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Scopriremo così che l’offerta di sistemi di pagamento è ampia e varia e diversi
sono i soggetti che hanno cercato con delle soluzioni proprie di dare risposta al
mercato dell’e-commerce.
I soggetti più accreditati a fornire soluzioni di pagamento sono naturalmente i
soggetti bancari ed esamineremo con attenzione le scelte fatte dall’intero
sistema bancario con una soluzione proprietaria, ma non mancano sul mercato
iniziative di soggetti diversi, finanziari e non, ma soprattutto soluzione
innovative e che definiremo in “mobilità” offerte dagli operatori di telefonia
mobile.
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2. E-COMMERCE E MOBILE
COMMERCE
Il capitolo primo ha l’obiettivo di delineare in modo univoco le caratteristiche di
un fenomeni importanti dell’economia moderna, più volte rapportato alla
rivoluzione industriale, ovvero il commercio elettronico o e-commerce.
Già dal primo capitolo grazie alla definizione di e-commerce sarà possibile
declinare l’evento “mobile commerce” come naturale estensione del primo.
Le differenze tra i due fenomeni saranno poi rese evidenti dall’analisi del
mercato e-commerce e m-commerce in Italia nel 2003 dal punto di vista dei
volumi economici generati, dal punto di vista degli operatori presenti sul
mercato ed infine della tipologia di beni e servizi scambiati, beni e servizi che
hanno caratteristiche peculiari a seconda che vengano scambiati e venduti
sulla rete piuttosto che in mobilità.
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2.1. Definizione di electronic commerce e mobile commerce
Una tesi che ha l’obiettivo di descrivere i sistemi di pagamento relativi al
commercio elettronico in Italia deve sicuramente partire da una definizione
circoscritta dei due principali termini utilizzati nell’elaborato, ovvero e-
commerce e m-commerce, termini che rappresentano l’abbreviazione di
electronic commerce e mobile commerce.
La definizione di questi due termini va al di là del semplice significato letterale
che si potrebbe dare in un glossario, ma va esplosa identificando e spiegando
alcuni termini chiave legati alla definizione degli stessi.
Vedremo inoltre come pur trattandosi di due fenomeni distinti e con dinamiche
molto differenti, la definizione del termine e-commerce contiene sia dal punto di
vista scientifico/economico sia dal punto di vista giuridico anche la definizione
di m-commerce; sarà così necessario delineare le differenze da un punto dal
punto di vista dell’utilizzatore e dello strumento utilizzato per coglierne al meglio
le differenze.
Definizione di electronic commerce
Una definizione ancora attuale di electronic commerce, nonostante i diversi
modelli di business presenti sul mercato e le evoluzioni che si sono avute negli
ultimi anni è quella fornita da Kalakota e Whinston nel 1997 ovvero: “Il
processo di acquisto, vendita o scambio di prodotti, servizi e informazioni via
rete informatica incluso internet”.
La definizione infatti comprende parlando di acquisto, vendita o scambio, tutti i
modelli presenti sul mercato (btc, btb, ctc), si evidenzia però che l’electronic
commerce non può essere ricondotto solamente ad internet, anzi sembra quasi
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che il riferimento alla “rete delle reti” sia marginale. Il riferimento “incluso
internet” deve essere letto come la constatazione che le transazioni di
electronic commerce sono quelle che si concludono su internet, come su di
una sia VAN (value added networks), su reti “private” o locali (LAN) o con una
singola macchina computerizzata come le vending machine
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.
La definizione quindi individuava già un futuro dove le transazioni avvengono
con modelli di commercio elettronico, mutuati da internet, ma che avvengono
fuori dalla rete. Questo vedremo è particolarmente vero il mobile commerce di
cui parleremo più avanti.
E’ interessante notare come anche la definizione “giuridica” di electronic
commerce, ricalchi e avalli la definizione scientifica. Infatti la Comunicazione
della Commissione UE 97/157 definisce il commercio elettronico come: "Lo
svolgimento di attività commerciali e di transazione per via elettronica
comprendendo attività diverse quali: la commercializzazione di beni e servizi
per via elettronica; la distribuzione on-line di contenuti digitali; l'effettuazione
per via elettronica di operazioni finanziarie e di borsa; gli appalti pubblici per via
elettronica ed altre procedure di tipo transattivo delle Pubbliche
Amministrazioni".
Sulla base di questa definizione, sebbene di notevole ampiezza, possiamo
individuare un primo significativo dato: il Commercio Elettronico non è solo
quello relativo agli scambi realizzati tra PC collegati in una rete telematica, ma
si amplia a tutte le fattispecie che implicano l'uso di strumenti elettronici,
indipendentemente dalle modalità e procedure.
1
Distributori automatici di cibo, bevande, biglietti ecc.
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un altro elemento rilevante, è che il Commercio Elettronico non si limita ad
essere strumento per il contatto tra fornitore e compratore, ma si estende
anche alle fasi di distribuzione e scambio.
