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CAPITOLO 1. COUNSELING: STORIA E PROSPETTIVE
FUTURE
La storia del Counseling si inserisce all’interno della storia delle professioni d’aiuto:
il sostegno, la cura e l’aiuto reciproco appartengono alla storia stessa dell’essere
umano e risale, in quanto tale, alla notte dei tempi. Le pratiche e le differenze che si
possono riscontare nell’esercizio attuale del Counseling, tra modelli di riferimento e
tecniche utilizzate, possono essere fatte risalire alle modalità con cui tale pratica si è
gradualmente sviluppata negli ultimi secoli; tale molteplicità di forme d’intervento
ha la sua origine nelle forze sociali e culturali da cui si è sviluppata, nel suo
complesso, tutta la nostra cultura.
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1.1 Difficoltà nella definizione di Counseling
Il Counseling ha conosciuto in questi ultimi anni una vasta diffusione,
principalmente nei paesi di lingua inglese, e si sta progressivamente affermando
anche in Italia.
In termini più generali, il Counseling è una relazione di aiuto specifica e
specialistica, offerta da un professionista ad un cliente, il quale si trova in una
situazione di conflitto o di difficoltà oppure che presenta problemi di varia natura,
connessi alla propria crescita personale.
Per mezzo di una relazione basata sull’ascolto e sulla facilitazione della
comunicazione, il counselor aiuta il cliente nella comprensione e
nell’approfondimento della sua situazione ed ad affrontare le scelte e i successivi
cambiamenti necessari per risolvere il problema e per portare avanti la scelta
personale.
Scendendo nello specifico, tuttavia, non è facile fornire una definizione di
Counseling chiara ma soprattutto condivisa da tutti gli operatori del settore. Tale
difficoltà è legata a diversi motivi.
• Il Counseling, più che un’unica tipologia di intervento di aiuto, è un insieme
di interventi e di tecniche, anche molto differenziate tra loro. Per cui il
Counseling può variare in modo sostanziale secondo le seguenti
1
McLeod, 1998
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caratteristiche: il tipo di formazione e l’orientamento teorico del counselor;
le tecniche impiegate; le persone coinvolte (ovvero le caratteristiche del
cliente/i); i rapporti che si stabiliscono al’interno della relazione; il problema
riferito; la durata dell’intervento e i risultati attesi.
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• E’ difficile tracciare una netta linea di demarcazione tra il Counseling e le
altre forme di relazione di aiuto e questo perché molto spesso i due termini
sono usati come sinonimi. Di fatto, il concetto di relazione di aiuto è più
ampio e meno specifico rispetto al Counseling, poiché comprende forme di
intervento effettuate anche da figure professionali molto diversificate e con
finalità varie che vanno dall’apprendimento, alla socializzazione e alla
riabilitazione.
• Un altro elemento di complessità deriva da ragioni storiche, connesse
all’origine e allo sviluppo della psicologia del Counseling. Il Counseling,
infatti, ha seguito un percorso evolutivo articolato e non sempre lineare, con
molte differenze fra quanto è accaduto negli Stati Uniti, paese in cui ha
mosso i primi passi e in Europa, in particolare in Gran Bretagna.
• Altro elemento di complessità, infine, deriva dalla parola stessa
“Counseling”. Molto spesso, infatti, il significato di tale termine viene
ricondotto in senso etimologico alla parola “consiglio”.
Il dare consigli, tuttavia, è un tipo di intervento scorretto nel Counseling,
poiché non ne rispetta le finalità: il Counseling, di solito, ha lo scopo di
aiutare il cliente a trovare una soluzione alle sue difficoltà in maniera
autonoma e personale; il consiglio, invece, rappresenta una soluzione
precostituita, unilaterale, poco utile e poco flessibile, che essendo proposta
dal counselor non favorisce la crescita e l’autonomia del cliente.
3
2
Valerio, 1997
3
Hough, 1996
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1.2 Aspetti caratterizzanti il counseling
Dati questi elementi di complessità, come è facile attendersi, non vi è un’unica
definizione di Counseling chiara, unanimemente condivisa e accettata.
Vi sono, però, diversi aspetti caratterizzanti il Counseling, che permettono di iniziare
a tracciare le sue caratteristiche fondamentali.
• Il Counseling è una forma di intervento d’aiuto.
• Il Counseling si fonda sull’incontro, la comunicazione e la relazione fra due
persone, specificamente fra un professionista e un cliente, che permette a
quest’ultimo di esplorare le sue difficoltà, di parlare dei problemi, di
esprimere sentimenti e preoccupazioni al fine di trovare la possibilità di
cambiamento.
