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Introduzione
Oggetto di studio del lavoro di Tesi è l’analisi del tipo di rapporto che esiste tra le
multinazionali dell’acqua e i Paesi nei quali tali aziende lavorano. Lo studio
portato avanti analizza oltretutto anche il ruolo ricoperto dalle organizzazioni
internazionali (in particolare Fondo Monetario Internazionale e Banca Mondiale)
nel processo di affidamento della gestione del servizio idrico dai Paesi alle
multinazionali stesse.
Finalità del lavoro di Tesi è quello di capire se sono le multinazionali dell’acqua a
imporre le loro esigenze economiche nel processo di ingresso nei Paesi in cui
opereranno o, invece, sono i Paesi a gestire in autonomia l’ingresso delle
multinazionali dell’acqua nel proprio territorio. Ovviamente, le risposte che si
daranno nelle conclusioni finali, non potranno avere un valore generalizzabile
all’intero panorama economico caratterizzato dal commercio delle multinazionali
ma saranno relative solo al settore trattato. La motivazione principale per la quale
si è deciso di studiare tale settore nasce dalla criticità che oggi ha il tema
dell’acqua nelle relazione tra Stati e la sua rilevanza nel dibatto politico. Criticità
dovuta non solo alla scarsità che ne connota l’esistenza ma, oltretutto, dal peso
politico che il possesso di tale risorsa può avere.
Il discorso appena fatto, trenta anni fa , sarebbe stato simile se si fosse parlato di
petrolio ma oggi il vero elemento che, senza neanche troppa lungimiranza,
rappresenterà nel futuro (ma lo è già tutt’ora) fonte di controversie e conflitti
economici e non solo, sarà proprio il possesso del bene acqua.
Al fine di rispondere alle domande poste, relativamente a questo settore, sarà
necessario capire come l’acqua è oggi considerata ; un bene pubblico o un bene
privato.
Il metodo seguito per analizzare il settore, e trarre delle risposte tali da soddisfare
i quesiti posti dal lavoro di Tesi è qui di seguito riportato. Si sono prese in
considerazione tre multinazionali dell’acqua europee tra le più grandi del settore
una Inglese (Thames Water Ltd), una francese (la Ondeo S.a.) e una italiana
( l’Acea S.p.a). Le tre aziende sono state analizzate attraverso lo studio del loro
fatturato, del numero di addetti ,del rapporto con la popolazione locale, e per
ognuna di esse si è cercato di esporre la loro politica aziendale in alcuni Paesi.
Alla luce dell’analisi di tali aziende, si è riscontrata una presenza evidente di due
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organizzazioni internazionali nella fase di affidamento della gestione dei servizi
idrici vale a dire il Fondo Monetario Internazionale e la Banca Mondiale .
Si è quindi pensato di approfondire l’analisi studiando il loro ruolo nel processo di
affidamento della gestione di tali servizi. In questo modo si è cercato di analizzare
il legame tra i Paesi in cui le multinazionali dell’acqua operano, e le
multinazionali stesse con particolare attenzione a trovare delle analogie nelle
modalità di gestione adottato dalle tre diverse aziende. Il lavoro di tesi si avvale di
un primo paragrafo teorico che analizzerà il valore del tema trattato e individuerà
gli studi che sono in atto riguardanti il settore dell’acqua. Particolare attenzione è
destinata alla criticità del bene acqua e alla geopolitica dello stesso. Capire cioè, la
distribuzione di tale bene sul pianeta, le modalità antiche e moderne di gestione e
il suo status: bene pubblico o bene privato.
La prima parte del lavoro si pone l’obiettivo di spiegare in quale momento l’acqua
da bene pubblico, quale è stato considerato fin dall’antichità, si trasforma in merce
dalla quale trarre profitto. Nel lavoro si considera come momento di passaggio la
firma degli accordi Gats (accordi sulla gestione dei servizi) nel 1994 stesso anno
della nascita del Wto (World trade organization) che hanno stabilito la possibilità
da parte di un soggetto privato di gestire acquedotti pubblici. Gli accordi
prevedevano la possibilità, da parte degli Stati, di avviare liberalizzazioni nel
settore precedentemente indicato. Si dava insomma la possibilità di commerciare
e trarre profitto dall’acqua destinata ad uso umano. Da questo momento in poi,
molti Stati decisero di affidare al privato la gestione dei loro servizi idrici. Ciò
avvenne anche in Europa. Fu proprio qui che alcune aziende, tra le quali quelle
analizzate nel lavoro , decisero di specializzarsi nel settore e operare anche in altri
Paesi trasformandosi in multinazionali. La seconda parte analizza tali aziende
servendosi degli elementi precedentemente indicati (il numero di addetti,il
fatturato,il rapporto con gli stati in cui concretizzano il loro intervento,il rapporto
con la popolazione locale). Le informazioni relative alle multinazionali dell’acqua
considerate sono racchiuse in tabelle per facilitarne la lettura al fine di avere
immediatamente un quadro della situazione.
