua attenzione verso la clientela che viene in contatto con le sue strutture.
Prima di affrontare l’analisi di questo gruppo alberghiero, focalizzeremo l’attenzione sulle
dinamiche competitive che caratterizzano l’intero settore alberghiero e in seguito il mercato
degli hotel che, come Royal Demeure, operano nel segmento lusso.
La prima parte di questo lavoro ha proprio come scopo primario fornire un quadro generale
della situazione competitiva del settore alberghiero; verranno in primo luogo esplicitate le
principali opzioni strategiche adottate dalle imprese alberghiere e come esse siano necessarie
per la loro “sopravvivenza” in un contesto sempre più competitivo. L’impresa dovrà scegliere
la strategia che meglio si adatta alle sue esigenze e caratteristiche e quindi le tattiche e le
soluzioni operative da adottare per conseguire, il più efficacemente possibile, il sistema di
obiettivi che ispira tale strategia. La scelta dipenderà quindi non solo dalla posizione
competitiva e di mercato, ma anche dalle risorse disponibili, identificando opportunità di
crescita intensiva, integrativa o per diversificazione.
In seguito è stato trattato il tema della coopetizione, ovvero l’atteggiamento di competizione
cooperativa che si instaura tra imprese concorrenti quando esse collaborano nella
realizzazione di un’attività del loro business. Sempre più spesso la realizzazione di valore al
cliente necessita di un’infrastruttura fatta di risorse e competenze, creata grazie a relazioni
interaziendali come fusioni, join venture, alleanze e partnership. Tra le imprese turistiche
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maggiormente interessante al fenomeno e alla diffusione delle alleanze strategiche vi sono le
strutture alberghiere. Rispetto ad altri settori economici, l’impresa alberghiera è parte del
complessivo prodotto turistico. Dunque, i rapporti che potrà intrattenere con coloro che
realizzano altre fasi del processo settoriale, sia in termini competitivi che di collaborazione,
potrebbero costituire la chiave di volta in termini di vantaggio competitivo. Il settore,
caratterizzato da un’elevata frammentazione dell'offerta, è stato analizzato tentando di
costruire una mappa che posizioni i principali gruppi strategici, ovvero quelle imprese che
competono nel settore adottando strategie simili. La metodologia dei raggruppamenti
strategici riconosce l’eterogeneità intra-settoriale, cercando di costruire un quadro completo
delle tipologie di imprese presenti in un settore. Nel presente lavoro sono state classificate in
base a due variabili: il livello di copertura geografica prevalente e il livello d’integrazione
dominante nel gruppo strategico. Successivamente l’analisi si sposterà su alcuni esempi
pratici di strutture alberghiere appartenenti ai diversi raggruppamenti, focalizzandosi sulle
principali strategie di sviluppo adottate e previste per il futuro. In particolare si
evidenzieranno i leader del settore alberghiero operanti a livello internazionale, i principali
consorzi di hotel e le più importanti compagnie del nostro paese.
Nella seconda parte rivolgeremo l’attenzione verso il comparto degli hotel di lusso cercando
di mettere in evidenza le caratteristiche generali del settore e delineando le specifiche
dinamiche presenti in esso. Partendo da un’analisi del mercato dei beni di lusso ci
soffermeremo sulle caratteristiche di questi beni e quindi su cosa ricerca in essi il
consumatore di oggi, cliente con un reddito maggiore ma anche più attento ed esigente,
finendo con analizzare il turista di lusso. Il segmento degli hotel che operano in questo
comparto verrà trattato inizialmente da un punto di vista temporale, dalla ripresa economica
del 2004 fino all’attuale crisi che ha colpito tutto il settore alberghiero, cercando di
individuare infine come le compagnie potranno operare in futuro. Il segmento sarà poi
rappresentato tramite una mappa di posizionamento strategico, costruita anch’essa in base a
due variabili: la categoria di lusso (hard luxury e mass luxury) e la strategia utilizzata
(differenziazione e focalizzazione). Emergeranno, quindi, diverse compagnie, tutte
appartenenti al segmento dei beni di lusso, ma caratterizzate da diverse strategie competitive.