4
• La relazione è finalizzata ad aiutare il cliente a comprendere meglio la sua
situazione, ad esprimere i dubbi e le perplessità, a rendere maggiormente
consapevoli aspetti di conflittualità e, infine, a trovare e a mettere in atto
soluzioni. Si tratta di una relazione di aiuto in cui, in linea con le istituzioni e
il pensiero di Carl Rogers, viene enfatizzato il ruolo attivo del cliente, il
quale sceglie in prima persona di farsi aiutare. In tal senso, il counseling
viene efficacemente riassunto dall’espressione “Aiutare le persone ad
aiutarsi”.
5
• Il Counseling ha lo scopo di aiutare il cliente ad affrontare varie tipologie di
problemi o di difficoltà.
• Il counselor mette a disposizione le proprie competenze nella relazione di
aiuto. Il counselor è un esperto che, grazie ad un’adeguata formazione ed
esperienza, utilizza le proprie abilità relazionali e comunicative per
accogliere il cliente; il counselor è dunque un professionista, un esperto di
comunicazione e di relazione, in grado di facilitare il percorso di
autoconsapevolezza dell’interlocutore.
6
4
Weinman e Goveston, 1991
5
Di Fabio, 1999
6
Di Fabio, 1999
8
1.3 Verso una definizione di counseling
L’Associazione Britannica di Counseling (BAC) ha proposto una definizione di
counseling molto ampia e articolata:
“Il Counseling è l’uso, professionale e regolato da principi, di una relazione,
nell’ambito della quale il cliente è aiutato nel processo finalizzato a facilitare una
migliore conoscenza di sé e l’accettazione dei propri problemi emotivi ed a portare
avanti la propria crescita emozionale e lo sviluppo ottimale delle proprie risorse
personali. Lo scopo finale né di fornire al cliente un’opportunità di vivere in modo
soddisfacente ed in base alle proprie risorse. La relazione di Counseling può variare
a seconda dei bisogni, ma riguarda comunque i compiti evolutivi ed è rivolta a
risolvere problemi specifici, a prendere decisioni, fronteggiare momenti di crisi, a
sviluppare un insight personale ed una migliore conoscenza di sé, e ad elaborare
sentimenti connessi a conflitti personali o a migliorare le relazioni con le altre
persone. Il ruolo svolto dal Counseling è quello di “aiutare il cliente rispettando i
suoi valori, le sue risorse personali e la sua capacità di autodeterminarsi”.
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Come si può osservare, secondo l’Associazione Britannica di Counselling, il
counseling è una forma di intervento complesso che si pone obiettivi ambiziosi.
Annamaria Di Fabio ha proposto la seguente definizione:
“Il Counseling è un intervento psicologico finalizzato a migliorare il benessere
individuale e ad incrementare le abilità personali per aumentare il funzionamento
adattivo dell’individuo sia a livello personale che interpersonale, perfezionando e
implementando la qualità della sua vita. E’ un intervento d’elezione per il
potenziamento, la riorganizzazione e la mobilitazione delle risorse personali e per il
fronteggiamento, la risoluzione e il superamento di crisi (non patologiche), siano
esse evolutive o accidentali. Pur rimanendo primariamente un intervento individuale
centrato sulle peculiarità del versante comunicativo e della relazione, può giovarsi
di particolari applicazioni in un contesto gruppale e/o di estensioni all’ambito
organizzativo.
8
”
Tale definizione delinea in modo chiaro il Counseling come intervento specialistico
volto a lavorare sulla salute (salutogenesi) più che sulla patologia (patogenesi);
7
Vincenzo Calvo, Il colloquio di counseling, Ed. il Mulino
8
Annamaria Di Fabio, Counseling, Ed. Giunti
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pertanto si focalizza non su ciò che non funziona nella persona o in quanto essa
presenta, ma su ciò che funziona, ovvero sulle parti forti piuttosto che quelle deboli.
1.4 Le origini del counseling
La nascita del Counseling avviene negli anni ’50 negli Stati Uniti e negli anni ’70 in
Gran Bretagna, sia all’interno dei servizi di orientamento pedagogico che come
supporto nei servizi sociali e nel volontariato. Alla sua nascita ed evoluzione
definitoria hanno contribuito alcuni fattori principali:
• Il movimento di orientamento, guida e sviluppo della carriera
professionale;
• Evoluzione della psicoterapia;
• I cambiamenti nell’approccio alla salute mentale;
• La psicologia della salute, dove per “salute”, l’OMS (Organizzazione
Mondiale della Sanità)nel 1948, intende uno “stato di completo benessere
fisico, psichico e sociale”.
