2
Nel 1957, in piena guerra fredda, il Governo degli Stati Uniti decise di 
creare un istituto di ricerca orientato al settore “Comando e 
Controllo” della Difesa. L’istituto, chiamato ARPA
2
 doveva cercare 
una soluzione a quello che veniva giustamente considerato il tallone 
d’Achille nella rete di comunicazioni militari.  
Di fatto, ancora negli anni Sessanta, la Difesa disponeva di un 
computer centrale al quale erano collegati tutti gli elaboratori delle 
sedi periferiche, una condizione che rendeva estremamente 
vulnerabile il sistema: bastava infatti distruggere l’unità centrale per 
rendere inutilizzabile ogni informazione.
3
 
Occorreva dunque che ogni computer potesse comunicare con gli 
altri senza necessariamente passare dal centro, e occorreva fare in 
modo che si potesse aver accesso a tutte le informazioni e ai comandi 
dell’intero sistema da qualsiasi sede. 
L’agenzia ARPA metteva a punto nel 1969 una prima rete telematica, 
chiamata Arpanet, che in via sperimentale collegava quattro 
università degli USA;   (ad esempio la  Ucla dove c'erano alcuni 
studenti di ingegneria, come Vint Cerf e Jon Postel, considerati ormai 
i padri di Internet, o la Stanford University dove c’era Doug 
Engelbart, l’inventore del mouse). 
                                                 
2 Acronimo di Advanced Research Projects Agency  da Carella G.,Tiberti C.,
 
Internet aspetti tecnici, tematiche 
speciali, incidenze giuridice e civili, ed. Morus ,2000 pag.21 
3 Baldini, Storia Della Comunicazione, Roma, 1995 pag. 29 
 3
Nel 1971 gli enti connessi erano già 15, tra cui la Nasa. Per tutti gli 
anni Settanta Arpanet continua a svilupparsi in ambito universitario 
e governativo, ma dal 1974, di fatto, con l’imporsi dello standard di 
trasmissione TCP/IP 
4
, il nome che si impone è quello di Internet.  
Un primo grande impulso alla diffusione della rete al di fuori degli 
ambiti più istituzionali e accademici si ha negli anni Ottanta grazie 
all’avvento dei personal computer, che rende potenzialmente 
collegabili centinaia di migliaia di utenti. Nonostante, ancora per tutti 
gli anni Ottanta, l’uso della rete resta appannaggio quasi esclusivo di 
centri universitari e istituti di ricerca, pubblici e privati. Succedono 
però due cose molto importanti, o quantomeno tali si dimostrano a 
priori.
5
 
Prima di tutto ci si accorge che a un uso istituzionale della rete si 
affianca un crescente traffico di informazioni più private: i membri 
della comunità scientifica si scambiano sia informazioni e dati, sia 
messaggi variamente estemporanei e “chiacchiere”. Nasce in questo 
modo, spontaneamente, l’e-mail, la posta elettronica, e a seguito si 
cominciano a organizzare “tavole rotonde” in rete e dunque i primi 
newsgroup. 
                                                 
4 acronimo che sta per Transmission Control Protocol /Internet Protocol il protocollo che tiene in piedi la rete, in 
pratica un archivio di indirizzi espressi in una forma numerica codificata,  ad ogni combinazione numerica 
si accompagna anche una denominazione in caratteri alfabetici, più facile e intuitiva da ricordare, è un 
protocollo di trasmissione molto usato nei sistemi operativi Unix da Carella G. Tiberti C.,op. cit. Ed. Morus 
,2000 pag. 73 
5 A.Aparo, Il libro delle reti, ed. AND Kronos 1995 Roma pag. 102 
 4
D’altra parte nel 1983 l’ARPA esaurisce il suo scopo: il rubinetto dei 
fondi pubblici si chiude, la sezione militare si stacca e va a costituire 
una propria struttura più riservata e segreta: MILNET. Con l’uscita 
dei militari si impone definitivamente un dominio pubblico della 
rete, delle sue tecnologie e delle sue risorse. 
6
 