L’ultima parte è dedicata nel dettaglio al gruppo alberghiero Royal Demeure; partendo dalla
storia e soffermandoci sulla mission e sulle linee di fondo della compagnia, analizzeremo i
suoi punti di forza, da tenere in considerazione per l’attuazione delle strategie competitive.
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Analizzando prima la situazione attuale e le politiche operative, vedremo poi quali
opportunità Royal Demeure può sfruttare nell’attuale congiuntura economica e quali strategie
di sviluppo può attuare per migliorare l’attuale posizione competitiva.
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CAPITOLO 1
LE DINAMICHE COMPETITIVE NEL SETTORE ALBERGHIERO
1.1 Le Strategie di Crescita Adottate dalle Imprese Alberghiere
La crescita competitiva dell’impresa è espressione della sua capacità di rafforzamento
delle sue posizioni competitive attuali e, soprattutto, prospettiche
1
. Non esiste una sola forma
o modello d’impresa “vincente”, ma una pluralità di possibili percorsi strategici, in
concorrenza tra loro, ciascuno coerente con la dotazione di competenze di ogni singola
impresa e finalizzato al conseguimento di nuovi vantaggi competitivi.
Da un punto di vista teorico, le imprese hanno a disposizione tre macro-opzioni strategiche
per la crescita. Innanzitutto esse possono svilupparsi all’interno del loro settore o business di
riferimento, continuando così a operare nel loro raggio di competenze tecnologiche,
organizzative e di mercato. Tale strategia di crescita intensiva
2
, è giustificata per un’impresa
che non ha ancora sfruttato completamente le opportunità offerte dai prodotti di cui dispone,
nei mercati in cui attualmente opera.
All’interno di questa macro-opzione è possibile attuare diverse strategie: penetrazione del
mercato, sviluppo attraverso i mercati e sviluppo attraverso i prodotti.
Nel primo caso
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avremo una strategia che si fonda sull’ipotesi che il contesto ambientale e
quello specifico del settore siano favorevoli alla crescita tendenziale della domanda.
L’obiettivo per l’impresa alberghiera sarà quello di crescere anzitutto aumentando il tasso di
occupazione delle camere, successivamente aggiungendo nuova capacità ricettiva ampliando
uno o più alberghi, oppure affiancandone di nuovi del tutto simili agli esistenti. Lo sviluppo
della domanda primaria sarà così possibile grazie all’azione di marketing con manovre di
prezzo e azioni promozionali (che potranno essere convenientemente svolte in collaborazione
1
FERRUCCI L. [2000], Strategie competitive e processi di crescita dell’impresa, Milano: Franco Angeli, pp.
82-83.
2
LAMBIN J. [2004], Marketing strategico e operativo: market - driven management, Milano: McGraw-Hill, p.
224.
3
RISPOLI M., TAMMA M. [1995], Risposte strategiche alla complessità: le forme di offerta dei prodotti
alberghieri, Torino: G. Giappichelli, pp. 317-318.
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con altre imprese), volte ad ampliare il segmento e il numero dei clienti potenziali e allo
stesso tempo ad aumentare il tasso di fruizione del servizio (fidelity card).
Ipotizzando, invece, una sostanziale stagnazione della domanda, maggiormente adatta sarà
una strategia di aumento della quota di mercato, attirando i clienti dei marchi o delle imprese
concorrenti
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. Anche con questa opzione strategica l’azione di marketing assume grande
importanza, soprattutto nei confronti dei propri distributori. Infatti, è volta soprattutto a
evidenziare le differenze rispetto ai concorrenti, migliorando il prodotto-servizio offerto,
riposizionando il marchio attraverso la pubblicità, accettando forti riduzioni di prezzo e
organizzando attività promozionali. Mentre la strategia precedentemente descritta non è
vissuta dai concorrenti come chiaramente aggressiva
5
, in quanto va anche a loro beneficio,
quest’ultima assume un carattere aggressivo poiché non può realizzarsi che con la
diminuzione dei volumi di produzione dei concorrenti.
Quando le prospettive di crescita con gli attuali prodotti sugli attuali mercati non appaiono
positive, l’attenzione strategica delle imprese si sposta verso lo sviluppo incentrato su nuovi
mercati, non solo geografici, con i prodotti esistenti. Le imprese si rivolgeranno così a nuovi
segmenti di clienti o a nuovi canali di distribuzione, ma soprattutto differenzieranno
geograficamente il proprio rapporto con il mercato, creando le basi dello sviluppo
internazionale.