Nel 1951 nasce la Division of Counseling dell’American Psychological Association.
Nel 1976 nasce in Gran Bretagna la British Association for Counseling (BAC) che
nel tempo, (1994) darà vita alla European Association for Counseling (EAC).
Riassumendo: dalla fine del 1800 ad oggi c’è stato un cambiamento di prospettiva
orientato dapprima a curare le persone affette da psicopatologia e, successivamente,
ad aiutarle a sviluppare le proprie potenzialità, a modificare e migliorare il
comportamento ed aumentare la consapevolezza di sé.
Attualmente si va verso una concezione olistica e integrata del comportamento
umano in totale accordo con il concetto di promozione della salute definito
dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS).
Anche in Italia le origini del Counseling possono essere rintracciate nella storia del
volontariato e del lavoro sociale: già negli anni ’20 ebbero inizio le prime iniziative
di tipo assistenziale. Tali iniziative avevano tuttavia un carattere filantropico,
volontario ed erano basate su progettualità personali.
Intorno al 1929 nacquero le prime iniziative nel campo dell’assistenza: la prima
Scuola prettamente femminile per assistente sociale.
10
Soltanto dopo il crollo del regime fascista, in Italia, i servizi sociali cominciarono a
rappresentare l’istituzione più attiva e nuova, focalizzata sull’aiutare gli individui a
soddisfare i loro bisogni e a fornire loro strumenti, supporto o sostegno
nell’affrontare problemi incontrati nel proprio ambiente. Così un po’ alla volta
nacquero nuove scuole non più a convitto ma esterne e finalmente aperte anche al
sesso maschile.
Negli anni ’60 si cominciò a parlare e a delineare il concetto di “prevenzione”
associato al concetto di “persona”, con i suoi bisogni, esigenze e difficoltà.
Il Counseling, dunque, nasce e muove i primi passi in Italia proprio grazie agli spunti
offerti dall’assistenza sociale; successivamente ne prenderà le distanze e seguirà un
percorso autonomo giovandosi anche dei contributi e delle teorie approdati in Italia
dai Paesi anglosassoni.
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9
Integrazione nelle Psicoterapie e nel Counseling, Rivista semestrale di studi e ricerche, n°13/14-2003
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1.5 Il Counseling è psicoterapia?
Di fondamentale importanza risulta essere la distinzione tra il Counseling e altre
forme di intervento psicologico come può essere la psicoterapia. Altra precisazione è
da farsi sulla pronuncia: è più corretto dire Counseling/Counselor o
Counselling/Counsellor?
Entrambe le definizioni sono corrette; la prima è la dicitura proveniente dagli U.S.A.,
l’altra fa riferimento alla lingua Anglosassone.
PSICOTERAPIA COUNSELING
Disagio / Sofferenza psichica
Problemi interpersonali limitati e
specifici
all'area del
conflitto
Disordini psicologici dovuti a disturbo Ambivalenza - Stress
strutturale di personalità e
riparazione di Scelte e decisioni difficili da compiere
Strutture di gravi disturbi. PATOLOGIE DIFFICOLTA'
Riguarda soprattutto
Fattori Interni Fattori esterni
Complessità del funzionamento
Crescita - Prevenzione e sviluppo
della
intrapsichico impegno intensivo personalità. Questioni educative e di
orientamento vocazionale
Tempi più lunghi Tempi brevi
Per quanto concerne la distinzione tra Counseling e psicoterapia, si possono
evidenziare alcune differenze sufficientemente chiare circa gli obiettivi e le finalità.
Il Counseling, in genere, si pone obbiettivi più circoscritti, ben definiti, raggiungibili
in un tempo relativamente breve.
Nella psicoterapia, per contro, gli obbiettivi possono essere molto più diversificati,
ambiziosi e mirare a cambiamenti significativi e duraturi nella personalità, nel
funzionamento o nell’adattamento dell’individuo. Solo ed esclusivamente la
psicoterapia può affrontare problematiche connesse con la psicopatologia e può,
porsi quindi obbiettivi di cura in ambito clinico, mentre il counseling
necessariamente si colloca nel campo della “normalità”; si tratta perciò di individui
sani, ben integrati e adattati, che nel corso della propria esistenza si confrontano con
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momenti critici, difficoltà esistenziali, necessitando di un aiuto per farvi fronte e per
strutturare una nuova forma di equilibrio.
Il Counseling ha a che fare con l’area del conflitto, delle confusioni mentali,
dell’ambivalenza, del turbamento emotivo in seguito a stress più o meno violenti nei
vari ambiti di vita (famiglia, lavoro, scuola, ecc.).