Un ulteriore importantissimo passo avanti nella direzione di una 
diffusione di massa di Internet è quello compiuto nel 1993 presso il 
CERN di Ginevra: l’Europa si affaccia sulla scena di Internet 
apportandovi un fondamentale contributo, quello che effettivamente 
ha reso Internet commercialmente appetibile: il world wide web. 
Il percorso è quello classico di tante invenzioni che nella storia 
dell’uomo si sono rivelate rivoluzionarie un po’ alla volta, 
acquisendo, strada facendo, un carattere di universalità cui gli stessi 
attori protagonisti non avevano pensato. In questo caso il contributo 
fondamentale lo si deve a un ricercatore inglese, Tim Berners-Lee, che 
a Ginevra si pone il problema di consentire a tutti i ricercatori un 
agevole accesso alle informazioni presenti nei diversi calcolatori 
senza dover necessariamente conoscere linguaggi e sintassi 
complicati.  
Rendendo disponibili e di facile accesso le informazioni, ecco dunque 
l’intuizione di un nuovo ed estremamente semplice sistema di 
archiviazione e di ricerca delle informazioni. I documenti (testi, 
immagini fisse o in movimento, suoni ecc.) vengono organizzati in 
modo ipertestuale, in modo cioè che ognuno di essi sia collegabile ad 
                                                 
6 M. D'Auria,  Dizionario Internet, Roma ed. Editori riuniti 1996 
 5
altri (tramite i cosiddetti link) e accessibile a richiesta dell’utente. 
Ogni documento, purché registrato in un sito della rete ed 
identificato in modo univoco con il suo indirizzo URL 
7
 diventa 
immediatamente accessibile da qualsiasi angolo del mondo.  
Possiamo immaginare che i documenti archiviati nei diversi e lontani 
punti del web sono concettualmente suddivisi in una serie di pagine 
contenenti testi, immagini, suoni, filmati ecc.
8
 creati utilizzando il 
linguaggio  HTML
9
. Queste pagine possono essere trasferite da un 
angolo all’altro della rete in tempo reale grazie al citato protocollo 
HTTP, universalmente condiviso.  
Per navigare tra le varie pagine, il software necessario è un Web 
Browser (che in italiano potrebbe tradursi come “sfogliatore” di 
pagine), che permette all’utente di visualizzare sullo schermo del 
proprio computer testi opportunamente impaginati, immagini e 
filmati, magari accompagnati da colonne sonore; il tutto, in un pout 
pourri multimediale che va sempre più di moda. Ciò che rende 
particolari le “pagine” di Internet rispetto a quelle di un normale 
libro, è che sono ipertestuali: ovvero si possono leggere sia in forma 
piana, dall’inizio alla fine ,come si leggerebbe un libro, o una rivista, 
sia seguendo percorsi personali di ricerca, resi possibili dalla 
                                                 
7 sta per Universal Resource Locator  identificatore uniforme di risorse, metodo standard per comunicare con 
un server in rete e passargli indirizzi per raggiungere una pagina Web o comandi da M. D'Auria,  op.cit. 
Editori riuniti, 1996.  
8 G. Ziccardi, Il diritto di Internet, ed. Mucchi, 1999 pag. 47 
9 Hyper-text Markup Language  linguaggio di marcatura ipertestuale per la costruzione di pagine web da 
R.Guidi, F.Zanichelli, L’abc di Internet, ed. Newton pag. 43 
 6
presenza di “link” (collegamenti). Un link permette di saltare in 
pochi istanti ad altre pagine, assecondando la curiosità del lettore, 
secondo percorsi di lettura che possono essere del tutto diversi dalle 
intenzioni di chi quelle pagine ha scritto.
10
 