Dopo aver analizzato i dati di tali multinazionali , all’interno di alcuni riquadri, si
è cercato di schematizzare e rendere più semplice la comprensione della politica
aziendale adottata dalle multinazionali dell’acqua in determinati Paesi.
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La terza parte si occupa di analizzare i fattori e gli attori che incidono nel rapporto
tra Stati e tali multinazionali .
Gli elementi individuati sono essenzialmente tre:
1. La corruzione dei governi ;
2. La pressione politica delle multinazionali;
3. Il peso della Banca Mondiale e del Fondo Monetario Internazionale;
Il capitolo, quindi, continua attraverso un’analisi ampia del significato di
corruzione dei governi specificando quale ruolo questo fattore può avere nel
processo di affidamento della gestione dei servizi idrici ad un attore piuttosto che
ad un altro. Nello specifico si è giunti a sostenere che, in presenza di un governo
corrotto, le gare d’appalto per la gestione dei servizi non vengono tenute e, anzi, il
governo sceglie direttamente la multinazionale dell’acqua che gestirà il proprio
servizio idrico. In questo modo, le liberalizzazioni del settore si trasformano in
privatizzazioni alcune volte dannose per chi usufruirà del servizio (esempi di
questo tipo sono ampiamente discussi nel lavoro di Tesi).
L’elemento della pressione politica si è dimostrato utile a spiegare il fenomeno
soprattutto in una seconda fase, ovvero quando le multinazionali si trovano già ad
operare nel Paese. La pressione politica da esse esercitata, fa si che, una volta
entrate nel Paese esse possano gestire la loro permanenza senza impedimenti
evidenti (di tipi giuridico o politico). Le multinazionali grazie alla loro pressione
politica, infatti, rimangono nel Paese anche se la gestione del servizio risulta
essere pessima (prezzi elevati e perdite copiose degli acquedotti).
Il terzo elemento individuato è il ruolo del F.M.I (Fondo Monetario
Internazionale) e della B.M (Banca Mondiale).
Il ruolo di tali organizzazioni si manifesta in particolare nel processo di ingresso
delle multinazionali nel Paese. Quando uno Stato è in difficoltà economica esso
può arrivare a dover chiedere un prestito alle organizzazioni suddette le quali,
però, vincolano il prestito stesso a particolari condizioni economiche da applicare,
tra le quali la liberalizzazione dei servizi idrici.
Da ciò si è dato vita ad uno schema capace di riassumere gli avvenimenti che si
determinano nel processo di affidamento della gestione dei servizi idrici.
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In genere si parte da una situazione economica difficile dei Paesi che porta alla
richiesta di prestiti ingenti la B.M e il FMI concedono il denaro ma premono per
la liberalizzazione dei servizi e attraverso la pressione politica delle
multinazionali e la presenza di elite di governo corrotte si da vita ad una gestione
privata dei servizi idrici. La quale, stando alle premesse fatte, nei casi analizzati,
si è dimostrata sempre fallimentare. Alla luce dell’analisi portata avanti nel lavoro
di tesi, nell’ultimo capitolo si cercherà di rispondere brevemente alle domande
fino a qui poste. Le risposte che si daranno non saranno sicuramente
generalizzabili e si riferiranno perciò solamente al settore analizzato.
PARTE PRIMA
1) L’acqua risorse e merce nelle relazioni internazionali
Nella prima parte del lavoro si introdurranno elementi a supporto dell’idea che
vede nell’acqua un elemento critico delle relazioni internazionali.
Nel primo paragrafo si cercherà prima di tutto di esporre quali sono oggi i
maggiori dibattiti esistenti nella letterature passata e moderna intorno all’acqua.
In particolare sarà necessario comprendere innanzitutto lo status dell’acqua e cioè
capire se essa può essere considerata un bene pubblico o un bene privato.
Si esporranno le antiche e moderne modalità di gestione della risorsa e si
affronterà il discorso relativo alla criticità della stessa nelle relazioni
internazionali.
Nel secondo paragrafo si individuerà il momento preciso in cui l’acqua diventa
una merce e quindi soggetta alle regole economiche del mercato.
Nel terzo paragrafo si discuterà di come l’acqua abbia ormai assunto il carattere di
business economico e si candida ad essere oggetto di conflittualità economiche e
non solo nel prossimo futuro.
Nel quarto paragrafo invece si tratterà il dibattito relativo alla trasformazione
dell’acqua in bene economico e a come tale trasformazione sia stata recepita e
discussa nel nostro Paese non mancando di menzionare gli ultimi sviluppi relativi
ai referendum abrogativi che hanno contribuito al mantenimento dello status di
bene pubblico per l’acqua.