1
Introduzione
"Ut corvi iactationem sollicitaret, vulpes dixit eius pennas
pulcherrimas esse". Dall'ispirazione di un noto brocardo latino
scovato tra le saggezze di Fedro si propone di introdurre
l'elaborato con l'espressione autorevole della "sollicitatio" la
quale, al parere di chi scrive, sarebbe alquanto appropriata nel
delineare quel processo di influenza e di armonizzazione delle
Istituzioni Europee la cui incisività sembra assumere sempre più
dimensioni significative in ambito penale, a scapito di una
residua e ormai frammentata sovranità statale la quale ha appunto
necessità di essere esortata.
Il "sollecitare" l'attività del legislatore italiano nella lotta allo
sfruttamento dei minori e alla pedopornografia virtuale è un
ulteriore conferma di una vera e propria conquista di una
competenza penale dell'Unione Europea, la quale è capace oggi
di apportare un significativo contributo al diritto penale
sostanziale degli Stati membri. La necessità dell'opera di
comunitarizzazione - condotta dagli organi sovranazionali - è
comprovata dalla minacciosa espansione delle cosiddette
fenomenologie "transnazionali" di cui gli Stati avvertono
Introduzione
2
l'incapacità di contrastarle singolarmente, e che pertanto
necessitano di una efficace unificazione ai fini di una lotta "su
basi comuni".
L'elaborato - senza alcuna pretesa di completezza rispetto a
quanto segnalato prontamente dalla dottrina e dalla
giurisprudenza - si prefigura l'obiettivo di mettere in luce le
problematiche legate all' inarrestabile influenza del diritto penale
europeo nel sistema penale nazionale, analizzandone nello
specifico il progresso di particolari fattispecie penali incentrate
sullo sfruttamento sessuale dei minori. Si avrà modo di
constatare come l'iter evolutivo della legislazione penale interna
nelle materie in questione - per effetto degli interventi delle
istituzioni sovranazionali appunto - ha comportato soprattutto un
mutamento notevole d'impostazione dello stesso codice Rocco il
quale rinvia la propria attenzione da un bene giuridico per
definizione generale e superindividuale quale la "moralità
pubblica", per arrivare a considerare quale bene giuridico
effettivamente meritevole di tutela la personalità del minore ed il
suo sviluppo fisico, psicologico e sociale.
Il tema delicato che vede protagonisti i minori in una veste
assolutamente inaccettabile ed intollerabile, necessita di una
fondamentale premessa nella quale si ripercorre - nel primo
capitolo appunto - il complesso rapporto tra due entità spesso
contrastanti, quali il sistema comunitario e quello nazionale,
facendo luce sugli effetti penali del primo sul secondo
analizzando nel particolare l'efficacia degli strumenti di
armonizzazione posti in essere dall' Unione Europea con il
Introduzione
3
Trattato di Maastricht prima, con l'entrata in vigore del Trattato
di Lisbona poi, e del ruolo sempre più indispensabile del
Consiglio d'Europa.
Dopo aver chiarito le particolari dinamiche di carattere generale,
nel secondo capitolo si inizierà ad affrontare la tematica centrale
dell'elaborato legata appunto alla lotta contro lo sfruttamento
sessuale dei minori e la pedopornografia. In questo capitolo si
analizzerà la risposta normativa europea nelle materie in
questione in virtù degli interventi significativi dell'Unione
Europea attraverso gli strumenti di primo e di terzo pilastro da
una parte, e del Consiglio d'Europa attraverso l'istituto delle
convenzioni dall'altra.
Nel terzo capitolo si prenderà in esame il complesso lavoro di
interpretazione e di recepimento che è chiamato a svolgere il
legislatore italiano a fronte degli interventi adottati dalle
istituzioni europee, cercando di "ritagliare" uno spazio nel codice
penale alle nuove fattispecie che sempre più spesso creano dubbi
di costituzionalità.
Il quarto ed ultimo capitolo è incentrato su una delle fattispecie
più discusse in dottrina, ovvero la pedopornografia virtuale. Tale
particolare figura è di notevole interesse in primis per essere di
estrema attualità e in quanto pone non poche difficoltà al
legislatore italiano il quale viene chiamato a trovarsi
puntualmente nella situazione di dover ricercare un difficile
equilibrio tra spinte contrapposte: l'obbligo dell'interpretazione
conforme da una parte e la difesa dei principi fondamentali sui
cui poggia il diritto penale nazionale dall'altra. Si cercherà di
Introduzione
4
capire da alcune letture dottrinali come "giustificarne" la
convivenza e soprattutto la compatibilità con i dettati
costituzionali.
Per concludere il percorso di complessa e delicata tematica, si
lascerà spazio alle dovute considerazioni alla luce
dell'interessante attività di ricerca intrapresa, dove si cercherà di
individuare quali lacune bisogna colmare ma anche evidenziare
quali meriti è possibile attribuire agli operatori del diritto penale
italiano.