Il world wide web può venir anche usato per fare telefonate e video-
conferenze, e questa possibilità è particolarmente popolare nei casi in 
cui sono già disponibili connessioni a banda larga, tali cioè da 
consentire un flusso di dati incomparabilmente superiore a quanto 
non permetta oggi un modem domestico. 
La popolarità e la versatilità del protocollo, inoltre, lo rendono 
sempre più utilizzato dalle aziende tanto per le loro reti interne 
(Intranet) quanto per i collegamenti con le loro strutture commerciali, 
con i partner, con i fornitori, con i clienti.  
È facile rendersi conto degli enormi vantaggi e delle potenzialità 
offerti dal sistema: l’accesso immediato a dati e informazioni, resi 
disponibili con vari livelli di riservatezza, offre alle aziende nuove 
straordinarie opportunità di business ed è proprio il business che  ha 
permesso ad Internet di evolversi in maniera vertiginosa in questi 
ultimi anni, infatti secondo le più recenti proiezioni, già nell’anno 
2001, considerando gli acquisti sia dei privati che delle aziende,  il 
volume degli affari generati dall’e-commerce potrebbe sfiorare in 
Italia i 2.800 miliardi di lire per salire oltre quota 9.900 nel 2002, con 
un tasso di crescita esponenziale del 350 per cento. 
                                                 
10 R. Borruso, C. Tiberi, Informatica per il giurista  dal bit ad Internet, ed. Giuffrè Milano 1998  
 7
Valori di tutto rispetto, che impallidiscono, però, di fronte a un 
ulteriore studio condotto direttamente dalla Unione Europea secondo 
il quale nel 2003 l'e-commerce potrebbe rappresentare il 5 per cento 
del prodotto intero lordo mondiale.
11
 
 
 
1.2 Evoluzione della comunicazione 
 
A occhi profani, Internet sembra un mondo compatto, un’unica realtà 
che si presenta in modi diversi e che viene variamente definita. Non è 
così. In realtà sono molti i fili che servono per tessere la rete, anche se 
in paesi come l’Italia, dove l’esplosione del fenomeno Internet è 
avvenuta in modo sincrono rispetto al prepotente imporsi del World 
Wide Web, si è come diffusa una sorta di identificazione di Internet e 
web. In realtà il web è solo uno dei capisaldi della rete, e neppure il 
più diffuso, benché sia quello dalle potenzialità maggiori e dal più 
straordinario trend di sviluppo. Vediamo dunque quali sono i 
principali protagonisti di una storia che tende a rivoluzionare i 
rapporti tra le persone, i principi del commercio, le fondamenta 
stesse della comunicazione mondiale. 
 
                                                 
11 Fonte Istat e Ministero del Commercio Ministero dell'industria, del Commercio e dell'artigianato, Linee Di 
Politica Per Il Commercio Elettronico, del 30 Luglio 1998, Pag. 10,  
 8
La posta elettronica 
Dal punto di vista concettuale è del tutto paragonabile alla posta 
tradizionale, solo che è molto più veloce, facile da utilizzare, 
semplicissima da archiviare e, soprattutto, molto più conveniente. Al 
prezzo di una telefonata urbana, e talvolta nemmeno di quello, si 
possono spedire messaggi in tutto il mondo, avendo la certezza, se 
l’indirizzo è corretto, che verranno recapitati in tempo reale. 
Anche se l’esplosione del web sta radicalmente cambiando l’identikit 
dell’utilizzatore tipo di servizi Internet, la posta elettronica costituisce 
ancora, per moltissime persone, la principale forma di accesso alla 
rete, e certamente quella considerata più utile. È un fatto 
documentato da statistiche che la maggior parte di quanti 
incominciano a utilizzare la posta elettronica, a differenza di chi 
naviga sul web, tende a considerarla un servizio irrinunciabile e 
primario 
12
. 
 