L’espansione geografica
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è stata, ed è tutt’ora, uno dei principali modelli di crescita seguiti
dall’industria alberghiera, tanto che sempre più le catene operano in base a logiche
transnazionali e di globalizzazione dei mercati. L’internazionalizzazione del settore ha
rappresentato per molte imprese un’importante strategia per poter mantenere o espandere la
propria quota di mercato e lo stesso vantaggio competitivo. In particolare le grandi imprese
ricettive
7
, e ancor più quelle operanti nel segmento del mercato del lusso, possono considerare
il mercato mondiale in modo unico affrontando i propri rivali in una logica di competizione
globale e sfruttando un’immagine sovranazionale accumulata attraverso la capillare presenza
di unità di erogazione del servizio diffuse a livello mondiale. Qualora siano in grado di
4
LAMBIN J. [2004], op. cit., p. 224.
5
RISPOLI M., TAMMA M. [1995], op. cit., p. 318.
6
SIRIANNI C. A.[1997], Economia e gestione strategica dell’azienda alberghiera, Torino: G. Giappichelli, p.
160.
7
SANCETTA G. [1995], Aspetti del comportamento competitivo delle imprese alberghiere, Padova: Cedam, pp.
95-96.
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soddisfare i clienti con l’erogazione di servizi adeguati, potrebbero riuscire a fidelizzare la
clientela e realizzare un premium price.
Infine, la scelta di una strategia incentrata sui prodotti porta l’impresa alberghiera ad operare
modificando e perfezionando i prodotti esistenti o sviluppandone di nuovi per destinarli ai
mercati già serviti. Ammodernamento
8
, ampliamento e restyling per un’impresa alberghiera
sono fattori che non possono essere assolutamente trascurati, in quanto ne va del suo rapporto
con la clientela e della sua capacità di competere rispetto a offerte alberghiere che offrono un
miglior rapporto qualità/prezzo. Fitness, relax, piscine, ristorazione di qualità, ingressi a
mostre, occasioni di shopping sono solo alcuni esempi di riqualificazione dell’offerta
alberghiera che sta interessando questo settore.
Questa strategia
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si dimostra spesso l’esito di uno sforzo di differenziazione della propria
offerta, mediante il quale l’impresa alberghiera cerca di sviluppare dei vantaggi competitivi
rispetto ai concorrenti. Una chiara dimostrazione della ricerca di un vantaggio competitivo
basato sulla differenziazione
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, si ricollega al concetto d’immagine di marca e alla diffusione
delle strategie di branding, ovvero una sorta di segmentazione del mercato attraverso delle
sottocatene contraddistinte da un differente nome, da una differente immagine e fascia di
prezzo. Le catene internazionali hanno, infatti, perseguito l’obbiettivo principale di
differenziare nettamente la propria offerta da quella dei competitor, scegliendo a volte anche
un ambito relativamente ridotto, focalizzando una parte ben definita di mercato e indirizzando
l’erogazione dei propri servizi a segmenti delineati (c.d. strategie di nicchia).
La seconda macro-opzione strategica che andiamo ad analizzare è denominata crescita
integrativa
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ed è attuata da quelle imprese in grado di migliorare la loro redditività
controllando diverse attività d’importanza strategica, attraverso un’estensione laterale, a
monte o a valle della loro attività di base.
Un’industria alberghiera può quindi integrarsi a monte, acquisendo uno dei suoi fornitori
come imprese di catering, aziende immobiliari, di manutenzione, di rifornimento alimentare,
consolidando o difendendo così una fonte di approvvigionamento. Ciò può permettere di
migliorare l’efficienza nello svolgimento dei processi produttivi
12
, di ridurre la dipendenza
esterna dell’impresa alberghiera e di monitorare efficacemente alcuni profili dell’offerta.
8
RISPOLI M., TAMMA M. [1995], op. cit., p. 321.
9
RISPOLI M., TAMMA M. [1991], Le imprese alberghiere, Padova: Cedam, p. 277.
10
SIRIANNI C. A.[1997], op. cit., p. 152.
11
LAMBIN J. [2004], op. cit., p. 226.
12
SANCETTA G. [1995], op. cit., p. 198.