Bologna, 8 dicembre 2013
5
CAPITOLO I
GLI EFFETTI DEI SISTEMI PENALI
SOVRANAZIONALI EUROPEI SUL
DIRITTO PENALE INTERNO
SOMMARIO: 1. Introduzione al primo capitolo. - 2. Competenza penale dell'Unione Europea. -
2.1. L'incompetenza penale dell'Unione Europea nel periodo ante-Lisbona. - 2.1.1. Effetti penali
riflessi dell'Unione Europea sul diritto degli Stati membri. - 2.1.2. Attività del primo pilastro: le
direttive come strumento di armonizzazione penale. - 2.1.2.1. Corte di Giustizia delle Comunità
Europee, decisione del 13.9.2005, Commissione c. Consiglio C- 176/03: legittimità di intervento
delle direttive nel processo di armonizzazione penale. - 2.1.2.2. Il primato del diritto
comunitario sul diritto interno e l'incidenza sulle norme penali nazionali. - 2.1.3. Attività del
terzo pilastro: le decisioni-quadro alla luce del Caso Pupino GUCE 82/2001: potere/dovere di
interpretazione conforme del diritto comunitario. - 2.1.3.1. I limiti ed il futuro sempre più
incerto delle decisioni- quadro. - 2.2. L'evoluzione dell'ordinamento europeo alla luce del
Trattato di Lisbona. - 2.2.1. La nuova architettura istituzionale. - 2.2.2. Art. 83 TFUE: la
conquista di una competenza penale esplicita dell'Unione Europea in materia di reati
transnazionali. - 2.2.2.1. Intervento dell'Unione Europea nel rispetto del principio di
sussidiarietà ex art. 5 TUE. - 3. Il ruolo del Consiglio d'Europa nel processo di armonizzazione
penale. - 3.1. Le Convenzioni Internazionali del Consiglio d'Europa. - 3.2. La Convenzione
Europea dei diritti dell'Uomo CEDU e la Corte Europea dei diritto dell'uomo. - 3.2.1. La Corte
Europea dei diritti dell'uomo di Strasburgo. - 3.2.2. Gli effetti della CEDU sull'ordinamento
interno alla luce delle sentenze "gemelle" della Corte Costituzionale n. 348 e 349 del 2007. -
3.2.2.1. Le Sentenze n. 348 e 349.
1. Introduzione al primo capitolo
Per anni, l'incidenza delle fonti sovranazionali sull'ordinamento
penale, se a taluni poteva sembrare un fenomeno remoto, ad altri
I - Gli effetti dei sistemi penali sovranazionali europei sul diritto penale interno
6
appariva come uno scenario da osservare con crescente
insofferenza; in entrambi i casi comunque difficile da
immaginare
1
.
Oggi, al contrario di quanto effettivamente si pensava in passato,
qualche autore può ammettere senza troppe timidezze che il
diritto penale nazionale "non è più padrone in casa propria"
2
.
Se da un lato si registra la progressiva invadenza del diritto
dell'Unione Europea che - soprattutto dopo il Trattato di Lisbona
- ha conquistato significativi ambiti di competenza anche in
materia penale; dall'altro si intensifica il protagonismo ormai
conclamato
3
nel diritto interno della Convenzione Europea dei
diritti dell'Uomo e della giurisprudenza della Corte di
Strasburgo
4
.
Il venir meno dei confini nazionali, se da una parte ha reso più
agevole la circolazione delle persone e delle cose - e quindi
attenzione particolare per i diritti fondamentali - dall'altra assiste
inevitabilmente all'espansione del fenomeno criminoso, dando
spazio così ad una progressiva "depolarizzazione" delle fonti di
produzione delle dinamiche punitive
5
e ad un processo di
1
V.MANES, Il giudice nel labirinto. Profili delle intersezioni tra diritto penale e fonti
sovranazionali, Napoli, 2012, p. 1.
2
Ibidem, cit., p. 1; i problemi relativi all'incidenza delle fonti sovranazionali sul diritto
penale interno sono al centro degli interessi di studio dell'Autore da diversi anni.
3
Il protagonismo "acquisito" fa riferimento soprattutto all'incidenza della CEDU sul
diritto nazionale a seguito delle sentenze "gemelle" della Corte Costituzionale n. 348 e
349 del 2007.
4
V.MANES, Il giudice nel labirinto, pp. 2 ss.
5
Ibidem, cit., p. 2.
I - Gli effetti dei sistemi penali sovranazionali europei sul diritto penale interno
7
armonizzazione
6
dei sistemi penali da parte degli organismi
sovranazionali europei che non tardano oggi a produrre i propri
effetti sul diritto penale interno
7
.
E' nota la difficoltà che tali istituzioni, in particolare l'Unione
Europea, incontrano nel dirigere efficacemente tale processo. Le
difficoltà sono soprattutto riconducibili secondo qualche autore
sia alla carenza di sovranità dell'Unione stessa sia
all'insufficiente legittimazione democratica della normativa
europea
8
.
Compito dell'elaborato è quello di descrivere gli effetti dei
sistemi penali sovranazionali e le dovute sollecitazioni verso un
processo di uniformizzazione del diritto penale interno. Per
rendere il lavoro più agevole è opportuno individuare da una
parte le ragioni di un processo di armonizzazione, dall'altra gli
ambiti entro i quali tale tendenza si concretizza.
6
La nozione giuridica di armonizzazione intesa quale "tecnica normativa mediante la
quale si opera un riavvicinamento, una omogeneizzazione tra ordinamenti, istituti o
norme giuridiche individuati, i quali vengono ad inscriversi in una cornice unitaria"
viene fornita in S. MANACORDA, L'armonizzazione dei sistemi penali, XXII Convegno
Enrico de Nicola“La giustizia italiana nella prospettiva internazionale”, Courmayeur,
8-10 ottobre 1999, p. 2.
7
La dottrina sottolinea come sia assolutamente essenziale, perché tale processo di
armonizzazione sia efficace, lo sviluppo di una matura scienza comparatistica penale:
così PALAZZO-PAPA, Lezioni di diritto penale comparato, terza edizione, Torino, 2013,
p. 27.
8
A.BERNARDI, Politiche di armonizzazione e sistema sanzionatorio penale, in
T.RAFARACI (a cura di), L'area di libertà sicurezza e giustizia: alla ricerca di un
equilibrio fra priorità repressive ed esigenze di garanzia: atti del Convegno, Catania,
Villa Cerami, 9-11 giugno 2005, p. 216.