Il World Wide Web  
Abbiamo già parlato della sua nascita, del suo sviluppo e del suo 
funzionamento, almeno a grandi linee. Resta qui da dire che, dopo la 
posta elettronica, è il web la più diffusa modalità di contatto con la 
rete. Per quanto riguarda l’Italia le analisi effettuate dai motori di 
ricerca hanno determinato che il numero di pagine Web targate .it 
sono 48 milioni. Tra queste è stata effettuata una distinzione in 
                                                 
12 A.Aparo, op.cit.  pag.180. 
 9
pagine statiche e pagine dinamiche: le pagine statiche quantificate 
sono circa 16 milioni, quelle dinamiche sono oltre 30 milioni.
13
 
 
I Ftp server 
14
 
I server FTP  sono degli elaboratori collegati in rete e che funzionano 
come immensi magazzini di dati, di tutti i formati “masticabili” in 
qualche modo dai computer : immagini, filmati, pacchetti software 
ecc. 
 Le aziende che li utilizzano sono principalmente quelle informatiche 
e dell’intrattenimento, che li trovano utili come centri di distribuzione 
dei loro prodotti, soprattutto per farli pervenire agli sviluppatori e ai 
beta tester 
15
. 
L’impiego dei server FTP, regolato dagli standard del File Transfer 
Protocol, non è propriamente semplice e richiede una certa 
conoscenza informatica. Inoltre, il protocollo non consente tutti 
quegli effetti speciali a cui il web ci ha abituati, per tale motivo il suo 
utilizzo rimane confinato ad un ambito di lavoro 
16
. 
 
                                                 
13 Autori Vari, Trattato breve di diritto della rete,  le regole di Internet, ed. Giuffrè 2001 V.Spataro pag.41. 
14 File Transfer Protocol, protocollo di trasferimento file su Internet l'FTP anonimo é il metodo convenzionale 
grazie al quale ci si può collegare ad un computer nella rete Internet e importare una copia dei file in esso 
pubblici con scopo di divulgare notizie e programmi, solitamente tramite un accesso Telnet oppure tramite 
Web. 
15 Utenti che ,pagati dalle aziende, testano i prodotti software prima del loro lancio sul mercato.  
16 R.Guidi, F.Zanichelli, op.cit.
  
ed. Newton 1997 pag. 38 
 10
Gopher server 
17
 
Da un certo punto di vista, i Gopher server sono la faccia simpatica 
degli Ftp server: sono molto più facili da usare, e in  più i programmi 
che su questi canali si distribuiscono sono particolarmente rivolti al 
pubblico dei normali navigatori, con poche conoscenze tecniche e 
poca voglia di impararle. Altro vantaggio non indifferente è costituito 
dalla possibilità di creare link con le pagine del world wide web. 
Pur con tutti questi vantaggi, i Gopher vengono usati sempre di 
meno, benché nei primi anni di sviluppo della rete fossero molto 
diffusi. La diminuzione di popolarità si spiega proprio con la 
diffusione del web, come è accaduto per i server FTP. Se tuttavia 
questi sono sopravvissuti, sia pure relegati a un’utenza professionale, 
i Gopher non hanno alcuna possibilità di competere con la 
spettacolarità e la semplicità d’uso del web
18
. 
 
 
                                                 
17 Modalità di accesso alle informazioni di rete che viene vista come la directory di un disco di un 
computer. 
18 R.Guidi, F.Zanichelli, op.cit. pag. 42 
 11
Mailing list server 
19
 