Partendo quindi dalla fase di ricerca del potenziale cliente, contempla la fase
della trattativa e della negoziazione, alla stipula del contratto, al pagamento dei
servizi prodotti e nel caso di beni immateriali (software, informativi) anche alla
consegna.
Al fine di semplificare la classificazione e l’utilizzo dei termini nell’elaborato, il
termine e-commerce verrà utilizzato unicamente per le transazioni ed i modelli
di business riferibili ad internet, ed in particolare ci focalizzeremo sulle modalità
di pagamento delle merci acquistate attraverso la rete da consumatori finali.
Definizione di mobile commerce
Mutuando la definizione generale data dell’e-commerce nel paragrafo
precedente, si può facilmente definire il “Mobile Commerce” come: ”Ogni
transazione di commercio elettronico effettuata in un contesto wireless, ovvero
attraverso un dispositivo mobile (cellulare, PDA collegato alla rete telefonica
mobile)”.
Il mobile commerce, non può quindi essere definito semplicemente come una
variazione del commercio elettronico, ma una sua naturale estensione.
Il mobile commerce, essendo basato su dispositivi mobili, ovvero con una serie
di caratteristiche quali: la semplicità d’uso, la diffusione, la mobilità ecc., crea
l’opportunità di veicolare nuovi servizi per gli utenti di e-commerce e attrarre
pubblico altrimenti escluso da internet.
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I dispositivi mobili
L’aspetto più importante per comprendere la definizione data è quindi
l’identificazione di cosa sia un dispositivo mobile, dato che è proprio l’impiego
di questi dispositivi che caratterizza la definizione di mobile commerce rispetto
a quella di commercio elettronico.
Il dispositivo mobile per eccellenza è indubbiamente il telefono cellulare, e per
questo motivo faremo riferimento prevalentemente ad esso.
Questo riferimento deve essere però inteso come una esemplificazione
dell’intera categoria dei dispositivi mobili che include anche strumenti diversi
quali ad esempio i già citati PDA (Personal Digital Assistant – assistente
personale digitale), che hanno per la maggior parte caratteristiche comparabili
a quelle di un telefono cellulare.
D’altra parte, alcune categorie di dispositivi mobili già oggi tendono a sparire, in
quanto alcune funzionalità tipiche di questi (es: agenda elettronica) sono
disponibili sulla maggior parte dei telefoni mobili
I dispositivi mobili inoltre hanno una serie di caratteristiche che li rendono
particolarmente adatti al commercio elettronico e vedremo anche ai pagamenti.
Un oggetto Personale:
la telefonia mobile si contraddistingue per la personalità e la “località”, molto di
ciò che l’utente fa con il suo telefono mobile lo riguarda come persona. Alla pari
di un orologio o di una penna di qualità, un telefono mobile dice qualcosa del
suo proprietario.
Il telefono è diventato un apparecchio molto personale, ma è anche uno
strumento su cui l’utente ha il pieno controllo, potendo scegliere dove, quando
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e come usarlo; non deve perciò stupire che proprio al telefono venga attribuito
un ruolo chiave nell’offerta di servizi realmente personalizzati.
Uno strumento Fidato:
dal fatto di essere uno strumento personale deriva il fatto che l’utente riponga
nei dispositivi mobili una fiducia maggiore che non in altri mezzi di
comunicazione, come ad esempio il computer, proprio per il maggior controllo
che l’utente ritiene di avere su di essi.
Mobile:
Un dispositivo mobile è per definizione mobile: consente all’utente di
comunicare in qualunque momento a prescindere dal luogo in cui si trova. Il
telefono mobile è letteralmente nelle immediate vicinanze dell’utente 24 ore su
24.
Il concetto di mobilità è fondamentale. Su di esso sono basate sia la definizione
di dispositivo mobile che quella di mobile commerce, ed è quindi di primaria
importanza comprendere appieno il significato che va dato a questo termine.
Gli aspetti identificativi della mobilità sono infatti:
¾ L’utente è libero di scegliere il luogo da cui accedere al servizio.
Possono esserci delle limitazioni, ma queste devono comunque lasciare
ampio margine di manovra. La possibilità di queste limitazioni viene ammessa
principalmente per tenere presente le limitazioni relative alla copertura di una
determinata zona da parte della rete wireless, che sono inevitabili ma non
devono essere tali da impedire la mobilità.
L’utente non è costretto a concentrare tutta la sua attenzione sul servizio di cui
sta usufruendo e sul dispositivo che sta impiegando.
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Immaginiamo alla differenza tra l’attenzione richiesta per l’utilizzo di un PC e
quella richiesta per usare un telefono cellulare. È evidente che il secondo,
essendo molto più semplice da utilizzare consente più facilmente all’utente di
compiere nello stesso momento anche altre azioni.
Un telefono mobile è anche uno strumento di facile ed immediato utilizzo,
soprattutto se confrontato con altri dispositivi quali ad esempio i computer: è
sempre a portata di mano e pronto all’uso, senza che vi siano tempi morti
dovuti ad esempio a sequenze di avvio, ed è già collegato, senza che l’utente
debba preoccuparsi di connettere e configurare un modem o un apparecchio
analogo.