La psicoterapia invece interviene sugli aspetti patologici della crisi, per cui va a
impedire la comparsa o la strutturazione rigida di un disturbo mentale.
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Mentre il
Counseling ha la principale caratteristica di essere un intervento breve, focalizzato,
basato su un numero ben definito di incontri col cliente, la psicoterapia, invece, può
essere più lunga e duratura nel tempo e può prevedere anche più di una seduta alla
settimana, cosa che nel Counseling di solito viene sconsigliata.
Una delle principali finalità del Counseling riguarda il potenziamento delle risorse
della persona, l’aumento della consapevolezza circa il problema e la riflessione e la
sperimentazione di nuove modalità e nuove soluzioni. Si parte perciò dalle
condizioni di benessere portate dalla persona insieme alle sue difficoltà, mentre la
psicoterapia parte dalla ricognizione del malessere del soggetto per approdare al suo
benessere.
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Lo scopo finale del Counseling, sostiene May, è l’autosviluppo e compito del
counselor è quello di “assistere il cliente nella ricerca del suo vero sé e poi aiutarlo a
trovare il coraggio di essere quel sé”.
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Dal punto di vista tecnico, nel Counseling, il focus della comunicazione è centrato
soprattutto sul problema vissuto dal cliente, l’attenzione è accordata al presente, al
qui e ora della vita del cliente e della relazione cliente – consulente. Gli interventi
del Counselor perciò sono finalizzati a facilitare la comunicazione del cliente e a
prendere consapevolezza del suo punto di vista soggettivo e personale; non vengono
invece toccati la dimensione inconscia della comunicazione e i significati latenti. Il
suo ruolo non è quello di offrire e proporre possibili soluzioni, piuttosto quello di
aiutare il cliente ad elaborare da solo, o meglio insieme, le soluzioni al problema o
alla situazione conflittuale che sta vivendo. Il Counselor svolge la sua funzione
principalmente, come catalizzatore di risorse e facilitatore.
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Fulcheri e Accomazzo, 1999
11
Annamaria Di Fabio, 2003
12
May, 1989
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E’ certo quindi che il Counseling è ben distinto dalla psicoterapia. A tal proposito è
esplicativa la metafora utilizzata da Edoardo Giusti, pioniere del Counseling in Italia
e fondatore dell’A.S.P.I.C. (Associazione per lo Sviluppo Psicologico dell’Individuo
e della Comunità) insieme a Claudia Montanari: “Se il motore di una macchina è
molto mal messo, l’auto deve essere portata in officina ed il motore affidato ad un
meccanico; se, invece, il danno è parziale, possiamo farci aiutare da in’amico che se
ne intende, o fare il lavoro per conto nostro, e quindi fare in modo di rimettere l’auto
in carreggiata, senza rifare il motore”.
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1.6 Gli sviluppi del Counseling: da dove siamo partiti... dove stiamo andando…
La figura professionale del counselor, come ho detto sopra, prende l’avvio in
America rispondendo a tutte quelle persone che pur non “desiderando diventare
psicologi o psicoterapeuti svolgono un lavoro che richiede una buona conoscenza
della personalità umana”; approda in Europa negli anni ’70, attraverso la Gran
Bretagna, sia come servizio di orientamento pedagogico che come strumento di
supporto nei servizi sociali e nel volontariato. In Gran Bretagna, la British
Association for Counseling (BAC) è nata nel 1976 e nel 1994 è nata la European
Association for Counseling (EAC) per rispondere ai bisogni delle diverse nazionalità
in Europa e per “assistere l’ulteriore sviluppo del Counseling come professione in
Europa”.
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In Italia, per molti anni, si è operato in questo campo senza una specifica definizione
di competenza; solo negli anni ’70 scuole, istituti e centri di formazione iniziano a
preparare dei validi professionisti con competenze di counselor; solo negli anni ’90
però questa definizione inizierà ad essere utilizzata.
Pionieri del Counseling in Italia possono essere considerati Edoardo Giusti e Claudia
Montanari, fondatori dell’A.S.P.I.C. (Associazione per lo Sviluppo Psicologico
dell’Individuo e della Comunità).
In questi ultimi anni, in Italia, il Counseling ha avuto una grande diffusione anche
grazie allo sviluppo di organizzazioni che ne tutelano e garantiscono la qualità.
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Integrazione nelle Psicoterapie e nel Counseling, Rivista semestrale di studi e ricerche, n°13/14-
2003
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EAC, 1995