Sono uno degli strumenti più apprezzati dalle aziende, poichè 
permettono un’interattività e una possibilità di feedback notevoli, 
rivolta soprattutto a quei soggetti selezionati con cui il contatto è più 
frequente e potenzialmente proficuo, come clienti selezionati, 
fornitori, consulenti. 
Nella pratica, funzionano come smistatori di messaggi di posta 
elettronica, con la particolarità che ogni iscritto alla lista riceve ogni 
messaggio che ognuno degli altri invia al server e i suoi messaggi 
arrivano nella mailbox di qualunque altro iscritto. 
Il grande vantaggio di questa modalità di comunicazione  è che 
scrivere un messaggio (una lettera, una newsletter, una risposta) 
equivale a scriverne molti. 
Pensiamo ai vantaggi di questa tecnologia per la distribuzione della 
pubblicità, o per la diffusione di importanti informazioni tecniche su 
un prodotto; pensiamo alla straordinaria utilità che può avere una 
mailing list quando si ha l’esigenza di testare un prodotto, o di 
monitorare le aspettative, i desideri e gli umori dei clienti, o ancora se 
serve fare il punto sull’immagine dell’azienda verso l’esterno.  
                                                 
19 E’  il sistema tramite cui un gruppo di persone comunica relativamente il topic (l'argomento) della 
mailing list . Il singolo, in seguito a sottoscrizione alla lista, riceverà automaticamente nella propria casella 
postale tutti i messaggi inviati dagli altri componenti della lista , e tutte le volte che vorrà comunicare con 
loro non dovrà far altro che scrivere un messaggio che verrà automaticamente recapitato a tutti gli altri 
sottoscrittori . La possibilità di raggiungere un gran numero di indirizzi e di selezionare i destinatari in base 
all’ argomento, rende le mailing list un mezzo ottimale per l'attività di spamming, soprattutto se la lista non 
e' controllata da un moderatore 
 12
Attraverso questo scambio di messaggi, l’azienda ha la possibilità di 
capire, con una rapidità e un’efficacia difficilmente raggiungibili con 
altri mezzi, quello che sta succedendo al suo business. 
 
 
Usenet e  newsgroup 
20
 
Se i newsgroup non fossero sulla rete, ma nel mondo reale, si 
definirebbero più semplicemente bacheche. Come bacheche in effetti 
funzionano, nel senso che chiunque può inviarvi dei messaggi 
usando la posta elettronica, e chiunque può leggere tutti i messaggi 
arrivati. Una caratteristica dei Ng, che li rende molto utili soprattutto 
in certi ambienti, per esempio quelli accademici, è che ognuno di essi 
è dedicato a un argomento specifico (detto TOPIC in inglese). Dalle 
scienze agli sport, dalla cucina al calcio, non esiste argomento che 
non abbia il suo apposito gruppo di discussione. Il settore di Internet 
che raccoglie i Ng è chiamato Usenet, e comprende ormai decine di 
migliaia di gruppi (nonostante un censimento sia nei fatti 
impossibile, vista la dinamicità della vita della rete, si stima che in 
lingua italiana, i Ng censiti sono circa 2000). Una caratteristica 
particolarmente utile dei Ng, è che ogni messaggio depositato riporta 
                                                 
20 NewsGroup di Usenet: come le mailing list, il newsgroup mette in contatto un gruppo di persone 
relativamente argomenti di interesse comune : a differenza delle ML, i messaggi non vengono 
automaticamente recapitati nella e-mail box dell'iscritto, ma vengono depositati in un server apposito 
(server news appartenente alla rete Usenet) che il singolo può consultare quando vuole e da cui può 
scaricare il contenuto dei soli messaggi che gli possono interessare, come per le ML, il newsgroup e' fonte di 
indirizzi e-mail per l'attività di spamming. 
 13
in calce l’indirizzo e-mail del mittente, la qual cosa è importante nel 
caso in cui si voglia rispondere a un messaggio particolarmente 
interessante non in forma pubblica ma privatamente.Dopo aver fato 
una panoramica su i più importanti sistemi di comunicazione nel 
web analizziamo più approfonditamente l’aspetto telematico che più  
ci interessa e cioè la posta elettronica, la sua storia e la sua 
evoluzione.
21
 
 
                                                 
21 S. Romagnolo, C. Sottocorona, La matamorfosi dei mezzi di comunicazione di massa nell'era digitale ed.Apogeo 
2000